Post election day 2018: are you ready? [pag. 134]

Contrammiraglio
dolce*11
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Citazione:


Moda frivola, ma degna del miglior made in Italy di successo: iniziata nell'immediatezza della "liberazione" fa tendenza ancora oggi.


Le famose tre regole d'oro.

Non correre con le forbici in mano .

Non mangiare la neve gialla .

Se non sai fare niente , scredita l'avversario.
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 1333/1401
Italiani , popolo di santi e navigatori,che sarebbe meglio continuassero a farsi governare dagli stranieri, in quanto di teste pensanti e in grado di partorire buone idee senza pensare al proprio tornaconto,in casa nostra non ne abbiamo proprio.C' era una volta un movimento, partito con l' idea di combattere contro tutti e contro tutto, per ripulire la politica e finalmente poter costruire in un paese normale, ma dopo anni di barricate, si è lasciato sopraffare e si è adeguato all' andazzo comune , addirittura alleandosi con i cattivi e lasciando a dir poco delusi gli illusi sostenitori che come me, ci credevano davvero.Prima il capitano , campione di ipocrisia e retorica, a capo di un partito che insieme al caimano, ha appoggiato leggi e provvedimenti che ora fa finta di combattere e voler cambiare , poi il carrozzone del cazzaro e premiata cricca, anch' essi campioni di idee brillanti e riforme grandiose, che tra un' inchiesta e un' arresto , hanno fatto bei danni al paese.Che dire ? Sarebbe semplice entrare nel partito degli astensionisti , rifiutando di andare a votare e mandare tutto a quel paese, ma purtroppo qui ci viviamo anche noi e i nostri figli e tutto questo assume i contorni di un incubo dal quale sarà veramente difficile venirne fuori.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 1334/1401
bluprofondo60 ha scritto:
Italiani , popolo di santi e navigatori,...

Popolo di "santi in Paradiso", i navigatori ora si chiamano "expat" (che emigrati non fa figo), mentre i poeti sono ridotti a ricercatori precari sottopagati.

Nel mezzo, una società succube, incapace di riformarsi nemmeno se ci fosse una rivoluzione.
Orazi e Curiazi, Guelfi e Ghibellini, Romanisti e Laziali. "D'Ursiani" e "Defilippiani".
La flebile e pericolosissima speranza data da un'accoppiata di oppost. Niell'illusione che riuscissero a compensare le reciproche follie, nonche gli ampi limiti tecnico-culturali.

Guardiamo quel po' di "finanziaria" che già nota, nei suoi punti più assurdi nella loro disarmante e banale ottusità.
Lavoratori tassati sui buoni pasto, ma..... solo se di carta!! Sbellica (sull'appalto dei buoi pasto può cascarci un governo)
Detrazione del 30% agli esercenti sulle spese del pos: un buchetto fiscale, che andrà ripianato dalla collettività e dagli esercenti in perdta, mica dalle banche che quadruplicano il fatturato.
Serve un Ministro per tutto questo? Secondo me un'oste e i suoi avventori bastano e avanzano!

Si perde prima dentro, poi fuori.
Recita saggiamente il Canto degli Italiani del patriota Mameli
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi
Perché non siam Popolo,
Perché siam divisi


Evidentemente il Gattopardo continuerà sempre a ballare in ogni dove, mentre il popolo ballerà solo il giorno del raccolto, contento di ricevere un decimo di quanto faticosamente prodotto.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
Cesinho
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Yatar...mi sono stancato di quotarti..ahimè
Lomac 500ok
Tohatsu 75 cv 2t carburatori
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
<º))))>< <º))))>< <º))))><
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Yatar1963 (autore)
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- 1336/1401
Cesinho ha scritto:
Yatar...mi sono stancato di quotarti..ahimè

Il problema è: che ci quotiamo a fare???
Mentre si parla di raccattare qualche spicciolo tassando magari il biberon, questa è l'ultima che ho trovato (fonte:scenarieconomici.it)

In poche parole: l'Italia deve finanziare la sua quota del "Fondo Salvastati" (ESM) mettendoci qualche decina di miliardozzi.
Non disponendone, gli vengono prestati, finanziandosi ad un tasso dell'1%, quindi li versa su un conto di Bankitalia ad un tasso negativo dello 0,50% a disposizione del ESM.
Perdendoci quindi un centinaio di milioni intanto che stan li, fermi a guardare!

In pratica, pigliamo 100 lire a prestito, ci paghiamo su pure 1 euro di interessi, li mettiamo in banca e dopo un anno ce ne ridanno 99,5!
Se un direttore di banca lo proponesse ad una vecchietta lo arrestano!
In UE invece è normale, anzi: di fronte a simili operazioni da deficienti, ti dicono "bravo!" e cala pure lo spead

A che servono quei soldi? Forse allo sviluppo? NO!
Stanno li fermi ed improduttivi, a garantire le Banche private UE nel caso in cui qualche Paese non onorasse parte dei suoi debiti!
In pratica una banca che prestò soldi alla Grecia al 10% non rischia nulla, perchè se la Grecia non pagasse, pagheranno tutti i cittadini UE, se invece paga il 10% se lo è cuccato.
In più, si cucca l'1% sul prestito che ha fatto a noi per garantire gli altri.

E noi stiamo a quotarci o contraddirci su questo o quel politico, questo o quel partito, se la tassa la devo pagare io o la devi pagare tu??
Mah..... Rolling EyesRolling Eyes
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
Cesinho
1 Ah ah ah
- 1337/1401
Non so se se votare PD o m5* come migliori traditori della patria 2018/19...

Gli altri invece partecipano al campionato russo
Lomac 500ok
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Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 1338/1401
Cesinho ha scritto:
Non so se se votare PD o m5* come migliori traditori della patria 2018/19...

Non li definirei così
Per tradire qualcuno devi almeno sapere a chi appartieni.
Recentemente ho sentito parlare vari esponenti PD, di tutti i livelli
E' palese notare quanto siano scollegati dal mondo, chiusi in una autoreferenzialità che gli impedisce (o gli impone?) di non capire che esiste anche un mondo che è fatto di altro e di altri.
Parlano di mercato, ma nonstante le loro numerose e ricchissime aziende, non riescono a fare affari se non c'è una giuta amica che da l'appalto alla coop di riferimento.
Parlano di diritti altrui, trascurando totalmente quelli del proprio stesso elettorato.

Allo stesso modo i 5S non hanno capito che il loro 35% arrivava sia da un elettorato totalmente deluso del csx, sia da uno scontento del cdx.
Non capirlo, ostinarsi su posizioni di scarsa o nulla efficienza, condivise solo da frange più "ortdosse", non poteva portare che al disastro, come in effetti è stato.

Nè Salvini ha voluto (o potuto) capire che parte del suo successo derivava proprio dall'avere il suo "opposto" come garante.
Oggi per lui è più facile, anche perchè ha fagocitato buona parte dei voti dei suoi stessi alleati.
Ma se FdI della Meloni intercetta quel "voto di protesta" di chi non vuole votare Lega, entrambi dovranno fare i conti con FI, i suoi Taiani, ecc.

Da 30 anni ormai è più facile non stare al governo che starci. Anche questo è un buon aiuto.

Ma temo che nè l'uno nè l'altro, riusciranno a combinare nulla di effettivamente utile.
Direi quindi che sulle montagne russe ci staiamo tutti noi....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
2 Mi piace Sigh
- 1339/1401
Yatar1963 ha scritto:
Per tradire qualcuno devi almeno sapere a chi appartieni.
Da 30 anni ormai è più facile non stare al governo che starci. Anche questo è un buon aiuto.
Direi quindi che sulle montagne russe ci stiamo tutti noi....

Non stare al governo è facile da sempre, per il semplice fatto che puoi fare promesse mirabolanti e non hai il problema di mantenerle. Nella malaugurata ipotesi di andare a governare, poi, puoi sempre dare la colpa a chi ti ha preceduto che ha lasciato condizioni tali da non permetterti di realizzare quanto promesso stando all'opposizione.
Criticare è facile,agire bene molto meno. Basta vedere i vari soggetti che si sono alternati all'opposizione : un identico mantra recitato dal portavoce di turno, nei venti secondi concessi a ciascuno dai vari telegiornali.Di un'opposizione seria, ben articolata, con serie argomentazioni ed iniziative da diversi decenni non ne ho vista l'ombra.
L'interesse generale è l'ultimo dei problemi della classe politica e quando deve convergere su questioni serie cerca di articolarsi su infiniti distinguo snaturando anche il più necessario provvedimento.
L'elettorato stesso si è liquefatto correndo all'impazzata da un partito all'altro accettando supinamente le frasi ad effetto dell'uno o dell'altro, credendo che il nume del momento possa avere la bacchetta magica, o che il singolo problema portato avanti, da questo o quel partito, sia la chiave per risolvere completamente tutta la serie di incancrenite problematiche mai seriamente ed organicamente affrontate.
Il sovrano organo espressione della volontà popolare, il Parlamento, è ormai svuotato di qualsiasi efficacia, incapace di esercitare le proprie prerogative per una generale mancanza di dirittura morale dei propri membri, di fatto nominati da un ristretto numero di oligarchi *, e solo in apparenza designati dagli elettori attraverso il voto, con buona pace del concetto di Democrazia, vocabolo dall'ormai vago significato, con cui tutti si riempiono la bocca al momento opportuno.
In quanto ai partiti, venuto meno il reale dettato dell'art.49 della Costituzione, di fatto non hanno più una base, e all'interno di essa uno "zoccolo duro", con cui i vertici, bene o male dovevano confrontarsi, e che riusciva a tenerli agganciati alle varie realtà sociali di cui erano espressione.
Oggi le varie sigle che dovrebbero rappresentare un partito, e quindi una parte dell'elettorato, sono completamente distaccate dalla realtà per la mancanza proprio di quella base e,se c'è, viene solo considerata una zavorra per l'immaginifico pensiero dei nominati e dei i loro oligarchi di riferimento.
Il modello dei nuovi partiti è stato, venticinque anni fa, il noto "partito azienda", a cui in poco tempo tutti si sono uniformati, fino alle forme di movimento "liquido", talmente liquido da trasformarsi in gassoso, attraverso la mediazione del web. Oggi non si governa più stando ancorati a terra ma stando su una serie di mongolfiere. Di conseguenza, persa la propria originale identità non resta che l'autoreferenzialità degli oligarchi e delle struttura di cui sono a capo.
Credo che la storia degli ultimi trent'anni del Comune di Roma sia emblematica di come i maggiori partiti siano riusciti a perdere il contatto con il proprio elettorato, pensando che la conoscenza dei reali problemi e le loro soluzioni si potessero elaborare nei "salotti buoni" o in esclusivi "circoli culturali", senza disturbarsi di stare frequentare assiduamente anche coatti e borgatari, se non alla vigilia delle tornate elettorali.
Penso che il giro di giostra sulle montagne russe durerà ancora a lungo.

*
OLIGARCHIA
/o·li·gar·chì·a/
sostantivo femminile
Regime politico o amministrativo caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di una minoranza, per lo più operante a proprio vantaggio e contro gli interessi della maggioranza.
estens.
Ristretta cerchia di persone che occupa una posizione di potere in seno a istituzioni, organizzazioni e simili, o anche gioca un ruolo di preminenza in determinati ambienti sociali o culturali.
Dal gr. oligarkhía, comp. di olígoi ‘pochi’ e di un der. di árkhō ‘comando’ •sec. XIV.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 1340/1401
Chiara (e triste) la situazione: viviamo in un Paese democratico, ma privo di democrazia.
Ne più ne meno delle bistrattate "democrazie" dell'Est ai tempo del Patto di Varsavia e della guerra fredda.

Ma ci siamo evoluti: non abbiamo il "Ceaucescu" di turno, ma una serie di figuranti che di volta in volta cambiano forma e pelle, continuando a perseguire i desiderata di una oligarchia, più o meno occulta, ma anche più o meno palese. Sempre però defilata.
Con l'aggravante che siamo assoggettati non solo ad una oligarchia nazionale, ma anche a quella internazionale.

Sarà colpa della TV, dei social?

Eppure da anni, di volta in volta, l'elettorato si "butta" a pesce su chi propone evoluzione, progetti. Seppur spesso ridotti alla farsa di uno pseudo-contratto firmato in diretta TV.

Resta il fatto che queste oligarchie, sempre più chiuse in se stesse, con nostalgie e speranze rivolte imho a due secoli fa anzichè a questo o al prossimo secolo, hanno definitivamente sancito la morte del concetto di democrazia, trasformandolo in uno show degno del miglior illusionista.

Problema che, temo, non riguardi solo il nostro Paese

Che fare quindi: votare e rivotare, accontentandosi della "scarpa" concessa dai nuovi emuli di Achille Lauro
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet

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