Ritorno al nucleare [pag. 9]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

2° Capo
Seawanderer
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Enzino86 ha scritto:
una centrale nucleare è senz'altro quella che inquina di meno rispetto alle altre.

Il solare invece non inquina proprio, non è meglio? E le scorie non le consideri?

Citazione:
Credo che per una volta dovremmo imparare dagli altri paesi della comunità europea dove viene sfruttata questa energia già da anni.

Le centrali nucleari venivano costruite negli anni 70 e 80, ora è da un decennio che il trend di costruzione è in picchiata, costruirle adesso non ha senso
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Selva S.5.9 Cabin con Selva Narwhal 115 E.F.I.
Sottotenente di Vascello
bonovox38
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steny.m ha scritto:
Non è vero che oggi le centrali sono uguali a quelle di anni fa, la fusione avviene in modo discretamente diverso e si raggiungono temperature molto inferiori. Per quanto rigurda il sito che differenza fa, dove le mettono le mettono. Se succedesse un incidente i più vicini morirebbero qualche giono prima dei più lontani. Inoltre siamo già circondati di centrali nucleari e non vedo che differenza fa averle in casa o alla porta. Preoccupiamoci del grano che importiamo dall'Ucraina, pensate che la soglia di radioattività sia nei limiti?



Il sito?
Non vorrei vedere un ecomostro a vita nei pressi del parco marino naturale sinceramente.
Anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora esatta
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- Ultima modifica di The Doctor il 24/05/08 12:11, modificato 1 volta in totale
Seawanderer ha scritto:
Enzino86 ha scritto:
una centrale nucleare è senz'altro quella che inquina di meno rispetto alle altre.

Il solare invece non inquina proprio, non è meglio? E le scorie non le consideri?

Citazione:
Credo che per una volta dovremmo imparare dagli altri paesi della comunità europea dove viene sfruttata questa energia già da anni.

Le centrali nucleari venivano costruite negli anni 70 e 80, ora è da un decennio che il trend di costruzione è in picchiata, costruirle adesso non ha senso


re: Ritorno al nucleare

Il Bavaria Solarpark (6.3 MWpicco) è l'impianto fotovoltaico più grande del mondo; è composto da 57600 pannelli solari che ricoprono un'area di 25 ettari (0.25 km2).

Questa è una centrale a cellule fotovoltaiche (che hanno un rendimento maggiore rispetto a quelle a pannelli solari) ora calcola che una centrale nucleare eroga una potenza di 1000 Mw fai le debite proporzioni Wink

Per avere la stessa potenza devi coprire un'area di circa 4200 ettari
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Utente allontanato
Dolcenera
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steny.m ha scritto:
Non è vero che oggi le centrali sono uguali a quelle di anni fa, la fusione avviene in modo discretamente diverso e si raggiungono temperature molto inferiori. Per quanto rigurda il sito che differenza fa, dove le mettono le mettono. Se succedesse un incidente i più vicini morirebbero qualche giono prima dei più lontani. Inoltre siamo già circondati di centrali nucleari e non vedo che differenza fa averle in casa o alla porta. Preoccupiamoci del grano che importiamo dall'Ucraina, pensate che la soglia di radioattività sia nei limiti?


Mi spiace, ma stai lavorando più di fantasia che di logica.

Intanto le centrali lavorano per Fissione ( magari fossimno già alle centrali a fusione!) e la temperatura ben poco c'entra. Sse la reazione a catena "controllata" accelera per cause ignote, vedi quanto ci mette a raggiungere la temperatura di fusione ( questa sì) del nocciolo.

In secondo luogo per "incidente" reale non si intendono i cataclismi cinematografici con esplosione pirotecnica ed emissione di lapilli, ma una più banale "fuga" di quantità, anche modeste, di acqua di raffreddamento ( fortemente radioattiva) o comunque di materiale venuto a contatto con il nucleo.

Questa può avvenire alla chetichella, atraverso un tubo che di rompe, una valvola che perde o chissà che altro. E se succede non te lo vengono certo a dire, esattamente come succede oggi con le "nuvole" del petrolchimico.

Assume quindi una importanza fondamentale la collocazione della centrale.
Se è in mezzo ad un deserto, ( e non lo potrà mai essere) ad "infettarsi " sarà solo la sabbia circostante, ma se è in Pianura Padana, in Riva al Po o all'Arno, o in prossimità di un lago come il Garda o il Trasimeno, ci sono serissime possibilità che la perdita vada ad inquinare le falde acquifere nel sottosuolo circostante.

E allora son Caxxi amari... e poco importa che "qualcuno" ci venga poi a raccontare che è colpa del governo precedente....
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Utente allontanato
Dolcenera
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The Doctor ha scritto:


Per avere la stessa potenza devi coprire un'area di circa 4200 ettari


Doc, siamo alle solite.

Per anni si è spiegato che il solare "rende" meglio in piccole installazioni condominiali.

E' inutile ricoprire mezze campagne d'Italia con i pannelli... è chiaro che la resa a mq è chiaramente inferiore a quella di una centrale termica.... mettoamoli sopra i capannoni, le case e le chiese, dove di certo non ci puoi mettere un reattore con tanto di torre evaporativa, ... vedrai quanto è facile recuperare superficie " improduttiva"...
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Capitano di Corvetta
carlobarillari
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Giovedi prossimo parteciperò ad un convegno dell'Anaci dove sarà dibattuto il tema dell'installazione di pannelli solari sui tetti condominiali; vi farò sapere Wink
Ho venduto il mio vecchio Nova!
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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Dolcenera ha scritto:
The Doctor ha scritto:


Per avere la stessa potenza devi coprire un'area di circa 4200 ettari


Doc, siamo alle solite.

Per anni si è spiegato che il solare "rende" meglio in piccole installazioni condominiali.

E' inutile ricoprire mezze campagne d'Italia con i pannelli... è chiaro che la resa a mq è chiaramente inferiore a quella di una centrale termica.... mettoamoli sopra i capannoni, le case e le chiese, dove di certo non ci puoi mettere un reattore con tanto di torre evaporativa, ... vedrai quanto è facile recuperare superficie " improduttiva"...


Direi più in villette che condomini il tetto di un condominio non è sufficientemente grande per il fabbisogno di tutti i condomini
A titolo informativo posto una tabella relativa al 2007 dove si evidenzia le centrali nucleari attive e in fase di costruzione nel mondo

re: Ritorno al nucleare
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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@ seawanderer a proposito di centrali nucleari

I reattori di III generazione

I reattori cosiddetti di III generazione sono quelli più innovativi oggi proposti dall’industria, come, ad esempio, l’EPR (European Pressurized Reactor) della francese Areva, di cui è già in costruzione un esemplare in Finlandia (Olkiluoto) e uno in Francia (a Flamanville, con la partecipazione di Enel).
In realtà vi sono numerosi progetti di sviluppo per reattori classificabili di III generazione che complessivamente si punta a rendere disponibili sul mercato entro i prossimi 10 anni.
Si tratta di reattori che costituiscono una evoluzione delle centrali realizzate in tutto il mondo negli ultimi 30 anni in un’ottica di competitività economica (maggiore efficienza) e soprattutto di sicurezza. Da quest’ultimo punto di vista l’obiettivo è di realizzare reattori che – grazie a rilevanti innovazioni delle tecnologie già disponibili – siano ipersicuri, in grado di tenere sotto controllo anche le più remote ipotesi di incidente grave.

I reattori di IV generazione

Di IV generazione sono considerati i reattori attualmente allo studio che si suppone potranno essere commercializzati intorno al 2030.

In particolare, per iniziativa dello statunitense DOE (Department of Energy) è stato varato nel 2001 il Generation IV International Forum (GIF): un progetto a lungo termine che si occupa di tutti gli aspetti connessi alla produzione di energia nucleare (nuovi reattori, cicli del combustibile innovativi, assenza di proliferazione nucleare, minore produzione di scorie ad alta attività, produzione contestuale di idrogeno eccetera) e rappresenta la “naturale” evoluzione della tecnologia.

Oltre agli USA, al GIF partecipano l’Unione Europea, attraverso l’Euratom, e 11 Paesi: Argentina, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Russia, Sudafrica e Svizzera. L’Italia per ora vi partecipa solo indirettamente, attraverso l’Euratom.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
2° Capo
Seawanderer
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The Doctor ha scritto:

Il Bavaria Solarpark (6.3 MWpicco) è l'impianto fotovoltaico più grande del mondo; è composto da 57600 pannelli solari che ricoprono un'area di 25 ettari (0.25 km2).

Questa è una centrale a cellule fotovoltaiche (che hanno un rendimento maggiore rispetto a quelle a pannelli solari) ora calcola che una centrale nucleare eroga una potenza di 1000 Mw fai le debite proporzioni

Per avere la stessa potenza devi coprire un'area di circa 4200 ettari


Per coprire l'intero consumo elettrico italiano sarebbero necessari 1.861 km², lo 0,6% della superfice italiana, l'1,4% dei terreni agricoli. Non è comunque necessario che l'intero fabbisogno sia generato dal solare, si dovrebbero sfruttare anche altre fonti rinnovabili, come eolico, geotermico, ecc. Poi un altra parte dovrebbe essere prodotta da privati, es sui tetti delle case.

Infine è possibile addirittura installare degli impianti in africa, nel deserto, e trasportare l'energia qua.

Ti riporto un pezzo dell'intervista a Rubbia:

"Ma noi, in Italia e in Europa, non abbiamo i deserti... "
"E che vuol dire? Noi possiamo sviluppare la tecnologia e costruire impianti di questo genere nelle nostre regioni meridionali o magari in Africa, per trasportare poi l'energia nel nostro Paese. Anche gli antichi romani dicevano che l'uva arrivava da Cartagine. Basti pensare che un ipotetico quadrato di specchi, lungo 200 chilometri per ogni lato, potrebbe produrre tutta l'energia necessaria all'intero pianeta. E un'area di queste dimensioni equivale appena allo 0,1 per cento delle zone desertiche del cosiddetto sun-belt. Per rifornire di elettricità un terzo dell'Italia, un'area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma".
T.A.Mare Jaguar 16 con Johnson 40hp 4T
Selva S.5.9 Cabin con Selva Narwhal 115 E.F.I.
Capitano di Fregata
SOTTOTENENTE DI VASCELLO
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Io sono faforevolissimo!
non ci sono emissioni di CO2 e gas serra, mentre con le attuali centrali stiamo distruggendo l'atmosfera.
certo bisogna essere sicuri che le scorie vengano smaltite correttamente, se questo punto viene rispettato, non vedo impedimenti, anzi mi stupisce che gli ambientalisti siano contrari al nucleare sicuro e pulito,
da studi effettuati si evince che l'energia alternativa non può coprire i fabbisogni di un intera nazione, in quanto si dovrebbe coprire l'itero paese di pannelli solari o di generatori elolici!
Davide TRICOMI
Sailornet

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