Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile? [pag. 29]

Il costo della vita è elevato, non so se ti basterebbe la pensione

Tratta n° 04
Goteborg – Hirtshals 70 Nm (totali 370)
Il capo spedizione, a suo insindacabile giudizio, ha pensato di tralasciare Oslo. Solo l’Oslofjord è lungo infatti 50 Nm e così facendo, aggiungendo le miglia necessarie per la navigazione dell’intero golfo a Sud della Norvegia, si risparmiano circa 200 Nm.
Si inizia nuovamente con la traversata del Kattegat verso Ovest, questa volta ben più lunga della precedente, dirigendosi verso Skagen. Questa è la punta più a Nord della Danimarca, dove si assiste all’incontro delle acque (e delle relative onde), del Baltico e del Mare del Nord. Si prosegue verso Hirtshals dove è possibile rifornimento (il carburante è decisamente più economico in Danimarca che in Norvegia) e pernottamento. In alternativa vi potrebbe essere l’immediata prosecuzione con la tappa n° 05 di pari entità, da decidere sul momento in base alle condimeteo.

faro di Hirtshals

Tratta n° 05
Hirtshals – Kristiansand 70 Nm (totali 440)
Questa è la prima traversata un po’ lunga del viaggio, solo 70 Nm, ma tutte rigorosamente in di mare aperto attraversando lo Skagerak. Si arriva in Norvegia a Kristiansand una moderna cittadina dove si può subito constatare la popolarità della nautica da parte dei norvegesi. Come si può notare dalle foto anche i condomini hanno il loro posto barca.

Kristiansand, quartiere vicinissimo al centro città

continua....

Ecco un'altra puntata:

Tratta n° 06
Kristiansand – Stavanger 140 Nm (totali 580)
Molto interessante dal punto di vista paesaggistico la prima metà del percorso che tocca Lindesnes, il punto più meridionale della Norvegia, praticamente l’opposto norvegese di Capo Nord. Di qui si iniziano a incontrare i primi fiordi. Durante questa tratta, allungando di qualche miglio, è possibile una breve sosta a Flekkefjord, paesino molto carino. Al termine della tappa arrivo a Stavanger dove si pernotta.

Lindesnes

faro di Lindesnes

Un fiordo sulla costa Sud

Case con garage

Stavanger, non so se l'avete notato, ci hanno già messo il cartello di benvenuto!

Oggi, per risollevare un po' l'entusiasmo che mi pare sia calato ultimamente, propongo un percorso turistico:

Tratta n° 07
Stavanger- Lysefjord – Stavanger 80 Nm (totali 660)
Giornata da trascorrere nel vicino Lysefjord, non possiamo infatti farci mancare la navigazione in uno dei più famosi fiordi norvegesi, anche se ai fini del viaggio si perderà un’intera giornata (quel che ce vò ce vò!). Il fiordo taglia un altopiano le cui sponde scendono verticali sul mare. Punto di interesse è il Preikestolen (noto anche come “il pulpito”) terrazzo naturale a 660 metri di altezza a picco slm. Sarebbe bello salire fino in cima tutti insieme per una foto ricordo, ma sappiate che occorrono due ore buone per la salita e altrettante per la discesa, non vorrei che il giorno successivo l’equipaggio fosse KO… confido tuttavia nell’allenamento invernale che sicuramente i partecipanti avranno già iniziato.

L'imbocco del Lysefjord

Bellissimo, seguo con grandissimo interesse.

Immagino che per questa passeggiata mi farete uscire dalla consolle.

Tratta n° 08
Stavanger – Bergen 120 Nm (totali 780)
Per questa tappa non c’è che l’imbarazzo sulla scelta del percorso da seguire facendo lo slalom fra una miriade di isolette che permettono una navigazione ridossata e quasi mai in mare aperto. Al termine è previsto l’arrivo a Bergen, una delle città più note della Norvegia, antico centro commerciale che ha conservato intatto un intero quartiere, il Bryggen, con le sue vecchie case/magazzini di legno. Di qui si potrebbe fare una bellissima gita navigando sul Sognefjord, bellissimo fiordo meta di tutte le crociere che solcano questi mari, ma occorrerebbero un paio di giorni in quanto il percorso andata e ritorno per arrivare a Flam e/o a Gudvagen, dove termina il fiordo, è davvero lungo (circa 250 Nm fra andata e ritorno) e non mi sembra il caso di proporlo in quanto di miglia da percorrere ce ne sono davvero ancora tante.
A Bergen termina il percorso “facile” che può essere utile anche per gli ultimi collaudi in vista di tratte decisamente più impegnative. Penso di avere dimostrato, quantomeno sulla carta, che fino qui si tratta di un viaggio davvero fattibile ai più, già abituati a scorrazzare nel Mediterraneo, anche se 780 miglia non sono proprio poche (senza parlare del ritorno). Non ritengo ci siano ostacoli per il campeggio nautico; a fine Giugno-inizio Luglio non fa affatto freddo e dormire in tenda non è un problema. Peccato che questi luoghi non siano “dietro l’angolo” e che il mare non sia proprio adatto ad una vacanza balneare, anche se ci sono spiagge bellissime di sabbia bianca. Non è che per caso a qualcuno possa venire in mente di accompagnare i “trasnavigatori oceanici” col proprio mezzo in questa prima parte del viaggio? Non sarebbe una cattiva idea fare questa parte del viaggio in allegra compagnia...

Bergen

continua...

780 miglia in gommone sono una passeggiata di salute, ma sono i precedenti 1729 in automobile che mi preoccupano

Fran, anch'io pensavo la stessa cosa, ma considera quanti nordici incontri ogni estate in Italia (o anche nel sud della Francia o in Spagna) con roulottes al seguito. Non si creano troppi problemi.

Seguo anch'io con molto piacere..
Il trasferimento su strada si noleggia un piccolo bus e si va tutti insieme

SimoC, penso che Fran si riferisse all'invito che ho rivolto agli altri gommonauti che non fanno il raid (non mi piace questa parola, ma rende l'idea) di seguire con il proprio mezzo la prima parte del viaggio fino a Bergen. Ciò comporterebbe di carrellare il proprio gommone fino a Lubecca. Oltre al percorso in Italia, in Svizzera la vignetta costa poco, poi per il resto è tutto gratis e il carburante costa pure di meno. Il percorso in Germania è tutto un po' saliscendi con pure i giunti di dilatazione sull'asfalto, ma come dicevo, da quelle parti di roulottes se ne vedono una marea e pure barche carrellate. Col rimorchio però sarebbe meglio fare il san Gottardo piuttosto che il più breve san Bernardino che sale parecchio di più.
Quest'estate ho fatto col camper 1800 Km da Torino fino alla cima della Danimarca da dove ho poi traghettato in Norvegia. E' solo questione di noia in quanto si viaggia quasi sempre in mezzo a foreste e si vede poco, il traffico è inferiore rispetto al nostro e in un paio di giorni da Chiasso si arriverebbe anche col rimorchio al seguito. Mi spaventa di più fare la Salerno-Reggio, oltre che all'Aurelia fra Cecina e Civitavecchia piena di buche e di rattoppi mal fatti.