Notarelle su assetti e dintorni. [pag. 21]

Meglio evitare insostenibili parallelismi o derivazioni di "se.... allora ....." tra aerodinamica e fluidodinamica ed anche evitare di fare confusione tra vortici e turbolenze; meglio evitare anche altri riferimenti e conclusioni.

La presenza di onde non elimina ma, deformando una maggiore massa d'acqua, aumenta necessariamente la produzione di vortici di scala ed anche di turbolenze e miscelazioni sia obbligate che libere.

Qualche riferimento più specifico lo trovate qui:
https://www.gommonauti.it/ptopic44420_carena_liscia_o_rugosa.html?start=30

Per i più pigri ne riprendo una parte.

" L’attrito è tra le molecolecole della massa d’acqua resa vorticosa dall’interazione con le forme della carena.
Questi vortici iniziali che si formano nelle immediate vicinanze della carena trasmettono la vorticosità alle molecole adiacenti trasferendo l’energia ricevuta ed innescando altri vortici più piccoli che poi fanno lo stesso con altri ancora più piccoli con una cascata di energia, con un intervallo inerziale, che non dissipa energia ma la trasmette a quelli finali più piccoli di tutti che sono quelli che dissipano trasformandola in calore l’energia cinetica immessa nel sistema. Si chiamano vortici a scala come le equazioni per descriverli e calcolarli che sono appunto conosciute sotto il nome di equazioni di scala."

donno ha scritto:

Meglio evitare insostenibili parallelismi o derivazioni di "se.... allora ....." tra aerodinamica e fluidodinamica ed anche evitare di fare confusione tra vortici e turbolenze; meglio evitare anche altri riferimenti e conclusioni.

il mio era un pensare a voce alta che, vista la mia totale ignoranza si concludeva con un .....o no?

Ce l'aveva con me

si, forse lo ha detto a te per farlo sentire anche a me

Nel mentre posto alcuni dettagli della carena

Prima il più importante cioè che mi dispiace se ho dato l’impressione di avercela con qualcuno e in particolare con Fran.

Poi qualche chiarimento che penso dovuto.

Ho scritto “... potrebbe fare intuitivamente pensare ad uno scorrimento laminare, senza vorticosità, mentre è la parte totalmente vorticosa con vortici ... “

Ha affermato vetspin “... ma un gommone che viaggia a 30 nodi sbattendo sulle onde in maniera casuale difficilmente potrà produrre turbolenze "pure" quindi assolutamente prive di aria
..............o no!!! “

Analizzando :
se scrivo:
due più due fa quattro o no ?
oppure
due più due fa quattro ?
O no ?
uso una forma dubitativa, una richiesta di correzione o conferma.

se scrivo:
Due più due fa quattro.
O no !!!
uso una forma affermativa dove “o no !!!” ribadisce e rafforza l’affermazione.
Poi “o no!!!” (tre punti esclamativi) viene riproposto ma adesso modificato in “o no ?” (punto interrogativo) e naturalmente preceduto dall'usuale “vista la mia totale ignoranza”
Capita che le toppe siano peggio del buco.
O no ?

Mi domando: era opportuna o utile la mia precisazione, il filtraggio tra segnali e rumori di fondo, sulla differenza tra vorticosità e turbolenze e tra supposizioni e affermazioni ? Di rumori di fondo per coprire i segnali ne diffondono a sufficenza quei gazzettieri di settore sponsorizzati per attribuire talenti a chi non ne ha ed asserviti alla promozione di idee che da se stesse non sarebbero vendibili.
Lasciamoli a loro, alle loro gazzette, ai loro forum.

woodste la carena è identica alla mia, nonostante il mio sia il modello vecchio...

anche io non plano sotto i 14 nodi.

Si le carene sono identiche ma la mia rinforzata in alcuni punti...
Da quello che capisco è che è una carena che plana sopra i 14 ma vorrei capire se ci sarà il modo di abbassare sta velocità minima di planata.

Dal numero dei "o no" seguiti da innumerevoli punti esclamativi o di domanda si capisce che sicuramente, parlo per me, qualche cosa mi sfugge.

D'altra parte capisco che spiegare dei concetti che richiedono conoscenze specifiche a chi queste conoscenze non ha non è semplice.

Cercare di aver capito qualcosa e chiedere conferma attraverso dei post più o meno sballati come i miei implica un certo disturbo all'andamento dell'argomento trattato, ma se non sono sicuro di aver imparato l'alfabeto e di averne padronanza difficimente potrò cominciare a parlare.

Un pò come tutti qui nel forum abbiamo bisogno di leggere più volte i post dell'Ingegnere, malgrado l'impegno qualcosa riesce sempre a sfuggire vuoi perchè distratti da mille cose, vuoi per presunzione, ma molto spesso solo per grassa ignoranza.

D'altra parte il forum rappresenta una popolazione molto eterogenea di professionalità e non avendo tutti delle competenze specifiche ci troviamo a intervenire li' dove si può dare un contributo o dove lo si può prendere, ma l'importanza e l'interesse che questo thread suscita e davvero tanta e non riuscire a seguirlo è dal mio punto di vista un'occasione sprecata.

Di questo, chiaramente, non ne faccio colpa a nessuno se non a me stesso se non ho mai avuto il coraggio di affrontare studi
specifici cosi' attinenti con la mia passione, ma in gioventù si pensava che bastasse mettere in moto un fuoribordo e dare gas per dire di essere dei marinai.

Col tempo tante cose sono state riviste e rivisitate e oggi cerchiamo di capire il perchè dei comportamenti dei nostri mezzi, tutto grazie al confronto e alla disponibilità di chi per interesse o per lavoro mette sul piatto disponibilità, esperienza e conoscenza.

Sono abbastanza giovane nel forum e a volte, preso dall'entusiasmo, posso farmi prendere la mano, mi scuso di ciò.

Ingegnere, abbia pazienza, ma siamo dei ragazzi curiosi e con poca pazienza, ma con tantissima voglia di conoscere ciò che poco conosciamo, scusi il giro di parole, e che muove la nostra passione.

Scusate, riprendo uno degli ultimi messaggi di Donno e in particolare la seguente immagine....

Dove si vede una carena in movimento da sott'acqua e il relativo grafico delle pressioni (sopra).
La zona contrassegnata dalla "A" è una zona in cui l'acqua è praticamente ferma. In quella zona la pressione esercitata sulla carena è massima (si vede dal grafico). La pressione diminuisce via via che ci si avvicina alla poppa per diventare addirittura una depressione nella parte immersa.

Alcune riflessioni:
1) - che effetto produce (se lo produce) quel flusso contrario al senso di marcia? Pressione? Depressione? Resistenza? Nulla?

2) - considerato l'esempio di alcune pagine fà sul mezzo ad assetto costante visibile QUI, "lavora"anche la parte emersa della carena?

3) - considerando l'effetto di maggior "possibile" depressione prodotta dalla carena man mano che si arretra, quanto e come influisce sulla velocità minima di planata di woodoste il prolungamento della carena del suo gommone che viene così esaltato commercialmente?