Traversata atlantica per gommonauti ... umani, è possibile? [pag. 21]

Contrammiraglio
stinger (autore)
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- 201/407
@ Yatar
Penso di aver capito cosa vuoi dire. Da un lato ti condivido, avendo parlato di “gommonauti umani” impieghiamo i nostri sforzi ad organizzare qualcosa di leggermente fuori del normale, dimostrando che possa essere portato a termine durante le vacanze anche da equipaggi composti semplicemente da famiglie. Non sarebbe di certo il caso di una traversata atlantica, impresa molto sfidante, ma non alla portata di tutti (basta pensare semplicemente ai costi che implicherebbero necessariamente un finanziamento esterno). Però non sono d’accordo con te quando dici che non ci sarebbe niente di nuovo da dimostrare. E’ vero che l’oceano è già stato attraversato a remi, a vela in solitaria da ragazzini, addirittura su una Renault 4 montata su bidoni e lasciata alla deriva, con mezzi iper tecnologici da professionisti, ma non mi risulta (potrei anche sbagliare) che sia mai stato fatto da un gruppo di amici con esperienze limitate ad una piccola navigazione nel Mediterraneo durante le vacanze e con mezzi progettati per un uso principalmente famigliare. Mi viene in mente un paragone forse un po’ esagerato: l’Everest fino ad un certo punto era stato scalato da parecchi fino a quando non è arrivato un certo Messner che l’ha fatto con un amico, con poca logistica, in stile alpino, senza ossigeno, dimostrando che non servivano grosse e costosissime spedizioni con centinaia di portatori. E’ un po’ lo spirito che sta animando questa discussione, anche se vedo che di tanto in tanto la deriva verso eccessivi professionismi (non so come chiamarli) cerca di prendere il sopravvento.
@ Fran
Certo, quello che non c’è non si guasta. A pensarci bene due gommoni monomotori, magari con un piede completo di scorta e qualche elica di riserva. Maggior leggerezza, minori consumi e minore carburante imbarcato. Mi sa che sia la soluzione migliore.

Non dimenticate che le tratte in mare aperto non superano se non di poco le 200 Nm. Estremamente improbabile che si guastino contemporaneamente due motori su due mezzi diversi. Al massimo potrebbe capitare su uno e l'altro gommone lo rimorchierebbe al posto più vicino dove ci sarebbe la possibilità di intervenire. A parte la costa SE della Groenlandia e quella E del Canada, negli altri posti vi sono centri abitati, non saremmo quasi mai in mezzo al nulla.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Ammiraglio di divisione
red1
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- 202/407
stinger ha scritto:
l'altro gommone lo rimorchierebbe al posto più vicino dove ci sarebbe la possibilità di intervenire.


Per 200 Nm? A 7/8 nodi di velocità? In Oceano Atlantico?

Anche un motore ausiliario quanti nodi potrebbe dare? Forse 10 nodi, e comunque sempre in dislocamento.

Per carità, questo nel caso limite che il motore si rompa nelle coordinate più svantaggiose, ma ad essere previgenti ci si guadagna sempre. Naturalmente, sempre e comunque imho.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
stinger (autore)
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- 203/407
@ red1
devi considerare 200:2, a 10 nodi sono 10 ore, comunque sempre di giorno e con "discrete" condizioni, ma sarebbe il massimo della sfiga si rompesse proprio nel mezzo della traversata e non subito dopo essere partiti o poco prima di arrivare.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Ammiraglio per meriti speciali
dogri
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- 204/407
Anch' io propendo per il monomotore. Oggi i propulsori sono molto affidabili, si parte con il motore nuovo! Questo tenendo conto anche delle considerazioni che mi hanno preceduto riguardo alla sfiga ecc. E poi insomma, un minimo di rischio c' è sempre no?
Quant' è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.
Tenente di Vascello
SimoC
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- 205/407
Sono fiducioso sull affidabilità dei fuori bordo, l'unico punto debole potrebbe essere il piede, dice bene stinger a dire di prevederne uno di ricambio da portare dietro (comodo non sarà stivarlo).
Vado controtendenza per la scelta del gommo, per me dovrebbe essere un open con un cagnaro ben fatto e il posto pilotaggio ben riparato!
Quando la stanchezza prenderà il sopravvento si dormirà, bene coperti, anche sotto un cagnaro oppure quando possibile a terra anche in tenda ( se non ci sono orsi nei paraggi.. Felice )
Se si sceglie, e sono un sostenitore, la mono motorizzazione non si potrà di certo pretendere un cabinato da otto metri!
L'importante è andar per mare
Ammiraglio di divisione
red1
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- 206/407
@stinger
Penso che ci stiamo fasciando la testa troppo presto, nel senso che è fondamentale nella scelta della motorizzazione il tipo di battello, le dimensioni e soprattutto il peso, con tutte le dotazioni, l'equipaggio e tanta benzina.

Tornando ai motori:

350 cv Yamaha = 356 kg
2x150 cv Yam. = 446 kg

E' vero, 50 cv in meno, 90 kg in più e un maggior consumo orario, ma tanta, tantissima sicurezza in più. Wink
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 207/407
quoto.
bimotore forever.
e 2 da 150 bastano... due da 200 o 250 aumenterebbero i consumi ed i pesi.
del resto si mira a velocità "operative", non a prestazioni in assoluto.
per la tipologia di gommone starei su un 8 metri open sul quale far montare non solo un cagnaccio di tela ma (su quelle forme) una copertura anteriore di VTR.
nella costruzione il cantiere dovrebbe garantirci il montaggio di serbatoi sotto il calpestio per la massima capienza possibile.
l'acqua (POTABILE, almeno da 150 litri) la potremo mettere in serbatoio (con suo piccolo autoclave cui tutti siamo abituati) alloggiato lungo uno dei tubolari di prua dentro la "cabina" e sopra uno dei due posti branda. Dall'altro lato altro posto branda con sotto gavone per cibarie.
materiale tecnologico e di navigazione fuori da tale spazio, direi dentro la (enorme, così è protettiva anch'essa) pilotina.
pozzetto posteriore sgombro da arredi, al più una sorta di rialzo dell'immancabile gavone tecnico posteriore, ma senza fronzoli.
farei anche allestire la coperta calpestabile (quindi da mezza nave a poppa, compreso lo specchio di poppa) con una falchetta o con draglie e candelieri perimetrali (più alte dei tubolari)
Capitano di Fregata
Surge
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- 208/407
VERADO 300cv 290 KG! e ausiliario ....
Clubman 24 & Verado 200
Contrammiraglio
stinger (autore)
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- 209/407
Ragazzi non dimenticate che Bracco è andato da solo alle Azzorre con un MV740 e con un solo 150 HP. Più di 700 Nm di traversata! Non è quello il mio spirito, anche perché lui parte non appena ci sia una possibilità di navigare, io sono per imprese più turistiche e conservative, tant'è che abbozzando il percorso ho cercato di limitare il più possibile i tratti in mare aperto, ma non voglio neppure essere di quelli che hanno tre 350 HP per andare a fare il bagno nella caletta dietro l'angolo.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Ammiraglio di squadra
branchia
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- 210/407
bobo ha scritto:
2 da 150 bastano... due da 200 o 250 aumenterebbero i consumi ed i pesi.

Non sono d'accordo.
Potenza max con peso minimo.
Oggi i 200 pesano quanto i 150.
Dati alla mano il mio 200 alla solita andatura consuma quanto il 150 di bysandro.
Meglio l'ira del leone............
che l'amicizia dellle iene.
Sailornet