Coronavirus o COVID19, la paura contagia anche l'Italia [pag. 215]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Non mi intendo di cose sanitarie, ma resto fermo su quello che sostenevo millemila post fa: su questi temi, parla UNO, dice cose certe e serie e basta!

Hi visto il lancio della fase 2 e molti l'avranno testata sul campo: tra il ridicolo e il criminale su un piano operativo.
Pura presa per il.cu*o quando invece parlano di soldi.

Capendo un po' di più di altri temi, sono ormai giunto alla certezza che abbiamo un governo di individui deficienti, con capacità, preparazione zero e spina dorsale degna di un invertebrato.

Perché, a prescindere da complesse questioni economiche o ideologie politiche, sono gia deficienti in opere e missioni basiche.

Norme, regole, regolette di ogni tipo, sanitario e non, scritte da minus habens mentali.
Vessatori, capre e ignoranti con un popolo ben più intelligente di loro.

Gente che in un mondo normale per sfamarsi può solo leccare deretani. Inadatti a qualunque attività umana, compresa la pulitura generica di un cesso. Altro che bibite allo stadio.
E noi dobbiamo contare su costoro...

Nessun alibi, ovviamente! Per una volta vorrei evitare atteggiamenti politically correct, ritenendoli a questo punto pericolosi.

Dubito fortemente, da quel che sento, che l'opposizione sia meno umanamente indegna.

L'italiano una colpa ce l'ha: ancora consente a costoro di fare, disfare e parlare.
Le ultime due che ho detto, soprattutto!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Utente allontanato
Mailand
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- Ultima modifica di Mailand il 05/05/20 21:12, modificato 1 volta in totale
In Lombardia si continua a non capire ….. la (durissima) lezione per taluni non è bastata ……

Lettera inviata da un gruppo di medici lombardi al direttore di quoitidianosanità.it



Medici lombardi chiedono di poter fare i tamponi a domicilio

04 MAG - Gentile Direttore,
come medici operanti sul territorio lombardo riteniamo che nella “fase 2” sia fondamentale per noi poter disporre di tamponi nasofaringei per la diagnosi precoce della COVID-19 a livello territoriale. Finora è evidente, come testimoniato da esperienze locali e internazionali [1] [2], che i punti cardine della strategia di contenimento dell’epidemia sono la diagnosi precoce e l’isolamento dei casi e dei loro contatti.

La medicina del territorio ha un ruolo fondamentale in questo contesto, grazie alla sua capillarità e al rapporto diretto con i nuclei famigliari e le comunità [3]. Il Medico di Medicina Generale può intercettare e identificare precocemente i sintomi sospetti, con l’obbligo di segnalarli al Dipartimento di Malattie Infettive. Ha inoltre le capacità, potenziate dall’attivazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, di stratificare la gravità della malattia, impostare una terapia precoce e monitorare i casi mantenuti al domicilio, inviando solo i casi più gravi in Pronto Soccorso e permettendo la sostenibilità del sistema ospedaliero.

Per fare ciò, riteniamo di dover essere messi nelle condizioni di predisporre i tamponi diagnostici a livello territoriale: senza questa possibilità, il medico di famiglia può fare solo una diagnosi presuntiva, che non permette né di prescrivere una terapia adeguata, né di predisporre l’isolamento obbligatorio. Quest’ultimo può essere notificato soltanto dall’ATS, come conseguenza della positività al tampone.

Ci sembra doveroso, dopo due mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, poter dare risposte diagnostiche ai nostri assistiti che manifestano nuovi sintomi e assicurare loro una presa in carico tempestiva e adeguata, nonché dare indicazioni precise ai loro conviventi. Sarebbe imperdonabile incorrere nuovamente nelle stesse mancanze testimoniate finora e ben descritte in questo articolo de “Il Post”[4].

Tuttora, nella maggior parte delle aree di competenza delle ATS lombarde, viene sottoposto al tampone diagnostico soltanto chi accede al Pronto Soccorso - manifestando sintomatologia grave - e gli operatori sanitari sintomatici. Da pochi giorni, i MMG possono richiedere i tamponi di riammissione all’attività lavorativa e i test sierologici, ma soltanto a soggetti i cui sintomi sono terminati da più di 14 giorni. Ancora non ci è consentito richiedere tamponi diagnostici.

La scelta di utilizzare i tamponi non in fase precoce, ma dopo due settimane di assenza di sintomi, ci appare per certi versi un controsenso: la sensibilità del tampone faringeo è estremamente variabile in base alla fase della malattia e a fattori legati alla sua esecuzione [5]. Ciò significa che il test permette di avere un’informazione univoca quando positivo, ma se negativo non garantisce una risposta totalmente affidabile: potrebbe essere falsamente negativo e non escludere che il soggetto abbia contratto l’infezione [6].

Utilizzando i tamponi in questo modo corriamo il rischio di dare una falsa sicurezza a molti lavoratori che devono rientrare in attività; inoltre, continuiamo a non identificare i nuovi casi che si verificano sul nostro territorio, negando loro un’adeguata presa in carico e omettendo alla tutela della collettività l’isolamento dei contatti dei nuovi positivi.

I test sierologici potrebbero diventare un ulteriore prezioso strumento utile alla medicina del territorio [7]. Al momento attuale, tuttavia, le conoscenze in merito all’immunità sviluppata a seguito dell’infezione da Sars-CoV-2 non sono sufficienti per poter interpretare i risultati dei test sierologici in modo univoco [8]: con il prossimo avanzamento della ricerca scientifica in merito auspichiamo che il ruolo delle indagini sierologiche per la diagnosi di COVID-19 sia progressivamente implementato.

L’approccio domiciliare precoce non è realizzabile senza gli strumenti diagnostici esistenti a disposizione dei MMG. In previsione di un possibile aumento di casi in conseguenza della parziale riapertura del 4 maggio, i Medici di Medicina Generale devono essere forniti di mezzi adeguati per tracciare il contagio, contenerlo, e dare risposte adeguate ai nuovi casi. Il rischio che si corre è, da un lato, di continuare a non tener traccia della diffusione del contagio e, dall’altro lato, di lasciare i nuovi pazienti al domicilio ancora senza una diagnosi e un’adeguata presa in carico.

Maria Ajmone Marsan
Brescia

Clara Bartolaminelli
Brescia

Gaia Bozza
Brescia

Luigi Bracchitta
Milano

Michel Cardito
Brescia

Bianca Castiglione
Milano

Giulia Cerfeda
Milano

Chiara Coazzoli
Brescia

Simona Cocchi
Brescia

Coralie Destrijcker
Brescia

Elisabetta Domenighini
Brescia

Nicolò Fagioli
Pavia

Marta Favini
Milano

Lucia Fiore
Brescia

Francesca Gasparini
Brescia

Silvia Gregorini
Brescia

Sara Lazzarini
Brescia

Olga Levitchi
Brescia

Alessandra Mantelli
Brescia

Monica Mezzone
Brescia

Sara Parolini
Brescia

Sara Peschiera
Brescia

Maura Piardi
Brescia

Denise Putignano
Brescia

Gianbattista Radici
Brescia

Ilaria Smussi
Brescia

FONTI
[1] Peck KR, Early diagnosis and rapid isolation: response to COVID-19 outbreak in Korea, Clinical Microbiology and Infection, https://doi.org/10.1016/j.cmi.2020.04.025.
[2]https://www.sanitainformazione.it/salute/visite-domiciliari-cure-precoci-e-controllo-da-re moto-con-il-modello-piacenza-il-coronavirus-si-sconfigge-casa-per-casa/
[3] Dunlop C. et al. The coronavirus outbreak: the central role of primary care in emergency preparedness and response. BJGP Open 2020; DOI: 10.3399/bjgpopen20X101041
[4] https://www.ilpost.it/2020/04/22/lombardia-malati-sospetti-covid-non-esistono/
[5] Li Y, Yao L, Li J, et al. Stability issues of RT‐PCR testing of SARS‐CoV‐2 for hospitalized patients clinically diagnosed with COVID‐19. J Med Virol. 2020;1–6. https://doi.org/10.1002/jmv.25786
[6] Winichakoon P, Chaiwarith R, Liwsrisakun C, Salee P, Goonna A, Limsukon A, et al. Negative Nasopharyngeal and Oropharyngeal Swab Does Not Rule Out COVID-19. J Clin Microbiol 2020. https://doi.org/10.1128/JCM.00297-20.
[7] https://www.evaluate.com/vantage/articles/analysis/spotlight/covid-19-antibody-tests-face -very-specific-problem
[8] Long, Q., Liu, B., Deng, H. et al. Antibody responses to SARS-CoV-2 in patients with COVID-19. Nat Med (2020). https://doi.org/10.1038/s41591-020-0897-1


04 maggio 2020
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Un caro saluto al mio grande amico Ciccio!
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 2143/3393
Ma, riassunto sarebbe che tutto quello che si può evitare non si fa (perché costa!) e nonostante abbiano detto e scritto che siamo prontissimi ad evitare la debacle della prima ondata di virus (anche di più) in poche parole non hanno capito un caxxo.
Tocca viver de fortune e no xe una bela roba......
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 2144/3393
Rocky6 ha scritto:
Ma, riassunto sarebbe che tutto quello che si può evitare non si fa (perché costa!)......
.......Tocca viver de fortune e no xe una bela roba......

Un esempio tra mille, nelle mille mila situazioni sanitarie, sociali ed economiche in mano alla gestione di incapaci ignoranti.

Se perfino io perdo la pazienza, evidentemente si sta esagerando.
Perché la vita è la nostra: fisica, economica e sociale!
.
La buona notizia è che nelle Marche hanno riaperto diporto: porti, marine e navigazione. Ma si può andare solo in 2!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio
Dada77
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- 2145/3393
Ma se io sono stato (e sto) chiuso in casa da 2 mesi con moglie e figli, che senso ha che in barca possiamo stare solo in 2?

Vale anche per membri dello stesso nucleo familiare?
Daniele
La rinascita del Phoenix....
https://m.youtube.com/watch?v=T3creDbTP3M
https://youtu.be/dRLaLGarif0

La rinascita del Genesis....
https://youtu.be/iCkgnupbnDQ

La rinascita del Gaudium....
https://youtu.be/6Eq9UWFyWZM
Capitano di Corvetta
duilio
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Mailand ha scritto:
In Lombardia si continua a non capire ….. la (durissima) lezione per taluni non è bastata ……

Lettera inviata da un gruppo di medici lombardi al direttore di quoitidianosanità.it


Dico la mia, fuori dai denti.
Ben venga la ribellione di nostri medici di famiglia alle linee guida della sanità lombarda. Hanno tutte le ragioni: qui da noi viene loro negata la possibilità di richiedere tamponi, a differenza di quanto avviene in altre regioni, Veneto in primis.
Il che significa che qui da noi viene alla fine negato ai cittadini l’accesso a strumenti diagnostici idonei.
E quindi significa che se si muore di più che altrove non è solo questione di sfortuna.
La linea-guida dell’ATS di Brescia in merito ai tamponi l’avevo riportata qui dieci giorni fa e ha dell’incredibile.
“...Si sottolinea che il MMG/PLS non deve mai richiedere l’effettuazione del test di conferma per i propri assistiti in quanto l’effettuazione del tampone è riservata ai pazienti sintomatici in fase di ricovero ospedaliero.
La domanda che mi faccio è : cui prodest?
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 2147/3393
2 persone.....
Parenti? Congiunti? Affini? Semplici Consocenti?? Coppia di affiatati scafisti?
2 persone!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Utente allontanato
Mailand
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… a chi giova … anch'io non riesco proprio a capirlo. Di sicuro non a noi come cittadini della Lombardia ma anche dell'intera Italia. Se in un condominio …. un appartamento …. continua ad essere in fiamme non è che tutto il resto degli abitanti possano pensare di starsene tranquilli.

Qui stiamo parlando di una regione …. e dei suoi responsabili che hanno un nome ben preciso … Fontana/Gallera … che non hanno ancora ben compreso che una situazione di emergenza come questa non la si combatte con la propaganda a suon di proclami e di schizofrenici provvedimenti. I risultati di quanto (non) è stato fatto nella gestione territoriale del contagio sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti ….. 14.500 vittime in Lombardia contro le 1.500 dell'adiacente Veneto.

Ora qui … è tutto in gran parte ripartito … la quantità di gente e di auto in movimento è analoga a quella di qualsiasi altro giorno ante COVID 19. Ma cosa ci aspetta da qui a due settimane quando i contagi frutto di questa situazione saranno evidenti e conclamati?
Un caro saluto al mio grande amico Ciccio!
Site Admin
VanBob (autore)
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Se avessi sentito Trump lo sapresti.
"Riaprire a costo di un maggior numero di morti". Come se non ne avesse già abbastanza...
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Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 2150/3393
Quoto Van: mettere la polvere sotto il tappeto! Il nuovo mantra non scritto.
Sperando di fare in modo che la polvere sia contenuta dal modesto tappeto.

E il prezzo più alto lo pagheranno soprattutto quelle aree e quei territori che hanno subito meno contagio, quindi hanno avuto meno " infetti sconosciuti"

Intanto parlano.... parlano.... parlano.
Ognuno dice la sua, a volte a ragione, più spesso ad mikiam.
Continuano a ragionare per "Regioni" e non per aree o microaree più o meno colpite.....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet

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