Post election day 2018: are you ready? [pag. 96]

Da molti anni ho [purtroppo] abbandonato la scatola del Monopoli in un cassetto, forse questo è il momento buono per tirarla fuori e ricominciare a giocare.

A proposito di Monopoli, forse i più stagionati del Forum ricorderanno la saga dei Mini assegni.
Si trattava di "assegni circolari" emessi in pratica da ogni banca, nella metà degli anni 70 del secolo scorso, per sopperire alle deficienze della Zecca, che non riusciva a coniare monete da 5, 10, 50, 100 e 200 lire, per obsolescenza dei macchinari, inesistente programmazione e, non ultime, perenni vertenze sindacali.
La questione fu alla fine una colossale truffa, visto che la quai totalità di questi mini assegni non venne poi cambiata in valuta corrente, alimentando non poco la già galoppante inflazione.
In pratica per poter dare il resto le associazioni di commercianti ed affini, compravano, pagando la commissione,blocchi di mini assegni, generalmente del valore nominale di 100 lire, che sostituivano gli spicci allora introvabili. Ovviamente questi mini assegni avevano anche una scadenza....e non pochi se li stampavano in proprio, con la sigla di fantasiosi istituti di credito

https://collezionieuro.altervista.org/blog/curiosita/i-miniassegni-perche-furono-emessi-1975/

Quindi? Con questo richiamo vuoi forse sottolineare che i miniassegni erano una truffa organizzata dalle banche, mentre i minibot sono una truffa organizzata dallo Stato?

NOOO!!!
Però Vicolo Stretto e Parco della Vittoria potresti avere l'occasione di pagarli con titoli emessi da te, anziché con le banconote fornite nella scatola.
In quanto alla "creatività finanziaria", chiamiamola così, teniamo conto che è del Governo in carica, che è una componete transitoria dello Stato e non lo Stato.
Mi sorge un dubbio: teoricamente, molto teoricamente, il Governo può obbligare i propri fornitori diretti di beni e servizi ad accettare ex nunci mini bot, ma non ex tunc, in quanto si tratta di un rapporto di natura pubblicistica, ma come fanno i fornitori diretti a pagare il loro sub fornitori, rapporto di natura privatistica, se questi rifiutano pretendendo valuta corrente ?
Ovviamente potrebbero farsi scontare i mini Bot da qualche istituto di credito, perdendoci non poco.
Poi, come verrebbe controllato il sistema di emissione, i tassi d'interesse ecc. per non cadere in un vortice d'indebitamento parallelo?
I fornitori stranieri come dovresti pagarli se questi fanno riferimento solo al sistema monetario corrente, creando una non ammissibile disparità di trattamento?
Ed infine, visto che il rapporto di lavoro con li Stato è di natura pubblicistica, non è che prima o poi anche i dipendenti pubblici e le pensioni INPS verranno pagate in tutto o in parte con mini BOT?
Di fatto è un modo per resuscitare una valuta nazionale, mantenendo un doppio binario, però se già non si riesce a gestire correttamente un binario unico come se ne può gestire uno doppio, aprendo di fatto due fronti d'indebitamento, visto che l'emissione di qualsiasi titolo di Stato ne è fonte?

Monopoli, miniassegni e minibot.

fran ha scritto:

Da molti anni ho [purtroppo] abbandonato la scatola del Monopoli in un cassetto, forse questo è il momento buono per tirarla fuori e ricominciare a giocare.

yanez ha scritto:

A proposito di Monopoli, forse i più stagionati del Forum ricorderanno la saga dei Mini assegni.
Si trattava di "assegni circolari" emessi in pratica da ogni banca, nella metà degli anni 70 del secolo scorso, per sopperire alle deficienze della Zecca, che non riusciva a coniare monete da 5, 10, 50, 100 e 200 lire, per obsolescenza dei macchinari, inesistente programmazione e, non ultime, perenni vertenze sindacali.
La questione fu alla fine una colossale truffa, visto che la quai totalità di questi mini assegni non venne poi cambiata in valuta corrente, alimentando non poco la già galoppante inflazione.

yanez323 ha scritto:

NOOO!!!
Però Vicolo Stretto e Parco della Vittoria potresti avere l'occasione di pagarli con titoli emessi da te, anziché con le banconote fornite nella scatola.

Yanez ha scritto:

In quanto alla "creatività finanziaria", chiamiamola così, teniamo conto che è del Governo in carica, che è una componete transitoria dello Stato e non lo Stato.
.........................
Di fatto è un modo per resuscitare una valuta nazionale, mantenendo un doppio binario, però se già non si riesce a gestire correttamente un binario unico come se ne può gestire uno doppio, aprendo di fatto due fronti d'indebitamento, visto che l'emissione di qualsiasi titolo di Stato ne è fonte?

Miniassegni, minibot, microbonds (c'è anche chi ha usato questo termine ) non sono altro che corsi e ricorsi storici e diversi modi di definire una truffa, ma alcuni illustri italiani del passato hanno anticipato i tempi con il loro inarrivabile genio, dal quale sembrano aver pateticamente preso ispirazione gli attuali governanti.

Il titolo del film era LA BANDA DEGLI ONESTI oggi c'è solo la Banda....

La vera domanda è: pagando un caffè con un minibot, in che valuta riceveremo il resto?
In.... miniassegni?

imho, così come al momento descritto, il minibot è una follia economica storicamente dimostrata che fa pari solo con con quella criminaggine delinquenziale e matematicamente fallimentare chiamata Euro.
Magari si troveranno...

Visto che con tutti i miliardi che abbiamo buttato al cesso la UE ci contesta sempre e solo quelli relativi alla spesa sociale.

Il.minibot (emesso senza scadenza,) può avere solo due utilità:
1) verificare in anticipo il valore della lira in caso di uscita dell'euro
2) far capire bene bene agli italiani in che guaio sono e i quale guaio peggiore finiranno.

Per il resto, se si vuole pagare i debiti delle P.A. ci sono altri 1000 modi. Cominciando col capire perché non paga.....

Caro Yatar,
anche se più giovane di me, Yanez ricorderà la legge che deresponsabilizzava i dirigenti responsabili ed inibiva l'aggressione giudiziaria al settore pubblico per i crediti non riscossi. Da lì l'attuale sofferenza del settore, ovviamente in aumento.
Se ben ricordo, il fenomeno "insolvenza" iniziò con le farmacie, ma queste opposero una specie di sciopero, rifiutando la consegna di medicinali a gratis e il problema si risolse nel giro di pochi mesi.
N.B.
Presto ci risaremo. Dopo la "trovata" dei farmaci generici, ora iniziano a scarseggiare, perché (pare) più conveniente venderli all'estero.

Fra un po' non avremo manco i soldi per comprarli i farmaci....

Allo stesso modo i minibot, non avendo scadenza non li puoi scontare in banca.
Eppure nessuno si scandalizzerebbe se un debitore ci pagasse consegnandoci un'obbligazione.
Un minibot costerebbe poi interessi 0. Come i soldi che la BCE da alle banche che poi li rivendono allo stato con gli interessi....
Allo stesso modo il creditore verso lo stato in un Paese normale sconta la fattura in banca: da noi non è così semplice...

Ricordando che lo stato non paga non perché è lento, ma perché non può accedere al credito.
Quindi fa come qualunque imprenditore prossimo al fallimento: posticipa il pagamento del debito col solo risultato di moltiplicarlo.

Colpa dei minibot?
A mio parere è colpa di chi ha imposto un sistema di cambi fissi vestito da moneta.

Ma il futuro del minibot è quello del peso cubano non convertibile, rispetto a quello convertibile.

Rispecchiando la realtà già attuale, avremo chi vive in euro e chi in vive in minibot (lire)

Yatar1963 ha scritto:

Ma il futuro del minibot è quello del peso cubano non convertibile, rispetto a quello convertibile.

Rispecchiando la realtà già attuale, avremo chi vive in euro e chi in vive in minibot (lire)

Abbiamo anche altri esempi di monete parallele e di finanza creativa, fra cui il pesos argentino e lo złoty polacco.

Il pesos argentino ha subito incredibili svalutazioni, nonostante ad un certo punto fosse stata addirittura stabilita per legge la sua parità (fittizia) con il dollaro statunitense.
"Peso moneda nacional, 1881-1969 (m$n)
Peso ley, 1970-1983, che rimpiazza la valuta precedente con un cambio di un peso ley per 100 pesos moneda nacional.
Peso argentino, 1983-1985 ($a), che rimpiazza la valuta precedente con un cambio di uno a 10 000.
Austral 1985-1991 (₳), che rimpiazza la precedente valuta con un cambio di uno a mille.
Nuevo peso (Peso convertibile), dal 1992 in poi, che ha rimpiazzato la moneta precedente con un cambio di uno a 10 000. Fu chiamato "convertibile" perché fino al febbraio 2002 aveva un tasso di cambio fisso 1:1 con il dollaro americano; un nuovo peso equivale a circa 10 000 000 000 000 (10^13) di pesos moneda nacional." (fonte Wikipedia)
Ma, nonostante quel Paese avesse sterminate ricchezze in termini di carne e grano, non riuscì a sollevarsi da una crisi economica, finanziaria e politica che lo hanno relegato ad un paese relativamente povero (41° nella classifica mondiale del PIL pro capite).

Non molto diversa la situazione della Polonia ante Papa Giovanni Paolo II. Nei negozi della Przedsiębiorstwo Eksportu Wewnętrznego, i cosiddetti Pewex, era molto facile comprare sigarette, alcohol, jeans, calze di seta, addirittura automobili, che nel mercato "normale" erano pressochè introvabili o consegnate dopo molti anni dalla prenotazione. L'unico inconveniente di questi negozi era l'obbligo di pagare in marchi o dollari, il cui possesso però era illegale, se non depositati in banca. Allora la banca di stato Bank Polska Kasa Opieki Spółka Akcyjna istituì i Bon PeKaO buoni che potevano essere scontati nei Pewex con un tasso fisso di 1:1 sul dollaro. Questi vincoli favorirono lo sviluppo del mercato nero in cui lo złoty veniva cambiato ad un tasso circa 5 volte maggiore, pur di assicurarsi la possibilità di comprare presso i Pewex.
Analoga era la situazione nella maggior parte dei paesi dell'Est Europa prima del 1989. Ovviamente, non nascondo che tale situazione derivava direttamente dalla realtà politica di quegli anni, ma gli effetti sulla popolazione erano questi.

Nessuno dei due metodi sembra aver fornito risultati soddisfacenti.

Fra l'altro, sembra che sotto i minibot ci sia una specie di ricatto: io [Pubblica Amministrazione] do a te [Azienda creditrice] un po' di pezzetti di carta disegnati a colori in cambio dei miei debiti e ti garantisco che saranno utilizzabili (?) nei nostri successivi rapporti economici; se, invece, vuoi moneta sonante te li do [forse] fra 2 anni.

Possibile che ci sia ancora qualcuno che crede alla moneta parallela? Ma ancora crediamo ai miracoli economici, tipo Il Banchiere di Dio, Giovanni Battista Giuffrè? Ma la storia non insegna niente?


EDIT: non bastando i minibot, oggi esce la notizia di una nuova proposta relativa ai valori contenuti nelle cassette di sicurezza delle banche, ritenuti non fruttiferi, che, immessi sul mercato, darebbero una grande spinta agli investimenti: mi ricordo che alcuni anni fa, 84 per l'esattezza, un'operazione analoga fu già suggerita, su base spontanea, con il nome Oro alla Patria. Il seguito non fu dei più rosei. In effetti una certa differenza fra le due situazioni esiste: illo tempore, in cambio della fede d'oro davano una fede di ferro con l'incisione ORO ALLA PATRIA - 18 NOV.XIV; adesso, in cambio del permesso di usare legalmente i valori della cassetta di sicurezza chiedono il pagamento di una imposta, contrabbandata con il nome di pace fiscale, come se quei valori fossero aprioristicamente frutto di attività illecite.