Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile? [pag. 37]

Contrammiraglio
dolce*11
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Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Pablito ha scritto:

Citazione:
.......ma non capisco cosa potrei fare con una vocale


La vocale non è per te....

E' per Knopfler.....


Sbellica
Sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

F.De Andrè.
Contrammiraglio
stinger (autore)
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Ci sono ancora... anche se sono ormai trascorsi un po' di giorni dal mio ultimo messaggio, ma ero anch'io in attesa di notizie (oltre che a essere in giro a "rilassarmi" alle terme del Baden Wurttenberg).
Prima notizia: ho appena concluso una telefonata con una persona, amico di un mio ex collega, che ha effettuato in data 17 Giugno la traversata Islanda-Groenlandia-Canada con un aereo da turismo. Sfortunatamente la traversata è stata compiuta ad una quota molto elevata trattandosi di un aereo pressurizzato sebbene monomotore, per cui le condizioni rilevate visivamente si limitano alla fase di avvicinamento all'aeroporto di Narsarsuaq dove è stato fatto scalo. Un po' pochino quindi rispetto a quello che servirebbe sapere a noi. Mi raccontava però di aver trovato condizioni meteo stupende con una temperatura di 13° C, ma che, considerata l'estrema variabilità cui è soggetta la zona, avevano imbarcato carburante per arrivare direttamente in Canada senza dover necessariamente essere obbligati a far scalo qualora le condizioni fossero state proibitive (condizione, da come gli hanno raccontato, tutt'altro che remota). Mi ha promesso che farà una verifica sulle sue foto scattate mandandomi quelle che potrebbero essere significative sulle condizioni del mare.
Seconda notizia: quelli dell'ente del turismo della Groenlandia, dopo a vermi mandato una mail con la quale mi avevano promesso una risposta, non si sono più fatti vivi... sob sob!
Non demordo, sono convinto che prima o poi riuscirò a trovare qualche notizia più precisa. Alla prossima
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Tenente di Vascello
SimoC
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Stinger stai facendo davvero un ottimo lavoro e questo post sta diventando post dopo post sempre più interessante Thumb Up
L'importante è andar per mare
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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Concordo 100%
Tenente di Vascello
VTEC
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Fab ha scritto:
stinger ha scritto:
Quanto al freddo quando vado a sciare d'inverno non è raro che vi siano anche -15° o anche meno e muovendosi la temperatura percepita è pure inferiore, basta coprirsi adeguatamente.
Provate a guardare su Google map la città (città si fa per dire) di Nuuk in Groenlandia lato Sud Ovest. Non si riesce a zoomare più di tanto la vista via satellite, ma a me sembra che vi sia un porticciolo turistico e vari moletti con tanto di barchette e gommoni coi fuoribordo... segno che qualcuno da quelle parti li usa


In montagna il freddo è secco, se ti copri con abbigliamento tecnico non hai freddo. Al mare per l'umidità se c'è 0 gradi e vento muori letteralmente. Anni fa partecipai con amici a un campionato d'inverno a marina di ravenna (vela d'altura). Tipo 0 gradi reali, percezione: morte. Nonostante abbigliamento adeguatissimo, ti chiedevi perché? perché sono qui?



Ti posso garantire,dato che io in mare ci lavoro,che oggi lavoravamo con -2 gradi e bora...quindi senzazione di freddo sulla pelle di almeno -10 gradi,con una buona tuta termica (che abbiamo in dotazione) resti comunque al caldo Wink
Gobbi pilot 599 con selva st. tropez 40xs
Contrammiraglio
stinger (autore)
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Riprendo dopo una "piccola" pausa; ho lanciato messaggi in giro ed ora sto aspettando di raccogliere un po' di informazioni per proseguire.

In Groenlandia in pratica non esistono strade e ci si sposta esclusivamente via mare tra un paese e l'altro con piccole imbarcazioni con fuoribordo. Gli abitanti sono inuit, di certo resistono al freddo il freddo meglio di noi, ma si sono abituati ormai anche loro a vivere nelle case e non negli igloo.
Ho visto recentemente un reportage di Pif (si trova anche su MTV in WEB, è facile da trovare), per compiere il tragitto dall'aeroporto al paesino ci è dovuto andare con una barchetta...
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Ammiraglio di divisione
red1
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Stinger, aspettiamo sviluppi. Felice
I tuoi itinerari e le tue informazioni su quelle terre dell'estremo nord sono sempre molto interessanti.
Personalmente li leggo sempre molto volentieri. Wink
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
stinger (autore)
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Riprendo dopo una ulteriore ... "piccola" pausa. Nel frattempo ho letto un po' di cose sul web, sono riuscito a contattare un po’ di gente che è stata in Groenlandia sia come turisti che come operatori locali. I primi rispondono volentieri, sebbene non siano in grado di dare delle informazioni molto utili a chi deve affrontare una navigazione, i secondi invece, il più delle volte dopo aver capito che non ho intenzione di prenotare una vacanza con loro, non rispondono affatto. Malgrado tutto penso di essermi fatto una piccola idea sulla presenza dei growlers (piccoli ghiacci galleggianti): purtroppo la situazione non è ben definibile in quanto soggetta a numerose variabili. In merito alla nota questione dei cambiamenti climatici, studiosi del clima hanno trovato un terreno fertile per i loro studi e si sono gettati a capofitto a rilevare tutto e di più sul clima della Groenlandia. Ero convinto che questo fosse di grande aiuto per riuscire ad avere un’idea chiara della situazione, invece la conclusione alla quale sono giunto leggendo solo una piccola parte di quello pubblicato è che, in parole molto povere, ci sono annate estremamente calde (sempre rapportate alla latitudine) e altre dove invece il clima è davvero pessimo. Tutto questo è influenzato ed influenza a sua volta le correnti marine che sono quelle che trasportano i ghiacci galleggianti dalla banchisa polare lungo la costa sud est della Groenlandia e lungo la costa est del Canada (isola di Baffin). Ecco anche spiegato il fatto che queste due coste sono pochissimo o per niente abitate, mentre sulla costa Ovest della Groenlandia, anche a causa della piccola presenza della Corrente del Golfo, tutto sommato un po’ di centri abitati ci sono. Ci possono essere anni dove a Luglio si naviga alla grande, altre dove non si naviga per niente passando anche e naturalmente per condizioni intermedie. Inoltre, in annate dove si fa più sentire l’innalzamento della temperatura, ci sono anche maggiori distacchi dai ghiacciai terrestri che si riversano in mare con l’aumento conseguente dei ghiacci galleggianti. Si possono poi trovare condizioni opposte fra il mare aperto e l’interno o lo sbocco dei fiordi a seconda dei periodi. Insomma, una situazione molto variegata. Nonostante questo i locali usano piccole imbarcazioni per gli spostamenti, visto che non ci sono strade, e gommoni vengono usati anche da tour operators per gite turistiche o anche solo per far atterrare i passeggeri delle navi da crociera (pare che le crociere stiano diventando molto diffuse a dispetto di costi parecchio elevati).
Di sicuro, da quello che ho capito, per non trovare ghiacci si dovrebbe navigare dopo la fine Luglio, non prima, confidando anche e soprattutto in una annata favorevole. Per far capire meglio di cosa stia parlando allego questa foto della baia di Kulusuk dove si trova l’aeroporto di Tasiilaq, che sarebbe il punto di arrivo della traversata dall’Islanda. Non sono riuscito a capire in che periodo dell’anno sia stata scattata, di sicuro in un periodo non adatto alla navigazione così come la intendiamo noi per la traversata.
re: Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile?

Mentre in questa ripresa satellitare di Angmagssalik, che è poco distante dal luogo della precedente foto e che evidentemente è stata scattata in un altro periodo dell’anno o in una annata più favorevole, si può vedere che non vi sono più piccoli ghiacci galleggianti.
re: Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile?

Avevo anche pensato di pianificare il viaggio dall’Islanda dopo una ipotetica pausa invernale prima che si verificasse la migrazione dei ghiacci: da escludere in quanto sebbene il mare aperto non geli in inverno alle latitudini che interessano a noi, in prossimità della costa e nei fiordi dove sorgono i centri dove fare rifornimento di benzina invece si.
Sulla costa Ovest, nella baia di Disko, dalle parti del circolo polare, invece le condizioni sembrerebbero nettamente migliori malgrado la latitudine, come mi ha raccontato Silver, ex componente del complesso musicale degli anni ’60 “I Corvi” (ricordate la canzone “ragazzo di strada”?) che si è trasferito da quelle parti:
Giugno è un buon mese, per l´attraversata, il punto più vicino al Canada è al nord della Groenlandia, praticamente bisognerebbe passare dalla baia di Melville bay e appunto in quelle acque, troverete tantissimi piccolo icebergs che potrebbero rallentare la navigazione.
La Groenlandia, per motivo del Global warming, si è surriscaldata e quindi i ghiacciai sono più produttivi, lasciando cadere in mare a Maggio quantità di icebergs che frantumandosi, creano quei piccoli frammenti di ghiaccio pericolosi alla navigazione, specialmente con un gommone, però navigando lentamente, non dovrebbero esserci difficoltà.
Io ho navigato nella baia di Disko per circa 6 anni con un Bombard, 5 metri, con il motore Mariner 30 HP. Sono sempre stato attento. Non mi è mai accaduto niente con i ghiacci.
Comunque come dicevo, il mese di Giugno è perfetto, anche per la luce che dura 24 ore al giorno.
Sia la Melville bay che la baia di Disko sono molto più a Nord di dove pensavo di traversare alla volta del Canada. Anche più a Sud dove pensavo di traversare io non sarebbe escluso trovare condizioni difficili, in particolar modo sulla costa canadese. Se la Groenlandia è poco abitata, l’enorme isola canadese di Baffin che si affaccia sull’omonimo stretto a Ovest, lo sembra ancor di meno, e questo potrebbe essere significativo. Gli unici due centri abitati dove sarebbe possibile fare rifornimento sono molto all’interno in due grandi golfi (distanza dell’ordine di grandezza di 100Nm). Anche qui i ghiacci rappresentano un’incognita. Allego il testo originale di un canadese che frequenta quelle parti e che ha gentilmente risposto ad una mia mail:
This is an area of the world where icebreakers or specially designed double-hulled ships are used. There is lots of sea ice, even in the middle of the summer (August; my wife was up there on a Canadian Coast Guard icebreaker on a scientific mission) a number of years ago and was surprised at the amount of sea ice that the ship had to go through. Her first day at sea had lots of ice, there was even an Ice Officer on board who worked with the ship's navigator to select the appropriate route and monitored sea ice conditions. Private boats tended to be small motor boats used by the natives to get around in the areas close to shore.
There are some tour operators using ice hardened ships (not boats) doing tours through the area. One of our neighbour did a wildlife watching trip there two or three years ago.
Even here in the south (I live less than 100 km from the USA border), the ice on lakes and edges of the rivers last well into the spring. I can get into the woods and forests around here and find patches of snow in shaded areas well into May even early June.
A questo punto, prima di proseguire con la pianificazione, mi piacerebbe sentire che ne pensate. Personalmente e sinceramente non mi sento ancora di escludere la fattibilità dell’impresa, anche non necessariamente da parte di “professionisti”. Sicuramente bisogna essere preparati ad affrontare un sacco di incognite da valutare e risolvere di volta in volta anche perché fare una pianificazione di dettaglio senza aver potuto fare precedentemente un sopralluogo mirato sul posto, mi appare in questo momento più difficile di quanto pensassi all’inizio.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Capitano di Vascello
zikiki
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ciao a tutti

tra ieri ed oggi mi sono letto tutto d'un fiato questo topic splendido ,ironico e coinvolgente soprattutto per chi ama e sogna lunghe navigazioni.....
devo dire che personalmente già mi sarei accontentato di arrivare fino in islanda ritenendo l'impresa già densa di emozioni e immagini da lasciare ai posteri.....

noto altre sì la disinvoltura con cui sento parlare alcuni utenti di traversate di 120-150-200 nm come se niente fosse ipotizzando anche l'impiego di mezzi che tutto sono tranne che adatti ,non a navigare, ma ad affrontare l'imponderabile che su distanze cosi' lunghe (parliamo di ore ed ore)può capitare.....

dico la mia e credo che la scelta più razionale sia non scendere sotto i 7.50 con due motori da 150.......meglio se 8-9 con 2x200......gommone quanto più possibile stretto...........bisogna calcolare il peso allucinante che si imbarca alla partenza, l'essere costretti a cambiare eliche con lo svuotamento dei serbatoi,la possibilità di stivare cosi' tanto carburante in sicurezza visti i rischi connessi ad avere tanta benzina a bordo anche per la tenuta della struttura del battello stesso.
direi quindi di orientarsi sui classici gommoni che si usano per queste cose o a quelle latitudini e cioè carene profonde ed affilate senza per questo avere una ruota di prua da circo togni e tubolari alti sull'acqua che non interferiscano quasi mai in navigazione....questo per permettere andature sostenute(nei limiti)anche con un certo mare e contenere i consumi non avendo un bestione magari largo 3 mt che a 20 nodi si trascina pure la sabbia del fondo marino.

stinger continua così che vai alla grande!
Il mare non è mai stato amico dell’uomo. Tutt’al più è stato complice della sua irrequietezza.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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Zikiki imbarcato
Sailornet