Post election day 2018: are you ready? [pag. 84]

Capitano di Vascello
yanez323
Mi piace
- 831/1401
Domandina un po' capziosa per coloro che hanno superato, e di un bel po', i quaranta : dopo la tragedia di Genova, non è che stanno per riesumare l 'IRI ?
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
Mi piace
- 832/1401
Chissà cosa vuol dire la R di IRI Rolling Eyes
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Utente allontanato
propcalc1
Mi piace
- 833/1401
Istituto per la Ricostruzione Industriale - creato nel 1933.
Capitano di Fregata
urbi
Mi piace
- 834/1401
Effettivamente il tessuto industriale del paese sarebbe proprio da ricostruire...
Marinaio d'acqua dolce.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
1 Mi piace
- 835/1401
Credo che di "tessuti" di questo Paese che hanno bisogno di un bel po' di toppe ce ne siano parecchi.
Ho notato ad esempio la grande enfasi dei primari quotidiani sulle dramamtiche foto e filmati in possesso del Papa
Peccato che per quanto reali e drammatiche fossero fake (non riguardando migranti e Libia)

Stessa enfasi nel cercare di speigarci le ragioni per le quali un gestore autostradale debba ottenere guadagni immeritati

Dubito che un Paese, senza lo Stato che interviene nell'economia, possa crescere.
Chi mai studierebbe un farmaco utile a pochi?
Chi realizzerebbe un'opera degna di nota, ma non remunerativa?
Chi garantirebbe un traghettino invernale con un'isola speduta o un semplice autobus che porta al paesucolo?

Perfino la liberista America, piena di imprenditori stramiliardari, è intervenuta a salvare Chrisler
E da noi quale "privato" interverrebbe? Forse i nostri "imprenditori con le pezze al c**o"???
Quelli che han fatto due soldi foraggiandosi con lo Stato e che con quei soldi han fatto di tutto per affossare imprenditori emergenti?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
1 Mi piace
- 836/1401
Dalle elezioni ad oggi, molta acqua è passata sotto le carene e un primo giudizio sul “post election day” si può dare un po’ più concretamente, a prescindere dalle diverse idee ed opinioni politiche.
Abbiamo sicuramente imparato (o dovrei dire…. “finalmente scoperto”) alcune verità che in questo periodo sono diventate chiare anche ad un cieco.

La prima è che certamente all’Europa non frega nulla né di migranti né di popoli oppressi o sottosviluppati, ma che ciascuno bada con estrema attenzione al proprio interesse

La seconda è che mentre ci fanno sentire in colpa in quanto “debitori”, scopriamo che un mucchio di gente si arricchisce con patrimoni statali, nati e cresciuti con soldi di noi tutti (non solo autostrade direi, ma anche acqua, luce, gas e perfino il semplice accesso ad una amministrazione pubblica).

La terza è che nessuna proposta può essere concretizzata anche potendo, se no sale lo spread (5 miliardi di flat tax o reddito di cittadinanza, ecc, costano 5 miliardi si spread!?). Ci hanno reso schiavi, comunque.

Chiaro e gravissimo poi, il fatto che le opposizioni non abbiano nulla da proporre come alternative se non starnazzare come comari inzitellite. Questo non è mai un bene in un Paese che ama chiamarsi democratico. Se si volesse cambiare l’attuale maggioranza, quale concreta alternativa?????

Ma l’atteggiamento più vergognoso (comunque la si pensi imho) è sicuramente quello dei media mainstream che hanno costantemente supportato tesi straniere lanciate proprio da chi farebbe bene a star zitto, di fronte alle proprie porcate

Non so voi, ma considero intollerabile che giornali e TV, soprattutto quelle che si finanziano con il canone, non alzino la voce quando gli italiani vengono chiamati “razzisti” o “populisti”, perfino quando tali parole provengono da criminali finanziari arricchitisi con l’elusione fiscale di Stato.

Eppure sanno bene che il primo a cui si stringe il cuore di fronte a certe realtà è proprio l’Italiano! Questo non vuol dire che si debba accettare che il nostro Paese diventi un campo profughi o che debba mantenere profughi generati da oppressioni, guerre e interessi altrui.
Né che si debba tacciarlo di “razzismo” o di “populismo” solo perché chiede che siano rispettati quei diritti che gli sono stati rapinati

Gentaglia davvero vergognosa e indegna della nostra carta d’identità.
Mi auguro che almeno questo l’Italiano medio lo abbia capito……
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 837/1401
Facciamo finta che buona parte degli italiani, accettando dolorosamente l'idea che molti nemmeno si informano, l'abbia capito.
E allora? Hai disegnato una camera senza uscite.
Oppure l'unica uscita la conoscono proprio gli ignari?
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
Mi piace
- 838/1401
Chi lo sa????
Sicuramente prendere mediaticamente a pesci in faccia la Nazione per il proprio tornaconto fa danni a tutti.

Non so se consolarmi o terrorizzarmi col fatto che in fondo gli Italiani sono quel popolo che il 10 giugno 1940 strabordava in piazza Venezia e il 25 aprile 1945 strabordava in piazzale Loreto.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
1 Mi piace
- 839/1401
Yatar1963 ha scritto:
Sicuramente prendere mediaticamente a pesci in faccia la Nazione per il proprio tornaconto fa danni a tutti.
Non so se consolarmi o terrorizzarmi col fatto che in fondo gli Italiani sono quel popolo che il 10 giugno 1940 strabordava in piazza Venezia e il 25 aprile 1945 strabordava in piazzale Loreto.

La denigrazione della Nazione, per l'esaltazione di se o qualche piccola accolita, è da sempre lo sport nazionale.
In quanto al riempimento delle piazze, si può ricitare il solito Ennio Flaiano : l'Italiano corre sempre in soccorso del vincitore.
In questo momento abbiamo un nuovo governo con un determinato programma scaturito da un "contratto" per una serie di riforme su cui si concentrano, almeno mediaticamente, tutti gli sforzi. Siccome in tre mesi non si possono realizzare tutte le buone intenzioni, resto in paziente attesa,ma con un certo scetticismo.
Una cosa mi preoccupa: quello che non è oggetto del contratto, quasi che non sia degno di attenzione, e si che rappresenta la quasi totalità dei problemi.
Quello che mi sembra di vedere sono una serie di future leggi e decisioni di cabotaggio tattico, ma nessuna strategia, almeno annunciata, di lungo periodo per dei cambi strutturali destinati ad incidere positivamente nei decenni futuri.
Tempo qualche mese e come per tutti i governi, nessuno escluso, finirà la "luna di miele" con gli Italiani e cominceranno i problemi seri di mantenimento del consenso; un consenso da ricercare a tutti i costi, con i soliti sistemi e mantenendo inevitabilmente lo status quo.
La situazione, dal mio punto di vista, richiederebbe invece conoscenza da parte di tutti i cittadini dei veri problemi strutturali e la coscienza dell'impossibilità di risolverli rapidamente con una bacchetta magica, quindi capire che ci vorrebbe un governo serio e capace che duri almeno un paio di legislature, lasciando perdere tutti i colori e le faziosità ideologiche.
Da quello che appare, invece, rimane sempre un'ansia generalizzata di cambiamento fine a se stesso, con cambio di interpreti, regista e costumi, ma sempre con lo stesso copione.
Due anni fa s'è visto, piaccia o non piaccia, con il referendum costituzionale, scritto male e rabberciato, ma in grado almeno di dare una smossa all'ingessato,o meglio cementificato, assetto delle Istituzioni. Ebbene il Senato, con la ormai cervellotica approvazione delle leggi in regime paritario dei due rami del Parlamento, è sempre li, come il CNEL, le Provincie e le decine di Enti di gestione del territorio, da sempre solo poltronifici e sinecure impiegatizie, con un bilancio destinato solo al loro mantenimento in vita, senza alcuna reale utilità se non quella di esprimere pareri, obbligatori ma non vincolanti, tanto per aumentare le pastoie burocratiche.
Ebbene gli Italiani con una consultazione referendaria hanno preferito mantenere lo status quo, spaventati da un cambio di una parte della Costituzione, di cui erano diventati profondi esegeti; una Costituzione enfaticamente definita la più bella del mondo, esattamente come il Campionato di calcio italiano, più di qualche anno fa.
La sensazione è che in fondo le cose vadano bene così un po' per tutti e che grandi cambiamenti reali facciano sostanzialmente paura.
Tornando sempre a citare Flaiano: gli Italiani vogliono la rivoluzione, ma preferiscono fare le barricate con i mobili degli altri.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
Mi piace
- 840/1401
yanez323 ha scritto:

La denigrazione della Nazione, per l'esaltazione di se o qualche piccola accolita, è da sempre lo sport nazionale.

"Sport nazionale".... entro certi limiti

Non entro nel merito di programmi politici e relativi risultati: tempo per giudicare ne avremo.
Nè dell'apprezzamento o meno di certe scelte.

Entro nel merito dell'Individuo che, per interesse di parte, quotidianamente ascolta criminali fesserie in TV.
Palesemente costruite ad arte "populista" nell'esclusivo intento di fregargli ulteriori soldi e diritti e non certo di sostenere questa o quella tesi, questa o quella proposta.

La tragedia di Genova ha scoperchiato il vaso di Pandora delle "privatizzazioni" facendo comprendere ai più distratti che c'è gente che spudoratamente si arricchisce ogni volta che prendono l'autostrada.
Per analogia, possiamo star certi che acqua, luce, gas, parcheggi in zone blu, ecc ecc, funzionano alla stessa maniera.

Capisco che c'è un mucchio di gente che non segue certe cose, perchè non gli interessano o perchè ha già tante altre beghe di suo.

Ma quando arrivano le bollette e puntualmente ci sia arrabbia con il coniuge o i figli per l'eccessivo uso delle utenze domestiche a causa sprechi vari ecc (anche questa è un antica tradizione italiana) è possibile che a nessuno venga oggi in mente che forse anziche infamare coniuge e pargoli, ci sarebbe da infamare qualcun altro?
Che con quei sudati nostri soldi ci sguazza in yacht....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet

Argomenti correlati