Ritorno al nucleare [pag. 85]
Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?
Si
40.8% [171] |
No
52.5% [220] |
Indifferente, non mi importa nulla
0.2% [1] |
Non so, non ho dati per valutare
6.4% [27] |
Voti Totali: 419
VanBob (autore)
- 841/1276
The Doctor ha scritto:VanBob ha scritto:Non è corretto dire così. Le alternative ci sono e funzionano anche!
Dipende dal bilancio (richiesta/produzione) dell'energia.
Esistono alternative che producono energia, è innegabile.
Poi non ho detto che "convengono" ma che "funzionano".
Inoltre la convenienza economica è sempre subordinata ai costi ma di questo abbiamo già parlato nel post precedente.
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The Doctor
- 842/1276
- Ultima modifica di The Doctor il 21/03/11 12:56, modificato 1 volta in totale
Verò però è ingannevole dire che funzionano, anche le barche a remi funzionano, ma se devi fare l'attraversata atlantica, forse un motorino è leggermente meglio. Credo che quando si fanno questi paragoni bisogna in qualche modo tenerne conto.
Van il concetto l'ho espresso molto sinteticamente nelle due risposte dopo quella che hai citato, su questo credo siamo tutti (o quasi) d'accordo.
Come anche dire che la soluzione attuale è quella di costruire le centrali nuke, dopo più di 30 anni dove è stata abbandonata ogni forma di studio, esperienza ecc. è assolutamente ridicolo.
Van il concetto l'ho espresso molto sinteticamente nelle due risposte dopo quella che hai citato, su questo credo siamo tutti (o quasi) d'accordo.
Come anche dire che la soluzione attuale è quella di costruire le centrali nuke, dopo più di 30 anni dove è stata abbandonata ogni forma di studio, esperienza ecc. è assolutamente ridicolo.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
dagoboss
- 843/1276
Che ci siano modi puliti per produrre energia è sicuro, basta mettere una bici in casa attaccata ad un generatore e pedalare...
Quello che dico io è che oggi come oggi la tecnologia disponibile sul territorio non è un' alternativa concreta per sopperire al fabisogno energetico attuale del pianeta.
Quello che potrebbe essere tra 50 anni non lo so, ne tantomeno so cosa sarebbe potuto essere se i politici avessero lavorato meglio e preso meno mazzette....
Resta il fatto che la situazione attuale è questa !
Finito il petrolio cosa facciamo ? Speriamo che i politici trovino una soluzione ? E se continuassero a prendere mazzette ?
... tutti al buio ?
Quello che dico io è che oggi come oggi la tecnologia disponibile sul territorio non è un' alternativa concreta per sopperire al fabisogno energetico attuale del pianeta.
Quello che potrebbe essere tra 50 anni non lo so, ne tantomeno so cosa sarebbe potuto essere se i politici avessero lavorato meglio e preso meno mazzette....
Resta il fatto che la situazione attuale è questa !
Finito il petrolio cosa facciamo ? Speriamo che i politici trovino una soluzione ? E se continuassero a prendere mazzette ?
... tutti al buio ?
The Doctor
- 844/1276
Un'ultima cosa, ho letto che qualcuno qualche post fa (non ricordo chi e me ne scuso) ha riportato la notizia di un quotidiano che secondo il quale la Germania dovrebbe dismettere l'80% delle centrali nuke nel 2050.
A parte che quelle centrali dovrebbero essere dismesse nel 2022 per raggiunti limiti di età e invece le fanno "lavorare" fino al 2050, noi in Italia abbiamo l'accortezza di spegnerle dopo circa 30 anni (per alcune anche meno) di onorato servizio.
Comunque si parla di 40 anni e nel campo tecnologico.....
A parte che quelle centrali dovrebbero essere dismesse nel 2022 per raggiunti limiti di età e invece le fanno "lavorare" fino al 2050, noi in Italia abbiamo l'accortezza di spegnerle dopo circa 30 anni (per alcune anche meno) di onorato servizio.
Comunque si parla di 40 anni e nel campo tecnologico.....
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
TheGiangi
- 845/1276
Il problema di fondo sul nucleare sta nel principio di funzionamento della centrale (credo di averne già parlato, ma la memoria vacilla).
L'uso di combustibile radioattivo è alternativo al combustibile fossile: ce scaldo l'acqua il cui vapore fa muovere le turbine. Chiaro che non sfruttando la radioattività direttamente, ma l'energia liberata sottoforma di calore della fissione, il materiale rimanente diventa una scoria invece che una risorsa.
Quando diventerà economicamente conveniente investire, sviluppare e rendere industrialmente producibili le tecnologie sperimentali per la produzione di energia elettrica direttamente sfruttando l'emissione dei raggi alfa, beta e gamma (analogamente al fotovoltaico) allora si vedrà la luce del tunnel della carenza di energia.
Coi tempi di decadimento dei materiali radioattivi il problema di produzione di energia verrebbe risolto definitivamente. Se non ricordo male il Cesio138 (quello che ha contaminato alcune zone degli Urali per i prossimi secoli) ha un tempo di decadimento di 200.000 anni. Anche se fossero 2000, avermmo risolto.
Solo che ai petrolieri, ai costruttori di impianti (Ligresti, Caltagirone, ecc.) non conviene ed allora rimane cosi. A far rischiare le penne alla gente.
G
L'uso di combustibile radioattivo è alternativo al combustibile fossile: ce scaldo l'acqua il cui vapore fa muovere le turbine. Chiaro che non sfruttando la radioattività direttamente, ma l'energia liberata sottoforma di calore della fissione, il materiale rimanente diventa una scoria invece che una risorsa.
Quando diventerà economicamente conveniente investire, sviluppare e rendere industrialmente producibili le tecnologie sperimentali per la produzione di energia elettrica direttamente sfruttando l'emissione dei raggi alfa, beta e gamma (analogamente al fotovoltaico) allora si vedrà la luce del tunnel della carenza di energia.
Coi tempi di decadimento dei materiali radioattivi il problema di produzione di energia verrebbe risolto definitivamente. Se non ricordo male il Cesio138 (quello che ha contaminato alcune zone degli Urali per i prossimi secoli) ha un tempo di decadimento di 200.000 anni. Anche se fossero 2000, avermmo risolto.
Solo che ai petrolieri, ai costruttori di impianti (Ligresti, Caltagirone, ecc.) non conviene ed allora rimane cosi. A far rischiare le penne alla gente.
G
Seguite l'onda, belli!
Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
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chewbacca
- 846/1276
Alternative:
Magenn Americana
Laddermill Olandese
Skysails Tedesca
Skywindpower USA
Makani USA
e per finire (come già citato in post precedenti, ma pochi l'hanno notato (solo fran?): Kitegen Italiana e pare quella più all'avanguardia di tutti...
"Un anello di 20 km di diametro, molto simile ad un viadotto ferroviario, esteso come il
raccordo anulare di Roma, ma realizzato in mezzo al mare costituisce la base, o come si dice
tecnicamente, lo statore, sul quale ruota il generatore KiteGen®, l’eolico di alta quota o eolico
troposferico.
Dei leggeri profili alari volano automaticamente e in formazione a diversi km di altezza,
mentre le funi che li vincolano al rotore forniscono la forza per mettere in rotazione la grande
macchina che provvede alla conversione elettrica.
La potenza elettrica prodotta dall’impianto è sufficiente per alimentare la rete elettrica di tutta
l’Italia, oltre 60 GWe, anche in giornate non particolarmente ventose…”
quindi dire che non ci sono alternative mi pare abbastanza riduttivo.
ciao
Magenn Americana
Laddermill Olandese
Skysails Tedesca
Skywindpower USA
Makani USA
e per finire (come già citato in post precedenti, ma pochi l'hanno notato (solo fran?): Kitegen Italiana e pare quella più all'avanguardia di tutti...
"Un anello di 20 km di diametro, molto simile ad un viadotto ferroviario, esteso come il
raccordo anulare di Roma, ma realizzato in mezzo al mare costituisce la base, o come si dice
tecnicamente, lo statore, sul quale ruota il generatore KiteGen®, l’eolico di alta quota o eolico
troposferico.
Dei leggeri profili alari volano automaticamente e in formazione a diversi km di altezza,
mentre le funi che li vincolano al rotore forniscono la forza per mettere in rotazione la grande
macchina che provvede alla conversione elettrica.
La potenza elettrica prodotta dall’impianto è sufficiente per alimentare la rete elettrica di tutta
l’Italia, oltre 60 GWe, anche in giornate non particolarmente ventose…”
quindi dire che non ci sono alternative mi pare abbastanza riduttivo.
ciao
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
The Doctor
- 847/1276
Forse più che eolico e/o fotovoltaico io mi orienterei sul geotermico, ricordo che abbiamo la più grande centrale geotermica del mondo (Larderello primi '900), siamo partiti e poi abbiamo frenato, mah
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
TheGiangi
- 848/1276
The Doctor ha scritto:Forse più che eolico e/o fotovoltaico io mi orienterei sul geotermico, ricordo che abbiamo la più grande centrale geotermica del mondo (Larderello primi '900), siamo partiti e poi abbiamo frenato, mah
Ci sono stati anni in cui eravamo i pionieri nelle realizzazioni ingegneristiche in campi tecnologici sempre all'avanguardia (dalle strade, ponti ecc, alla tecnologia elettronica e meccanica di precisione)...poi son arrivati gli anni 80 e 90.....e qui mi fermo perchè andiamo sul campo minato della politica.
G
P.S.: il KiteGen se si riuscirà a farlgli superare la burocrazia, gli interessi politico/economici e la fase di sperimentazione per traghettarlo di diritto nella produzione, può effettivamente diventare una svolta.....certo co tutti quei fili per aria, sai che parrucca in caso di bonaccia
Seguite l'onda, belli!
Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
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Yatar1963
- 849/1276
VanBob ha scritto:Non è corretto dire così. Le alternative ci sono e funzionano anche! Il problema è che i monopolisti dell'energia "preferiscono" utilizzare altro e fanno in modo che le nostre case non siano al momento adatte alle alternative.
Continuare ad incolpare la tecnologia (e il "nessuno" che non trova alternative) è irrazionale e frutto di poca lungimiranza.
Non vorrei sembrare "complottista", ma quoto assolutamente Van!
Si può fare poco? Pazienza, ma perchè non si fa nemmeno quello?
Perche siamo ancora in attesa di avere esiti sul brevetto della fusione nuclare assai più potente e assolutamente sicura rispetto alla tecnica della fissione che è quella che usiamo oggi?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Cit. Danny Ocean
fran
- 850/1276
Grazie chew, link interessanti , da approfondire.chewbacca ha scritto:Alternative:
Magenn Americana
Laddermill Olandese
Skysails Tedesca
Skywindpower USA
Makani USA
Noto, comunque, che in questi siti si usano quasi esclusivamente "can" e "could" anzichè "is" e "do".
Sono un po' lento e pigro e sto ancora studiando queste attività del Politecnico di Torino, anche se questa tabella mi lascia un po' perplesso:chewbacca ha scritto:e per finire (come già citato in post precedenti, ma pochi l'hanno notato (solo fran?): Kitegen Italiana e pare quella più all'avanguardia di tutti...
"La gamma di prodotti KiteGen® ha le seguenti potenze nominali previste:
Configurazione
Potenza nominale
min max
KiteGen® terrestre 500 kW 3.000 kW
KiteGen® off-shore 500 kW 3.000 kW
KiteGen® in modalità “Wind farm” NA 250 MW/kmq
KiteGen® “Carousel” terrestre 50 MW 10.000 MW
KiteGen® “Carousel” off-shore 50 MW 60.000 MW*
* Limite teorico della tecnologia KiteGen® Carousel"
Mi sembra più marketing che ricerca.
e in giornate ventose che facciamo, vendiamo energia elettrica alla Francia?chewbacca ha scritto:"Un anello di 20 km di diametro, molto simile ad un viadotto ferroviario, esteso come il
raccordo anulare di Roma, ma realizzato in mezzo al mare costituisce la base, o come si dice
tecnicamente, lo statore, sul quale ruota il generatore KiteGen®, l’eolico di alta quota o eolico
troposferico.
Dei leggeri profili alari volano automaticamente e in formazione a diversi km di altezza,
mentre le funi che li vincolano al rotore forniscono la forza per mettere in rotazione la grande
macchina che provvede alla conversione elettrica.
La potenza elettrica prodotta dall’impianto è sufficiente per alimentare la rete elettrica di tutta
l’Italia, oltre 60 GWe, anche in giornate non particolarmente ventose…”
Scusami, ma anche questa mi pare più un'operazione di marketing che di ricerca.
Questo articolo di review è più recente e riporta oltre 70 citazioni bibliografiche: M.G. Bronstein "Harnessing rivers of wind: A technology and policy assessment of high altitude wind power in the U.S." Technological Forecasting & Social Change volume 78 (2011) pp. 736–746 . Mo' me lo studio e poi ne riparliamo; ovviamento posso inviarlo a chiunque lo voglia studiare insieme a me.
Sull'argomento del vento ad alta quota fra poco ci sarà anche una Conferenza che potrebbe dirci qualcosa di più. La mission di questa Conferenza è "To convert the power in high altitude winds into clean energy for a better world."
Comunque, ribadisco per l'ennesima volta che io a priori non escludo, non sono contrario, non mi ritiro e non mi spavento davanti a niente, sottolineo solamente l'importanza e la necessità di fare ricerca seria e non pubblicità.
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
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Trident TX 550 + Yamaha F 100D
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