Ritorno al nucleare [pag. 41]

Sondaggio: Siete favorevoli al ritorno dell'energia nucleare in Italia?

Si

40.8% [171]  40.8%

No

52.5% [220]  52.5%

Indifferente, non mi importa nulla

0.2% [1]  0.2%

Non so, non ho dati per valutare

6.4% [27]  6.4%

Voti Totali: 419

Utente allontanato
Dolcenera
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- 401/1276
Si, ma, ribadisco, il nuke il conto da pagare lo presenta al momento di smantellare.

Si arriva così all'assurdo di mantenere in servizio centrali obsolete solo perchè non si sa che farne.

Lo stesso problema si sta presentando ( tanto per cambiare) a porto marghera.

Mano a mano che si smantellano gli impianti (al 90% puro piping), si scopre che il terreno è tutt'altro che sano, che i veleni lo hanno impregnato in profondità...

Per anni hanno fatto finta di nulla ( chissà quanta roba è percolata in laguna)

Adesso, dopo aver aspettato che tutti gli "inquinatori" siano falliti e non gli si possa più far pagare la bonifica, davanti alla catastrofe, hanno deciso di seguire la tecnica degli struzzi... uno strato riportato di tre o quattro metri di terra "sana" sopra alle schifezze, e per evitarne la diffusione, quando va bene, un palancolato di contenimento tutto attorno.

Di bonifica radicale ovviamente non se ne parla... costa troppo!

Il più grande parco pubblico d'Europa ( S.Giuliano), vanto dell'Amministrazione, sorge sopra una bomba chimica...

Per fortuna almeno non è radioattivo...( almeno pare)
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 402/1276
Come del resto le fabbriche d'amianto (vedi Casale Monferrato l'Eternit è ancora là) oppure la raffineria al confine del mio comune, sono anni che li ferma ma di smantellare nessuna voglia: i costi di bonifica sono altissimi.
Credimi per il nuke, a meno di personaggi loschi che hanno fatto cose losche del tipo scaricare l'acqua pesante, il terreno è molto diverso, misure effettuate a Caorso il livello radioattivo all'interno della centrale e zone confinanti è lo stesso di una bella giornata al mare, il piping che ha contaminato dall'acqua pesante è completamente contenuto all'interno del cilindro in cemento di 2 m di spessore che racchiude il nucleo del reattore ed è completamente stagno, capisco che sono zone che possono mettere l'ansia, però ripeto, l'incremento dei tumori e di altre gravi malattie in quelle zone è a livello di qualsiasi altro paese, discorso diverso, invece, è a Casale Monferrato (esempio, ma anche a Marghera è la stessa cosa) si muore ancora oggi a causa di quelle lavorazioni e all'incuria e alla superficialità di chi ha gestito l'impianto.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
sartine
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- 403/1276
Letturina interessante sul nucleare... e alcune conse:guenze di un uso spregiudicato dello stesso:


https://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/index.html
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 404/1276
Non riporto il 3d di Doc perchè non amo il dialogo bilaterale "punto per punto" che fa perdeere il filo del tema al lettore di passaggio.

In ogni caso gli effetti del fall out oltre il territorio di Hiroshima non lo conoscremo mai!
Quelli di Cernobil forse sì.... anche guardando nelle nostre case, ahimè.

Come risultati pratici, invece, la bomba di Hiroshima fu più costosa e meno efficace in termini di danni del bombardamento su Dresda, concepito con metodi criminali, ma pur sempre "tradizionali".
Infatti il risultato ottenuto nell'immediato con l' obbiettivo strategico di terrorizzare il nemico con la potenza della nuova arma e indurlo alla resa, fu poi scontato negativamente con gli effetti collaterali eccessivi che si sono prolungati per decenni.

All'epoca la terrificante novità fece sì che il Sol Levante si arrendesse. Ma a ben pensarci se si fosse proseguito a contaminare con la radioattività tutto il Giappone chi avrebbe mai messo piede nella terra dei vinti?

Ergo il nucleare di oggi non è un "buon affare": costa troppo prima, durante e dopo, rispetto agli obbiettivi da perseguire.
Lo possono essere un po'di più, pur con ben noti limiti, eolico e solare.
Magari impiantando centrali come quelle spagnole. Nel deserto, se è il caso.

Quindi non è questione di voler tutto, ma pretendere di rifiutare la ghiotta opportunità.
Non credo che sostituire il mio mercruiser con un minireattore nucleare sia la soluzione.
Meno che mai farlo fra 20 anni, indipendentemente da chi lo gestisce, che è pur sempre un uomo con i suoi limiti.

Preferisco pittosto che, quando sarà necessario, si ritorni alla bicicletta e a far l'albero con le candele per risparmiare energia come ai tempi dell'austerity, così ci faremo tutti un bell'esame di coscienza.

Il problema non è se il pilota della Ferrari è un "pistola".
Il problema vero si crea quando un buon pilota è coì pirla da montare in 500 e credersi al volante di una Ferrari!
Il primo ammazza se stesso, il secondo pure gli altri.

Almeno finchè non troveremo un fior di pilota cui affidare una vera Ferrari
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Utente allontanato
Dolcenera
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- 405/1276
Yatar1963 ha scritto:


All'epoca la terrificante novità fece sì che il Sol Levante si arrendesse. Ma a ben pensarci se si fosse proseguito a contaminare con la radioattività tutto il Giappone chi avrebbe mai messo piede nella terra dei vinti?



Chi decise di usare la "Bomba" avrebbe dovuto sedere tra gli imputati a Norimberga, a fianco di Doenitz e Goering, e subirne la stessa sorte.

Il suo uso non trova ( e non trovava allora) alcuna giustificazione tattica o militare.. Fu solo assassinio fine a se stesso.

Citazione:


Ergo il nucleare di oggi non è un "buon affare": costa troppo prima, durante e dopo, rispetto agli obbiettivi da perseguire.
Lo possono essere un po'di più, pur con ben noti limiti, eolico e solare.
Magari impiantando centrali come quelle spagnole. Nel deserto, se è il caso.



Ogni macchina ha la sua applicazione.

Uno dei sistemi più efficaci per affossare un'innovazione scomoda, sia esso un a macchina o una terapia, è quello di poterne stabilire le c
condizioni di sperimentazione.

E siccome sappiamo chi ha in mano queste leve, ecco che da noi l'eolico viene sperimentato in prossimità dei parchi e dei centri abitati, per evidenziarne l'impattto estetico, il fotovoltaico magari tra la nebbia di Milano...

Chissà se accetterebbero di valutare la fattibilità di una centrale nucleare nel deserto libico, o comunque a 200 km dal più vicino corso d'acqua...
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Capitano di Fregata
Albertpd
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- 406/1276
Citazione:
Il suo uso non trova ( e non trovava allora) alcuna giustificazione tattica o militare.. Fu solo assassinio fine a se stesso.


Questo mi pare esagerato!!Avevano un arma rivoluzionaria con cui far arrendere il giappone e spaventare l'unione sovietica...non mi sembrano motivazioni da poco!Chiunque l'avrebbe usata!
Hey Ho let's go!
Utente allontanato
Jumbe
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- 407/1276
Assolutamente necessario!!!
Utente allontanato
Dolcenera
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- 408/1276
Albertpd ha scritto:
Citazione:
Il suo uso non trova ( e non trovava allora) alcuna giustificazione tattica o militare.. Fu solo assassinio fine a se stesso.


Questo mi pare esagerato!!Avevano un arma rivoluzionaria con cui far arrendere il giappone e spaventare l'unione sovietica...non mi sembrano motivazioni da poco!Chiunque l'avrebbe usata!


E allora perchè invece usare le V1 e V2 per attaccare Londra è stato considerato un crimine di guerra?

Per considerarsi persone civili bisogna imparare a staccarsi dallo schieramento e guardare il fatto in se e la finalità REALE che persegue.

La Convenzione di Ginevra proibisce qualsiasi atto ostile su civili e prigionieri non giustificato da impellenti motivazioni belliche.

Usata su Hiroshima la Bomba non aveva alcuna finalità militare se non la pretestuosa distruzione del porto comerciale,al pari dei bombardamenti a tappeto ed al pari di questi è quindi un atto criminale.

Lo sapevano benissimo i piloti dei bombardieri inglesi che nei loro rapporti, per pararsi le terga, indicavano sempre di aver colpito obbiettivi militari anche quando bombardavano chiese ed ospedali.

Purtroppo è sempre stata applicata solo verso i vinti, e di conseguenza è diventata pura carta straccia.
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 409/1276
Quoto quello cha ha scritto dolcenera, il problema sono gli uomini, non l'energia, secondo invece di andare per mare con il mercruiser perchè non ti limiti con un più ecologico 40cv.
30 anni fa il 3Kw in casa bastava eccome, oggi, in casa, sei al limite con il 6Kw, va da se.....

per la bomba in giappone è stato un assassinio vero proprio, non riuscendo a sconfiggere gli avversari sul campo di battaglia, hanno trovato la miserabile soluzione, peggio che con le v1 e v2 su Londra
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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- 410/1276
Allora io da sardo non vorrei contribuire al nucleare nella misura in cui cenùcano di mettercela in fondo schiena
Inizioano le audizioni per verificare la sicurezza dei siti

Audizione in senato dell Dott. Boschi del INGV. Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI (13ª)

MERCOLEDÌ 4 MARZO 2009
69ª Seduta

Presidenza del Presidente
D'ALI'

Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la dottoressa Lucia Ambrogi, responsabile delle relazioni territoriali e aree protette del WWF, il dottor Antonio Nicoletti, dirigente della segreteria nazionale di Legambiente e il signor Ugo Faralli, responsabile del settore oasi e riserve della Lipu.

La seduta inizia alle ore 14,40.

SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI

Il PRESIDENTE comunica che è stata avanzata, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento, la richiesta di attivare l'impianto audiovisivo in modo da consentire la speciale forma di pubblicità della seduta ivi prevista. Avverte che, ove la Commissione convenga sull'utilizzazione di tale forma di pubblicità, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso.
Non facendosi osservazioni, la forma di pubblicità di cui all'articolo 33, comma 4, del Regolamento, viene adottata per il prosieguo dei lavori.


PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle problematiche relative alle fonti di energia alternative e rinnovabili, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni in atmosfera e ai mutamenti climatici, anche in vista della Conferenza COP 15 di Copenhagen: audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

Riprende il seguito dell’indagine conoscitiva sospesa nella seduta di ieri.

Il professor BOSCHI illustra le ricerche scientifiche condotte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) nel campo dei cambiamenti climatici, accennando ai modelli di simulazione dei cambiamenti climatici sviluppati dall'Istituto. L’INGV ha inoltre svolto ricerche sullo stoccaggio geologico dell’anidride carbonica, che può avvenire separando l’anidride carbonica dai cosiddetti "gas serra", comprimendola fino a farla diventare liquida e collocandola ad una profondità di circa 1.500 metri, dove subisce un processo di mineralizzazione. In tal modo è possibile smaltire una quantità di anidride carbonica tra il 40 e il 50 per cento di quella prodotta nelle aree metropolitane. L’INGV ha inoltre approfondito le problematiche attinenti allo stoccaggio strategico di gas naturali ed ai relativi problemi di subsidenza, per individuare siti in cui immagazzinare il metano da utilizzare in caso di crisi energetica. Un altro versante di ricerca ha interessato lo stoccaggio geologico delle scorie nucleari, con riferimento al quale l'Istituto è disponibile ad approfondire le ipotesi di individuazione dei siti e a contribuire alla divulgazione delle conoscenze scientifiche utili a delineare il quadro informativo necessario alle collettività interessate per assumere decisioni consapevoli su un tema particolarmente delicato. L’INGV ha approfondito anche la possibilità di utilizzare i fluidi a bassa temperatura presenti nel sottosuolo, come nel caso della città di Roma sotto la quale scorre acqua alla temperatura di 25 gradi centigradi, impiegata già in epoca imperiale per il riscaldamento delle abitazioni.

Il senatore DELLA SETA (PD) dichiara di condividere la considerazione del professor Boschi sulla centralità della corretta informazione ai cittadini, quale elemento fondamentale per coinvolgere le collettività interessate nelle decisioni sulla realizzazione di opere pubbliche di interesse strategico per il Paese: ciò purtroppo non è avvenuto nel caso dell’Alta velocità ferroviaria e della costruzione dei rigassificatori e non sta avvenendo nel caso del nucleare.
Chiede quindi se esistano sul territorio italiano significative opportunità di impiego dell’energia geotermica e quali siano gli eventuali problemi connessi allo sfruttamento di tale fonte di energia. Con riferimento alla questione del nucleare, chiede infine quali siano le aree del Paese in cui è possibile, sulla base di considerazioni di carattere geofisico, procedere all’eventuale installazione di centrali.

Il senatore VICECONTE (PdL) si associa alle considerazioni del senatore Della Seta sulla necessità di una maggiore chiarezza informativa quale presupposto per l’accettazione sociale di progetti strategici di interesse nazionale. Cita, ad esempio, il caso di Scanzano Ionico, allorché importanti decisioni sono state adottate senza un’adeguata comunicazione nei confronti delle comunità locali.
Chiede quindi se la soluzione della mineralizzazione dell’anidride carbonica superi il vaglio di un’analisi costi-benefici e quale sia l’incidenza a livello globale. Chiede infine quale sia l’impatto dell'eventuale stoccaggio di anidride carbonica nella Val d’Agri, tenuto conto che l'anidride carbonica sarebbe depositata in un sito che in passato ospitava gas.

Il senatore LEONI (LNP) ritiene necessario differenziare il coinvolgimento del territorio sul versante delle fonti di energia rinnovabili in considerazione delle diverse caratteristiche del territorio e delle collettività amministrate. In tale contesto le multe previste dal Protocollo di Kyoto per la produzione in eccesso di anidride carbonica dovrebbero essere più proficuamente indirizzate a soluzioni edilizie che riducano gli sprechi energetici e conseguentemente la produzione di anidride carbonica. Fa infine presente la necessità di procedere ad una differenziazione dei costi sostenuti per l’approvvigionamento energetico anche in considerazione delle esternalità negative subite dalle popolazioni che risentono, dal punto di vista sanitario, della vicinanza alle centrali energetiche.

Il senatore ORSI (PdL) chiede chiarimenti sul rapporto tra i costi di determinate tipologie di impianti di produzione di energia, quali ad esempio quelli fotovoltaici, e la quantità di energia che da tali impianti è possibile trarre nel corso del ciclo di vita dell’impianto stesso.

Il presidente D'ALI' chiede quale sia la quantità di anidride carbonica prodotta naturalmente dal pianeta nel caso di eruzione di un vulcano con un’attività simile a quella dell’Etna e come tale quantità si rapporti a quella di origine antropica.

Il professor BOSCHI risponde ai quesiti proposti facendo presente che in Italia sono ancora presenti siti nei quali è possibile sfruttare le alte temperature dell’energia geotermica: il sito di Larderello in Toscana offre, ad esempio, buone potenzialità. Il territorio interessato è però fortemente antropizzato e non è, pertanto, possibile estendere gli impianti, anche in considerazione del disagio connesso all’attività sismica indotta legata allo sfruttamento dell’energia geotermica. In Sicilia ed in Emilia-Romagna sono presenti siti con un’intensa attività geotermica ma anch’essi risultano difficilmente utilizzabili per l’elevata antropizzazione. Per quanto riguarda poi l’individuazione di una sede per eventuali centrali nucleari, ritiene che la Sardegna possa rappresentare una soluzione, in considerazione delle caratteristiche geologiche dell'isola e dell’assenza di attività sismica. Situazioni analoghe dal punto di vista geologico sono inoltre riscontrabili in Piemonte, in Lombardia, nella parte nord dell’Emilia-Romagna e in alcune zone della Puglia. Fa poi presente che il problema della riduzione dell’anidride carbonica ha assunto un rilievo sostanziale nel momento in cui sono stati previsti, grazie al Protocollo di Kyoto, meccanismi sanzionatori nel caso in cui uno Stato ecceda la quota di produzione assegnata. La riduzione dell’anidride carbonica deve essere opportunamente associata alle riduzione degli sprechi. Condivide poi che la produzione di pannelli fotovoltaici sia realizzata a costi ancora troppo elevati. Per quanto riguarda la questione relativa al contributo dei gas serra prodotti dalla Terra, secondo alcune ricerche dell’INGV, ammonta al 30 per cento la quota dei gas generati dal pianeta: l’Etna che è un vulcano molto attivo contribuisce significativamente alla generazione di tali gas, tenuto conto che, in qualsiasi parte del pianeta ci si trovi, l’8 per cento dell’aria respirata proviene dal vulcano siciliano.

Il presidente D'ALI' ringrazia il professor Boschi per il contributo fornito ai lavori della Commissione e dichiara quindi conclusa l’audizione.

FINE AUDIZONE

Io non sono contro lo stato e sono pacifico, ma fino ad un certo punto
Sailornet

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