Ritorno al nucleare [pag. 5]

Certo non finirà domani ma in America dove si esportava petrolio a iosa oggi trovi le paludi con le rane.

The Doctor ha scritto:

Avere una centrale nucleare vicino a casa ed averla ad una distanza di 200 Km fa differenza? E che differenza c'è tra una centrale nucleare e un polo chimico o una raffineria ai fini della salute vicino a casa?

Sappiamo benissimo che la concentrazione di radiazioni cala rapidamente con l'allontanarsi così come cala la concentrazione di sostanze nocive emesse da un polo chimico. Non esaminiamo la catastrofe dovuta al guasto ma le emissioni continue a regime di funzionamento che saranno poche, e probabilmente a norma di legge se si alzano i limiti normativi, ma saranno infinitamente di più nelle immediate vicinanze che non a 200 km.
Quindi... prefersico averle, se proprio devo averle, oltre confine.

The Doctor ha scritto:

Se vi installassero un centinaio di centrali eoliche vicino a casa come reagireste?

I siti adatti per l'eolico sono ben lontani dai grandi centri abitati e anche se abitassi nei pressi ti garantisco che reagirei molto bene.

The Doctor ha scritto:

i rifiuti sono nostri, li produciamo noi e onestamente dovremmo essere noi a smaltirli però se dovessero costruire una discarica dietro casa nostra, allora non va bene.

Non va bene per lo stesso motivo di cui alla prima risposta, la puzza della monnezza napoletana la sentono solo loro, io da qui, a 200km, non sento poprio nulla e la diossina prodotta dai loro falò non mi arriva se non con vento a favore e in concentrazione forse non rilevabile neanche dagli strumenti. Capisco quindi perfettamente il disagio dei Campani.

Si ma non hai risposto alle domande, visto che abbiamo bisogno di energia elettrica se chi ce la vende chiude i rubinetti che famo?


La centrale nucleare sia all'interno che all'esterno del suo perimetro non produce radioattività, chi lavora all'interno della centrale è controllato sia in entrata che in uscita da dei sensori che misurano la radioattività, mi ricordo che nell'86 a causa del disastro di chernobyl i sensori si allarmavano durante la misura dei dipendenti in entrata e non a quelli in uscita.

Per l'eolico devi solo provare, poi ne riparliamo. Sono lontani dai centri abitati perchè attualmente c'è ne sono pochi (ed è meglio così) e non soddisfano il nostro fabbisogno

Quindi, a quanto dici, io consumo e produco rifiuti ma i miei rifiuti è meglio che se li succhia un'altro. Non va bene!

bonovox38 ha scritto:

Certo non finirà domani ma in America dove si esportava petrolio a iosa oggi trovi le paludi con le rane.

molti pozzi non sono esauriti, ma solo "parcheggiati" perchè l'estrazione è troppo costosa per essere concorrenziale.

In altre parole, se in Arabia un barile "imbottigliato" gli costa 20$, a Dallas gli costa 25$, e allora piuttosto che "svenderlo" lo mettono via per tempi migliori, quando di arabo non ce ne sarà più o quando con una ben mirata "guerra di liberazione dal terrorismo" si riusciranno a controllare tutti i concorrenti... di questo non fanno mistero neppure loro.

Anche noi un pò di petrolio ne abbiamo, ma ci conviene comprarlo...

The Doctor ha scritto:

Quindi, a quanto dici, io consumo e produco rifiuti ma i miei rifiuti è meglio che se li succhia un'altro. Non va bene!

Certo che non va bene!
Ho solo fatto notare che non ci credo che un individuo non faccia caso se la distanza della sua abitazione sia 200 metri o 200 km dalla centrale. Io ci farei molto caso!

Dolcenera ha scritto:

bonovox38 ha scritto:

Certo non finirà domani ma in America dove si esportava petrolio a iosa oggi trovi le paludi con le rane.

molti pozzi non sono esauriti, ma solo "parcheggiati" perchè l'estrazione è troppo costosa per essere concorrenziale.

In altre parole, se in Arabia un barile "imbottigliato" gli costa 20$, a Dallas gli costa 25$, e allora piuttosto che "svenderlo" lo mettono via per tempi migliori, quando di arabo non ce ne sarà più o quando con una ben mirata "guerra di liberazione dal terrorismo" si riusciranno a controllare tutti i concorrenti... di questo non fanno mistero neppure loro.

Anche noi un pò di petrolio ne abbiamo, ma ci conviene comprarlo...

Aggiungo che è proprio dell'altro ieri la notizia che l'Agip ha trovato il sistema di estrarre petrolio dalle sabbie bituminose con un costo di produzione di 15$ al barile e si è aggiudicata una grossa concessione in Congo

@ Dolcenera Straquoto!

@ VanBob Penso che possiamo discutere di questo argomento per anni, ma credo che una possibile soluzione bisogna trovarla almeno nel medio periodo, secondo te quale potrebbe essere tenedo conto del nostro fabbisogno? Il metano? Il carbone? il petrolio? non dirmi idrico, eolico e solare perchè non ci credo.

P.S. Ti porto un esempio stupido anni fa l'enel costruiva le stazioni elettriche in aperta campagna, poi i comuni espandendosi davano la possibilità di costruire vicino alle stazioni elettriche alle ditte piano piano allettati anche dal costo molto basso del terreno le immobiliari hanno cominciato a costruire anche abitazioni, ora l'enel è stata denunciata perchè quelle stazioni facevano rumore, io mi chiedo ma prima di comperare e costruire si sapeva cosa c'era in quel luogo, eppure...
Ora in Italia trovami un posto dove ci sia un posto dove nel raggio di 200 Km non ci sia un paese o una abitazione.

The Doctor ha scritto:

@ VanBob Penso che possiamo discutere di questo argomento per anni, ma credo che una possibile soluzione bisogna trovarla almeno nel medio periodo, secondo te quale potrebbe essere tenedo conto del nostro fabbisogno? Il metano? Il carbone? il petrolio? non dirmi idrico, eolico e solare perchè non ci credo.

A medio termine? Credo che economicamente ed ecologicamente, a patto di sviluppare durante questo "medio termine" tecnologie alternative e rinnovabili, sia più conveniente continuare ad usare le attuali fonti di energia, faremmo sicuramente meno danni che non investire nel nucleare che poi si rivelerebbe comunque un boomerang ecologico-economico.

Assolutamente favorevole.
E' una soluzione che ha i suoi problemi (già risolti in molti paesi), ma allo stato attuale della tecnologia è l'unica strada percorribile ed economicamente sostenibile.
Se negli anni trenta in Italia, degli italiani, hanno "inventato" l'energia nucleare, per poi fabbricarla in usa, credo saremmo anche in grado di riuscire a controllarla oggi.
Secondo me l'unico problema al nucleare in Italia è rappresentato da una classe politica inadeguata, che nell'86 ha messo le premesse per la crisi energetica/economica che oggi affligge il nostro paese.
Speriamo bene e speriamo di non dover più bruciare petrolio e carbone per accendere una lampadina!

Di uranio ce n'è tanto ed una volta costruita la centrale, l'energia è a costo basso, quindi la notte si potrebbe utilizzarla per produrre idrogeno dall'acqua per farci andare anche le nostre amate SUV, oppure per caricare le batterie delle nostre utilitarie elettriche.

Si ma la robaccia che avanza? La mandiamo in regalo agli africani?