Ritorno al nucleare [pag. 102]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

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misterpin
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- 1011/1276
Yatar1963 ha scritto:
...........................Perchè non è stato fatto?
La società proprietaria PARE abbia evitato questa opzione perchè sperava di salvare la faccia dando con l'acqua una precaria soluzione, evitando così di dover chiudere a furor di popolo tutte le proprie centrali in Giappone!
Solo questione di soldi! E il governo dov'era? Guardava?


e per ogni minuto che ritarda aumenterà il danno al territorio e il numero dei contaminati Evil or Very Mad senza contare quei poveretti che stanno lavorando alla centrale che ormai sono condannati a morte.

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Yatar1963
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- 1013/1276
domyz1 ha scritto:
Bellissima questa intervista:
https://www.repubblica.it/esteri/2011/03/31/news/samurai_fukushima-14300560/?ref=HRER1-1

Agghiacciante: quando dicevo che prima o poi formeranno squadre di malati terminali non scherzavo Sad
Illuminante: la nuova e recentissima "stanza antiradiazioni" che non regge e bisogna dormire sul piombo (capirai quanto può servire)
Evidente: lo scienziato giapponese che citavo ieri era imbestialito proprio per questo: troppo complesso il labirinto di sistemi idraulici che servono al raffreddamento per poterci lavorare con qualche speranza, troppo danneggiate poi pompe e giunti a causa dei residui da evaporazione dell'acqua di mare che ci hanno buttato su.

In ogni caso, onore e rispetto per queste persone che non solo si stanno sacrificando, ma ci informano come possono facendoci capire molto.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Utente allontanato
chewbacca
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- 1014/1276
Personalmente ci ho letto una grande disperazione di cui riporto il passo secondo me più significativo:

Ma da chi sono composte queste squadre di volontari?
"Per lo più residenti, che sono stati anche vittime del terremoto. Molti di loro non hanno più la casa, spazzata via dallo tsunami. È gente che ha perso tutto: il lavoro, la famiglia, gli amici. Adesso ce la stanno mettendo tutta. Il ripristino della centrale o, quanto meno, la sua messa in sicurezza è diventata la loro nuova ragione di vita".
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Capitano di Vascello
domyz1
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- 1015/1276
Credo che questa tragedia stia per aprire nuovi scenari nell'ambito degli incidenti nucleari.A Chernobil c'erano i militari che sono stati costretti ad intervenire e quindi sono riusciti a "rattoppare il rattopabile"In Giappone sono tutti semplici operai e se nei prossimi giorni cominceranno a morire, credo che non rimarra' piu' nessuno nella centrale(non vedo come possano convincerli)e ci saranno ulteriori problemi.
Da questo articolo si capiscono molto bene i nuovi scenari:
https://www.repubblica.it/esteri/2011/03/31/news/giappone_31_marzo-14301032/?ref=HREC1-3
Capitano di Corvetta
flasch
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- 1016/1276
Ciao

sinceramente faccio fatica a pensare che dopo queste notizie ci possa essere ancora persone che pensano al nucleare in Italia

Fukushima, 12mila tonnellate di acqua radioattiva in mare
https://tv.repubblica.it/dossier/giappone-terremoto-tsunami/fukushima-12mila-tonnellate-di-acqua-radioattiva-in-mare/65544?video=&pagefrom=1


Oceano radiattivo davanti a Fukushima
https://tv.repubblica.it/dossier/giappone-terremoto-tsunami?pagefrom=1&dossierList



pensando al nostro amato mare, il Mediterraneo, una catastrofe simile colpirebbe tutte le coste,
mio padre mi diceva sempre che è come una bacinella

Flasch
Utente allontanato
chewbacca
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- 1017/1276
Nell'agosto del 2008, l'ex governatore di Fukushima, Eisaku Sato, è condannato per corruzione a tre anni, poi ridotti a due nel 2009, con sospensione per quattro anni dai pubblici uffici. Per il politico settantenne sembrerebbe la definitiva uscita di scena, anche se siamo in una gerontocrazia come il Giappone.
È stato pescato con le mani nel sacco in uno scandalo di quelli che si vedono a ogni latitudine.
O almeno così sembra. Ma oggi, molti giapponesi si chiedono se tra quella condanna e l'emergenza nucleare di Fukushima non ci sia qualche nesso.

Il terzo reattore della centrale di Fukushima-Daiichi, quello che sta dando tanti problemi, è alimentato a mixed oxide fuel (Mox), una miscela di uranio (in tutte le sue forme) e plutonio, alternativa al combustibile di solo uranio. I giapponesi hanno coniato un termine (in inglese) per descrivere i progetti di reattori alimentati a Mox: plu-thermal, che sta per l'utilizzo di plutonio ('plu') nelle centrali commerciali ('thermal').
Il vantaggio fondamentale del Mox è che consente di riciclare il plutonio dismesso dalle armi nucleari - che altrimenti resterebbe in circolazione come spazzatura di difficile smaltimento - e riduce la percentuale (e quindi la domanda) di uranio necessario alla produzione di energia.
Tuttavia si tratta di una sostanza molto tossica. Secondo il politico ambientalista americano Ralph Nader (citato dal Fatto Quotidiano), "la sostanza più tossica conosciuta dall'uomo". I detrattori sostengono anche che, lungi dal far piazza pulita del plutonio in circolazione, i progetti pluthermal ne incentivano invece la produzione.

Nel 1999, scoppia uno scandalo internazionale che coinvolge la British Nuclear Fuels plc (Bnfl) una compagnia del governo britannico che tratta il ciclo del Mox. Tra i vari clienti della Bnfl c'è proprio il Giappone. I britannici comprano da Tokyo il plutonio di smaltimento, lo lavorano e glielo restituiscono in forma di combustibile riutilizzabile.
Ma in quei giorni il business non appare più così redditizio, perché i prezzi dell'uranio sono calati e quindi il Mox non sembra più un'alternativa così competitiva. Alcuni funzionari della Bnfl pensano allora di risparmiare sui controlli e consegnano al Giappone del combustibile accompagnato da documenti di sicurezza falsificati.
Quando la verità emerge, comincia la lotta del governatore Eisaku Sato contro il Mox che alimenta anche Fukushima: non solo non è sicuro, ma non è più neanche così economico.
Ciò nonostante, Tokyo decide che entro il 2010 almeno sedici centrali dovranno essere alimentate con la miscela.

Nel maggio del 2001, il piano pluthermal incoraggiato dal governo sbatte però contro un referendum indetto dal villaggio di Kariwa, nella prefettura di Niigata.
Poi è l'anziano governatore di Fukushima a prendere le redini dell'opposizione: entra in conflitto con i burocrati della Commissione per l'energia atomica del Giappone e con i funzionari della Tepco, l'azienda di servizio pubblico che gestisce la centrale di Fukushima.
In un'intervista del giugno 2002 al Fukushima Minpo, arriva a dire: "La Commissione per l'energia atomica del governo nazionale è una scatola nera e non fa alcun controllo [...] il governo non ascolta le autorità regionali".
In un incontro con i sindaci della prefettura sbotta: "Se non c'è un piano per il riciclo, ci sarà sempre più plutonio in circolazione". E ancora: "Nel mercato senza regole dell'energia, se si implementa il costosissimo programma pluthermal, si arriva poi ai licenziamenti dei lavoratori".
Infine, il 26 settembre dello stesso anno blocca il progetto pluthermal per la centrale di Fukushima.

A inizio settembre 2006 Eisaku Sato vince il suo quinto mandato di quattro anni. Ha corso da indipendente, appoggiato dal Partito liberaldemocratico, il Nuovo komeito e il Partito socialdemocratico. Pochi giorni dopo scoppia lo scandalo che coinvolge suo fratello minore e quindi anche lui. Yuji Sato ha ricevuto un prestito di quattrocento milioni dalla Maeda Corp, una compagnia di Tokyo, che nell'agosto del 2000 si è aggiudicata un appalto da 20.6 miliardi di yen per la costruzione di una diga nella prefettura. Secondo l'accusa, il fratello governatore sarebbe implicato nell'affare.
Eisaku Sato si dimette a fine settembre: "Intendo assumermi la responsabilità morale e ripristinare al più presto la fiducia dei cittadini nell'amministrazione della prefettura". Continuerà a dichiararsi innocente.
Ad agosto 2008, come si diceva, arriva la prima condanna; nel 2009 la seconda. Il Mox entra a Fukushima.

Oggi, molti giapponesi si chiedono se il caso di corruzione che ha messo fuori gioco Sato non sia stato abilmente costruito per far fuori il maggiore ostacolo all'adozione della famigerata miscela. L'ennesimo sospetto rafforzato da silenzi e reticenze del governo e della Tepco.
Per inciso, le "moderne" centrali di terza generazione che dovrebbero comparire in Italia sono proprio alimentate a Mox.

Gabriele Battaglia per it.peacereporter.net
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Yatar1963
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- 1018/1276
chewbacca ha scritto:
.....pescato con le mani nel sacco in uno scandalo di quelli che si vedono a ogni latitudine

Secondo me a "certe latitudini" si vedono ancor di più e sono un parametro negativo e importante della questione

Il sistema democratico post bellico costruito dai vincitori a "beneficio" degli sconfitti (ma anche di taluni "mini-vincitori") che caddero sotto l'influenza occidentale, fu costruito per garantire una mallaebilità di tali sistemi, incrementando a livello esponenziale le corruttele necessarie a tenere in piedi la "corrente" all'interno del partito, il nuovo gruppuscolo politico improvvisato e ad amplificare ad arte i c.d. "conflitti istituzionali".

Ciò che ne deriva a livello di sistema in termini di eccesso di corruzione e malgoverno nonchè assenza di strategie è evidente.
Si aggiunga che il sistema è talmente marcio da rendere inutile all'atto pratico riformarlo

Tutto questo per dire che il sistema politico Italiano è assai simile a quello Giapponese e Tedesco in termmini di anarchica ingovernabilità, ma ahimè privo di Samurai....

Sicchè, se ciò che narri (che già di per sè può accadere ovunque) è davvero accaduto in Giappone, figuriamoci che accadrebbe da noi, il cui territorio è già mezzo avvelenato dai rifiuti tossici sepolti qua e là da 4 delinquenti che nessuno vuole fermare.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
domyz1
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- 1019/1276
Un'altro scenario inquietante che sta uscendo fuori e' quello dei morti intorno alla centrale.....nessuno vuole raccoglierli per la loro pericolosita' essendo pieni di radiazioni.Cosa succedera'?
Staremo a vedere anche se le informazioni cominciano a scarseggiare mentre il problema mi sembra sia lontanissimo dalla sua risoluzione.
Utente allontanato
chewbacca
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- 1020/1276
Le fonti rinnovabili in Spagna nel 2010 hanno soddisfatto il 42,2% fabbisogno energetico dell’intero Paese. Se in Germania il record nella produzione di energia elettrica pulita è dato dal solare, in Spagna il primato va all’eolico che da solo ha fornito il 21% della richiesta energetica. Una percentuale superiore a quella ottenuta con il nucleare (19%) con le centrali idroelettriche (17,3%) e con il ciclo combinato di gas (17,2%).

La lettura del dossier sulle fonti rinnovabili del Working Group on renewable Energy Statistics (AGEE-Stat) dà nuovo impulso all’uso di energia pulita in Europa e nel mondo. Gli ottimi risultati ottenuti da Spagna e Germania che hanno saputo investire con intelligenza nelle rinnovabili, fanno capire che le energie pulite non solo sono in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di una nazione, ma danno lavoro anche a moltissime persone. Oggi lavorano nella Green Economy oltre 370mila addetti.

fonte www.ecologiae.com


ciao Smile
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