Post election day 2018: are you ready? [pag. 112]

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VanBob
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- 1111/1401
Gulliver ha scritto:
VanBob ha scritto:
Dirò una assoluta banalità, ma è un'altrettanto assoluta verità: c'è gente senza titoli di studio che ne avrebbe da insegnare a chi ne ha.


Questo mito che lo studio e la preparazione non servono a un c***o sarebbe opportuno abbandonarlo.

Nessuno afferma che preparazione e studio non servono (almeno io non l'ho detto e da me non lo sentirai mai dire), ma che non sono garantiti né da un un titolo di studio né che non lo siano senza.
C'è modo e modo di studiare.
Ovvio che poi sia necessario dimostrare di sapere a prescindere da quale sia la fonte del sapere, e qui risiede il problema!

Forse Leonardo aveva una laurea?
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Gulliver
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- 1112/1401
VanBob ha scritto:


Forse Leonardo aveva una laurea?


Ai tempi di Leonardo non esistevano lauree, ordini ed esami di stato. L'esempio in realtà è talmente estremo, per l'assoluta eccezionalità di Leonardo, che conferma invece la tesi opposta: ci vuole un Leonardo da Vinci per insegnare a un laureato.

Sono favorevole agli ordini professionali pesanti: medici, ingegneri, avvocati, notai, architetti, veterinari, commercialisti (e sto dimenticando qualcosa) perchè tutelano il consumatore da incontri poco raccomandabili, ma sono per l'eliminazione di altri albi leggeri che sono diventati protezioni lobbistiche, penso in particolare al mediatore immobiliare.
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Yatar1963 (autore)
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- 1113/1401
Diciamo che dovremmo perdere il vizio di curricula che raccontano percorsi più o meno fantasiosi e passare a curricula che descrivono risultati.

Comunque, in politica se non hai idee, poco ci fai coi titoli di studio....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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Gulliver
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- 1114/1401
Ma in effetti non è di questo che si parla adesso. Abbiamo la solita lista di ministri che ha appena giurato e che probabilmente avrà la fiducia.

Contrariamente a quanto ho letto qui la collocazione atlantica ed europea dichiarata ha tranquillizzato i mercati e abbassato lo spread e migliorato gli scambi. Il mercato, da cui l'economia dipende, investe su economie che non suggeriscono avventurose soluzioni.

La finanziaria della Lega, se avesse potuto andare al voto e se fosse riuscita ad avere la maggioranza, sarebbe stata, come dichiarato da Salvini, una finanziaria di aperta violazione alle norme di bilancio internazionali, che avrebbe messo l'Italia in una situazione insostenibile.

L'esempio è assolutamente calzante, abbiamo bisogno, ogni mese, per ospedali, strade, scuole, polizia, esercito etc, di miliardi di euro, e ce li facciamo prestare. Se il mercato finanziario (che non è comandato da una persona con in mano la rotella dello spread, ma da milioni di investitori rappresentati da centinaia di fondi) non si fida, i soldi non glieli presta, o trova investitori più scaltri che pretendono interessi maggiori. Con un debito pubblico come il nostro il monte interessi è talmente elevato che la salita di 1 o 2 punti ci porterebbe al tracollo finanziario.

E' così semplice che un bambino in buona fede lo capirebbe.
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VanBob
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- 1115/1401
Gulliver ha scritto:
... abbiamo bisogno, ogni mese, per ospedali, strade, scuole, polizia, esercito etc, di miliardi di euro, e ce li facciamo prestare.

E siamo giunti al vero problema!

Mi chiedo quali siano le ragioni di questo. Mi chiedo anche quali siano le nazioni che non chiedono prestiti.
Mi chiedo perché sia così impossibile (?) modificare i massimi sistemi, o quantomeno abbandonarli, con l'obiettivo di svincolare le nazioni dai costi dei prestiti.
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Gulliver
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- 1116/1401
Non esistono nazioni che non chiedono prestiti. Si chiama debito pubblico ed è il modo in cui gli stati, da sempre, si mantengono e amministrano la cosa pubblica.

La misura del debito cambia però in maniera sostanziale: la Germania ha un debito pari al 60% del pil, noi siamo al 130%.

Ovvio che per noi gli interessi sono micidiali, un punto in più di spread significa 1.3% del PIL in più da pagare ogni anno, parliamo di oltre due miliardi di euro.
Tenente di Vascello
mariola
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- 1117/1401
Tutti gli stati chiedono prestiti, chi più chi meno, come un privato (se non è ricco di famiglia) compra la casa col mutuo.
E non è un fatto recente, anche gli stati assoluti del 5-6-700 (per esempio) si facevano anticipare dai grandi banchieri (i Fugger, I Baldi, i Peruzzi, i Rotschild, ecc...) i soldi per pagare le truppe (erano quasi sempre in guerra con qualcuno) a interessi molto più elevati di quelli attuali. E a volte non rimborsavano il prestito mandando in crisi il banchiere.
Spesso in cambio del prestito cedevano il diritto di esigere le imposte per un determinato tempo, ed è per un retaggio di questa tradizione che in Italia sino a pochi anni fa le esattorie sono state appaltate a soggetti esterni, sino a che prima è stata creata Equitalia come esattoria unica nazionale, e poi Equitalia è stata incorporata nell'agenzia delle entrate.

Il problema dell'Italia è che negli anni '80 ha fatto debiti sperperando le somme ricevute, la famosa "Milano da bere" si è retta su finanziamenti a debito ed è crollata quando il debito non era più sostenibile; nel 1980 il debito pubblico era il 60% (circa) del PIL (valore ampiamente fisiologico), nel 1992 aveva superato abbondantemente il 100%, ed eravamo vicini a non trovare nessuno che ci prestasse altri soldi.
Dopo la cura da cavallo di Amato e Ciampi il debito è rimasto attorno al 100-105% sino alla crisi del 2008, quando è stato necessario fare nuovi debiti per ridurre gli effetti della crisi sulle persone e sulle imprese, fino alla situazione odierna.
già Asso 57 con Yamaha 90 cv 2t
In arrivo Ranieri Azzurra 20 con Honda 90 4t iniezione

Sempre e comunque
Principiante patentato
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Yatar1963 (autore)
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- 1118/1401
Gulliver ha scritto:
Contrariamente a quanto ho letto qui la collocazione atlantica ed europea dichiarata ha tranquillizzato i mercati e abbassato lo spread e migliorato gli scambi. Il mercato, da cui l'economia dipende, investe su economie che non suggeriscono avventurose soluzioni. .


Sembrebbe che una buona dose dei nostri titoli siano stati recentissimamente comprati dalla Cina, che ha reinvestito liquidità ottenuta dalla vendita di titoli USA. Speriamo che non cambino idea.....

La difficoltà di accesso al credito è da sempre la miglior forma di ricatto e che arriva fino allo strozzinaggio.
Nel caso dei debiti pubblici UE, è anche un mercato volutamente costruito per essere soggetto a ricatto. Deutsche Bank e lo spread a 500 docet.... Poco importa che ora sia ormai tecnicamente fallita tanto il conto lo pagheremo pure noi...

Non è quindi l'affidabilità di un Paese il fattore discriminante, quanto l'obbedienza cieca dei sui amministratori, rispetto ai desiderata di poteri ben più forti. Inutile votare.

Prima avevamo due partiti a base popolare, uno di destra ed uno di sinistra, che in qualche modo si controbilanciavano dando però logica e coesione alla battaglia.
Oggi abbiamo un partito gradito e perfettamente integrato nella destra oligarchico-liberista UE, che, seppur in minoranza e con scadenti figure di basso profilo, si è preso comunque i principali centri di potere, pronto ad obbedir tacendo.
Controbilanciato da un partito (dimezzato) che ormai pesa quanto una scatoletta del "tonno in scatola".
All'opposizione una nave vichinga che fa acqua da prua a poppa avendo ormai perso la battaglia di Bruxelles e, con essa, le sue ipotetiche "riforme"

Solo in quest'ottica possiamo comprendere l'entusiasmo UE, che tra una fregatura in Libia, una a Parigi, una a Berlino e una a Bruxelles, sicuramente ci adora... Potessero poi inc*****rci, perfino a Helsinki farebbero la fila!

Contro questa UE ci hanno lasciato la pelle tutti: berlusconi, Tremonti... perfino Prodi! A Salvini per ora è andata di lusso... (finchè dura).

Molto interessante questa analisi concessa a "Panorama" dal bizzarro, ma certamente esperto, Roberto D'Agostino
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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- 1119/1401
Speculazioni, puoi costruirci sopra qualsiasi teoria e giustificare qualunque cosa.

I fatti sono che lo spread è il termometro della fiducia degli investitori, non c’è nessuno dietro una rotella che lo alza e lo abbassa (cit.).

E se fosse manovrato in funzione antiSalvini non sarebbe sceso, più di una volta, durante il precedente governo.
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VanBob
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- 1120/1401
Gulliver ha scritto:
Non esistono nazioni che non chiedono prestiti. Si chiama debito pubblico ed è il modo in cui gli stati, da sempre, si mantengono e amministrano la cosa pubblica.

Naturalmente.

E chi sono coloro che prestano il denaro?
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