Ritorno al nucleare [pag. 27]

glucasub ha scritto:

....pertanto considerato che siamo per ora in una nazione democratica mi auguro 2 cose che se vogliono fare il nucleare ce lo chiedano con un altro referendum cosi' ci leviamo tutti i dubbi.

Anni fa i referendum erano uno strumento democratico, adesso il risultato è quello che vuole il governo in carica perchè il popolo viene stumentalizzato con campagne persuasive create ad hoc dalle reti televisive e giornali, proprietà di chi governa il paese, unico esempio nelle democrazie occidentali.
Si chiama informazione pilotata.
Credi di votare il giusto ma in realta voti per quello che ti hanno fatto credere, e in Italia ci crediamo, e come ci crediamo.
Altrimenti come farebbe un faccendiere e corruttore in libertà per decadenza dei termini ad essere dov'è?

glucasub ha scritto:

pertanto considerato che siamo per ora in una nazione democratica ....
gl

Dopo il vergognoso G8 di Genova e la pagliacciata della base Dal Molin a Vicenza, nutro seri dubbi che l'Italia sia una vera nazione democratica ..

Dolcenera ha scritto:

e magari ci introdurrebbero persino un "contributo smaltimento" da pagare anticipato... .............

Stiamo ancora pagando quello dello smaltimento e messa in sicurezza delle vecchie centrali, nonchè il mancato guadagno a causa della dismissione per colpa referendum, il tutto e ben nascosto nella fatturazione

ICHNUSA ha scritto:

Dolcenera ha scritto:

e magari ci introdurrebbero persino un "contributo smaltimento" da pagare anticipato... .............

Stiamo ancora pagando quello dello smaltimento e messa in sicurezza delle vecchie centrali, nonchè il mancato guadagno a causa della dismissione per colpa referendum, il tutto e ben nascosto nella fatturazione

Se è per quello paghiamo anche quello per la conversione a gas delle vecchie centrali a carbone... anche se nel frattempo le hanno nuovamente riconvertite al carbone!

concordo in pieno e infatti il condizionale e' chiaro: "forse".e giustamente nel faraonico progetto tutto si parla ma non di tariffre che si andrebbero a pagare , che verrano poi calate a sorpresa a cose magari fatte e anche li' in discorso sara' o così !!! o così!!! (alitalia insegna)
saluti

Dolcenera ha scritto:

glucasub ha scritto:

i bassi costi ??? si forse il costo che pagheremmo a kwh sarebbe piu' basso,'. l

Su questo ti posso smentire già da adesso.

Pagheremo come e più di prima.

Stai certo che la gestione delle centrali la darebbero in mano a privati (i soliti furbetti della CAI) che "legherebbero " il costo del kwh a quello delle centrali a carbone ( come oggi fanno tra Metano e Petrolio, che si "tirano" gli aumenti a vicenda) e magari ci introdurrebbero persino un "contributo smaltimento" da pagare anticipato...

A guadagnarci sarebbero solo loro...

Spero solo che Napolitano una volta almeno si ricordi che il suo dovere è far rispettare la volontà popolare e non quello di ripetere le solite scemate da "volemose bene" sul dialogo, firmando tutto quel che gli mettono sotto il naso...

marco57 ha scritto:

glucasub ha scritto:

....pertanto considerato che siamo per ora in una nazione democratica mi auguro 2 cose che se vogliono fare il nucleare ce lo chiedano con un altro referendum cosi' ci leviamo tutti i dubbi.

Anni fa i referendum erano uno strumento democratico, adesso il risultato è quello che vuole il governo in carica perchè il popolo viene stumentalizzato con campagne persuasive create ad hoc dalle reti televisive e giornali, proprietà di chi governa il paese, unico esempio nelle democrazie occidentali.
Si chiama informazione pilotata.
Credi di votare il giusto ma in realta voti per quello che ti hanno fatto credere, e in Italia ci crediamo, e come ci crediamo.
Altrimenti come farebbe un faccendiere e corruttore in libertà per decadenza dei termini ad essere dov'è?

Hai ragione quando dici che il referendum e' uno strumento democratico ,ma in Italia e' stato piu' volte disatteso,vedi ,responsabilita' civile dei giudici o legge maggioritaria per le votazioni,inoltre purtroppo da noi il referendum e' solo abrogativo e non propositivo e questo implica che il parlamento,puo' legiferare con tali barocchismi ,da superare anche la decisione popolare.
Detto questo,inoltre vorrei ricordarti che nonostante le strumentalizzazione mediadite ,da te asserite,la sinistra ha vinto nel '96 e nel 2005 e se gli Italiani non l'hanno rivotata i motivi sono ben altri e conosciuti e se hanno preferito ,come tu dici, un faccendiere e un corruttore,probabilmente hanno scelto il male minore.
Che l'informazione sia pilotata da destra e da sinistra,concordo pienamente,ma fa parte di tutte la democrazie occidentali.Cordiali saluti

maxdimax ha scritto:

...Detto questo,inoltre vorrei ricordarti che nonostante le strumentalizzazione mediadite ,da te asserite,la sinistra ha vinto nel '96 e nel 2005 e se gli Italiani non l'hanno rivotata i motivi sono ben altri e conosciuti e se hanno preferito ,come tu dici, un faccendiere e un corruttore,probabilmente hanno scelto il male minore.
Che l'informazione sia pilotata da destra e da sinistra,concordo pienamente,ma fa parte di tutte la democrazie occidentali.Cordiali saluti

Non voglio entrare in discussioni politiche di diverso orientamento, ognuno crede e vota in quello che ritiene giusto, il mio commento si riferisce all'informazione pilotata che negli ultimi anni è diventata oramai prassi ed alle conseguenze che ha anche sul risultato di un referendum.
E' un dato di fatto che chi ci governa adesso ha il controllo totale dell'informazione sia via etere che su carta, tanto che l'Italia è stata segnalata diverse volte dagli organismi internazionali come Reporters sans Frontieres di cui copio l'articolo:

1 - Reporters sans frontiers (https://www.rsf.org/) è un'autorevole associazione che da 18 anni si occupa di difendere la libertà di stampa e i giornalisti imprigionati, discriminati, licenziati solo per aver fatto il loro lavoro. Ogni anno pubblica un rapporto sulla libertà di stampa in vari paesi (167 in quello del 2005).
Il rapporto 2005 vede l'Italia al 42esimo posto, dietro il Costa Rica, ultima tra tra le nazioni dell'Europa Occidentale e considerata, a livello di libertà d'informazione, solo "parzialmente libera". Il rapporto è disponibile a questo indirizzo:

https://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=554

L'Italia era 39sima nel 2004, 53sima nel 2003 e 40esima nel 2002

Se volete leggere tutta la ricerca andate qui:

https://www.peacelink.it/mediawatch/a/14945.html

In una situazione del genere mi sembra più che corretta la mia affermazione che in caso di referendum sul nucleare ci sarà un bombardamento mediatico da parte di televisioni e giornali su "nucleare pulito e bello" magari ci aggiungono anche "di moda"

questo non è vero.
da quando il Governo ha detto che voleva tornare al nucleare sono saliti agli onori di cronaca ,in prime pagine di giornali o in titoli dei telegiornali, tutti gli incidenti che si sono verificati(per fortuna non di grave entità) che una volta sarebberto passati inosservati!!
E' berlusconi che si autoboicotta mettendo in giro la paura del nucleare poco sicuro?

Ciao,
Concordo che il tambureggiare mediatico porta uno spostamento dell’opinione pubblica, soprattutto quella superficiale e con conoscenza dell’argomento scarsa, verso quella fazione che ha la forza della quantità e qualità dalla sua.
Questo, però, è altro argomento rispetto all’essere o no d’accordo sullo sfruttamento del nucleare.
È diverso dal dire si lo voglio basta che sia in casa tua o dal sostenere che ci farebbe risparmiare, dimenticandoci che poi il prezzo dell’energia è legato a sottili giochi d’interesse di un piccolo numero di potenti.
Non ci bastasse il pericolo che corriamo per la vicinanza delle centrali dei paesi confinanti, lo vorremmo in Lombardia o Piemonte, che forse stanno su marte e quindi non sono né italiani né vicini. Non ci basta neanche aver scoperto i danni recati agli uomini e alla natura non solo dalle centrali che hanno subito danni, ma dal maneggiare i proiettili a uranio impoverito, e questo è successo in Sardegna non certo su Giove.
Ci preoccupiamo del costo della tecnologia per produrre pannelli solari e centrali eoliche come se mettere in sicurezza le centrali nucleari e smaltirne le scorie fossero come buttare un clinex.
In Italia abbiamo un’insolazione e un movimento di venti che potrebbero portarci a produrre buona parte del fabbisogno nazionale, prendiamo esempio dalla Germania e dai paesi scandinavi che non avendo la nostra stessa insolazione hanno una quantità percentuale di pannelli solari ben superiore alla nostra.
Consideriamo poi che se, anziché costringere i nostri cervelli a emigrare per trovare lavoro, finanziassimo la ricerca ben presto potremmo affrancarci dalla schiavitù del petrolio a favore dell’idrogeno.
Pur nella lunghezza, sempre sottovoce.

Lo spostamento dell'opinione pubblica c'è stato quando è stato fatto il referendum, con la paura ci cernobil freschissima...altro che adesso!
Avevamo alcune centrali all'avanguardia tipo Caorso che grazie al giudizio dell''uomo della strada spaventato abbiamo gettato alle ortiche(assieme poi a qualche miliardo che si era investito).