Nave da crociera Costa Concordia in avaria [pag. 8]

Capitano di Fregata
ossoduro
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- 71/1612
Grazie!!!

A Van: testimoni hanno detto che prima dell'impatto la nave ha virato con decisione.

Potrebbe darsi che qualcuno sul ponte di comando si sia reso conto della gravità della situazione, ma che ormai era tropo tardi.
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 72/1612
La nave compie spesso questa rotta; Civitavecchia - Savona è l'ultimo tratto della crociera.
Pare (c'è ovviamente un'inchiesta in corso) che sia anche abbastanza frequente che questa nave si avvicinasse a Giglio Porto illuminata a giorno ed impavesata, per un saluto.
Testimoni dal porto riferiscono di aver notato la nave procedere terribilmente sottocosta, poi ad un certo punto accostare repentinamente a sinistra e spegnersi tutte le luci di bordo e di coperta.
Subito dopo, mentre le luci si riaccendevano, avrebbe dato fondo alle ancore e dato macchina indietro per cercare l'appoggio sui bassi fondali di cala Lazzaretto.
Le motivazioni e le cause le stabiliranno le indagini, ma la dinamica è già abbastanza chiara: la nave, dopo aver salpato da Civitavecchia, all'altezza di P.to S. Stefano (Punta Lividonia) accosta verso il Giglio.
Inspiegabilmente, seguendo rotta Nord, quindi offrendo la murata di sinistra alla costa, si sarebbe avvicinata in modo sconsiderato agli scogli delle Scole.
A questo punto l'aletta stabilizzatrice di sinistra potrebbe aver sfiorato gli scogli, allarmando l'Ufficiale al timone, oppure quest'ultimo potrebbe essersi accorto della caxxata in corso, fatto sta che deve aver dato tutta ruota a dritta, nel vano tentativo di allontanarsi dal pericolo, ma ottenendo solamente di scaraventare la poppa, lato sinistro, sugli scogli, squarciandola per diverse decine di metri sotto al galleggiamento e strappando ai fondali uno scoglio di notevoli dimensioni.
Si spiegherebbe così la posizione inusuale dello squarcio, a poppavia del traverso.
Mentre la nave, dopo un paio di accostate, punta verso Talamone, gli ufficiali in plancia fanno l'unica cosa saggia che potessero fare: danno fondo alle ancore ed innestano la marcia indietro, ottenendo la rotazione della nave di 180° ed un altro squarcio in carena, sul lato opposto, quando la chiglia entra in collisione con il fondale, sul quale però riesce ad adagiarsi.
Alle 23:10, la nave è inclinata sul lato di dritta per 10-20° ma i continui rumori di lamiere che si contorcono non lasciano certo presagire che quella sarà la definitiva posizione di quiete.
Nel frattempo, le scialuppe e le zattere di dritta vengono calate in mare, mentre quelle di sinistra si appoggiano sulla fiancata richiedendo notevoli sforzi per poter essere varate.
Le MM/VV trainano zatteroni colmi di naufraghi incaxxati e spaventati che urlano in varie lingue "Ci hanno detto che era un guasto elettrico!", ma questo è comprensibile, per evitare il panico a bordo.
Apparentemente i passeggeri in attesa all'esterno, sui vari ponti della nave, sono calmi e, in fila, attendono il proprio turno per salire sulle scialuppe sul lato dritto o, sul lato sinistro, per poter scendere con la biscaggina sulle unità del SAR e sulle altre scialuppe della Costa Concordia.
Gli unici che urlano, vicini al panico, nel tentativo di dare indicazioni ai passeggeri, sono proprio alcuni membri dell'equipaggio...
Qualcuno, invece, cade o si getta in mare.
Di questi, molti raggiungono a nuoto la vicina scogliera, mentre altri si abbandonano appena entrano in acqua, aggrappati unicamente al galleggiamento della cintura di salvataggio che indossano ed ai pochi minuti di resistenza nelle fredde acque del Tirreno, tra l'altro poco dopo aver cenato.
Se ne recuperano 4, in vari viaggi: un russo completamente ubriaco, un filippino dell'equipaggio e due donne francesi sulla sessantina, tutti lontani dalla "mischia" di MM/VV e, probabilmente, altrimenti destinati a morte certa.
L'ultima donna, sotto shock ed in ipotermia, continua ad urlare solamente "Mon mari Pierre, Mon mari Pierre".
Il viaggio dopo, più o meno nello stesso punto, si individua e recupera un anziano, il quale, nonostante i tentativi di rianimazione, arriva già cadavere alla banchina del Giglio, pochi istanti dopo.
Non so se sia giusto dirlo, ma spero almeno non si tratti di Pierre...
I sommozzatori dei VVFF, a bordo, coadiuvano in modo eccezionale le operazioni di soccorso in acqua, bravissimi, davvero!
Con loro e con la G.d.F. si notano due persone dai lineamenti asiatici, imprigionate dietro una vetrata dell'ultimo ponte, all'interno della nave.
Serve una mazzetta idonea per sfondare i pesanti vetri.
La G.d.F., però, ha un'altro cadavere a bordo del piccolo gommone, quindi corre in porto, scarica lo sfortunato anziano, recupera una mazza e con quella si riescono a spaccare le vetrate ed a tirare fuori i due da un punto che, venti minuti più tardi, si troverà completamente sommerso.
Intanto gli elicotteri della Capitaneria, nonostante il vento cominci a farsi sentire, riescono a "verricellare" decine di persone dai punti più improbabili e rischiosi della nave, come i ponti di comando.
I gigliesi, nel frattempo, si attivano per ospitare e soccorrere i naufraghi, comportandosi in modo davvero eccezionale, direi esemplare: distribuiscono ai malcapitati le chiavi delle proprie case, chiuse durante la stagione invernale, o li ospitano direttamente in casa propria.
O nella parrocchia.
Gli procurani bevande calde, coperte, viveri, etc.
Mentre la CP continua le operazioni di sbarco dalla biscaggina di sinistra, appena dietro lo squarcio in carena, i VVFF fanno una prima ispezione con gli uomini rana della Guardia Costiera: alcune decine di feriti, compreso il medico di bordo, devono essere sbarcati in modo assolutamente calcolato: alcuni hanno addirittura fratture esposte.
Fortunatamente il mare è ancora abbastanza calmo.
Sbarcate tutte le persone presenti a bordo, sembrano mancare ancora una cinquantina di passeggeri all'appello.
Restano da ispezionare la parte interna più pericolosa della nave e quella che, invece, è già sommersa.
Quella dove, da lontano, i VVFF dicono di aver trovato, nel corso della prima ispezione (ahimè...), diverse sedie a rotelle.
Speriamo si tratti solo di sedie a rotelle lasciate li!
La seconda ispezione richiede però la luce del giorno ed un attento briefing con gli ufficiali di bordo della Costa Concordia, per capire esattamente come sia fatta la nave.
Uno di questi ufficiali, invitato ad entrare all'interno della nave (ormai completamente al buio) insieme ai soccorritori, esclama: "ma siete matti?! Io ho moglie e figli!"... Complimenti!
I risultati di quest'ultima ispezione non penso siano ancora noti.
Mi auguro che i 50-60 naufraghi non presenti all'appello, siano semplicemente ricoverati in ospedale o che non siano stati censiti per qualsiasi altro motivo.
Lo spero; tre morti sono un tributo enorme da pagare per una cosa del genere, ma si tratta comunque un vero miracolo, data l'entità del disastro e la stagione invernale.
I bambini, per fortuna, erano tutti al teatro, per una festa in maschera dedicata ai piccini.
All'alba resta l'atmosfera surreale di un gigante del mare e del divertimento, tetramente adagiato su un fianco, a fare da sfondo ad un Giglio Porto colmo di scialuppe di salvataggio, zattere ed una moltitudine di mezzi delle varie Autorità, mentre in banchina, file gigantesche di persone, con coperte di vari tipi e colori sulle spalle, attendono in silenzio il proprio turno d'imbarco sui traghetti che le riporteranno a Porto S. Stefano.
Tre morti (accertati finora), decine di feriti e 480 milioni di Euro di nave da buttare.
Visto il prezzo pagato, riesce difficile, quasi impossibile, accettare l'ipotesi assurda di una leggerezza imperdonabile...
Maledetto venerdì 13.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
racing
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- 73/1612
rickyps971 ha scritto:
La nave proveniva da S.Stefano e si è avvicinata al Giglio per un saluto.
Con rotta Nord, ha urtato gli scogli davanti alla costa Sud dell'isola con la parte poppiera dell'opera viva di sinistra, squarciandola per 40-50 metri ed inglobando uno scoglio in carena.
Ha accostato prima dalla parte della collisione, poi verso dritta, poi ha fatto un 180 probabilmente per cercare la secca.
In 45 minuti si è appoggiata alla murata di dritta.
Al momento, tre morti accertati, diverse decine di feriti e appello da compiere per i dispersi.
Si sta aspettando più luce per la seconda ispezione dei VVFF nelle zone allagate
Più tardi posteró alcune foto della nave, dalle 23 alle 08


VanBob ha scritto:
racing ha scritto:
(la pinna stabilizzatrice è integra )

A testimonianza che non andava in moto rettilineo.


mi pare che tutto coincida
"Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua."
E. De Luca
Utente allontanato
chewbacca
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- 74/1612
Bravo ricky, i gommonauti sono fieri di te. Cordoglio alle famiglie delle vittime.


ciao Smile
Oggi è un dono, per questo si chiama presente.
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 75/1612
Grazie ricky del dettagliato resoconto e un sentito grazie a tutti voi che state lottando per salvare vite umane.
Invece un disappunto per parte dell'equipaggio della nave, mancanza di responsabilità e senso del dovere oltre all'autocontrollo obbligatorio in questi casi.
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
2° Capo
Frame
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- 76/1612
Grazie Riky
sembra la sceneggiatura di un film invece è la cruda realtà che ancora una volta supera l'immaginazione.
Mi chiedo quanto spesso e probabilmente senza neanche rendercene conto, le nostre vite e quelle dei nosti cari siano "affidate"a persone a dir poco incompetenti o che svolgono il loro compito di RESPONSABILITA con troppa leggerezza.
Appassionato del mare.
Capitano di Fregata
asso580
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- 77/1612
marco57 ha scritto:

Invece un disappunto per parte dell'equipaggio della nave, mancanza di responsabilità e senso del dovere oltre all'autocontrollo obbligatorio in questi casi.


In effetti e' veramente vergognoso sentire in queste ore le numerose interviste che parlano di passeggeri abbandonati a se stessi da una parte dell'equipaggio. Di donne, di anziani che cercavano da soli i giubbini di salvataggio in mezzo a personale che non si degnava di aiutarli.
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 78/1612
I primi sbarchi dal lato dritto (h. 23:10/23:30), sulle scialuppe "Costa" (la nave ha ancora i ponti di dritta emersi):
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



L'inclinazione della nave dopo circa 30-40 minuti dall'arresto:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



Le operazioni di sbarco con la biscaggina, lato sinistro, sulle scialuppe e sulle unità del SAR:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



I passeggeri compostamente in "coda", sui ponti alti di sinistra, in attesa del proprio turno alla biscaggina:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



Il pezzo di scoglio incastonato nello squarcio di sinistra:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



La Concordia, poco dopo l'alba:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



Una panoramica d'insieme, che rende meglio l'idea delle dimensioni e posizione dello squarcio:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



L'ultimo ponte, che "guarda" verso l'interno di cala Lazzaretto:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



Decine di scialuppe di salvataggio della Concordia, all'interno di Giglio Porto:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria



...e di zattere di salvataggio:
re: Nave da crociera Costa Concordia in avaria
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Fregata
asso580
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- 79/1612
IMPRESSIONANTE! Ed ovviamente TRAGICO
Contrammiraglio
ocramx
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- 80/1612
ciao ricy anzitutto un sentito ringraziamento per gli sforzi che tutti voi avete effettuato a tutela della vita in mare,non mancheranno atti di coraggio che in futuro verranno resi pubblici...secondo te eo da quello che hai potuto sentire la nave è recuperabile?
Marco, ocramx leggasi ocramics

Lomac 550 IN, Mercury 90HP 2T ,rimorchio Cresci N10B
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