Da Palermo a Rio de Janeiro in gommone [pag. 15]

Ammiraglio di squadra
branchia
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dogri ha scritto:

Ma che non sarà nemmeno un'avventura come viene normalmente intesa: da qui la delusione palpabile fra molte risposte, anche fra quelle di scherno.

Uno si sveglia la mattina con il bel tempo e dice : toh....c'e il sole , quasi quasi vado in Brasile in gommone. Sbellica Sbellica
Dimmi Dogri sarebbe questa per te un avventura?
Io credo di no.
La possiamo chiamare come si vuole , avventura , gita in gommone, oppure voglia di consumare benzina, rimane sempre e comunque una traversata che per tutti noi rimane solo un miraggio.
Ti posso assicurare che il comandante Davi' ha pianificato tutto nei minimi particolari ( pure le pisciate ),una traversata del genere non si improvvisa in un secondo, lui stesso ha detto piu' volte " la sicurezza al primo posto".
Lui dice da 2012 ma ti posso assicurare che nella sua testa l'idea e' partita molto prima.
Nessuno puo' solo immaginare le difficolta che ha trovato il comandante Davi' per pianificare una avventura del genere.
Onestamente mi trovo a disagio a scrivere in questo topic pregno di supercompetenti e navigatori della domenica con tanto di fettine panate e polpette nel frigo che considerano la traversta una gita o poco piu'.
Bah Mad




@ quanto mi mancano i vaccari Cool Sad
Meglio l'ira del leone............
che l'amicizia dellle iene.
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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branchia ha scritto:
dogri ha scritto:

Ma che non sarà nemmeno un'avventura come viene normalmente intesa: da qui la delusione palpabile fra molte risposte, anche fra quelle di scherno.

Uno si sveglia la mattina con il bel tempo e dice : toh....c'e il sole , quasi quasi vado in Brasile in gommone. Sbellica Sbellica
Dimmi Dogri sarebbe questa per te un avventura?
Io credo di no.
La possiamo chiamare come si vuole , avventura , gita in gommone, oppure voglia di consumare benzina, rimane sempre e comunque una traversata che per tutti noi rimane solo un miraggio.
Ti posso assicurare che il comandante Davi' ha pianificato tutto nei minimi particolari ( pure le pisciate ),una traversata del genere non si improvvisa in un secondo, lui stesso ha detto piu' volte " la sicurezza al primo posto".
Lui dice da 2012 ma ti posso assicurare che nella sua testa l'idea e' partita molto prima.
Nessuno puo' solo immaginare le difficolta che ha trovato il comandante Davi' per pianificare una avventura del genere.
Onestamente mi trovo a disagio a scrivere in questo topic pregno di supercompetenti e navigatori della domenica con tanto di fettine panate e polpette nel frigo che considerano la traversta una gita o poco più.
Bah Sad


92 minuti di standing ovation
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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red1 ha scritto:
Chiedo scusa a tutti!
A voi perche' ho proposto un argomento di confronto che evidentemente non affascina e alle persone che porteranno a termine questa "gita" perche' c'e' palpabile scherno nei loro confronti.

Se ti riferisci a me, non credo proprio, soprattutto dall'alto delle mie max 15 MN percorse senza scalo.
A meno che tu non consideri "scherno" ogni considerazione che esuli dall'esaltazione assoluta del tuo eroe.

Un impresa nautica è tale perchè apre a nuove strade e nuove tecniche o tecnologie. Fa "scuola".
E perchè, in teoria, è ripetibile da chiunque possieda o creda di possedere tali capacità.
In molti raggiunsero l'America, ma solo Colombo seppe anche tornare indietro.
In moltissimi oggi, spesso senza nemmeno molta esperienza, attraversano l'Atlantico su mezzi di tutti i tipi grazie agli insegnamenti di quella prima traversata e alle moderne tecnologie.

Cosa poter quindi apprendere? Cosa dover capire?
Nel nostro piccolo, riusciremmo a trarre insegnamenti per tentare di andare (es) da Fiumicino alle Baleari col nostri mezzo?

Questa impresa ha molti spunti di grande interesse, ma come ho già detto dal mio punto di vista sono soprattutto tecnici. La rotta Atlantica prescelta mi sembra obbligata e in questo senso non apporta nulla di nuovo alla nautica.
Spunti che, certamente su scala più ridotta, possono essere utili a tanti gommonauti (o jacuzzonauti).
Per la navigazione sottocosta invece abbiamo già Dogri a cui domandare.

Ma è "ripetibile", se la Marina Militare è costretta a garantirmi rifornimento su uno scoglio praticamente disabitato?
Sarebbe come dire che posso andare in Sardegna, ma solo se la Marina mi fa il pieno a Montecristo.

Pur rendendomi conto che tale appoggio logistico farebbe perdere all'impresa il senso di "unicità" agli occhi del grande pubblico, mi sembrerebbe utile tentare invece la traversata su massima distanza tecnicamente possibile (1000-1200 MN?), anche se con l'ausilio di una nave appoggio per i rifornimenti (cosa cambia se me li scarica su uno scoglio?): ulteriori sfide tecniche da affrontare, che, forse, a posteriori migliorerebbero la nautica come si fa in molti altri campi
O forse dovremmo ammettere che esiste un limite di 800-900 MN, oltre il quale si incontrano inevitabilmente "catenarie galleggianti"???

Altrettanto interesse è dato dalla rotta.
Non ne so nulla e forse i velisti ne sanno più di me. Perciò mi domando se questo tipo di rotta è abitualmente percorso e quali caratteristiche meteomarine vi si trovano rispetto a quelle tradizionali?
O se è indifferente, vista la propulsione a motore?

Ed infine le problematiche fisiche.
Non tanto per le 40-50 e forse più ore in mare, quanto per l'effetto psicofisico che una lunga navigazione planata può determinare anche su persone altamente allenate, paragonata magari a nostre importanti esperienze.

Argomento wc a parte, che rimanda ad altra discussione un po' seria ed un po' goliardica precedentemente in essere con Gulliver
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Tenente di Vascello
SimoC
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red1 ha scritto:

Il fatto che il tutto si svolgera' in sicurezza puo' solo rallegrarmi.
Curiosita'! Quella si e tanta, per i dettagli tecnici come la carena del gommone, per i materiali utilizzati, per il consumo orario dei motori, per come sara' allestita la tenda per la notte, se avranno a bordo una radio in grado di coprire le distanze o si affideranno al telefono satellitare, ecc. ecc.
Ecco, questo era lo spirito con cui ho aperto questo topic, pura curiosita' gommonautica, niente campanilismo o volonta' di fare pubblicita' a chicchessia.


Ecco bravo Red, credo sia questo quello che incuriosisce chi ha voglia di navigare..
In merito all'intervista, chi segue dall'inizio la preparazione di quest'ultima avventura del Capitano Davi', sa perfettamente che quasi tutto è già stato discusso pubblicamente.. ma a volte la complessità di organizzazione di tale impresa porta a cambiare da un giorno all'altro anche quello che si era dato per definitivo!
Non escluderei altre novità in corso d'opera.. fa parte del gioco! Felice
L'importante è andar per mare
Tenente di Vascello
SimoC
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- 145/656
@Yatar
Ancora con il wc.. UT ma che problemi hai? Sbellica Sbellica Sbellica
L'importante è andar per mare
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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Ti rispondo io. È un vecchio scherzo con me.

Smile
Tenente di Vascello
SimoC
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Ahh.. ecco. Felice
L'importante è andar per mare
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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Comunque, per andar nel tecnico.....

Red, il gommo lo sai già quale è: il Noah29 EFB con i due motori da 200 consigliati calla casa.
Quello che cambia, dichiaratamente, è solo il layout di coperta.
Scommetto che nell'opera viva non vi sarà alcuna elaborazione.

Io non conosco il mezzo, ma vedendolo mi pare una discreta portaerei.....
Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
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@bobo.
Il gommone e' grande se rapportato ai nosti mezzi, con i quali facciamo navigazione nel Mediterraneo.
Pare che attraversata Gibilterra la navigazione costiera non sia proprio una passeggiata con gli alisei che spirano con una velocita' minima di 30 nodi. Quello che voglio dire che tutti ci interessiamo alla traversata oceanica dimenticando le migliaia di miglia da percorrere costeggiando l'Africa e l'America latina.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
stinger
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Sinceramente è da qualche anno che penso alla fattibilità dell'impresa, un po' per scherzo e un po' sul serio di tanto in tanto ne parlo agli amici. Io però farei una rotta a nord, Scozia, Faer Oer, Islanda, Groenlandia, Canada a Giugno /Luglio quando è sempre giorno e dandosi il cambio si può navigare anche di notte. Tratte non troppo lunghe che eviterebbero troppo combustibile a bordo e possibilità di sosta in caso di maltempo. Avevo letto qualche tempo fa che l'impresa in senso contrario era fallita causa, se ricordo bene, maltempo.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
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