Nave da crociera Costa Concordia in avaria [pag. 152]

Tenente di Vascello
giannipuch
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- 1511/1612
dolce*11 ha scritto:
La vicenda della Concordia mi ricorda,per certi versi,il Vajont,che in questi giorni commemora il 50° anno dalla tragedia.
Quando si parla dei fatti di Longarone,spesso la discussione verte su due aspetti.
C'è chi parla di uomini che per avidità e delirio di onnipotenza sfidarono la natura,causando quell'immane disastro.
C'è chi parla di altri uomini,che con il loro genio e il duro lavoro,costruirono una diga che resistette all'impatto di milioni di metri cubi d'acqua,che invece di spazzarla via,riuscirono solo a scavalcarla.
Quello che sta succedendo in questi giorni al Giglio sarà,e a ragione,ricordato.
Vuoi per lo spiegamento di uomini e mezzi,per la manovra mai tentata prima o per la risonanza mediatica che provoca.
Impresa titanica,che non deve però farci dimenticare le responsabilità dirette e indirette di uomini che con i loro comportamenti e le loro omissioni,hanno causato la morte di 32 persone e messo in ginocchio la dignità di un popolo che, dicasi di " navigatori ", per una stupida bravata.

Da "appassionato e studioso" del Vajont mi sento di poter dire che le 2 tragedie sono nettamente diverse sia per il numero delle vittime (quasi 2000 contro 32) sia per le cause: sul Vajont prima che l'acqua si abbattè un "sistema di fare profitti" che non si può applicare al caso Costa, dove un povero cre***o e i suoi subordinati non hanno semplicemente capito cosa stavano combinando (probabilmente per mania di grandezza tipo"faccio vedere iiiiooo" oppure "gna omo" come si dice dalle nostre parti)

Concordo sulla bravura di tecnici e maestranze sulla realizzazione della diga (allora la più alta del mondo a doppio arco), questa sì paragonabile a quanto messo in campo all'isola del Giglio (impresa di recupero mai compiuta prima, quanto meno su navi passeggeri dalla struttura notoriamente più "leggera" delle navi merci).

Non concordo sul fatto che sia un merito che la diga abbia resistito e mi spiego (vado OT e mi scuso):

1) l'acqua è uscita praticamente tutta dall'invaso visto che la frana ne ha preso il posto, e questo fatto rende ininfluente il confronto fra crollo si o crollo no da questo punto di vista
2a) con la diga in piedi l'energia consumata dall'acqua per "scavalcare" la diga è stata in gran parte restituita dalla maggiore altezza acquisita per la successiva discesa a valle
2b) l'energia usata dall'acqua per distruggere la diga (nell'ipotesi di crollo) sarebbe stata definitivamente persa e quindi a valle sarebbe arrivata la stessa quantità d'acqua ma con minore energia (magari a Longarone non cambiava niente, ma per i paesi colpiti più lontani forse sì)
Naturalmente posso sbagliarmi.

Resta il plauso a tutto il team che ha raddrizzato la costa concordia che ora deve passare l'inverno tranquilla, per poi essere rimessa in galleggiamento a primavera.
Lomac 520 Suzuki DF40 Ellebi LBN520 (Nissan Almera Tino 1800 e Fendt T-590 su Iveco 35C18)
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 1512/1612
Leggendo ciò che viene scritto nei vari post emerge che molti di noi danno la colpa SOLO a chi era a bordo della Concordia. Ma siete sicuri? Io la penso in altro modo e credo che, dato per scontato che chi comanda una nave ha l'ultima decisione di cosa fare, anche chi controlla "sapeva" cosa abitualmente succedeva e anche che "qualcuno d'altro" "consigliava ai comandanti di fare tale manovra per dare visibilità alla compagnia. Quindi se volete trovare, per comodità, un capro espiatorio fate pure ma la colpa non è solo del singolo
Tenente di Vascello
giannipuch
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- 1513/1612
misterpin ha scritto:
Leggendo ciò che viene scritto nei vari post emerge che molti di noi danno la colpa SOLO a chi era a bordo della Concordia. Ma siete sicuri? Io la penso in altro modo e credo che, dato per scontato che chi comanda una nave ha l'ultima decisione di cosa fare, anche chi controlla "sapeva" cosa abitualmente succedeva e anche che "qualcuno d'altro" "consigliava ai comandanti di fare tale manovra per dare visibilità alla compagnia. Quindi se volete trovare, per comodità, un capro espiatorio fate pure ma la colpa non è solo del singolo

Sono d'accordo sul principio; ma in gennaio al Giglio che visibilità a chi ?

D'estate anch'io sarei per 50% e 50% di responsabilità (se è vero di queste pressioni della compagnia sui comandanti), ma in Gennaio? resto dell'idea dello sborone con la gnocca in plancia che lancia gridolini di eccitazione, lasciando immaginare un dopo-inchino ... Embarassed
Lomac 520 Suzuki DF40 Ellebi LBN520 (Nissan Almera Tino 1800 e Fendt T-590 su Iveco 35C18)
Capitano di Corvetta
marinese
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- 1514/1612
Alex9 ha scritto:
Hai dimenticato il "buon" De Falco con tutto il suo staff... Usciti dalla vicenda come salvatori della patria...


si quella è la barzelletta nella barzelletta...tutti eroi al telefono...
per carità, non voglio dire che Schettino fece bene a sbarcare...ma nemmeno trasformare in eroe nazionale uno che ha urlato tre imprecazioni al telefono...
Shame on you Shame on you
l'estate non è una stagione, ma uno stato d'animo (J. Calà)
Capitano di Corvetta
Max74
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- 1515/1612
Alex9 ha scritto:
Hai dimenticato il "buon" De Falco con tutto il suo staff... Usciti dalla vicenda come salvatori della patria...

E gia, come non quotarti!
Che bello fare i "grandi" da dietro una scrivania....
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Capitano di Corvetta
Max74
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- 1516/1612
misterpin ha scritto:
.... chi controlla "sapeva" cosa abitualmente succedeva ....

Ma davvero quel "salvatore della patria" e i suoi colleghi non ne sapevano nulla di quegli inchini fatti al Giglio, e fatti in altre decine di posti e non solo da navi della Costa?

Chi di voi ha smesso di credere Babbo Natale? Io si, e da molto...

Come ha detto Misterpin ciò non toglie che l'errore più grande e la colpa di tutto sto casino sia da attribbuire a Schettino in qualità di comandante della Costa Concordia, ma "chi è senza peccato scagli la prima pietra" e con quella telefonata fatta adhoc, registrata e poi mandata in onda (all'italiana maniera) ha fatto apparire Schettino il mostro e colpevole e "loro" gli angeli salvatori venuti da cielo!
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 1517/1612
sul fatto che ci siano responsabilita'di quanto accaduto al di fuori della nave mi sembra che siamo piu' o meno tutti d'accordo. ma riguardo l'abbandono della nave del comandante, quindi da parte di Schettino, la responsabilita' ce l'ha solo lui e non altri. l'intera telefonata di De Falco, mi sembra ruoti intorno a questo, non al fatto che si fosse avvicinato troppo alla costa. o sbaglio?
Capitano di Corvetta
Max74
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- 1518/1612
martiello123 ha scritto:
sul fatto che ci siano responsabilita'di quanto accaduto al di fuori della nave mi sembra che siamo piu' o meno tutti d'accordo. ma riguardo l'abbandono della nave del comandante, quindi da parte di Schettino, la responsabilita' ce l'ha solo lui e non altri. l'intera telefonata di De Falco, mi sembra ruoti intorno a questo, non al fatto che si fosse avvicinato troppo alla costa. o sbaglio?

Che lui sia sceso dalla nave non per ultimo questo è innegabile, lo dicono i fatti e le testimonianze.

Ma sul "perchè" sia sceso prima non sta a noi dirlo ma solo ai giudici, o vogliamo metterci al posto loro? Ma in italia sono tutti bravi a giudicare, come per il calcio, gli italiani sono tutti allenatori della domenica sera...

Per quanto riguarda la telefonata, adesso onestamente, mi dici che bisogno c'era di mandarla in onda giro per tutto il mondo se non quella di apparire il buon samaritano della situazione?

Tutti a dare in testa a Schettino nel dire "perchè non ha dato l'abbandono nave subito? Perchè ha aspettano un'ora per farlo?".
Io a queste domande risponderei con un'altra domanda (da tecnico): "ma voi avete la minima idea di cosa voglia dire ordinare e gestire un abbandono nave di oltre 4.000 persone senza sapere con certezza se la nave stava affondando oppure no?

Una nave di quelle dimensioni non affonda in 10 minuti e le registrazioni audio mandate in onda da numerosi TG confermano che Schettino mentre era al tel con il DPA della Costa diceva: "mi dicono che abbiamo due compartimenti allagati e con due allagati gallegiamo!"

Poi invece si è scoperto che i compartimenti allagati erano più di due, forse 4.

Prima di dare un ordine del genere che potrebbe generare il panico tra le migliaia di passeggeri a bordo (chi fa questo mestiere sa di cosa parlo) ci si pensa 100 volte...100!
Non si ordina un abbandono nave così su due piedi, ci sono delle procedure da rispettare (SMS - Safety Management System), dedine di cose da controllare prima...non si abbandona una nave del valore di 500 milioni di euro senza essere certi che sia irrecuperabile.

Tenete sempre in mente (e chi ha fatto un Corso di Sopravvivenza in Mare lo sa) che la miglior scialuppa di salvataggio è la nave stessa e non si abbandona se non quando si è davvero alla fine.

Con questo non voglio affatto giustificare alcuni suoi comportamenti (primo fra tutti l'aver fatto una manovra così delicata con una nave di quelle dimensioni ad una distanza dalla costa troppo bassa e ad una velocità troppo elevata) ma credimi che prima di giudicare bisogna sapere cosa sia il "fardello del comando"...
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Capitano di Vascello
frankbg
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- 1519/1612
Purtroppo per ragioni di lavoro non ho potuto seguire le operazioni di "raddrizzamento" della Costa Concordia come avrei voluto.
E' stata comunque un'operazione di alta tecnologia fortemente voluta dall'Italia e dalla Compagnia per raddrizzare, perdonatemi il paragone, la nostra immagine decisamente compromessa di "navigatori".

Ciò nulla toglie all'impresa che a caldo avevo pensato più facile e decisamente meno lunga nei tempi.
Io però non avevo tutti i loro dati sulla resistenza della struttura.

Ora andrà smantellata e ciò mi dispiace moltissimo.
Avevo pensato che in qualche modo potesse essere recuperata e rimessa in navigazione ma probabilmente il danno è tale da aver compromesso irrimediabilmente la struttura portante.

Magari ultimando il recupero si accorgeranno che si può tentare qualcosa, solo i prossimi mesi ce lo diranno.

Si spengneranno così i riflettori sul Giglio che se da un lato è stato danneggiato dalla vicenda dall'altro ha avuto un'inaspettata popolarità che difficilmente si ripeterà.

Sicuramente un plauso ai tecnici e alla popolazione del Giglio che ha saputo affrontare l'emergenza del giorno ma anche quasi due anni di quella ingombrante presenza
Cap 500 blue E-Tec 90 hp , GPS Garmin 420 e Garmin E-trex Venture portatile, Eco humminbird, VHF lowrance 250E carrello Cresci 1000kg
Contrammiraglio
dolce*11
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- 1520/1612
Volevo rispondere a gianni,la diga ha resistito perchè era fatta bene,non ho detto che sia stato un vantaggio.
Per quanto riguarda il paragone,non lo era in assoluto,a parte che non sono d 'accordo sul fatto che bisogni calcolare l'importanza di una tragedia con il numero delle vittime( qualcuno disse che una morte è una tragedia e mille una statistica) la mia riflessione verteva solo sul fatto che con il tempo si tende,è umano, a dimenticare le cose brutte ,o scomode, e a ricordare quelle belle,o che fanno comodo.
Il mio timore è che di questa vicenda,con il tempo,verrà ricordata l'impresa,perchè di impresa senza alcun dubbio si tratta, e verrà dimenticato il resto perchè inconsciamente scomodo e lesivo della nostra immagine sia come paese che come singolo cittadino.
E ricordiamoci sempre che senza memoria storica poi la storia si ripete, specialmente quella pericolosa.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Sailornet

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