Ritorno al nucleare [pag. 113]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

Capitano di Corvetta
Lampedusano
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- 1121/1276
Lampedusano ha scritto:
Greeenpeace ci spiega che tipo di energie si consumano in internet

https://social.tiscali.it/articoli/news/11/04/greenpeace_internet_sporca.html


Volevo aggiungere anche questo che mi è capitato di leggere

Nucleare sì, no, forse...
Legambiente: “Sul referendum il governo fa pubblicità ingannevole”

nucleare sì, anzi no, anzi forse. Non è escluso. Sembra essere questa ad oggi la posizione del governo italiano sull’energia atomica. Una posizione equivoca e potenzialmente truffaldina che lascia ampi spazi di interpretazione sul futuro piano energetico del Paese a totale danno dei cittadini che, in questo modo, rischiano di non essere correttamente informati e quindi di non poter decidere legittimamente del proprio futuro.

Ieri la Maggioranza, consapevole della forza del movimento antinuclearista e dell’opinione della maggior parte degli italiani, dava per conclusa la stagione del nucleare in Italia. Oggi il ministro Romani, come il presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare Veronesi, tornano a riaprire il varco delle possibilità per un non ben identificato nucleare futuro, facendo intendere la reale intenzione di riavviare la spinosa questione in tempi più propizi.

“Tutto ciò è profondamente scorretto e dannoso per i cittadini - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza –. Con questa sorta di pubblicità ingannevole, infatti, si cerca di far calare l’attenzione sul referendum e sulla necessità di andare a votare per vincere definitivamente la sfida della modernità che deve essere basata sulle fonti rinnovabili e pulite. Noi non smetteremo di parlare dei rischi del nucleare e di sollecitare i cittadini ad andare a votare fin quando questo governo non farà azioni concrete per cancellare ogni ipotesi di ritorno all’atomo attraverso l’abrogazione delle norme per la realizzazione delle centrali”.

Rispetto all’Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare, che Romani vorrebbe lasciare in vita per contribuire agli studi europei sui nuovi standard di sicurezza inoltre, sarebbe bene rivedere le nomine: “Se di sicurezza si deve occupare – ha aggiunto Cogliati Dezza – bisognerà allora cambiarne i responsabili, perché gli attuali Ultrà del nucleare, non rappresentano affatto una garanzia per l’obiettività dell’Agenzia”.

Atomo insicuro

Solo a titolo informativo e che ognuno tragga le sue conclusioni, pro o contro che siano
Buona Pasqua
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 1122/1276
Scusa Doc, ma continuo a discordare dalle tue valutazioni macroeconomiche.
Comunque tralascerei il tema giacchè il discorso sarebbe lungo, sfaccettato e si rischia di andare OT.

Interessante però per la nostra discussione l'aspetto del "debito nucleare", in particolare i costi per le scorie da smaltire.
Ovvio dedurre che più dura una centrale (a costo di diventare obsoleta) più conviene (povera sicurezza...), ma soprattutto che conviene di più stoccare 1000 tonnellate di scorie anzichè 10.

In un europa dove le regole dei banchieri sono sacre e i diritti dei popoli brutalmente calpestati in loro nome, si evidenzia però che valgono solo quando fa comodo.
Nessuna azienda potrebbe tralasciare dai propri bilanci simili ammortamenti e soprattutto simili costi post-produttivi.
Nucleare, eolico, foovoltaico o geotermico che sia!
Quale azionista approverebbe un simile bilancio???
Perchè allora fanno tutti orecchie da mercante?

Perchè l'europa sì? Perchè non ci si domanda quanto costi custodire scorie nucleari per 10.000 anni??
Forse perchè, in una prospettiva di "macrofinanza post-mortem", l'esempio Argentino suscita notevole interesse?
A me l'utile, a te il debito?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Utente allontanato
chewbacca
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- 1123/1276
Rispondo con un piccolo OT e non mi dilungo anche se sarebbe poco scrivere una pagina. Ma sarebbe OT.
Quello che dici è assolutamente vero, ma bisognerebbe incrociare considerazioni sul signoraggio della BCE (vedi wikipedia tanto per farti un'idea), sul fatto che non esiste più una parità tra valuta (carta moneta o meglio ancora oggi è solo carta straccia molto ben colorata a cui attribuiamo un valore assolutamente fittizio) e un controvalore (per esempio oro o argento o anche patate se preferite) e sul fatto che oggi circolino "valute" (nelle sue varie forme) pari a circa 8 volte tutto ciò che potresti acquistare ai prezzi di mercato (quindi nella migliore delle ipotesi la carta che ti trovi in mano ha un valore reale e non nominale 8 volte inferiore a quello che pensi).
Prima o poi si arriva anche qui al capolinea.
Qualcuno c'è già arrivato.



ciao Smile
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Capitano di Vascello
domyz1
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- 1124/1276
Yatar1963 ha scritto:

Nessuna azienda potrebbe tralasciare dai propri bilanci simili ammortamenti e soprattutto simili costi post-produttivi.
Nucleare, eolico, foovoltaico o geotermico che sia!
Quale azionista approverebbe un simile bilancio???
Perchè allora fanno tutti orecchie da mercante?

Perchè l'europa sì? Perchè non ci si domanda quanto costi custodire scorie nucleari per 10.000 anni??
Forse perchè, in una prospettiva di "macrofinanza post-mortem", l'esempio Argentino suscita notevole interesse?
A me l'utile, a te il debito?


Qualcuno potrebbe spiegarmi come funziona in termini economici una centrale nucleare?
cioe' chi spende per costruirla,chi spende per mantenerla,chi spende per demolirla e chi spende per le scorie nucleari.?
grazie in anticipo.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 1125/1276
chewbacca ha scritto:

Prima o poi si arriva anche qui al capolinea.
Qualcuno c'è già arrivato.
ciao Smile

O ce l'hanno fatto arrivare.....
Vedo che condividiamo le stesse letture Sbellica Sbellica Sbellica

@domyz1
in teoria dovrebbe funzionare così, visto che viviamo in un mondo "privatizzato"

Una società la costruisce a sue spese e, siccome costa molto di più di una normale centrale, prende a prestito una montagna di soldi dalle banche, che son tutte contente, infatti gli prastano i soldi per una "azienda" che inizierà ad avere capacità di rimborso dopo 10-15 anni
(è come se ti facessero un mutuo appena laureato, con la semplice promessa che troverai lavoro entro i 40 anni)

La società sopporta ovviamente tutti i costi operativi (personale, uranio ecc) e incomincia a guadagnare con i soldi delle bollette.
Dopo 30-40 anni, la centrale smette di produrre. In questi 40 anni la Società dovrebbe essere riuscita a:
- pagarsi la centrale
- pagare i mutui alle banche (pari almeno al costo di altre 2 centrali)
- aver guadagnato abbastanza soldi da pagare la dismissione della centarle e lo smaltimento delle scorie per i prossimi 10.000 anni
- aver soddisfatto gli azionisti garantendogli un adeguata remunerazione del capitale
- esistere per i prossimi 10.000 anni per pagare lo smaltimento delle scorie

Lancio agli esperti fare i due conti che servono.

Mi domando però se i danni patiti da un ipotetico Sig. San, la cui casa e tutti i suoi beni, la cui terra e la cui salute è stata minata dalle radiazioni se il conto glielo pagerà la Società o i Giapponesi o... s'attacca al tram!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
domyz1
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- 1126/1276
Grazie Yatar.
Va da se' che le tragedie le paga lo stato e sicuramente pure i 10.000 anni che seguono sono a totale carico dello stato.
Le centrali mai costruite in italia sono ancora in dismissione (ho postato nelle pagine precedenti un bel video),chi si occupa finanziariamente di queste?Non credo i privati.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 1127/1276
domyz1 ha scritto:
Grazie Yatar.
Va da se' che le tragedie le paga lo stato e sicuramente pure i 10.000 anni che seguono sono a totale carico dello stato.

Se è per questo pure noi ne paghiamo la costruzione prima e la salata bolletta dopo
Dicono che si chiama "liberalizzazione", ma a me che sono liberale non mi risulta.... Sad

Ma non credo che sia questo il problema centrale. Va così dappertutto
Se mai, è che questo è un enorme businness concentrato in poco tempo
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 1129/1276
Questi sono i costi del nucleare e lo specchietto di sotto riferiti ad altre fonti di energia

https://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=127


* 0,02 € centrali idroelettriche esistenti
* 0,02 € carbone
* 0,03 € nucleare
* 0,04 € gas
* 0,05 € biogas
* 0,07 € geotermico
* 0,07 € eolico
* 0,07 € nuove centrali idroelettriche (perchè c'è l'ammortamento degli impianti cosa che in quelli esistenti è già stato pagato)
* 0,12 € celle a combustibile
* 0,57 € fotovoltaico
(dati costo medio KWora in euro)

P.S. Che sia chiaro a tutti: io difendo il nuke solo, e ripeto solo, su una base tecnica.
Smile
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 1130/1276
Lampedusano ha scritto:
Altri problemi sulle centrali nucleari in Inghilterra rivelati tardivamente al popolo



Regno Unito, tre incidenti nucleari in tre mesi Ma i cittadini erano all’oscuro di tutto

https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/26/regno-unito-tre-incidenti-nucleari-in-tre-mesi-ma-i-cittadini-erano-alloscuro-di-tutto/107059/

Ciao


I cittadini sono sempre allo scuro (Seveso docet) tu sai per caso quando le aziende (chimiche, farmaceutiche ecc.) puliscono i filtri delle sostanze tossiche?
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Sailornet

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