L'elica incide sulla velocità minima di planata?

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VanBob (autore)
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- Ultima modifica di VanBob il 11/03/14 02:44, modificato 1 volta in totale
Un'elica incide sulla velocità minima di planata?
Se sì, come e perché?

Questo topic è degenerato: https://www.gommonauti.it/ptopic68202_elica_giusta_per_saver_cabin_540_mercury_40_60.html

Vediamo adesso se, al posto delle polemiche, siamo capaci di tirar fuori un ragionamento basato su leggi fisiche piuttosto che sul "sentito dire".
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Ammiraglio di squadra
martiello123
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riporto la mia opinione scritta nell'altro topic ... :"la velocita' minima di planata, e' quella velocita' necessaria e suffficiente a far si che si generi quella portanza (vettore forza orientato verso l'alto) utile a contrastare il peso dello scafo (vettore forza orientato verso il basso) . e' vero che con un'elica di diametro maggiore o a 4 pale, la massa d'acqua spostata e' maggiore, cosa che determina un ingresso in planata in un tempo inferiore o lo facilita nel caso di un rapporto peso/potenza (scafo/motore) sfavorevole, ma non vedo per quale spiegazione fisica la velocita' minima di planata dovrebbe abbassarsi. oltretutto una volta raggiunta la velocita' minima di planata, in genere essa viene mantenuta con una posizione del trim prossima a quella neutra per cui non riesco nemmeno ad ipotizzare un "aiuto" utile da parte dell'elica al sostentamento dello scafo ."
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Yatar1963
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Sembrerebbe che in condizioni ottimali la risposta sia no, perchè la velocità minima di planata è sempre la stessa.

Può essere vero il contrario: ciòe che un'elica "sbagliata" non fornisca nell'immediato sufficiente energia a far uscire la barca dall'acqia per tempo, che a sua volta ha bisogno di più velocità di quella minima necessaria no riuscendo per tempo ad assumere un assetto idrodinamico corretto.

Faccio due conti e riporto la mia esperienza diretta. A voi commenti giudizi e considerazioni.

Sono passato dall'elica 3P alla 4P. In quest'ultima il diametro è maggiore (1/4 di pollice, se ben ricordo). il passo, dopo la rettifica della 4P, retsa quasi uguale (19 la prima, da 20 a 19 virgola-qualcosa la seconda)

I fatti:
con la 4P la barca plana "prima" ma inteso come tempo e non come velocità.
Difficile dire se plana a velocita minore. A giri minori sicuramente sì
La differenza di velocità verificata a GPS mi pare minima (intorno a 0,5 nodi in meno) e quindi non me la sento di dire che plana a velocità più bassa, in quanto dovrei quindi essere certo che quel 4-5% di differenza che mi par di notare siano reali e non frutto del mio colpo d'occhio (oltre alle condizioni del mare)
Potrei fare i conti sui giri (certamente inferiori rispetto alla 3P), ma perchè siano corretti dovrei anche avere certezza del regresso reale

Quindi ho fatto il ragionamento contrario e mi sono documentato sulla "velocità critica al dislocamento" (cioè la massima velocià raggiungibile in dislocamento), ricavabile con la formula:
"radice quadrata della lunghezza immersa dello scafo (in piedi) moltiplicato il coefficiente di 1,34" (molti lo intendono compreso tra 1,3 e 1,4)
Da questa, il passo successivo è il calcolo della velocita minima di planata, dove è necessario fornire una quantità di energia pari ad 1,5-2 volte la precedente.

Il Sunday Job è 7 metri e al galleggiamento direi 21,5 piedi circa
Quindi la velocità critica è di 6,21 nodi ca. calcolata secondo la formula, quella minima di planata 12,42 ca. (6,21x2) che, più o meno è effettivamente la mia velocita di planata.

Tenuto conto degli "arrotondamenti" mi paiono entrambi dati corretti, raggiungibili senza sforzo.
E' vero che spingendo un po si pò mantenere un dislocamento forzato (molta spinta, poco rendimento) e si arriva ad 8-8,5 nodi, ma in realtà credo sia una zona "grigia" in quanto la prua già comincia a provare superare la sua onda, anche se non ce la fa.

Se non fosse che i coefficienti molto larghi credo siano dovuti al tipo di carena
Infatti mi accorgo che un adeguato uso del trim può contemporaneamente ritardare la planata ma raggiungerla a velocita minori e rilevabili (diciamo quasi un nodo)

Sembrerebbe quindi che un'elica di maggior diametro e magari a 4 pale può sicuramente fare uscire prima la barca dall'acqua, in quanto fornisce più energia, ma non più velocità.
Ma perche la barca assuma l'assetto di planata, necessita comunque di una velocità minima, dalla quale non si può prescindere.

Che ne pensate?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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VanBob (autore)
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Uno scafo senza motore "spinto" da dietro, o trainato da prua, potrà planare?
Per rispondere a questa domanda non tenete conto del punto di applicazione della forza ma fate conto che essa sia applicata uniformemente.
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martiello123
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VanBob ha scritto:
Uno scafo senza motore "spinto" da dietro, o trainato da prua, potrà planare?
Per rispondere a questa domanda non tenete conto del punto di applicazione della forza ma fate conto che essa sia applicata uniformemente.

si, planera'. (ovviamente parliamo di scafo planante)
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Giuseppone
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L'ho visto fare, moltissimi anni fa andammo a soccorrere una barca, il motore non era riparabile, la rimorchiammo, prendemmo i due occupanti a bordo e dal momento che la barca trainante aveva potenza da vendere e il mare calmo e cominciava a far tardi, affondammo la manetta...La barca trainata planava, eccome!! La mia seppur modestissima spiegazione, a causa della portanza generata dalla carena.
Ciao
Meglio l'ira del leone che l'amicizia delle jene...( detto africano )
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lone wolf
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L'aliante perché decolla? Smile
Mi sento come una foglia su un albero in autunno, ma c'è tanto vento.
Enzo Biagi 5/11/07
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VanBob (autore)
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Appunto.
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Ammiraglio di divisione
gosbma
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Dico la mia sperando di non sparare corbellerie ..... quello che fa planare uno scafo è il flusso di acqua che investe la carena da prua verso poppa, +/- come succede per un aereo quando le ali vengono investire da un flusso di aria .... è la velocità di questo "flusso" che determina la planata e non sempre questa velocità coincide con la velocità calcolata rispetto al fondale marino (per la barca) .... per assurdo se vincolassimo una barca al fondale marino, quindi ferma, e riuscissimo a spingergli un flusso di acqua da prua verso poppa con velocità crescente a un certo punto penso che la barca inizierebbe a planare pur essendo dal punto di vista GPS assolutamente ferma ...... ecco perché ritengo verosimile che un elica possa incidere sulla velocità minima di planata, perché può modificare la quantità e la velocità del flusso di acqua sotto la barca, poi può darsi che non sia così ....
Contrammiraglio
Giuseppone
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Proprio il concetto che fu spiegato a me e che in altro topic volevo significare, paragone irriverente ( forse ) il motivo che i velivoli atterrano e decollano sempre controvento, al fine di ridurre la velocità relativa al suolo.
I velivoli ( modelli ) si testano in galleria del vento e stanno fermi, le carene ( idem ) in flussi d'acqua e stanno ferme.
Ciao
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Sailornet