Notarelle su assetti e dintorni. [pag. 24]

Un ringraziamento
Seguo con molto interesse questi topic tecnici, alimentati dalla cultura tecnologica dell'Ing. Donno.
Non avevo mai pensato alla grande complessità, che comporta la progettazione delle carene su imbarcazioni plananti, viste le innumerevoli variabili che entrano in gioco; ognuna con il suo apporto e con la sua legge di variazione.
L'Ing. Donno si sta limitando ad illuminare la mia ignoranza sugli effetti che ha la forma di una carena; mi vengono i brividi solo a pensare al calcolo delle sollecitazioni, che una carena subisce nelle varie sezioni.
Come tecnico, esperto di processi di produzione, immagino che i cantieri vogliano risparmiare sugli spessori della VTR ed ottimizzare quindi il consumo dei materiali riducendo dove possibile il loro utilizzo.

Ho un dubbio che mi frulla per la testa e mi piacerebbe sapere se è oggetto di valutazione nel processo di progettazione; faccio riferimento ad un disegno che è commentato da VanBob a pagina 21:
Per pressione si intende il rapporto del peso (numeratore) su di una superfice (denominatore).
Aumentando la velocità, è vero che la superfice bagnata diminuisce? (denominatore)
La maggio parte emersa (non più soggetta alla legge di Archimede) fa aumentare il peso? (numeratore)

bobo ha scritto:

Citazione:

sollevamento di planaggio di 0,23 m. (più immersione e superfice bagnata) contro i soli 0,17 m

perdonami Franco: come devo leggere quella tua frase?
il "sollevamento di planaggio" è riferito allo scafo che si innalza o al suo bordo bagnato che si alza?
La parentesi mi farebbe propendere per la seconda ipotesi, ma magari non ho proprio capito ciò cui ti riferisci.

grazie

Forse intendeva un sollevamento di planaggio che provoca una immersione a poppa + 0,23 mm ?

Bobo domanda:
" perdonami Franco: come devo leggere quella tua frase?
il "sollevamento di planaggio" è riferito allo scafo che si innalza o al suo bordo bagnato che si alza?
La parentesi mi farebbe propendere per la seconda ipotesi, ma magari non ho proprio capito ciò cui ti riferisci."

Significa quello che cerco di spiegare meglio con il disegno qui sotto.

Domanda Vetspin:
"Cosa rappresenta l'ultima riga peso/potenza effettiva?"
La potenza effettiva è la percentuale della potenza installata che è trasformata in spinta al netto del rendimento del sistema propulsivo adottato.

Su grafico maggiori informazioni qui.
https://www.gommonauti.it/ptopic43106_eliche_una_modifica_molto_consigliabile.html?sp_pid=583979#583979

Come linea di tendenza semplificata ed a proposito di “assetti” e di secchiate di benzina buttate via.
Se uno scafo arriva a 30 nodi con un motore da 100 hp e con un rendimento dell’elica pari al 50% per quella velocità richiede una potenza effettiva di 50 hp; gli altri hp sono dissipati scaldando l’acqua.
Con un peso dello scafo di 1000 kg. il rapporto peso/potenza installata è 10kg/hp e quello peso/potenza effettiva è di 20kg/hp.

Riferendosi allo schema sopra se monto il motore “alto” e con elica di tipo adatto per cercare qualche nodo in più di velocità max andrò verso rendimenti inferiori in assoluto (per il tipo di elica da usare) e, mantenendo la stessa elica, verso un progressivo crollo del rendimento per ogni progressiva diminuzione di velocità.
Vedere nel grafico i rendimenti per le diverse tipologie di eliche a 30 e 45 nodi. (e leggere le avvertenze sul grafico)

Prescindendo dalle forme dello scafo usato e dalla sua sua curva di rendimento e da altre “trascurabili cosette” che interagiscono.

A proposito di altezza di montaggio del motore, ultimamente ho eseguito alcune prove "sul campo" per cercare di ottimizzare il rendimento, perchè come spesso accade nella nautica quello che si ottiene con dei calcoli non sempre corrisponde alla realtà.
Normalmente monto un'elica inox Suzuki 16X20 e avendo una 16X21.5 a disposizione, ho fatto prima il paragone tra le 2 e poi un nuovo confronto sollevando il motore di circa 3-4 cm.
Questi sono i dati:

Lomac 660IN - Suzuki DF150
condizioni del mare: calmo
vento teso di circa 10 nodi al traverso
una persona, 50 litri di benzina, 10 di acqua
misurazione tramite GPS Lowrance 4800 con sensore flusso EP-60R
motore 1cm. sopra la linea di chiglia (lift basso) - trim neutro

Elica 3X16X20

giri.................... velocità...............consumo (mn/l)

1100....................4.80.....................1.60
1500....................5.70.....................1.20
3000....................18.4.....................1.20
3500....................22.0.....................1.20
4000....................26.7.....................1.12
4500....................30.5.....................1.00
5000....................34.0.....................0.90
5500....................37.0.....................0.80
5900....................39.5.....................0.70

Elica 3X16X21.5

giri.................... velocità..............consumo (mn/l)
1000....................4.20.....................1.80
1500.....................n/a.......................n/a
3000....................18.9.....................1.20
3500....................23.0.....................1.20
4000....................28.0.....................1.10
4500.....................n/a.......................n/a
5000....................35.5.....................0.84
5500......(max).....38.4.....................0.72

Con l'obbiettivo di recuperare qualche giro e poter tenere la 21.5 visto che ha un consumo generalmente più basso ma non arriva ai regimi previsti, ho alzato il motore di un foro, adesso la piastra motore è circa 4-5 cm. sopra la linea di chiglia. Le condizioni meteomarine delle rilevazioni sono le stesse.

Risultati con montaggio alto: l'elica da 21.5 non prende più giri e si ferma esattamente a 5500 come prima dello spostamento con gli stessi valori di velocità, lato decisamente negativo è che invece sono aumentati i consumi sia rispetto alla 20 che alla 21.5 a montaggio basso.
Risultati opposti con la 20 a montaggio alto, ha guadagnato 100 giri e adesso arriva a 40,5 nodi a 6000 giri esatti rispetto ai 39,5 a 5900 di prima e a 38,4 della 21.5. Il risultato di maggor interesse è il consumo, a manetta registra 0,76 mn/l., a 5000 giri 34 nodi e 0,95 mn/l., a 3500 (crociera usuale) 22.5 nodi a 1,23 mn/l. meno di 18 l/h. La velocità min. di planata si è ridotta da 12 a 10,5 nodi e non si registra nessuna cavitazione, neanche virando secco in accellerata.

Non capisco perchè con l'elica più lunga non si ottengono miglioramenti ma peggioramenti rispetto all'altra, il motore sicuramente farà più fatica ma la diminuzione d'attrito del piede e l'elica che lavora a minor pressione dovrebbe essere la stessa.

buona sera amici

come da titolo del topic mi inserisco per avere qualche notarella su assetti e dintorni dal autore del topic
so che l'ingeniere Donno con i suoi interventi da lezioni di concetto generalizato, e bene... forse dalla mia idea di modifica viene fuori qualche lezione generica.
mal che vada mi aspetto sentire dire di lasciar perdere.... oppure ne la modifica A ne B........... la Donno modifica

la mia idea

https://www.gommonauti.it/ptopic37191_la_nuova_ropanda.html?sp_pid=769036#769036

grazie

Ropanda !
Oltre allo "spirito di gruppo" far finta di niente di fronte ad una richiesta garbata e gentile come la tua non rientra nelle mie attrezzature genetiche ed inoltre non sono capace di abbandonare qualcuno in mezzo al mare avendo la possibilità di rimorchiarlo a ridosso.
Fammi pensare un momento ma ad occhio direi che è possibile risolvere con una quantità e complessità di lavoro minore di quanto si possa credere anche se, credo, visto che non siamo lontani poi sarà meglio che venga da te a fare qualche rilievo di persona.

Intanto rileggiti quello che scrissi a suo tempo ed in particolare dove segnato dalle frecce.

Franco se infinito!!
Stiamo per assitere ad un nuovo spettacolo!!!!

donno ha scritto:

Ropanda !
Fammi pensare un momento ma ad occhio direi che è possibile risolvere con una quantità e complessità di lavoro minore di quanto si possa credere anche se, credo, visto che non siamo lontani poi sarà meglio che venga da te a fare qualche rilievo di persona.

Intanto rileggiti quello che scrissi a suo tempo ed in particolare dove segnato dalle frecce.

non posso lasciar di ringraziare la sua disponibilità, sono convinto, che indipendentemente della caratteristica unica della mia carena usciranno noterelle concettuali generali.

mi ero quasi convinto , dico quasi, ma adesso mi resta una possibilità, di tenermelà così e navigare con il mare poco mosso (onde 40 50 cm) con il trim totalmente negativo, con il conseguente maggior attrito, maggior consumo ecc .

diciamo che le due alternative pensate da me, sono abbastanza invasive e laboriose, ma sensa nessun compromesso attendo la Sua opinione.

tengo sempre presente il Suo precedente consiglio, che ho fatto senza dubbio. solo che per un fattore estetico non ho aumentato considerevolmente verso prua l'angolo B,

visto che non siamo lontani poi sarà meglio che venga da te a fare qualche rilievo di persona.

questo non mi è passato ne remotamente per la testa ringrazio ma non vorrei togliere del Suo tempo, cmq sapia sarà un onore.
saluto

Allora come posso montare un gambo L Honda di 508mm su uno specchio di circa 540mm? sarei alto di circa 32mm cioè la piastra anticavitazione sarebbe più alta della V della carena di circa 32mm.
Cerco suggerimenti.

Andrea, hai cambiato il motore?