Ritorno al nucleare [pag. 53]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

Sergente
gm2010
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Albertpd ha scritto:
Sono Esterefatto da quello che dici.
Tu sai quanta energia abbiamo importato nel nostro paese nel 2008?Intendo rispetto al fabbisogno nazionale.
E tu sostieni che con le sole energie alternative annulleremmo questo fabbisogno....mah!

Citazione:
Incrementando la quota di energia prodotta con le alternative in maniera efficiente si migliora anche l'efficienza globale della rete e si annulla la necessità di "importare" l'energia dai confini.



Citando WIKIPEDIA
Scambi con l'estero [modifica]
Nonostante il parco centrali italiano sia in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base che di picco, l'Italia è il secondo paese al mondo per importazione di energia elettrica (dopo la Germania e seguita dagli USA)[17], il primo se invece si considera il saldo con l'estero[18]. L'Italia importa una quantità di potenza elettrica media che, durante l'anno, può avere un massimo giornaliero inferiore ai 4000 megawatt (fase notturna) fino ad un massimo di oltre 7500 megawatt (fase diurna), con una capacità netta trasmissibile che ha il suo minimo (3800 MW) nel mese di agosto in fase notturna e un massimo di 8000 MW in fase diurna invernale[19], per un totale di circa 40000 GWh netti all'anno.

Va comunque menzionato che la stessa ENEL è in alcuni casi anche comproprietaria di alcuni impianti di produzione esteri; tale elettricità sarebbe dunque in questi casi ancora dell'ENEL sebbene prodotta fuori dai confini nazionali.

L'importazione non è sempre proporzionale alla richiesta, cosicché il fabbisogno energetico italiano viene sostenuto da corrente prodotta all'estero per un'aliquota che può oscillare tra meno del 10% in fase diurna fino a punte massime del 25% durante la notte. Tale importazione avviene da quasi tutti i paesi confinanti, anche se l'aliquota maggiore è quella proveniente dalla Svizzera e, a seguire, dalla Francia (è da notare, tuttavia che attraverso la Svizzera viene veicolata anche parte dell'energia francese richiesta dall'Italia[20] vista l'insufficienza degli elettrodotti diretti); considerando dunque questi due Paesi insieme, da Francia e Svizzera proviene circa il 90% di tutta l'importazione italiana di elettricità.[21].

Parte di questa energia (in particolare circa il 40% di quella "svizzera"[20] e l'85% di quella "francese"[22]) viene prodotta con centrali nucleari. In effetti l'importazione notturna è percentualmente molto più importante di quella diurna proprio a causa della natura della produzione elettrica con questo tipo di centrali; queste infatti hanno scarse possibilità di regolazione in base al carico e quindi l'energia prodotta durante la notte (in cui l'offerta supera di molto la domanda) ha basso costo di mercato[23] [24]. Ciò consente di fermare in Italia durante la notte le centrali meno efficienti e le centrali idroelettriche a bacino e di attivare le stazioni di pompaggio idriche che poi possono "rilasciare" nuovamente energia durante il giorno. Questo meccanismo ha reso economicamente conveniente l'importazione di energia dall'estero, da cui il grande sviluppo del commercio di energia negli ultimi anni.

Dai dati pubblicati da Terna riguardanti il 2008 si ricava infne che l'energia elettrica importata è diminuita leggermente rispetto al 2007 (circa il 13,5% in meno), a fronte di un incremento della produzione nazionale, in particolare per quanto riguarda la fonte idroelettrica[25].


come vedi i nostri scambi con l'estero sono solo di natura economica visto che:

il parco centrali italiano è in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base che di picco

quindi prima di parlare informati grazie
Capitano di Fregata
Albertpd
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Dipendenza
Considerando sia i combustibili che l'energia elettrica importata, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti), più gli scambi di energia con l'estero.
Tuttavia, va osservato che anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio[31] o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.
Questa situazione è comune alla gran parte dei paesi europei, dipendenti comunque da paesi extraeuropei per l'importazione di idrocarburi o uranio.
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38.5 miliardi di euro. A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37.5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa [32] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.

Informati anche tu, questo è quello scritto poco dopo quel che mi hai detto!
Hey Ho let's go!
Sergente
gm2010
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Albertpd ha scritto:
Dipendenza
Considerando sia i combustibili che l'energia elettrica importata, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti), più gli scambi di energia con l'estero.
Tuttavia, va osservato che anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio[31] o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.
Questa situazione è comune alla gran parte dei paesi europei, dipendenti comunque da paesi extraeuropei per l'importazione di idrocarburi o uranio.
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38.5 miliardi di euro. A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37.5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa [32] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.

Informati anche tu, questo è quello scritto poco dopo quel che mi hai detto!


rimango basito mi fai sorridere sai che significa quello che hai postato?
che il petrolio lo importiamo quindi l'energia prodotta in italia dipende da fonti estere tutto qui, magari capisci qualcosa...
Sergente
gm2010
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gm2010 ha scritto:
Albertpd ha scritto:
Dipendenza
Considerando sia i combustibili che l'energia elettrica importata, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti), più gli scambi di energia con l'estero.
Tuttavia, va osservato che anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio[31] o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.
Questa situazione è comune alla gran parte dei paesi europei, dipendenti comunque da paesi extraeuropei per l'importazione di idrocarburi o uranio.
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38.5 miliardi di euro. A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37.5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa [32] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.

Informati anche tu, questo è quello scritto poco dopo quel che mi hai detto!


rimango basito mi fai sorridere sai che significa quello che hai postato?
che il petrolio lo importiamo quindi l'energia prodotta in italia dipende da fonti estere tutto qui, magari capisci qualcosa...


e tanto per la cronaca...
A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37.5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa [32] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.
per la serie se si passa al nucleare visto che l'uranio è importato non cambia nulla la dipendenza da fonti estere rimane.
Sergente
gm2010
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- 525/1276
gm2010 ha scritto:
Albertpd ha scritto:
Dipendenza
Considerando sia i combustibili che l'energia elettrica importata, l'Italia dipende dall'estero per circa l'81% della propria energia elettrica per l'anno 2008. Tale valore viene dato dalla quota di generazione termoelettrica (fatto salvo i contributi relativi a combustibile nazionale, combustione di biomasse e rifiuti), più gli scambi di energia con l'estero.
Tuttavia, va osservato che anche modificando il mix energetico, non sono possibili sostanziali variazioni di questa percentuale: che si parli di carbone, petrolio, uranio[31] o metano, le riserve italiane sono comunque molto inferiori al reale fabbisogno, per cui l'approvvigionamento avverrebbe comunque principalmente dall'estero. In pratica, l'unica modalità di generazione dell'energia che potrebbe realmente considerarsi "interna" è quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili.
Questa situazione è comune alla gran parte dei paesi europei, dipendenti comunque da paesi extraeuropei per l'importazione di idrocarburi o uranio.
Complessivamente, la bolletta energetica italiana (cioè il costo complessivo sostenuto dal paese per le importazioni nette di prodotti energetici) nel 2005 è stato pari a 38.5 miliardi di euro. A titolo di paragone, nello stesso periodo la bolletta energetica francese netta è stata pari a 37.5 miliardi, ma con una dipendenza estera del 52% circa [32] dalla quale sono tuttavia escluse le importazioni di uranio, considerato come "materia prima" mineraria e non come "energia primaria" e quindi escluso dal computo della dipendenza estera. Includendo anche le importazioni di uranio, la dipendenza estera francese sale a livelli paragonabili a quella dei restanti paesi della UE.

Informati anche tu, questo è quello scritto poco dopo quel che mi hai detto!


rimango basito mi fai sorridere sai che significa quello che hai postato?
che il petrolio lo importiamo quindi l'energia prodotta in italia dipende da fonti estere tutto qui, magari capisci qualcosa...
Sottotenente di Vascello
Marco4x4
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gm2010 ha scritto:
come vedi i nostri scambi con l'estero sono solo di natura economica visto che:

il parco centrali italiano è in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base che di picco

quindi prima di parlare informati grazie


Mi dimenticavo che voi siete anche i più colti!

Quello che dici è una mezza verità e non è semplice come ce l'hai prospettato:

l'Italia necessita di ca. 360.000GWh l'anno e ne produce ca. 300.000!

Quindi, tutto a posto no, diresti tu?

Invece no, perché non avendo centrali nucleari (come tutti) l'energia è prodotta con l'utilizzo del petrolio oppure con l'utilizzo di centrali termoelettriche, quindi con il gas naturale.

Siccome noi non abbiamo neppure gas naturale e petrolio (se non in misura minimale per le nostre necessità) dobbiamo acquistare tali materie prime all'estero.
Negli ultimi anni ci stiamo sempre più orientando verso il gas a discapito del petrolio, ma i livelli di consumo sono sempre altissimi ed i costi sia dell'uno che dell'altro ENORMI e sempre più soggetti alla lunaticità dei Governi da cui ci approvigioniamo!

Quindi, morale della favola: quando vent'anni fa la maggir parte degli Italiani votò contro il nucleare, perché impaurita da una campagna denigratoria e da terrorismo psicologico contro tale forma di produzione energetica, abbiamo avuto tre risultati:

1) dispersione completa (lavorano tutti all'estero) di tutta una generazione all'avanguardia di Ingegneri nucleari
2) Aumento a dismisura del consumo di petrolio
3) Aumento di centrali termoelettriche a gas

Spendiamo di più, inquiniamo di più ed nostri vicini di casa hanno tutti le centrali nucleari, così ci siamo beccati tutti i rischi in una volta sola!
Solemar Oceanic 26 + 2x150 Yamaha
Capitano di Fregata
Albertpd
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- 527/1276
A me fai ridere anche tu sai!
credi che questi 81% percento lo possiamo coprire con fonti rinnovabili?

Inoltre, se le nostre centrali sono autosuffcienti per davvero...perche siamo costretti a importare energia dall'estero(forse perche non sono efficienti)?
Inoltre.....perchè la nostra bolletta energetica è la più cara d'europa?
Cosa cambia tra noi e gli altri stati europei?forse il nucleare?

sempre da wikipedia

"Secondo dati riferiti al gennaio 2007, in Italia la corrente elettrica per uso domestico ha il costo medio, al netto della tassazione, più alto di tutta l'Europa (165,8 €/MWh); il costo medio europeo è attorno ai 117-120 €/MWh con un minimo in Bulgaria pari a 54,7"
Hey Ho let's go!
Sergente
gm2010
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- 528/1276
Marco4x4 ha scritto:
gm2010 ha scritto:
come vedi i nostri scambi con l'estero sono solo di natura economica visto che:

il parco centrali italiano è in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base che di picco

quindi prima di parlare informati grazie


Mi dimenticavo che voi siete anche i più colti!

Quello che dici è una mezza verità e non è semplice come ce l'hai prospettato:

l'Italia necessita di ca. 360.000GWh l'anno e ne produce ca. 300.000!

Quindi, tutto a posto no, diresti tu?

Invece no, perché non avendo centrali nucleari (come tutti) l'energia è prodotta con l'utilizzo del petrolio oppure con l'utilizzo di centrali termoelettriche, quindi con il gas naturale.

Siccome noi non abbiamo neppure gas naturale e petrolio (se non in misura minimale per le nostre necessità) dobbiamo acquistare tali materie prime all'estero.
Negli ultimi anni ci stiamo sempre più orientando verso il gas a discapito del petrolio, ma i livelli di consumo sono sempre altissimi ed i costi sia dell'uno che dell'altro ENORMI e sempre più soggetti alla lunaticità dei Governi da cui ci approvigioniamo!


Quindi, morale della favola: quando vent'anni fa la maggir parte degli Italiani votò contro il nucleare, perché impaurita da una campagna denigratoria e da terrorismo psicologico contro tale forma di produzione energetica, abbiamo avuto tre risultati:

1) dispersione completa (lavorano tutti all'estero) di tutta una generazione all'avanguardia di Ingegneri nucleari
2) Aumento a dismisura del consumo di petrolio
3) Aumento di centrali termoelettriche a gas

Spendiamo di più, inquiniamo di più ed nostri vicini di casa hanno tutti le centrali nucleari, così ci siamo beccati anche questo rischio!


Scusa ma l'uranio da dove viene?
Sbellica
... porca miseria... dall'estero... ma guarda un pò!
rimaniamo dipendenti!
Le energie alternative finora sono l'unica maniera per ridurra la nostra dipendenza energetica dall'estero.
incrementiamole e ridurremo la dipendenza, resteremo dipendenti certo ma lo saremo di meno.
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a4/KarteUrangewinnung.png
ecco dov'è l'uranio...
Sergente
gm2010
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- 529/1276
Albertpd ha scritto:
A me fai ridere anche tu sai!
credi che questi 81% percento lo possiamo coprire con fonti rinnovabili?

Inoltre, se le nostre centrali sono autosuffcienti per davvero...perche siamo costretti a importare energia dall'estero(forse perche non sono efficienti)?
Inoltre.....perchè la nostra bolletta energetica è la più cara d'europa?
Cosa cambia tra noi e gli altri stati europei?forse il nucleare?

sempre da wikipedia

"Secondo dati riferiti al gennaio 2007, in Italia la corrente elettrica per uso domestico ha il costo medio, al netto della tassazione, più alto di tutta l'Europa (165,8 €/MWh); il costo medio europeo è attorno ai 117-120 €/MWh con un minimo in Bulgaria pari a 54,7"


assolutamente mai detta una boiata simile, continueremo ad usare il petrolio ed il gas, ma ne useremo di meno e ci costerà meno.
il costo dell'energia dipende in larga scala dalla posizione di monopolio dell'enel che sostanzialmente ha fatto un pò quello che voleva per tanti anni...
E' come chiedere perchè paghiamo la benzina più degli altri stati...
Scambi energia per questione di convenienza/opportunità economica (magari leggi quello che è scritto)
Capitano di Fregata
Albertpd
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- 530/1276
Magari smettila tu di dire stupidate e rileggi ciò che ho detto.
La benzina in italia costa tanto solo perchè gravata da imposte, il parallelismo che hai fatto non ha senso.
Io ho parlato di costo al netto della tassazione.

Perchè costa di più? e non dirmi "monopolio dell'enel che sostanzialmente ha fatto un pò quello che voleva per tanti anni" perchè è una frase che non vuol dire nulla se non argomentata.
Hey Ho let's go!
Sailornet

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