Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile? [pag. 38]

Stinger, mi congratulo con la tua analisi delle problematiche che prevede una spedizione ambiziosa come quella che hai non solo prospettato, ma anche programmato in maniera abbastanza avanzata. Corregimi se sbaglio, ma mi sembra di percepire da alcune tue parole che le condimeteo, imprevedibili, e i distacchi dei ghiacci e la loro relativa frammentazione potrebbero ipotecare la riuscita del Passaggio a Nord Ovest.
Veramente pensiamo ancora che una spedizione simile si possa fare con un gommone open di poco più di 6 m?
Forse bisognerebbe ammettere che sarebbe necessario un gommone ben più grande, che offra un riparo caldo e asciutto all'equipaggio, che abbia cartteristiche di carena non convenzionali. Mi riferisco alla costruzione con materiali compositi come la fibra di carbonio o l'acciao per consentire una maggiore navigabilità, sempre a bassa velocità, nelle acque dove è possibile imbattersi nei growlers. Il tutto con l'ausilio delle telecamere termiche necessarie per l'individuazione degli ostacoli a pelo d'acqua.

red1 ha scritto:

Veramente pensiamo ancora che una spedizione simile si possa fare con un gommone open di poco più di 6 m?
Forse bisognerebbe ammettere che sartebbe necessario un gommone ben più grande, che offra un riparo caldo e asciutto all'equipaggio, che abbia cartteristiche di carena non convenzionali. Mi riferisco alla costruzione con materiali compositi come la fibra di carbonio o l'acciao per consentire una maggiore navigabilità, sempre a bassa velocità, nelle acque dove è possibile imbattersi nei growlers. Il tutto con l'ausilio delle telecamere termiche necessarie per l'individuazione degli ostacoli a pelo d'acqua.

ciao Red

in linea di massima la pensiamo allo stesso modo anche se non ritengo necessario avere inserti di carbonio o di acciaio....piuttosto sono importanti le caratteristiche specifiche del gommone per il tipo di impiego a cui servirà tale battello.......caratteristiche che saranno fondamentali qualora si dovessero presentare quelle condizioni(assolutamente non remote)a cui i nostri battelli di serie non sono affatto preparati ne per conformazioni di coperta e ne per doti di navigazione calcolando i pesi da dover imbarcare.
anche un ricovero al caldo(inteso come cabina) lo vedo superfluo concordo più con chi ha previsto un semplice riparo da schizzi e vento al fine di eliminare sovrastrutture inutili e pesanti.

ciao

Al momento ricordo che il budget è illimitato, l'unico limite è il buon gusto di cercare qualcosa che sia effettivamente alla portata di un gommonauta (magari ricco).

@ Red
Riguardo alle condimeteo, da quello che ho capito, la variabilità che più mi preoccupa è quella legata alle annate, ci sono annate estremamente favorevoli, altre molto meno. Quanto poi alla variabilità giornaliera, è vero che la zona è soggetta ad un clima molto variabile, ma dalle immagini che sono pubblicate in internet, anche quelle di turisti che hanno avuto periodi di tempo limitati per scattarle, che quindi hanno pubblicato quello che hanno trovato, si può vedere che nella maggior parte il mare è incredibilmente liscio come l’olio, anche al di fuori dei fiordi. Più avanti nella stagione penso di monitorare il meteo per farmi un’idea più precisa (sempre che nel frattempo il Capo non ci trovi uno sponsor che ci obblighi a partire già questa primavera) 

@ Zikiki & Gulliver
Riguardo ai mezzi, capisco l’eccesso di tecnicismo a cui tutti quanti siamo portati, io per primo, ma già dal titolo del topic che parla di “gommonauti umani” era mia intenzione capire se la cosa fosse possibile oltre che da persone “normali”, quindi non professionisti, anche con mezzi “quasi” di serie. Ottimi ed interessanti i suggerimenti che sono stati postati, ma se si desse loro ascolto in toto, finiremmo per avere mezzi superiori a quello che sta usando Davì per andare in Brasile.
Per fare dei paragoni, se pensiamo all’alpinismo imalaiano, ci sono spedizioni che usano l’ossigeno e centinaia di portatori, poi c’è anche qualcuno che scala le stesse montagne senza ossigeno e magari pure da solo. Senza estremizzare, nessuno di noi penso sia l’equivalente gommonautico di Reinhold Messner, pensavo ad una giusta via di mezzo, magari tendente verso il basso…

Visto che a NY imperversano i rompighiaccio, forse sarebbe meglio fermarsi in Islanda, dopotutto sulla carta, anzi sul web, ci siamo arrivati

Comunque sia, anche se non faremo mai il Passaggio a Nord Ovest, ti volevo ringraziare perché grazie al tuo topic, che hai arricchito con splendide foto e informazioni dettagliate, abbiamo potuto fantasticare di attraversare anche noi l'Atlantico e abbiamo imparato cosa è un glowers e cosa servirebbe per evitarli.
Grazie Stinger!

Red: "non faremo mai il passaggio a Nord Ovest" ???? Calma, non siamo precipitosi
Pensavo tra l'altro che Colombo nel suo primo viaggio è arrivato a San Salvador, mica sul continente, eppure è considerata comunemente come il primo viaggio documentato/storico attraverso l'Atlantico. Per analogia basterebbe arrivare in Groenlandia per dire di essere arrivati in America... come hanno fatto i vichinghi.
Dopo tutto sono SOLO 200 miglia dall'Islanda Una "finestra" priva di ghiacci col mare sufficientemente calmo dite che non la si possa trovare? Sono proprio curioso di vedere questa primavera il tempo come sarà. Mi spiacerebbe solo per Gulliver che non potrebbe partecipare alla parata sulla 5a strada, anche se potrebbe sempre contare sui maglioncini shetland.

E io che pensavo volessi cambiare la meta per scegliere i Caraibi.

Colombo aveva Isabella che sborsava i dobloni , a noi manca proprio quello, la nostra mecenate. Non certo lo spirito d'avventura e qualche rotella fuori posto

Il maglioncino in lana Shetland fa ormai parte del passato.

Adesso con quella lana si fanno i tutu'

Andando a consultare le previsioni su Meteofrance per programmare un giretto in Provenza, mi sono imbattuto nella situazione della banchisa polare. La situazione aggiornata al giorno 19 Aprile parrebbe essere questa, anche se la presenza di ghiaccio nel mare di Danimarca mi lascia un po' perplesso.

Ho letto che quest'inverno lungo le coste orientali USA-Canada c'è stato un incremento notevole rispetto agli ultimi anni dello spessore del ghiaccio. Interessanti gli effetti delle correnti artica e del golfo sulle coste della Groenlandia e del Canada che fanno ben capire il fenomeno dei growlers che ci sarà fra un po'. In ogni caso mi sa che non sia ancora giunto il periodo buono per la traversata (al momento, e sottolineo al momento, virtuale) e che quindi bisognerà aspettare più avanti con la stagione...