Notarelle su assetti e dintorni. [pag. 20]

Tenente di Vascello
vetspin
Mi piace
- 191/242
non so perchè , ma eventuali vortici non possono uscire fuori dall'acqua, possono però scendere verso il basso, alcuni e a formare una "coda di rondine" le cui punte dovrebbero chiudere in senso centripeto altri......chissa le risate dell'Ing. Sbellica
Tenente di Vascello
marcotan
Mi piace
- 192/242
La convinzione di molti consumatori e utenti, che si possa valutare una carena semplicemente guardandola, è utopia?
Spesso questo convincimento alberga in noi in maniera imponente ed inveterata.
Quante volte io stesso al porto ho esaltato il mio Marshall esordendo con gli amici: "ma vedi che carena, che V profonda che ha il mio M80...sai come taglia le onde?!?!" per poi riferirmi al mio vicino ( che ha uno Z...della stessa misura o su per giù ): "vedi che questo è quasi piatto...usalo al lago che è meglio".
Ma è semplice persuasione o è veramente possibile farsi un'idea di cosa stiamo comprando, sulla base di ciò che vediamo e senza fare la prova in mare che offrire, come sappiamo, è retaggio e possibilità di pochissimi venditori?
Spesso poi si valuta una carena uguale o quasi uguale a qualche altra?
Passo la vexata quaestio a Voi...ma ovviamente sarebbe opportuno che intervenisse Donno ad illuminarci ancora...anche se credo che l'amico Franco non si farà attendere a lungo!
Spero che questa discussione porti a scelte più ponderate e che funga da vademecum per coloro che potrebbero prendere clamorosi abbagli...all'imminente salone di Genova!!
Marco
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 193/242
Mi sembrava che Donno avesse accennato a turbolenze prive di aria, quindi invisibili!
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Tenente di Vascello
vetspin
Mi piace
- 194/242
VanBob ha scritto:
Mi sembrava che Donno avesse accennato a turbolenze prive di aria, quindi invisibili!


Questa mi deve essere proprio sfuggita.

Anche se onestamente mi viene difficile pensare a turbolenze prodotte in acqua da un mezzo che la attraversa a una certa velocità prive di aria!

In laboratorio con un mezzo immerso in una vasca con simulazione di moto costante è una condizione raggiungibile, ma un gommone che viaggia a 30 nodi sbattendo sulle onde in maniera casuale difficilmente potrà produrre turbolenze "pure"quindi assolutamente prive di aria

..............o no!!! Embarassed
Sergente
Capitan Circio
Mi piace
- 195/242
Sera
questa carena è completamente l'opposto di quella del king. Dove poggia il motore è incavato nello specchio di poppa e hai lati del motore si creano 2 specie di flaps obliqui. A questo punto l'elica dovrebbe spingere in un punto non influenzato dalle turbolenze laterali.
Notarelle

Notarelle
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 196/242
vetspin ha scritto:
Anche se onestamente mi viene difficile pensare a turbolenze prodotte in acqua da un mezzo che la attraversa a una certa velocità prive di aria!

Dimentica lo strato superficiale e "immagina" l'acqua 20/30/40 cm più in basso...
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Tenente di Vascello
vetspin
Mi piace
- 197/242
VanBob ha scritto:
vetspin ha scritto:
Anche se onestamente mi viene difficile pensare a turbolenze prodotte in acqua da un mezzo che la attraversa a una certa velocità prive di aria!

Dimentica lo strato superficiale e "immagina" l'acqua 20/30/40 cm più in basso...


Think Think

se penso solo allo scafo riesco tranquillamente a convincermi,ma a formare le turbolenze contribuisce anche il motore che lavora proprio alle quote che stai dicendo e sappiamo bene che se montato troppo in alto, ma secondo me anche se montato alla perfezione, "prende" aria che arriva dalla carena frullandola all'indietro.

Se immaginassi un fluido attraversato dal nostro gommone formato da olio allo strato superficiale e subito sotto acqua la prima cosa che mi viene in mente è un emulsione, perchè ritengo che l'olio(aria) riesca ad arrivare nella quota che dicevi prima, miscelandosi all'acqua...........o no? Rolling Eyes
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 198/242
Ho esagerato nella profondità ma nel suo ultimo post Donno afferma...

Donno ha scritto:
Accompagno il disegno con foto che visualizzano l’andamento del fluido di una carena in planaggio segnalando che la parte di acqua direttamente a contatto con la superfice di carena potrebbe fare intuitivamente pensare ad uno scorrimento laminare, senza vorticosità, mentre è la parte totalmente vorticosa con vortici a cascata di dimensione decrescente e che dissipano gran parte dell’energia (la potenza del motore) immessa nel sistema.
La trasparenza non è perciò conseguenza di flusso laminare ma di flusso senza miscelazione d’aria

... che lascia pensare proprio, applicando il concetto al tuo "fluido attraversato dal nostro gommone formato da olio allo strato superficiale e subito sotto acqua", che l'olio sarebbe fortemente agitato invece di essere bello liscio e lineare come sembra a causa della trasparenza dovuta alla mancanza di aria.

Che poi alle profondità superiori, 20/30/40 cm, si formino altri movimenti dovuti al passaggio del mezzo è un dato di fatto acclarato già da tempo.
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
Mi piace
- 199/242
Dall'alto (anzi, dal basso Sbellica ) della mia ignoranza fluidodinamica e turbolentistica, prova a spiegare il fenomeno applicando il suggerimento che spesso do ai miei allievi, mutuato da un personaggio abbastanza famoso, Galileo Galilei prayer , osservando il mondo che ci circonda, da cui spesso riusciamo a trarre informazioni e spiegazioni molto interessanti.
Parlo degli aeroplani che, evidentemente, formano dietro di loro (e di sopra, di sotto, a destra e a manca) evidenti turbolenze.
Le stesse turbolenze che molti di noi hanno notato osservando le estremità laterali degli alettoni di una auto di formula 1.
E, evidentemente, nè gli aeroplani nè le automobili galleggiano nell'acqua UT

Inoltre, è importante sottolineare che le turbolenze hanno un loro contenuto energetico, derivante dalla perturbazione indotta; questo contenuto energetico non può derivare altro che dalla conversione di energia che qualcuno o qualcosa avevano introdotto nel sistema.
Si pone quindi l'opportunità di "sfruttare" questa energia residuale, ancorchè degradata, per qualche scopo. Ma, evidentemente, per fare quest'ultima operazione "ci vuole orecchio" Wink



Meditate, gente, meditate Felice
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Capitano di Fregata
woodoste
Mi piace
- 200/242
- Ultima modifica di woodoste il 07/10/12 12:16, modificato 2 volte in totale
Come da richiesta.... .. non vi preoccupate ne farò altri.
Il mare in questa situazione non è calmissimo.
Sailornet

Argomenti correlati