Coronavirus o COVID19, la paura contagia anche l'Italia [pag. 288]

VanBob ha scritto:

Qualcuno me lo spiega con parole semplici?
Perché, vedete, tutto il resto è solo aria fritta!

Ho letto il nuovo decreto appena uscito.
Un mix tra burocratese, luoghi comuni, palliativi idonei a tranquillizzare le masse penalizzando solo alcuni soggetti economici e sociali eticamente più facilmente attaccabili.
In massima parte tecnicamente inutili, viste le esperienze precedenti.

A meno che non si pensi che imporre la mascherina in auto ad una coppietta di fidanzati possa salvarci dalla pandemia.
O che la colpa sia del calcetto....

Unica cosa chiara: una dichiarata impotenza.
imho

L'acqua ce la siamo già giocata.

L'aria è razionata e ...

l'aria fritta ce la faranno pagare.

L'aria è fetida, non fritta imho.
E permea il cervello della nostra classe dirigente.

Se ci soffermassimo a notare con quale velocità si diffonde il virus in una squadretta di calciatori supercontrollata e la paragonassimo al rischio di ammalarsi e di diffondere che corre un barman quando gli bevono il caffè al banco, capiremmo che non ci sono molte opzioni se non un alto senso civico.

Il rischio di un bus di studenti è allora paragonabile alla movida?

Blu raccontava dei corretti comportamenti dei propri figli.
Come vedo fare a tanti giovani.
Poi vado in giro e vedo vecchiette ultraottantenni con tanto di ossigeno e ausilio alla respirazione che cianciano tra loro senza mascherina a 30 cm di distanza...

E la soluzione qual è?
Vietare la festa di compleanno dei nipotini che inviteranno solo compagni di classe?

Yatar1963 ha scritto:

L'aria è fetida, non fritta imho.
E permea il cervello della nostra classe dirigente.

Se ci soffermassimo a notare con quale velocità si diffonde il virus in una squadretta di calciatori supercontrollata e la paragonassimo al rischio di ammalarsi e di diffondere che corre un barman quando gli bevono il caffè al banco, capiremmo che non ci sono molte opzioni se non un alto senso civico.

Il rischio di un bus di studenti è allora paragonabile alla movida?

Blu raccontava dei corretti comportamenti dei propri figli.
Come vedo fare a tanti giovani.
Poi vado in giro e vedo vecchiette ultraottantenni con tanto di ossigeno e ausilio alla respirazione che cianciano tra loro senza mascherina a 30 cm di distanza...

E la soluzione qual è?
Vietare la festa di compleanno dei nipotini che inviteranno solo compagni di classe?

Hai solo descritto una porzione di umanità.

E , purtroppo o per fortuna l'umanità non si ferma per decreto.

La soluzione è prendere per il fondo schiena il dpcm.

Così ci facciamo tutti due sghignazzate, con un argomento nuovo. Vi ricordate le matte risate con le autocertificazioni? Eh si quello era un umorismo fantastico.

Si lavora per rallentare e guadagnare tempo. Ogni respirata addosso a un altro può essere un contagio in meno, e tanti contagi in meno fanno negozi aperti e attività che non muoiono. Purtroppo si è dimostrato che le regole di buon senso non valgono e così si devono fare norme ridicole che prevedono comportamenti specifici.

Perché una squadra di dilettanti può giocare a calcetto e una di amatori no? Le risposte sono più di una.

A) se invece di 10 partite ne fanno 5 o 8 ci sono comunque meno partite e si rallenta.
B) dovendo scegliere si privilegiano quelli più organizzati perché l’indotto che si salva è maggiore e si perdono meno soldi (per tutti)
C) quelli più organizzati devono anche rispettare altri protocolli.

Però c’è già chi ha detto che i dilettanti e gli amatori si contagiano nello stesso modo, senza capire il concetto o forse capendolo ma senza interesse a farlo capire.

Comunque... se volete ascoltare un gruppo di idioti consiglio raitre in questo momento.

Gulliver ha scritto:

La soluzione è prendere per il fondo schiena il dpcm.

.

Sicuramente no.

Anche perchè sembra essere , oggi come oggi la soluzione migliore.

Ma mi sembra impossibile che migliaia di anni di tecnologia , sociologia, psicologia , filosofia , ricerca medica , letteratura e

conoscenza umana varia ,( sembra siano andati anche sulla luna ) abbiano prodotto niente di migliore di questo.

Oserei dire molto deludente se non poco credibile.

E ora , dalla stessa deludente umanità pretendiamo l'etica di un comportamento consono alla bisogna?

E' vero il Governo non sembra avere le idee particolarmente chiare. Però, fermo restando che il Presidente del Consiglio, in mezzo a quel simpatico coacervo di componenti il Consiglio dei ministri, è uno dei pochi a conoscere l'impianto normativo generale e si trova a dover mediare tra le alzate d'ingegno di non pochi componenti, oltre ai Presidenti delle Regioni, non mi sembra faccia molto peggio di altri governanti dei maggiori Paesi europei e manco dei vari Commander in Chief, da Mosca a Washington, passando per San Paolo del Brasile e via dicendo.
E' chiaro che ogni categoria vorrebbe provvedimenti su misura, ma è anche vero che qualche risultato si ottiene anche riducendo i contatti interpersonali in quelli che si dimostrano essere i luoghi maggiormente a rischio. Che non si possa giocare a calcetto o a pallacanestro a livello amatoriale non mi sembra un danno economico enorme e se i bar e ristoranti devono chiudere a mezzanotte, quando Cenerentola è già rientrata da un pezzo, è un una limitazione non propriamente draconiana.
Se proprio vogliamo, la diffusione del tele lavoro, smat working per gli acculturati, finirà per essere un bel danno per intere categorie nel campo della ristorazione collettiva specie nei grossi centri, ma tutti oggi, per i più svariati motivi, sembrano guardarlo con estremo interesse per il futuro post Covid. Grandi aziende in primis.
Alla fine per accontentare tutti si potrebbe fare un DPCM molto semplice e che accontenterebbe tutti :
" Premesso che il numero dei sanitari è quello che è, quello degli ospedali e dei posti in terapia intensiva pure, così come i posti nei cimiteri
Art 1) Ognuno fa come cavolo gli pare;
Art2) A chi tocca 'n s'engruna; (espressione gergale, ma di facile comprensione)

L'esempio del calcetto non è legato al dpcm ma al tipo di diffusione della pandemia.
Ovvero se in un gruppo di 11 sportivi l'infezione si diffonde così in fretta, possiamo logicamente dedurre che si diffonda in fretta e allo stesso modo anche in altri ambienti.

Giusto ridurre le occasioni. Certo!
Ma un conto è rischiare il contagio tra un gruppo certo fatto di una classe di studenti, professori, familiari e rispettivi amici.
Un conto è moltiplicare il rischio all'ennesima potenza aggiungendoci i contatti su un autobus.

Casa & lavoro? Ok, ci tutela.
Ma il ristoratore o il barista che va a lavorare alle 18, non lavora anche lui?
Anche se lavora con chi finito il lavoro non va a casa.
Idem il negoziante o il gestore di una palestra.

O vogliamo pensare che ci si contagia solo al bar e non nelle fabbriche o negli uffici?

Quindi stabiliamo pure che alcune categorie di lavoratori siano "untori"
Ma poi non chiediamogli tasse e contributi.

Pensare che una coppietta non convivente non si baci é da burocrati fuori di testa.
Pensare che il jogging non infetti e il walking si, pure.

Ok, vedo che le idee sono sempre molto chiare.
Di fatto nessuno ha risposto.