Questo topic è il racconto di un esperienza indimenticabile vissuta dall'equipaggio di Ariel (io, mia moglie ed i nostri 2 cani).
Ariel è una Salpa Laver 20.5, motorizzata Honda BF 130 A.
Non è la prima traversata per noi, avendo navigato nella medesima tratta nel 2022:
Lo scorso anno purtroppo la vacanza non è andata nel migliore dei modi (non per motivi "nautici"), quindi c'era molta voglia di replicare in questo 2023.
La partenza era programmata per Sabato 05/08, con sosta a Porto Vecchio per la notte e partenza il mattino dopo per la Sardegna (come nel 2022), ma le previsioni meteo non erano d'accordo con il nostro programma...
il Ciclone Circe infatti era in agguato, ed avrebbe fatto sentire tutti i suoi effetti proprio nei 2 giorni destinati alla traversata.
Rotta - prima parte - N.B: la rotta consente di rimanere entro le 12 NM
Avevamo 2 scelte: o aspettare il passaggio del ciclone e partire con un paio di giorni di ritardo, oppure anticipare la partenza di un giorno traversando fino alla Corsica e rimanere per qualche giorno buoni buoni nel lato più protetto (appunto quello Est) per poi proseguire appena possibile in sardegna.
Previsioni Meteo 04 Agosto ore 14
Abbiamo optato per la seconda, quindi partenza anticipata a venerdì 04/08, destinazione Port de Taverna. Se il mare fosse stato buono a ridosso della corsica, l'idea era quella di fermarci a Taverna solo per il pieno, e poi di proseguire per altre 40 miglia di navigazione costiera verso Sud per arrivare a Porto Vecchio. Anche la programmazione di questa rotta è andata a farsi benedire...
La notte prima della partenza
Le previsioni davano un po' di mare giovedì notte, quindi ho preferito non partire all'alba ma aspettare un paio di ore. La navigazione della traversata verso la corsica è stata alquanto ostica, onde variabili tra i 60 cm e gli 80 cm, cielo grigio e vento tra di 10-11 nodi, con punte fino a 17-18.
Condizioni meteomarine tra Argentario e corsica
Fino a Montecristo ho navigato sul filo della planata (16-17 nodi) con mare al mascone, dopo Montecristo le onde arrivavano quasi di poppa e di minore intensità, ed ho potuto aumentare la velocità fino a 21 nodi. Quando sembrava che il peggio fosse passato, a 6 miglia dalla corsica e con mare ormai quasi calmo ci infiliamo in un improvviso rovescio, preannunciato da un "muro" di nebbia creatosi repentinamente davanti alla nostra prua...
Questo evento, totalmente imprevisto (di cui non c'era traccia nelle previsioni meteo), mi ha fatto un po' preoccupare in quanto oltre alla pioggia veramente intensa (15-20 minuti che ci hanno inzuppato) c'erano raffiche sulla superficie del mare che mi hanno fatto temere per un' eventuale tromba d'aria.
Per fortuna il mare è rimasto calmo, abbiamo superato il rovescio e ben lavati siamo arrivati a Taverna.
Arrivo a Port de Taverna
Il Naviflow appena installato (flussometro che misura il consumo, collegato ad una centralina che invia i dati via bluetooth ad un telefono/tablet) recita un consumo 124 litri, per un consumo totale medio di 1,6 litri miglio (barca super carica, consumo superiore di un 25% rispetto ad una navigazione con mare poco mosso).
I dati principali della tratta argentario - Port de Taverna
La modifica principale dell'inverno, ovvero l' installazione dei 2 serbatoi al posto del singolo originale (tutti i dettagli QUI ), è stata una vera benedizione, in quanto permette la traversata senza portarsi dietro le scomodissime taniche da 20 lt. Avevo comunque a bordo altri 15 litri di carburante in taniche ripiegabili, che una volta svuotate non occupano spazio.
Veduta di Port de Taverna - corsica
Dopo la traversata, il temporale e visto che le previsioni non erano meno che ottime anche sottocosta, abbiamo deciso di rimanere a Port de Taverna fino a che il mare non fosse migliorato. Il porto è molto carino, ha il distributore di carburante (self service anche) tranquillo e ben organizzato. Servizi igienici con doccia calda H24 (si entra solo con il codice fornito dalla Capitanerie), prezzo per la mia barca 16,90 € a notte compresi i consumi.
Intorno al porto non ci sono paesi: Cervione e Santa Maria Poggio. i più vicini, distano alcuni km; quindi senza auto non avete grosse possibilità di movimento, a meno di utilizzare il taxi. Segnalo inoltre che la maggior parte delle colonnine ha una presa industriale tripolare 220v ma di diametro maggiore rispetto al solito, e senza l'aiuto di un gentile signore Corso (che parlava un decente italiano) che mi ha prestato un adattatore avrei dovuto farmi spostare di ormeggio.
Spiaggia vicino Port de Taverna
Abbiamo trascorso 4 giorni di relax, tra passeggiate ed un po' di mare nella vicina spiaggia, un po' di vita serale nei 2 locali del Porto (ristorante/bar/gelateria);
Bar-gelateria nel Porto
Qualche sacrificio va fatto...
Ovviamente non poteva andare tutto liscio: di punto in bianco non si avvia il frigorifero, o meglio il compressore parte ma dopo un minuto stacca. Non avendo uno stramaledetto tester a bordo (nota per la prossima stagione), sono andato per tentativi: alla fine il guasto era ossido dietro l'interruttore in plancia.
Dopo aver quindi trascorso 4 giorni all'ormeggio, con le previsioni in miglioramento il giorno 08/08 decidiamo di puntare verso la sardegna, per totali 71 miglia.
Rotta - Seconda parte
Unica sosta prevista, quella per un rabbocco di carburante a Solenzara, in quanto di attraversare le bocche di Bonifacio a corto di carburante proprio non se ne parla.
Porto di Solenzara in lontananza
Quindi partenza da Taverna, sosta veloce a Solenzara, per poi superare il fiordo di Porto Vecchio. Superate le Isole Cerbicali il mare comincia piano piano a montare, fino ad arrivare ad oltre 1m superate Lavezzi e Cavallo e quindi nel pieno del canale delle Bocche di Bonifacio. Procedendo a 10 nodi riesco ad attraversarle, senza mai ingavonare (che era la cosa che più mi preoccupava).
Appena prima di attraversare le Bocche...
Dopo 147 miglia percorse utilizzando 240 litri di carburante, la traversata è conclusa: ci aspetta la tanto sospirata vacanza!
Porto Pozzo è un fiordo profondo circa un miglio, molto riparato da moto ondoso e correnti.
Al suo interno sono presenti diversi pontili gestiti da diverse marine.
Fiordo di Porto Pozzo
Io per il secondo anno mi sono rivolto al marina Sintonia, che oltre alla gestione dei pontili (con servizio di assistenza all'ormeggio) offre un ristorante ed in più un bar per colazione ed aperitivi.
Marina Sintonia
Ai pontili c'è l'energia elettrica (non in tutti) e l'acqua (questa ovunque), inoltre è possibile utilizzare il bagno del ristorante. il prezzo per l'alta stagione è di 2€/mq, al cambio fanno circa 30 euro/giorno per una barca come la mia. Io ho pagato qualcosa in meno in quanto ho prenotato con largo anticipo ed ero già cliente lo scorso anno.
Porto Pozzo è una frazione di S. Teresa di Gallura, raggiungibile a piedi dal marina (dista circa 1 km): ci sono alimentari e supermercato, gelateria, bar, ristoranti e pizzerie, insomma si può tranquillamente fare campeggio nautico preoccupandosi non troppo della cambusa, in quanto è possibile fare scorta sul posto.
Nei marina non c'è distributore di carburante (non ancora almeno, è in costruzione), quindi per far benzina/gasolio bisogna andare ai porti della Maddalena oppure a Palau (nonchè al porto di S.Teresa di Gallura).
La posizione del Marina come detto è ottima, in quanto a poche miglia ci sono le isole meravigliose dell'Arcipelago della Maddalena.
Qualche immagine in ordine sparso:
Spiaggia Rosa - Budelli
Le navigazioni sono sempre relativamente brevi, il punto più lontano che abbiamo raggiunto è stato cala Coticcio a Caprera, distante circa 16 miglia.
I consumi sono fortemente influenzati dal continuo passaggio di grosse imbarcazioni, che sollevano onde molto alte e che costringono a togliere manetta per poi riprendere la normale navigazione "in assetto". Nel mio caso, la media è stata circa 1,5 litri miglio.
E qui veniamo all'unica nota dolente dell'Arcipelago: ad Agosto c'è veramente tanta, ma tanta gente. Tra gommoni a noleggio che non si risparmiano in ancoraggi arditi (ma quello lo fanno anche i patentati...), yacht che si guardano bene dal rispettare il limite di 15 nodi all'interno dell' arcipelago ed alzano onde continuamente, rade piene zeppe di natanti. Insomma, se amate le vacanze solitarie è meglio rivolgersi altrove. Però vi assicuro che il mare che c'è in quei posti è davvero unico.
Per quanto riguarda il campeggio nautico, dopo 24 giorni continuativi posso affermare che in 2 la cabina della Salpa è abbastanza soddisfacente: il letto di prua è accogliente (se non si è alti più di 1.90 m), il letto a poppa se non hai ragazzi è comodissimo da usare come ripostiglio, nei gavoni a prua sotto il letto ci vanno 4 casse di acqua e molta altra roba. Il bagno separato con lavandino è un plus a cui secondo noi non si può rinunciare.
Per il prossimo anno dobbiamo acquistare un foglio di memory o similare per aumentare lo spessore del materasso, i soli cuscini della barca sono troppo sottili dormendoci tanti giorni senza sosta.
La cappottina camper permette di ricavare un ulteriore posto letto fuori in emergenza.
Chiusura camper
Il pozzetto, benché non enorme, permette di far accomodare fino a 4 persone sul divano a C a poppa, in aggiunta ci sono sempre le 2 sedute di guida.
Cena al pontile
Una sera sì ed una no si cucinava in barca, con il fornello a gas fisso ad un fuoco: consiglio di acquistare un kit di pentole e stoviglie da campeggio, che si ricompongono come una matrioska ed occupano pochissimo spazio.
Al mattino il caffè a bordo è immancabile, sempre utilizzando il fornello.
Nell'utilizzo quotidiano, avere la presa di banchina (e quindi la 220v a bordo) con il caricabatterie permette di non preoccuparsi di rimanere con le batterie a terra, anche tenendo il frigorifero acceso H24: in rada con il pannello solare, ed alternando le 2 batterie, non abbiamo avuto alcun tipo di problema. Inoltre la sera è possibile caricare cellulari, tablet ecc esattamente come a casa. Altra cosa quindi su cui, secondo me, non si può rinunciare volendo vivere a bordo per molti giorni.
La partenza è prevista per il sabato 26/08. Si cominciano a controllare le previsioni dal martedì: nel fine settimana / inizio di quella seguente è previsto un peggioramento sostanziale delle condizioni meteo/marine, sono previsti venti molto forti: arriva il ciclone Poppea.
Si decide quindi di controllare il meteo giorno per giorno, per capire la data giusta per partire.
Previsioni del giovedì per il sabato
Vista la previsione che potete vedere in foto, abbiamo 2 strade:
1)considerato che il pontile è pagato fino al sabato mattina (quindi notte di venerdì' inclusa), o rinunciamo ad una notte partendo il venerdì e fermandoci per la notte a Port de Taverna, per poi traversare l'indomani.
2) sfruttare fino all'ultimo giorno, e partire il sabato all'alba facendo tutta una tirata.
Dopo un consulto in famiglia, e memore dell'esperienza dello scorso anno (tutta una tirata in 8 ore perchè il cane che stava male e dovevamo rientrare in quella giornata, perchè poi il mare peggiorava), decidiamo di fidarci della previsione e quindi così è deciso: viaggio senza scali (escluse le soste carburante) Porto Pozzo - Argentario!
partenza all'alba
Partenza alle ore 06.00, all'alba. Superato l'iniziale entusiasmo, ben presto ci scontriamo con la dura realtà: le previsioni si chiamano così perchè prevedono, non sono certe.
Attraversiamo le bocche di Bonifacio con 80 cm di onda (ma ci siamo abituati ormai ), oltrepassiamo le isole Cerbicali ed il mare si calma come all'andata.
Io e mia moglie ci diciamo "ormai il peggio e passato". Macchè...
Sosta carburante a Solenzara, sosta carburante a Port de Taverna. Da Solenzara a Taverna ci sono 31 miglia: un'ora e mezza di navigazione a 23 nodi, 1,2 litri miglio il consumo. Uno spasso.
consumo con mare buono
Mentre ci avviciniamo a Port de Taverna, le onde cominciano a farsi più insistenti. Brutto presagio, lì è sempre calmo.
Dopo la sosta carburante, si parte per le "ultime" 78 miglia!
L'impressione negativa avuta poco prima era corretta: ad appena 3-4 miglia dalle coste della Corsica, iniziano onde tra i 60 e gli 80 cm esattamente come l'andata, però stavolta le abbiamo al traverso di dritta: un "bel" vento di scirocco ci farà compagnia per tutta la navigazione.
Mi metto il cuore in pace; 16-17 nodi di velocità, qualche spruzzo inevitabilmente si prende.
Quasi rientrati a casa
L'arrivo previsto per le ore 14 diventano le 15. 9 ore filate, con mare scomodissimo per 3/4 di tratta: assolutamente da non ripetere
Il consumo del ritorno (con barca più scarica e mare solo leggermente migliore alle Bocche di Bonifacio rispetto all'andata) è stato pari a 218 litri per 147 miglia.
Ariel
Conclusione: abbiamo percorso nella nostra vacanza un totale di 540 miglia, con un consumo di 850 litri di carburante.
Problemi avuti: frigo mal funzionante (ossido sull' interruttore); cerniera della porticina di poppa rotta; interruttore salpa ancora rotto (ancora tirata su ponticellando i faston, poi al pontile ho sostituito l'interruttore con uno di ricambio nuovo che avevo portato a bordo).
Per il resto barca perfetta, il motore è un vero mulo e non ha dato il benchè minimo problema!
Rinnovo i complimenti, purtroppo la sfiga del periodo di partenza e ritorno avrà inciso molto sia sui consumi che sulla godibilità delle traversate. Pure io ho dovuto anticipare la partenza del 5 agosto e meno male! La salpetta in 2 mi pare perfetta, certo un metro/metro e mezzo in più avresti benefici sulla navigazione oltre che l'abitabilità, però forse non te la caveresti con così poco nei marina o sbaglio?
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Arimar 210 roll + Boudech Kuze 46
beluga640
1
- 8/37
Bellissimo racconto, l'ho letto con molto interesse
Complimenti per l'avventura.
Beluga640
superciuk
1
- 9/37
Bel racconto e complimenti.
ex marshall M60+ evinrude 521
ex Altamarea 19 + Honda BF100 Vtec
AKES 22 WA 'TopOne' + Suzuki 200AP + zipwake
robertopi
1
- 10/37
Ottimo e direi pure un bel coraggio per fare una traversata del genere in solitaria con una barca di quelle dimensioni.
Bravi.
Ps: Faccio una considerazione, certo che noi appassionati della nautica siamo dei veri polli e diciamo pure dei bambini capricciosi, pur di stare sulle nostre barche facciamo di tutto e spendiamo l'inverosimile. Se guardiamo i costi della sola benzina forse si andava e veniva in aereo, si stava in albergo e si noleggiava un gommone, e forse altro ancora.....ma si sa, al fascino e all'adrenalina di una tale esperienza, non c'è costo e comodità che tenga.