Ritorno al nucleare [pag. 45]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

Utente allontanato
Dolcenera
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- 441/1276
Visto che tanti hanno espresso piena fiducia nei Costruttori e tacciato di infamia i miei dubbi...

Provate a pensare se al posto dell'Ospedale a l'Aquila ci fosse stata una centrale nucleare, costruita rispettando ALLO STESSO MODO le normative antisismiche.... Whistle
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Ammiraglio di divisione
Cesinho
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- 442/1276
maucos ha scritto:
ciao a tutti, sono un lavoratore elettrico, ex dipendente enel privatizzato.
la questione la seguo dai tempi del referendum e posso solo dirvi che è ancora una volta una manovra che va a fare gli interessi delle grandi multinazionali.
il luogo comune delle centrali che abbiamo lungo i nostri confini, scusate ma pensate che al cittadino viene in tasca qualcosa se facciamo le centrali in Italia? Sarà come per la liberalizzazione dell'energia elettrica, Enel la seconda azienda elettrica europea che viene spezzettata, cede gli impianti a s.p.a., la distribuzione che viene praticamente smantellata, riduzione di costi, libero mercato, competizione, ma la bolletta è sempre in aumento.. dice perchè aumenta il petrolio.. ma come, gli impianti a carbone e a gas (quelli presenti nella mia città) non dovrebbero contribuire a far scendere i costi?
E la sicurezza degli impianti? è vero che le tecnologie progettuali migliorano, ma lo sapete che parti importanti meccaniche, come le valvole, sono costruite in cina?
una volta c'era nuova pignone ed altre fabbriche italiane ed estere che avevano standard qualitativi eccellenti, ora vi dico per esperienza che gli impianti sono cinesizzati e ci sono sempre mille problemi.. non mi fido, anche perchè comunque la stessa qualità del lavoro, di preparazione, che abbiamo oggi in Italia non mi fa sperare bene..
bisogna invece incentivare il risparmio di energia, sia con gli impianti autonomi che nei consumi.. ciao a presto..


Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?
Si
53.7%
53.7% [ 101 ]
No
37.2%
37.2% [ 70 ]

dopo quest'altra sconcertante rivelazione spero aumentino i No...
... Evil or Very Mad
Lomac 500ok
Tohatsu 75 cv 2t carburatori
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
<º))))>< <º))))>< <º))))><
Ammiraglio di divisione
Cesinho
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- 443/1276
Dolcenera ha scritto:
Visto che tanti hanno espresso piena fiducia nei Costruttori e tacciato di infamia i miei dubbi...

Provate a pensare se al posto dell'Ospedale a l'Aquila ci fosse stata una centrale nucleare, costruita rispettando ALLO STESSO MODO le normative antisismiche.... Whistle


si devono ricredere sicuramente...
Lomac 500ok
Tohatsu 75 cv 2t carburatori
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2° Capo
paolo1898
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- 444/1276
Credo che la miglior politica energetica si faccia con l'educazione all'utilizzo dell'energia stessa. Si tratta di capire quanta energia realmente serve ai [i]veri [/i]bisogni e a quel punto di programmarne la produzione. Al giorno d'oggi ne sprecchiamo molta e la utilizziamo male. Dobbiamo iniziare a fare programmi a lungo respiro, non per i prossimi venti anni, ma senza scadenza. Il nucleare fra vent'anni costerà quanto o più di quanto costi oggi il petrolio e presenta rischi irreparabili. Forse è il caso di cercare vie alternative. Voto NO.
In questo mondo tutto è relativo. Provate a chiedere ai tacchini cosa pensino del Natale o ai pesci cosa pensino del bolentino!
Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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Finalmente una buona notizia (per me )

dal sito ANSA

Alt Tesoro a Ddl sul nucleare, manca copertura
di Chiara Scalise

ROMA - Alt dal ministero dell'Economia alle novità introdotte al Senato al disegno di legge sviluppo, uno dei collegati alla finanziaria e che apre al ritorno del nucleare in Italia: le modifiche pesano sulle spalle dei cittadini e molte coperture non sono legittime. Sotto la lente di ingrandimento del Tesoro finiscono 34 norme, tra cui l'incremento della Robin tax e quello delle bollette energetiche. "Risponderemo con ulteriori controdeduzioni", è la replica del sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia che assicura che i dubbi saranno fugati. "Sono ottimista", dice infatti. Il provvedimento ha una storia parlamentare difficile: approvato a fine ottobre dalla Camera, incassa l'ok del Senato solo a fine maggio. Dopo un così lungo cammino, si attendeva un terzo passaggio esclusivamente formale. Ed è infatti "sorpresa" in commissione quando questa mattina il ministero dell'Economia annuncia di non essere disposto a dare il proprio consenso ad una serie di novità introdotte a Palazzo Madama. "Il provvedimento non si doveva toccare, siamo meravigliati", si lascia sfuggire il relatore al ddl Enzo Raisi. L'obiettivo, spiega anche il sottosegretario Saglia, era in effetti "quello di approvare il testo così come costruito in Senato ma - dice - se ci saranno problemi, faremo il nostro dovere di legislatori". Un intervento "tardivo" e che altro non è che "un dispetto fra ministri", accusa il Pd Andrea Lulli che chiede il ripristino dei fondi per l'editoria. Non è certo la prima volta che Giulio Tremonti e Claudio Scajola incrociano le armi. Le perplessità di Via XX Settembre sono motivate nel dettaglio ed elencate in una lunga relazione datata 5 giugno ed inviata alle commissioni parlamentari competenti e per conoscenza anche al ministero dello Sviluppo Economico. Le parole sono affilate e lasciano pochi spazi di manovra: le novità approvate dal Senato "introducono contrariamente all'azione del governo, misure che in quanto suscettibili di determinare incrementi delle tariffe a carico dei consumatori, direttamente e/o indirettamente riversano i discendenti effetti pregiudizievoli a carico degli utenti finali" e "presentano gravi profili di legittimità sotto l'aspetto contabile". Ergo, il Tesoro presenta 18 proposte di modifica, di cui 4 soppressive, necessarie per il via libera. La prima misura a incappare in una secca bocciatura è l'incremento, dal 5,5% al 6,5%, dell'aliquota ordinaria Ires a carico delle grandi aziende petrolifere e dell'energia elettrica (la Robin Tax). Con questi soldi si coprivano i fondi per l'editoria, che dunque saltano: "Le aliquote non possono essere - spiegano i tecnici - eccessivamente aggressive", altrimenti si producono "effetti contrari" a quelli desiderati. Sotto la lente di ingrandimento finisce anche l'incremento delle tariffe per le bollette (in particolare la parte che copre i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari): "Tale iniziativa - è il rimprovero del ministero guidato da Tremonti - non solo si pone in contrasto con l'orientamento del governo in tema di contenimento delle tariffe in funzione anticrisi, ma determina oneri privi di copertura finanziaria". No poi anche alle consulenze previste dal ministero dello Sviluppo Economico: la "possibilità di avvalersi di professionisti esterni non è in linea con l'attuale orientamento del governo diretto a un generale contenimento della spesa di personale". Non sono inoltre, è l'ultima stoccata, offerte "adeguate garanzie in relazione ai necessari requisiti di onorabilità che i soggetti debbono possedere".
Utente allontanato
Dolcenera
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- 447/1276
ICHNUSA ha scritto:
Sotto la lente di ingrandimento finisce anche l'incremento delle tariffe per le bollette (in particolare la parte che copre i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari): .



Sarebbe bello sapere COME e in QUANTO li hanno determinati....

Sicuramente l'Enel non è disposta a rimetterci più di tanto, quindi mi sa che la cifra complessiva ( che si guarderanno bene dal comunicarci) è grossa.......
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 448/1276
Dolcenera ha scritto:
ICHNUSA ha scritto:
Sotto la lente di ingrandimento finisce anche l'incremento delle tariffe per le bollette (in particolare la parte che copre i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari): .



Sarebbe bello sapere COME e in QUANTO li hanno determinati....

Sicuramente l'Enel non è disposta a rimetterci più di tanto, quindi mi sa che la cifra complessiva ( che si guarderanno bene dal comunicarci) è grossa.......


E nel frattempo produce addirittura un reality show basato sull'installare il fotovoltaico a casa della genete comune...
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Tenente di Vascello
fongio
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- 449/1276
L'argomento nucleare è difficilissimo da approfondire per farsi un'idea.
Da un punto di vista strategico sarei d'accordissimo con il nucleare, anche se non è per ora + economico del tradizionale ... ma diminuisce la dipendenza da paesi Arabi.
Però, l'affermare che una central e moderna è molto sicura, non significa che è impossibile l'incidente, ma solo che la probabilità di incidente è molto bassa. Però se potessimo moltiplicare la probabilità di incidente (bassa9 per l'entità del danno (abnorme) non so che numero verrebbe fuori.
In termini più semplici: anche se sono molto sicure, se poi c'è un guasto serio una bella fetta del nostro pianeta diventa impraticabile per qualche millennio. Questo è il primo problema. Vero è che siamo circondati, tuttavia rimango pensieroso.
C'è poi un'altro problema: le centrali nucleari necessitano di regole e procedure severissime per controlli e manutenzioni. Noi Italiani siamo un popolo con grandi qualità, ma tra queste non c'è quella di essere ligi alle regole. Se poi in mezzo ci sono interessi economici ... che Dio ci scampi!
Sulle scorie avete già detto tutto. Aggiungo che pochi sanno che oltre al problema dello smaltimento del combustibile esausto, che è letale ma poco voluminoso, c'è una enorme quantità di acqua contaminata da stoccare in modo sicuro per qualche millennio: quella necessaria al ciclo di arricchimento dell'Uranio. Nessuno ne parla, e questa è la grave responsabilità dei giornalisti che si limitano solo a riportare quello che ha detto tizio o caio, senza mai approfondire seriamente.
Riassunto: anche se tutt'attorno siamo circondati, io per ora eviterei il nucleare.
Prima del nucleare farei altri passi.
Fotovoltaico? si, ok, facciamolo pure. Piuttosto che niente...!. Non è la soluzione dei problemi energetici dell'umanità ma contribuisce. Però non illudiamoci: per ottenere la produzione di energia elettrica di una centrale termoelettrica occorre una superficie di pannelli solari pari a circa 1/4 della pianura padana ... che poi rimane all'ombra. Non scherzo: è la realtà, e se necessario posso buttarvi giù una pagina di calcoli per dimostrarlo.

C'è però un tema su cui tutti noi potremmo contribuire, ma fin che paga lo stato siamo tutti ecologisti, quando tocca a noi ...!
Di che parlo? Il risparmio energetico ... negli edifici.
Da qui in poi vado leggermente OT, ma spero che vi risulti ugualmente interessante.
Vi do un dato: il 40% circa del fabbisogno energetico nazionale è speso per il riscaldamento degli edifici.
Altro dato: L'applicazione di un "termocappotto" alle pareti esterne di un edificio e di vetri a bassa trasmittanza alle finestre producono almeno un dimezzamento del consumo per riscaldamento invernale e raffrescamento estivo. Parlo di vecchi edifici, ovviamente.
E quindi: obbligo per legge di installare un termocappotto alla prima occasione di rifacimento delle facciate degli edifici. Nessun governo, di nessun colore, ha mai introdotto questo obbligo. Gli incentivi del 55% per chi lo fa? p*******e introdotte da un governo e confermate dall'altro ... perché pochissimi fanno questi interventi anche se debbono rifare le facciate degli edifici perché gli intonaci vanno a pezzi. Qualcuno coibenta il tetto, ma le facciate non lo fa quasi nessuno (mi occupo di questo per mestiere e vi assicuro che questa è la realtà). Perché non lo fanno? ... perché costa. Cosa peraltro falsa perchè tra incentivi statali e risparmio energetico il maggior costo rientra in tempi abbastanza brevi.
Eppure, se in 10 o 20 anni tutti i vecchi edifici fossero riqualificati (energeticamente) avremmo eliminato il 20% di consumo energetico nazionale, pari alla produzione di circa 4 o 5 centrali nucleari (cifra data a braccio ... se volete ci faccio 2 conti + precisi) ... che si costruiscono giusto giusto in 10 o 20 anni. Ma se non ce lo impone il governo (mai nessuno lo farà perché è troppo impopolare) pochi di noi, di propria iniziativa, lo farà nonostante gli incentivi fiscali.
Tenente di Vascello
Bruni
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- 450/1276
io sono contrario al nucleare italiano primo perchè ci propongono centrali di terza generazioni quando ce ne sono di più moderne secondo non sappiamo come smaltire e gestire le scorie terzo ho paura della leggerezza italiana in certe situazioni e sopratutto sono convinto che dovremmo imparare ha risparmiare energia invece che produrne di più
domanda avete mai dormito in un rifugio antiatomico svizzero io si sembra di essere sepolto vivo mi ricordo che ho detto all'addetto
al rifugio che se avesse cercato di chiudere la porta blindata l'avrei picchiatooooooooooooo
ciao bruni
Sailornet

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