Post election day 2018: are you ready? [pag. 121]

Da quel che ho capito bisogna distinguere:
da un lato ci sono quelli che riescono ad approdare, o almeno ad entrare nelle acque territoriali, senza rischiare il naufragio e senza essere intercettati. Sono la maggioranza, ma per loro non è mai cambiato nulla, e tutte le grida del precedente ministero dell'interno non riguardavano questo caso (neppure i decreti sicurezza, salvo le questioni di SPRAR, residenza e affini).
Dall'altro ci sono quelli raccolti in acque internazionali su imbarcazioni a rischio naufragio (da ONG, motovedette, navi di passaggio, ecc...), che vengono portati in Italia come porto sicuro più vicino, il polverone sollevato dal precedente governo riguardava solo loro.
Questi ultimi vengono suddivisi tra i paesi europei aderenti al nuovo accordo, a prescindere dal fatto che la domanda di asilo sia accolta o rigettata.
Si tratta di una piccola percentuale di arrivi, parecchio meno di quelli che riescono a fare sbarchi "autonomi", infinitamente meno del principale canale di arrivo dei clandestini (entrano con un visto turistico di un paese UE e alla scadenza si disfano del passaporto).

Gulliver ha scritto:

Temo che vi sia sfuggito il fatto che l’accordo riguarderà tutti gli sbarcati.

È proprio questa la soddisfazione della Lamorgese. Vedremo il testo definitivo comunque.

Poi cominciamo a occuparci di noi. Se ci riesce.

L'accordo non è ancora stato pubblicato, ma ieri i giornalisti parlavano di limitarsi ai richiedenti asilo.
Oggi, secondo pochi altri (Repubblica in testa) si parla genericamente di "migranti"

Sicuramente l'accordo riguarda SOLO chi sbarca dalle navi ONG o navi militari, incentivando ovviamente e indirettamente questi scafisti di professione dalla pelosa alterigia morale
Ovviamente arriveranno 100 volte più migranti che dovremo comunque mantenere per 4 settimane a 1200€ di costo pro capite in attesa di presumibile ripartizione. Ammesso e non concesso che l%80 se li prendano (forse) all'estero è comunque una fregatura.

Già oggi mi domando come mai nessuno abbia filmato e trasmesso in TV l'avvenuta ripartizione promessa questa estate: eppure sarebbe un bel successo.

Leggo che Minniti, il paracadutato PD nel mio collegio e puntualmente trombato dai sui stessi elettori tradizionali, loda la non eletta Lamorgese che secondo alcuni avrebbe fatto immediati miracoli appena insediata.... Rome wasn't built in a day...

Per questo mi preoccupo di me e di noi.
Incontro molti extracomunitari di cui a volte mi colpisce gentilezza e simpatia. Ma ne vedo anche tanti totalmente fuori di testa (magari non per colpa loro) e pericolosi.
Comunque non ce l'ho con loro. Ce l'ho col partito delle coop che ci magna su e fa festa ad ogni sbarco!
Ce lo'ho col disastro che determinerà la mancata integrazione causata anche da uno choc ed un gap culturale insanabile.

@Blu: conseguentemente 5S.... bye bye, almeno per quanto mi riguarda. E credo di non essere il solo.
Se devo essere costretto a supportare il PD, voterò PD che certamente è costituito da persone più esperte e preparate che magari un posticino alla municipalizzata me lo trovano.

bluprofondo60 ha scritto:

Continuando in questa direzione, consegneranno molto presto il paese a Salvini su un piatto d' argento.

E già... allora è proprio questo il problema nazionale?
Speravo ci fosse davvero altro, io ne vedo molti altri di problemi... Li vedo solo io???

Non mi tacciate di nepotismo, ma ha ragione Roberto.
In questo Paese non funziona un caxxo!!
Basta avere bisogno di un Pronto Soccorso per testare il polso ad una nazione disorganizzata, divisa e dove la raccomandazione e la tangente sono ancora di grandissima moda.
L'immigrazione è un problema gigantesco.
La popolazione Africana nel corso del prossimo decennio potrebbe aumentare a dismisura.
Come li vogliamo fermare, li mitragliamo ?
Svestiamoci da facili luoghi comuni e cerchiamo di affrontare i problemi del Paese.
Per i flussi migratori il tavolo da gioco è il pianeta e purtroppo non sono le misure spot e gli atti di forza che risolveranno il problema.

VanBob ha scritto:

bluprofondo60 ha scritto:

Continuando in questa direzione, consegneranno molto presto il paese a Salvini su un piatto d' argento.

E già... allora è proprio questo il problema nazionale?
Speravo ci fosse davvero altro, io ne vedo molti altri di problemi... Li vedo solo io???

Si, ci sono tante questioni da affrontare.
Comunque l'opinione pubblica sembra particolarmente interessata a questo tema.

Eppure proprio oggi la Ue ha concluso un progetto finanziato con 6,7 milioni, per promuovere equità sociale e inclusione in.... Cina (Non è uno scherzo!)

Ieri.invece il portale di libero.it segnalava che il 60% (!🤣🤣) dei redditi di cittadinanza sono indebiti e quindi la Finanza ha appiopparci megamulte ad imprenditori che hanno assunto qualcuno che, magari indirettamente, rientrava nel nucleo del precettore.

Poi non diciamo che il governo non agisce...

L'opinione pubblica è interessata all'argomento immigrazione perché certa stampa la indirizza in questa direzione.
Se i giornalisti facessero le domande giuste, su tutti gli argomenti, le cose funzionerebbero molto meglio.
Infine, l'Italia è un paese di destra, lo è nella pancia. Pertanto le faccette nere sono sempre state un buon mezzo per fare proseliti elettorali.

Secondo me gli Italiani sono di destra coi fatti propri, di sinistra con le cose altrui e di centro quando il moralismo non coinvolge i vizi privati.

E siccome i fatti propri sono preminenti su tutto e tutti....

mariola ha scritto:

Questi ultimi vengono suddivisi tra i paesi europei aderenti al nuovo accordo, a prescindere dal fatto che la domanda di asilo sia accolta o rigettata.
Si tratta di una piccola percentuale di arrivi, parecchio meno di quelli che riescono a fare sbarchi "autonomi", infinitamente meno del principale canale di arrivo dei clandestini (entrano con un visto turistico di un paese UE e alla scadenza si disfano del passaporto).

E' vero, ma c'è un piccolo problema: al momento dello sbarco vengono effettuate per tutti le operazioni di identificazione ed inserimento delle impronte nel sistema EURODAC/AFIS, per cui, anche se non viene effettuata in Italia la richiesta d'asilo, e gli altri Paesi interessati eseguono le procedure d'esame per concedere una forma di protezione, rimane sempre il problema, secondo il Trattato di Dublino, che il primo Paese d'approdo è l'Italia e quindi il l'allontanamento dal territorio UE deve essere fatto da qui. Quindi se alla fine dei "colloqui" gli altri Paesi non riconoscono alcuna forma di protezione, molto graziosamente ce li accompagnano alla frontiera e noi dovremmo ospitarli presso i CIE ( Centri Identificazione ed espulsione) fino a che non si capisce quale sia la loro reale nazionalità e poi l'ambasciata il consolato del loro Paese d'origine si decida a rilasciare loro un passaporto o documento analogo.Algeria e Tunisia, ad esempio, se si tratta di pregiudicati o elementi sgraditi in patria, ben si guardano dal riconoscerli come loro concittadini.
Non a caso, nell'ultimo incontro a Malta, l'unica cosa che è venuta fuori chiaramente è un forte stanziamento per i rimpatri assistiti....

yanez323 ha scritto:

mariola ha scritto:

Questi ultimi vengono suddivisi tra i paesi europei aderenti al nuovo accordo, a prescindere dal fatto che la domanda di asilo sia accolta o rigettata.
Si tratta di una piccola percentuale di arrivi, parecchio meno di quelli che riescono a fare sbarchi "autonomi", infinitamente meno del principale canale di arrivo dei clandestini (entrano con un visto turistico di un paese UE e alla scadenza si disfano del passaporto).

E' vero, ma c'è un piccolo problema: al momento dello sbarco vengono effettuate per tutti le operazioni di identificazione ed inserimento delle impronte nel sistema EURODAC/AFIS, per cui, anche se non viene effettuata in Italia la richiesta d'asilo, e gli altri Paesi interessati eseguono le procedure d'esame per concedere una forma di protezione, rimane sempre il problema, secondo il Trattato di Dublino, che il primo Paese d'approdo è l'Italia e quindi il l'allontanamento dal territorio UE deve essere fatto da qui. Quindi se alla fine dei "colloqui" gli altri Paesi non riconoscono alcuna forma di protezione, molto graziosamente ce li accompagnano alla frontiera e noi dovremmo ospitarli presso i CIE ( Centri Identificazione ed espulsione) fino a che non si capisce quale sia la loro reale nazionalità e poi l'ambasciata il consolato del loro Paese d'origine si decida a rilasciare loro un passaporto o documento analogo.Algeria e Tunisia, ad esempio, se si tratta di pregiudicati o elementi sgraditi in patria, ben si guardano dal riconoscerli come loro concittadini.
Non a caso, nell'ultimo incontro a Malta, l'unica cosa che è venuta fuori chiaramente è un forte stanziamento per i rimpatri assistiti....

Dalle notizie di cui ad oggi disponiamo (fonti di stampa, fondamentalmente) l'accordo dovrebbe prevedere che, in deroga al trattato di Dublino, il paese che ospita gestisca la procedura di asilo e l'eventuale rimpatrio, come se il migrante fosse approdato là