Ritorno al nucleare [pag. 8]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

Sottotenente di Vascello
bonovox38
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- 71/1276
Il progetto di centrale nucleare non è che sia cambiato molto in questi hanni, si sono solo itrodotti sistemi di sicurezza ma di fondo la centrale funziona sempre allo stesso modo.
Hanno in qualche modo separato il fluido di raffreddamento, ma non ci sono invenzioni miracolose.
Oggi, vengono costruite ancora quelle di secondo livello fra dieci quelle di terzo e fra 30 quelle di quarto livello.
Io credo ( questa è una mia opinione ) che le centrali siano state sempre sicure, il problema più grande per l'Italia, e che oggi dobbiamo pagare un brevetto che poteva essere nostro per poterle costruire quando ne abbiamo avuto la possibilità.
Certo la gente aveva paura di una esplosione, ma Chernobyl anche se è esplosa molto lontano da noi pensiamo che non è arrivato nulla?
Intendo precisare che Chernobyl non è esplosa perchè insicura, ma questa è una storia differente e bisogna dire ancora che Chernobyl oggi sta producendo ancora...
Come si diceva prima i nostri ING, lavorano all'estero invece di essere motivati in Italia.
La cosa che mi disturba sapete qual'è, hanno votato ( io ero troppo piccolo ) per non avere il nucleare in casa, sono state messe in galera delle persone ( andiamo a vedere chi erano ) per non avere il nucleare, oggi arriva un ca...one e decide sulla popolazione che ha scelto...No ca..o questo no se il popolo è sovrano deve essere rispettato altrimenti torniamo alla monarchia e vaf..ulo

p.s.
Se il petrolio in America ancora esiste che poi non era america ma se non ricordo male era Bacu (Venezuela), perchè non dovrebbe essere conveniente estrarlo?
In Italia ( basilicata e sulla piattaforma marina vicino pescara se non ricordo male ) quel poco di petrolio che abbiamo "viene estratto", se è vero che costa meno a comprarlo, perchè non lo lasciamo dove sta invece di rendere ancora + instabile l'eqilibrio sismico della basilicata?
Anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora esatta
Capitano di Vascello
maurino
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...votato___FAVOREVOLE..
Cab 870 + 2 yamaha 250
Capitano di Corvetta
jacksely
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Sono assolutamente contrario, il problema sono le scorie. Un altro problema è rappresentato dal ritardo rispetto ai paesi europei che le hanno: mi pare anacronistico fare centrali ora quando si può ricavare con successo energia da fonti diverse (solare, solare termico, biomassa, eolico, geotermico, idrogeno, rifiuti). Semmai erano da fare prima. Poi c'è un altro aspetto che mi preoccupa: indurre la gente a pensare all'energia nucleare come fonte alternativa e meno costosa rallenta il ricorso alle fonti "verdi" sopra citate. L'errore che si continua a commettere è quello di fare passare l'energia attraverso un "contatore"..qui casca l'asino. Vengano dati incentivi seri e veri per installare il solare, il solare termico, l'eolico e il geotermico a livello domestico... ma non viene fatto , perchè? Perchè senza contatore e senza rete di distrubuzione dell'energia lo stato come potrebbe applicare tasse e iva?
Infine: non si riesce a fare una discarica e un termodistruttore di rifiuti perchè tutti protestano (stupidamente aggiungo io) e si vuole fare le centrali nucleari..? Mi sembra una follia. Infine davvero: con quale criterio si nominano i CDA e i direttori delle centrali? Con lo stesso criterio con cui si nominano i direttori sanitari, o i direttori degli Ato (ambiti territoriali ottimali per i servizi pubblici)? Se è così meglio allontanarsi velocemente con i nostri gommoni da questo paese pieno di gente veramente "fuori dai coppi".
il vostro
Jacksely

PS: non sono assolutamente un verde...anzi sulla mia scrivania c'è una vecchia immagine del "Cappellini" tanto per capirsi
Kid
ambiente e turistico ricettivo
Sottotenente di Vascello
bonovox38
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Il solare in Italia è una fregatura megagalattica, avete mai visto il conto energia?

1) Perchè al pannello non posso accoppiare un eolico ( che produce anche di notte se sta vento )

2) La durata media di un pannello è di 20 anni appena, lo sapete che i profitti forse si vedono dopo 20 anni?

3) Le fonti alternative devono essere usate ma solo per aiutare le fonti primarie che non sono certo il carbone o olio combustibile

4) Non bruciamo la spazzatura fa tanto danno già a stiparla ( male )

Se volete farvi una idea di materiali che circolano nell'aria e che fanno più male di una centrale atomica, fatevi un giro a Taranto.... ( oggi le strade solo chiare negli anni 80 erano ROSSE )

Possiamo scrivere centinaia di post ma le opinioni e i modi di pensare sono tutti differenti
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Capitano di Corvetta
matias
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Frenks
Suzumar 270 - Yam 8cv
Sottotenente di Vascello
bonovox38
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Io sono di Nardò, la centrale voglio proprio vedere dove la vogliono mettere.
Sono per il nucleare, ma vediamo il sito.
Se la piazzano dentro la Pista mi sta benissimo se la mettono vicino al mare sono il primo a farla saltare per aria hi hi hi
Anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora esatta
2° Capo
Seawanderer
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- Ultima modifica di Seawanderer il 24/05/08 11:38, modificato 1 volta in totale
Sono contrario, per vari motivi:

1. Scorie, non riusciamo a smaltire come si deve i rifiuti (ad esempio non lasciandoli per strada o bruciandoli in un inceneritore) e dovremmo riuscire a stoccare le scorie radioattive?

2. Tempi di costruzione, Scajola dice che si inizierà a costruire fra 5 anni, e ce ne vogliono ALMENO 5 per costruire (ma ricordiamoci che siamo in italia), quindi prima centrale pronta fra 10-12 anni nella migliore occasione, con una tecnologia già vecchia ORA.

3. Il costo dell'uranio, ci dicono che l'energia nucleare sia più economica, ma in realtà l'uranio si sta esaurendo come il petrolio, secondo alcune stime dovrebbe finire entro quarant'anni, e ovviamente il prezzo salirà di conseguenza

4. Il costo delle centrali, circa 4 miliardi di euro l'una, che rende impossibile il ritorno economico dell'investimento nei "pochi" anni in cui ci sarà ancora buona disponibilità di uranio

Le soluzioni? Le rinnovabili, soprattutto il solare, ma anche eolico e geotermico.
Perchè invece dovremmo spendere un sacco di soldi per energia che si basa su una materia prima costosa e in via di esaurimento?





Vi riporto un'intervista a Rubbia, un premio nobel per la fisica:

Che cosa significa tutto questo, professor Rubbia? Qual è, dunque, la sua visione sul futuro dell'energia?
"Significa che non solo il petrolio e gli altri combustibili fossili sono in via di esaurimento, ma anche l'uranio è destinato a scarseggiare entro 35-40 anni, come del resto anche l'oro, il platino o il rame. Non possiamo continuare perciò a elaborare piani energetici sulla base di previsioni sbagliate che rischiano di portarci fuori strada. Dobbiamo sviluppare la più importante fonte energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole che ogni giorno illumina e riscalda la terra".

Eppure, dagli Stati Uniti all'Europa e ancora più nei Paesi emergenti, c'è una gran voglia di nucleare. Anzi, una corsa al nucleare. Secondo lei, sbagliano tutti?
"Sa quando è stato costruito l'ultimo reattore in America? Nel 1979, trent'anni fa! E sa quanto conta il nucleare nella produzione energetica francese? Circa il 20 per cento. Ma i costi altissimi dei loro 59 reattori sono stati sostenuti di fatto dal governo, dallo Stato, per mantenere l'arsenale atomico. Ricordiamoci che per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro che la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l'uranio appunto, di durata limitata. Poi resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie".

Ma non si parla ormai di "nucleare sicuro"? Quale è la sua opinione in proposito?
"Non esiste un nucleare sicuro. O a bassa produzione di scorie. Esiste un calcolo delle probabilità, per cui ogni cento anni un incidente nucleare è possibile: e questo evidentemente aumenta con il numero delle centrali. Si può parlare, semmai, di un nucleare innovativo".

In che cosa consiste?
"Nella possibilità di usare il torio, un elemento largamente disponibile in natura, per alimentare un amplificatore nucleare. Si tratta di un acceleratore, un reattore non critico, che non provoca cioè reazioni a catena. Non produce plutonio. E dal torio, le assicuro, non si tira fuori una bomba. In questo modo, si taglia definitivamente il cordone fra il nucleare militare e quello civile".

Lei sarebbe in grado di progettare un impianto di questo tipo?
"E' già stato fatto e la tecnologia sperimentata con successo su piccola scala. Un prototipo da 500 milioni di euro servirebbe per bruciare le scorie nucleari ad alta attività del nostro Paese, producendo allo stesso tempo una discreta quantità di energia".

Ora c'è anche il cosiddetto "carbone pulito". La Gran Bretagna di Gordon Brown ha riaperto le sue miniere e negli Usa anche Hillary Clinton s'è detta favorevole...
"Questo mi ricorda la storia della botte piena e della moglie ubriaca. Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell'umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l'anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso".

E allora, professor Rubbia, escluso il petrolio, escluso l'uranio ed escluso il carbone, quale può essere a suo avviso l'alternativa?
"Guardi questa foto: è un impianto per la produzione di energia solare, costruito nel deserto del Nevada su progetto spagnolo. Costa 200 milioni di dollari, produce 64 megawatt e per realizzarlo occorrono solo 18 mesi. Con 20 impianti di questo genere, si produce un terzo dell'elettricità di una centrale nucleare da un gigawatt. E i costi, oggi ancora elevati, si potranno ridurre considerevolmente quando verranno costruiti in gran quantità".

Ma noi, in Italia e in Europa, non abbiamo i deserti...
"E che vuol dire? Noi possiamo sviluppare la tecnologia e costruire impianti di questo genere nelle nostre regioni meridionali o magari in Africa, per trasportare poi l'energia nel nostro Paese. Anche gli antichi romani dicevano che l'uva arrivava da Cartagine. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l'energia necessaria all'intero pianeta. E un'area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell'Italia, un'area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma".

Il sole, però, non c'è sempre e invece l'energia occorre di giorno e di notte, d'estate e d'inverno.
"D'accordo. E infatti, i nuovi impianti solari termodinamici a concentrazione catturano l'energia e la trattengono in speciali contenitori fino a quando serve. Poi, attraverso uno scambiatore di calore, si produce il vapore che muove le turbine. Né più né meno come una diga che, negli impianti idroelettrici, ferma l'acqua e al momento opportuno la rilascia per alimentare la corrente".

Se è così semplice, perché allora non si fa?
"Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta. Mi creda questa è una grande opportunità per il nostro Paese: se non lo faremo noi, molto presto lo faranno gli americani, com'è accaduto del resto per il computer vent'anni fa".
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Capitano di Vascello
Enzino86
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Sono favorevole in quanto penso che se gestita nel modo corretto una centrale nucleare è senz'altro quella che inquina di meno rispetto alle altre. Credo che per una volta dovremmo imparare dagli altri paesi della comunità europea dove viene sfruttata questa energia già da anni.
`·.¸¸.·´´¯`··._.·єиzιиσ86`·.¸¸.·´´¯`··._.·
Capitano di Corvetta
matias
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Nardò Otranto Taranto ... capirai la differenza se dovessimo pensare al peggio ...

comunque, da quest'altra parte a Brindisi, tra Cerano ed polo chimico abbiamo già dato e continuiamo a dare ... vedi casi di aborti spontanei e tumori superiori alla media ...



Per rispondere al titolo del topic, sarei favorevole solo se costruzione e manutenzione si svolgesse sotto il controllo dei militari e, molto utopisticamente, sotto la "reale" supervisone dell' UE ... visto che in questo caso ci andrebbe di mezzo anche il loro c**o
Frenks
Suzumar 270 - Yam 8cv
Guardiamarina
steny.m
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Non è vero che oggi le centrali sono uguali a quelle di anni fa, la fusione avviene in modo discretamente diverso e si raggiungono temperature molto inferiori. Per quanto rigurda il sito che differenza fa, dove le mettono le mettono. Se succedesse un incidente i più vicini morirebbero qualche giono prima dei più lontani. Inoltre siamo già circondati di centrali nucleari e non vedo che differenza fa averle in casa o alla porta. Preoccupiamoci del grano che importiamo dall'Ucraina, pensate che la soglia di radioattività sia nei limiti?
Sailornet