Post election day 2018: are you ready? [pag. 95]

Ammiraglio di divisione
Cesinho
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- 941/1401
Gulliver ha scritto:


Il paese è a destra. Mi sembra evidente.


Ma parli di questa tornata o di questo governo?
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 942/1401
I numeri che ho fatto sono delle europee e mi riferivo all’elettorato, il governo mi sembra evidente che sia di destra.
Sottotenente di Vascello
si18665
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- 943/1401
Premetto che non sono molto legittimato ad esprimere la mia opinione in questo topic. Come doppia cittadinanza, ho scelto di votare alle elezioni europee come cittadino britannico, invece che come italiano (votare per entrambi e' vietato), e quindi mi esprimo solo per la parte che riguarda l'Europa, e non per i commenti dello scenario italiano, che invece appaiono prevalenti nelle ultime pagine.

Per il parlamento Europeo e' molto probabile che le cose non cambiarenno molto nel corso dei prossimi cinque anni. Che piaccia o no, gli Europei hanno votato per una maggioranza conservatrice ancora basata sui precedenti partiti, anche se l'appoggio esterno probabile dei liberali sara' necessario. Sempre in tema di elezioni europee, purtroppo i partiti che spingevano per cambiamenti importanti ancora non raggiungeranno un peso rappresentativo sufficente a cambiare i temi che sono importanti per i paesi del sud Europa come l'Italia, Grecia, Cipro ed in parte Spagna.

Il dibattito su cio' che dice Salvini o Di Maio nelle loro funzioni politiche, nel contesto di un'Europa di 500 milioni di abitanti dove il peso dell'Italia e' purtroppo considerato minore, non mi sembra abbia molto a che fare con le decisioni del Parlamento Europeo.
Contrammiraglio
dolce*11
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- 944/1401
Gulliver ha scritto:
I numeri che ho fatto sono delle europee e mi riferivo all’elettorato, il governo mi sembra evidente che sia di destra.


Come negli ultimi trent'anni.

Se ci fosse stato un partito di sinistra ( nei fatti non a parole ) io l'avrei votato.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 945/1401
Gulliver ha scritto:
Yatar1963 ha scritto:
Per il resto è evidente un Italia divisa perfettamente a metà tra dx e sx.


Salvini 34%
Meloni 5%
Berlusconi 9%
a casa mia fa il 48%

PD 22%
Frasche varie 7%
che mi sembrerebbe sommare il 29%.

Razionalmente vedo i 5S a sx, ma sentiti i commenti e vista la posizione sociale di molti amici loro elettori direi che almeno per ora il centrosx è composto da Lega 34, 5S 17

Mentre il centrodestra, partendo dal centro: FdI 6, FI 8, PD 25 +Eu 3
Metto il PD a dx perché ogni volta che i 5S dicono o fanno cose di sx, impazzisce criticandoli a morte.

Il tutto da dimezzare perché metà Italiani non hanno votato.

Ma la vera spaccatura, sempre ripartita tra dx e sx, è tra pro e contro Ue..... questa UE
Tra chi con la UE mangia a chi con la UE fa la fame.

La mia conclusione comunque, espressa più volte fin dai tempi di Monti, poi di Renzi, ecc. è che la classe politica di un Paese in simili guai, dovrebbe fare quadrato con una grosse coaliktion. Non scannarsi per 1 voto, svergognando il Paese nel mondo e facendo il gioco degli speculatori da spread. Salvo poi dar la colpa ad altri.

@dolce: scherzavo! Un po' di ironia per sdrammatizzare un po'
Capitano di Vascello
yanez323
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- 946/1401
[quote="Yatar1963"]
Gulliver ha scritto:

.... è che la classe politica di un Paese in simili guai, dovrebbe fare quadrato con una grosse coaliktion. Non scannarsi per 1 voto, svergognando il Paese nel mondo e facendo il gioco degli speculatori da spread. Salvo poi dar la colpa ad altri

Appunto.Ma ciò che per altri sarebbe normale per noi è relegato nell'ambito della fantascienza: il mondo finisce dove finisce il "mio"orticello e il "mio" orticello è il mondo.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 947/1401
Diciamo che la mia utopica visione non tiene conto di un fattore determinante: dovremmo contemporaneamente mantenerne due, perché non dividerebbero la torta, ma ne ordinerebbero un'altra....🤨
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 948/1401
Il PD nel centrodestra non lo dicono più nemmeno nei centri sociali.

Il movimento 5* che fa cose di sinistra vorrei davvero vederlo.

Comunque ognuno è libero di vedere unicorni, asini volanti e terre piatte.

Io preferisco fare i conti con la realtà.
Contrammiraglio
dolce*11
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- 949/1401
Gulliver ha scritto:
Il PD nel centrodestra non lo dicono più nemmeno nei centri sociali.

Il movimento 5* che fa cose di sinistra vorrei davvero vederlo.

Comunque ognuno è libero di vedere unicorni, asini volanti e terre piatte.

Io preferisco fare i conti con la realtà.


Non lo dicono più perché hanno perso il conto.

E realtà sia....

https://www.iltempo.it/politica/2016/04/27/news/lesercito-degli-indagati-del-partito-democratico-1008339/
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Capitano di Vascello
yanez323
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- 950/1401
Nel 1968 ero troppo giovane per ricordarmelo bene, in compenso mi ricordo molto bene gli anni successivi, in cui lo sport nazionale era appioppare etichette politiche a chiunque dicesse qualcosa e, se proprio non diceva nulla, veniva etichettato come "qualunquista".
Passata una cinquantina d'anni, o mezzo secolo, si continua a discettare su cosa è di sinistra o di destra, fermo restando che ormai di "comunisti", vecchio stampo, ci sono ormai solo pochi esemplari mentre, nella dialettica corrente, qualsiasi cosa sia di "destra" viene etichettata come "neo fascista", senza particolari distinzioni tra destra nostalgica, destra radicale e destra conservatrice nella quale vengono annoverati anche i Liberali, ammesso che ne esistano ancora.
Da quello che si è visto dalle ultime elezioni, sembra che l'elettorato si sposti tranquillamente da una parte all'altra, senza particolari ubbie ideologiche, ma seguendo un'idea, o un'illusione, che si possa trovare una soddisfazione ai propri bisogni reali, o indotti dai proclami del tribuno di turno.
Ancora oggi, e forse più di ieri, non si riflette se una decisione politica sia giusta o ingiusta, efficace o deleteria, masi continua a cercare solo di etichettarla a seconda della convenienza, con una povertà dialettica sempre più diffusa proprio tra quei personaggi che dovrebbero essere, il condizionale è d'obbligo, la classe dirigente. Se si etichetta una qualsiasi cosa come fascista o comunista non si devono poi tirare fuori altre argomentazioni che potrebbero provocare un surriscaldamento neuronico.
In una sua raccolta di scritti - "Nero su nero" ediz. Adelphi 1979- Leonardo Sciascia dava questa definizione :"Il più bello esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è".
Senza prenderlo completamente alla lettera la definizione è oggi speculare a chiunque,senza ragione,continua ad appioppare etichette in giro, così come è semplicistico accettarle senza pensare che, dietro le quinte di un certo tipo di politica, queste non hanno alcun valore e vengono elargite solo ad uso e consumo degli spettatori, nella speranza di richiamarli ad un minimo di senso di appartenenza ideale, prima che ideologica. Una forma di disprezzo intellettivo verso gli elettori,o popolo che di si voglia
Sailornet

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