Nave da crociera Costa Concordia in avaria [pag. 64]

Capitano di Corvetta
Colapesce67
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- 631/1612
Un saluto, a mio modesto parere De Falco non contava affatto sull'aiuto del comandante, sapeva bene come stavano andando i soccorsi, voleva solo richiamare il comandante ad una condotta più onorevole, anche perché un'idea su come erano andate le cose già se l'era fatta e lo riteneva colpevole della situazione.
Schettino ha scelto una posizione di comodo, far finta di coordinare i soccorsi da una scialuppa.
Secondo me pero' verra' fuori che, se e' vero che il comandante stava ai ponti inferiori, ci sono altri responsabili, cioè chi governava la nave in quel momento, più di uno!
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 632/1612
A parte tutto io mi domando solo una cosa:

Come e chi ha fatto a venire fuori la telefonata? Non è coperta dal segreto istruttorio? Ci sono delle indagini in corso e si sta parlando di una telefonata fatta con la Capitaneria di Porto quindi un'Istituzione non una azienda qualsiasi.

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Capitano di Fregata
Alex9
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- 633/1612
me lo chiedevo anche io circa 10 pag fa... Chissà, molto strano
Contrammiraglio
Supercazzola
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- 634/1612
- Ultima modifica di Supercazzola il 18/01/12 00:32, modificato 1 volta in totale
Colapesce67 ha scritto:
a mio modesto parere De Falco non contava affatto sull'aiuto del comandante, sapeva bene come stavano andando i soccorsi, voleva solo richiamare il comandante ad una condotta più onorevole, anche perché un'idea su come erano andate le cose già se l'era fatta e lo riteneva colpevole della situazione.
E' stata appunto questa l'impressione che ho avuto, solo che dell'onore di schettino non gliene fregava niente, voleva solo raccogliere le prove della sua vigliaccheria e sventolarla ai sette mari come ha fatto registrando e divulgando la telefonata. Quello che discuto é proprio questo comportamento non proprio professionale e dannoso per l'onore di un intera nazione non del solo per schettino.
Zar 61 - Suzuki 175 CV
Supercazzola
Capitano di Vascello
yanez323
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- 635/1612
Da quello che ho letto sui giornali e visto in televisione, non credo ci sia molto da discutere sulla personalità di Schettino.
Da quello che ho capito, c’è stata una manovra, quanto meno improvvida frutto di imperizia ed imprudenza, che ha portato la nave ad impattare su degli scogli.
E fino a qui potremmo ancora essere “nell’ordinario”, quello che è allucinante è il prosieguo dell’intera vicenda, che stava trasformandosi in tragedia.
Già il passaggio per l’inchino deve essere stato deciso da Schettino e non dall’ufficiale in plancia e subito dopo l’impatto sugli scogli, se anche non si fossero accorti della botta, avrebbero dovuto avere immediatamente delle comunicazioni dalla sala macchine che si stava invasando d’acqua.
A questo punto inizio a non capire più . Mi è sembrato che Schettino anziché verificare l’entità del danno abbia iniziato una serie di chiamate telefoniche a mezzo mondo cercando di limitare i danni d’immagine, senza capire, anche dal punto di vista tecnico, la reale situazione ed iniziare a gestire l’emergenza pensando, contro ogni evidenza tecnica di poter continuare la navigazione. In pratica per lui l’emergenza principale era costituita dall’immagine .Rientrare ad un attracco sicuro senza aver sbarcato i passeggeri poteva essere un modo di limitare i danni personali, giustificando poi l’imperizia in qualche maniera.
Quando ha capito che tutto questo era impossibile , qualsiasi altra cosa ha perso d’importanza ed ha gettato la spugna.
Tra le varie cose che ha detto è stata quella di essere stato sbalzato in acqua, però il telefonino continuava a funzionare .
E qui c’è, secondo me, la chiave d volta di tutto : la differenza sostanziale tra l’essere comandante e fare il comandante . Schettino faceva il comandante ma non lo era.
Probabilmente nel giro di telefonate fatte aspettava che qualcuno gli dicesse con le dovute maniere quello che avrebbe dovuto fare, magari condividendone la responsabilità, fino alla telefonata con DE FALCO che gli ha rammentato a brutto muso quelli che erano i suoi doveri e responsabilità, senza complimenti e possibilità d’intavolare un’amena conversazione. E li è venuta fuori tutta l’inconsistenza nervosa e psicologica di Schettino. In quanto a tecniche di comunicazione, nell’emergenza assoluta non ci sono molte varianti.: un superiore operativo da gli ordini, chiari ed inequivocabili, e gli altri eseguono. Il resto sono solo esercizi di stile.
Non so come vengano selezionati in ambito mercantile, ma gli ufficiali dopo l’istituto tecnico e svariati corsi e tirocini iniziano la loro carriera per arrivare al comando di un’unità. Certo essere stati brillantissimi negli studi è un sicuro biglietto da visita. Avere attitudini alle pubbliche relazioni aiuta ma quand’è che si viene messi alla propria in situazioni d’emergenza o di grande tensione? Come fa a capire una società armatrice qual è l’attitudine psicologica a comandare? Chi è che gli fa capire che comandare è solo assunzione di responsabilità e che devi sempre e comunque tu a prendere tu le decisioni finali, certo sentendo anche l’opinione dei collaboratori, e che in caso d’emergenza non puoi fare la prima cosa che ti viene in testa , ma solo la migliore
Ho idea che l’ambiente delle navi da crociera sia estremamente ovattato, senza quegli atteggiamenti anche brutali che si incontrano in altri ambienti paralleli come le navi mercantili, dove su certe navi più che un equipaggio hai una ciurma, o nelle Forze Armate, dove gli ordini li devi eseguire e capire il perché,senza starci a fare sopra un simposium, visto che in alcuni settori dopo una serie di CDM (Cazziatoni della Madonna), tanto più pesanti quanto più fatti a bassa voce e concisi, ti segano la carriera senza pietà.
Nel momento in cui Schettino ha mollato è venuta colpevolmente meno tutta la catena di comando ed è rimasto a bordo, a fare quello che si doveva fare ed anche di più,solo chi aveva innato il senso del dovere e della propria funzione.
Un esempio per tutti : il Commissario di Bordo, che nell’organigramma è il Direttore dell’Albergo .
Capitano di Corvetta
Jampy60
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- 636/1612
Jampy60 ha scritto:
nell'ottica di non creare mostri ed eroi sintetizzerei:

1) la prassi dell'inchino (anche non autorizzato) sembrerebbe riconosciuta da tutti
2) la prassi di avvicinarsi oltremodo alle località turistiche è frequentissima e non sconosciuta da Armatori che ne traggono sicuramente un beneficio di immagine e dalle Capitanerie di Porto che "le tollerano"
3) nell'osare c'è sempre qualcuno che vuole toccare il limite, e Schettino lo ha toccato e come
4) a questo punto l'idillio della navigazione turistica a 15 nodi!!! diventa un incubo per tutti (entro un miglio dalla costa la velocità max e 10 nodi se non erro)
5) un comandante, che è pur sempre un uomo, va in tilt, e aggiunge stupidità a stupidità

senza voler alimentare polemiche nè difendere nessuno (anche perchè non siamo a conoscenza di tutto):
dove erano gli Armatori quando vedevano le loro barchette a poche centinaia di metri dalla costa?
dove era la Capitaneria di Porto negli altri casi, era sempre una rotta autorizzata o ha aperto delle inchieste?

evidentemente queste prassi conosciute NON erano a prova di scemo, come purtroppo i fatti hanno appurato.


Mi quoto, spero sia politicamente corretto per il forum, ma per non ripetere aggiungo alla mia linea contro le demonizzazioni e le santificazioni estreme vorrei sottoporre alla vostra critica il servizio sul TG5 che riprende lo Schettino che saluti gli ospiti, che fa il brindisi di benvenuto ecc ecc e il commento di accompagnamento del "giornalista" che evidenzia la voglia di apparire del comandante, la sua spavalderia ecc. ecc. commento che tra l'altro non trovava esattamente riscontro nelle immagini, fatti assolutamente ordinari in tutte le crociere ma presentati ad arte per demonizzare lo Schettino. Pessimo e facile servizio giornalistico, sarebbe stato giornalisticamente più interessante e probante raccontare la'altra bravata di Schettino, quella del 17 a Marsiglia (almeno come risulta da altre fonti giornalistiche)

E nell'ottica di nè mostri nè eroi ma uomini con responsabilità che dire della telefonata di De Falco, sicuramente aveva ragione nel volere il comandante a bordo per rispetto delle leggi marinare, fanno bella scena le sue parole, ma assolutamente inutili e assurde e forse dettate più dalla rabbia di sapere che il comandante aveva abbandonato la nave che da altro.
E mi spiego: ha ordinato a Schettino di risalire dalla biscaggina percorsa dai naufraghi chew abbandonavano la nave, avrebbe dovuto interrompere per molti minuti la via di fuga per risalire a bordo e, sempre le parole di De Falco, contare le persone ancora a bordo suddivise per categoria: quanti bambini, quante donne e quanti bisognosi d'aiuto!!! Per quali utilità? Sicuramente se Schettino fosse rimasto a bordo sarebbe stato meglio, ma anche gli ordini di de Falco quanto ad efficacia lasciano molto da desiderare.
E poi visto che sono allergico alle fucilazioni di piazza e alle santificazioni coram popoli mi chiedo ... ma De Falco NON si è mai accorto dei precedenti inchini e delle violazioni del codice nautico (sempre che ve ne siano state)
ora giù con altri Speciali pieni di luoghi comuni, di mostri ed eroi
Capitano di Fregata
Alex9
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- 637/1612
Il servizio del tg 5 è stato indegno relativamente alla descrizione di Schettino. Il classico articolo spazzatura privo di utilità ma del resto è il cugino di studio aperto, due omicidi e il fondo schiena delle veline un incidente mortale e le tette della canalis o un gattino da adottare...
Capitano di Corvetta
Colapesce67
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- 638/1612
Supercazzola ha scritto:
E' stata appunto questa l'impressione che ho avuto, solo che dell'onore di schettino non gliene fregava niente, voleva solo raccogliere le prove della sua vigliaccheria e sventolarla ai sette mari come ha fatto registrando e divulgando la telefonata. Quello che discuto é proprio questo comportamento non proprio professionale e dannoso per l'onore di un intera nazione non del solo schettino.


Si, penso tu abbia ragione, gli ha fatto il processo per direttissima.
Ammiraglio di divisione
gosbma
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Purtroppo l'evento è drammatico in tutti i sensi e ci sono delle famiglie che a causa di quanto è successo non rivedranno più i loro cari, bisogna però riconoscere che questo Schettino ha un profondo senso dello humor, oppure non ha il senso del ridicolo Crying or Very sad ..... prima la storia dello scoglio non segnalato dalle carte che ci ha coperti di ridicolo in tutto il mondo, poi dice che non ha abbandonato la nave e però mentre c'era ancora a bordo gente che tentava di mettersi in salvo lui, e pare i suoi ufficiali, stavano al sicuro su una scialuppa .... certo magari i suoi legali dimostreranno che, dal punto di vista tecnico, poiche la scialuppa è un mezzo che fà parte integrante della nave (c'è scritto anche lo stesso nome) lui tecnicamente non ha abbandonato la nave, è che come la nave si è inclinata lui è caduto di sotto trascinandosi una scialuppa dalla quale però continuava, sia ben chiaro, a dirigere le operazioni di soccorso ..... e una volta giù come faceva poverino a risalire come pretendeva quell'arrogante della capitaneria di porto, ci sarebbe voluto un elicottero ...... scusate lo sfogo ma non illudiamoci, la galera ha già finito di farla, adesso è agli arresti domiciliari, che si stà più comodi, e fra qualche giorno magari sarà nuovamente libero, lo inviteranno in tv, mi vedo già Vespa con il plastico della Costa Concordia a infarcire chissà quante trasmissioni con stuolo di ospiti più o meno esperti e bla bla bla.... l'onore però quando lo perdi non c'è avvocato, tribunale o trasmissione televisiva che te lo può restituire, lo hai perso e basta e riconquistarlo è dura, perchè allora qualcuno che gli vuole bene e gli sta accanto non gli consiglia di fare finalmente un gesto all'altezza del ruolo che ha ricoperto, chiedere scusa per la tragedia e per le sofferenze che, magari involontariamente, ha causato ai passeggeri, ai familiari delle vittime e al suo stesso equipaggio ?
Sailornet

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