Quanto è alto da terra il vostro gancio di traino? [pag. 10]

Contrammiraglio
albertgazza
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- 91/155
visto i tempi , ho un ..zzo da fare e allora sono andato in magazzino ho preso un travetto di legno da 2 mt e ho simulato un carrello.
ho preso una bilancia e messo un legno sull'ipotetico occhione, ho caricato l'ipotetico gommone nel centro ( cassetta da 15 kg ) messo in piano e controllato la bilancia, ho poi alzato il retro del gommone di 10 poi 20 poi 30cm. poi....è caduto Sbellica
ma la bilancia non ha segnato differenze ( lettura minima un etto )
Ammiraglio di divisione
eros
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- 92/155
nooooooooo Smile

rifai tutto e subito.Sbellica

metti sotto la cassetta tre legnetti uno al centro e 2 sui lati e leggi la pesa
sposta indietro il legnetto a prua e ripesa.

il resto è ok

eros
Contrammiraglio
dani85
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- 93/155
fallo in strada e metti il video su you tube però Sbellica
.Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
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VanBob
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- 94/155
giannipuch ha scritto:
2° rosso: devo contraddirti: intendo alzare i rulli posteriori senza cambiare niente altro (alzare vuol dire forzare un poco i rulli posteriori verso l'alto, senza togliere completamente l'appoggio a quelli intermedi, ma per sfruttare la deformabilità della chiglia); questi sono scherzi delle strutture iperstatiche rispetto alle isostatiche, le forze tendono a spostarsi verso rigidezze maggiori, di conseguenza alzare i rulli posteriori consente di spostare in modo fittizio il baricentro (risultante delle reazioni vincolari dei rulli) all'indietro.



Il mio parere è che il baricentro non si sposta:


re: Quanto è alto da terra il vostro gancio di traino?


re: Quanto è alto da terra il vostro gancio di traino?



Tuttavia, poiché non sono un esperto, chiedo lumi a un ingegnere meccanico.

Ammettendo anche il coinvolgimento delle forze vincolari, di quanto credi che possa cambiare il peso da un lato semplicemente alzando "leggermente" un rullo "senza togliere completamente l'appoggio a quelli intermedi"?
A mio avviso, se non nulla, poco.
Il problema del nostro amico si dimensiona in prossimità del quintale.... Rolling Eyes
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Tenente di Vascello
giannipuch
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- 95/155
Ho dato per scontato che la definizione di appoggio come si intende nella Scienza delle Costruzioni sia nota a tutti.

L'appoggio è un vincolo che non premette spostamenti verticali in nessuna direzione, ne verso il basso (naturale, visto la forza di gravità) ne verso l'alto e questo è un po' meno naturale se pensiamo al rullo; per questo lo spostamento del rullo verso l'alto deve essere molto piccolo, che rientri nella deformabilità della chiglia, in modo da evitare che la chiglia stessa si stacchi da altri rulli.

Il legnetto in pesa dovrebbe avere una lunghezza adeguata e dovrebbe essere inchiodato (in senso trasversale) agli appoggi sottostanti (che sono a loro volta in numero superiore a 2) che a loro volta sono incollati su un altro legnetto che è su due appoggi.

Se è più semplice pensate a un legnetto rigido caricato e poggiato su 2 molle distribuite sulla lunghezza in modo regolare ma che abbiano rigidezza diversa; se mettete una mano fra la molla e il terreno sotto a quale molla vi fate più male? è lo stesso, tutte e 2 le molle vi fanno lo stesso male.

se mettete 3 o più molle a rigidezza diversa sempre distribuite regolarmente lungo la lunghezza e rifate la prova sotto a quale molla vi fate più male? sotto a quella che ha la rigidezza (k) maggiore perchè lì va la maggior parte del carico, indipendentemente dalla posizione del baricentro del carico sopra al legnetto.

Alzare leggermente la chiglia è come aumentare la rigidezza dell'appoggio dato da quel rullo (considerando tutti i rulli come molle e pensando che la chiglia non si stacca da nessun rullo.

Differenza fra strutture isostatiche e iperstatiche Wink

@van: pensi sempre a 2 appoggi, io mi riferisco a come i rulli (che sono più di 2) portano giù il peso del gommone sul carrello (che poi lui sì è a 2 appoggi); se riesco a spostare in modo fittizio il baricentro del gommone caricando maggiormente un rullo sfruttando la deformabilità della chiglia come le molle, la magia si avvera.

Di fatto bisogna fare uno sforzo di astrazione: il gommone poggia sui rulli (che sono più di 2) i rulli caricano il carrello; se le forze dei rulli (reazioni vincolari per il carico del gommone) si modificano, il carrello viene caricato in modo diverso e la risultante si sposta fra i due appoggi del carrello (occhione e asse); il trucco è proprio quello di cambiare gli sforzi sui rulli senza muovere il gommone (come nell'esempio della locomotiva)
Lomac 520 Suzuki DF40 Ellebi LBN520 (Nissan Almera Tino 1800 e Fendt T-590 su Iveco 35C18)
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VanBob
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- 96/155
giannipuch ha scritto:
@van: pensi sempre a 2 appoggi, io mi riferisco a come i rulli (che sono più di 2) portano giù il peso del gommone sul carrello (che poi lui sì è a 2 appoggi); se riesco a spostare in modo fittizio il baricentro del gommone caricando maggiormente un rullo sfruttando la deformabilità della chiglia come le molle, la magia si avvera.

Di fatto bisogna fare uno sforzo di astrazione: il gommone poggia sui rulli (che sono più di 2) i rulli caricano il carrello; se le forze dei rulli (reazioni vincolari per il carico del gommone) si modificano, il carrello viene caricato in modo diverso e la risultante si sposta fra i due appoggi del carrello (occhione e asse); il trucco è proprio quello di cambiare gli sforzi sui rulli senza muovere il gommone (come nell'esempio della locomotiva)


Ci provo ma non ci riesco.
Ipotizzo 3 appoggi su cui uniformemente grava il peso. Poi alzo leggermente uno dei due estremi, poco poco.... ottengo che quello centrale si sgrava da un po' di peso, e fin qui l'ho chiarissimo.
Tuttavia ipotizzo anche che la perdita di peso del centrale si vada a distribuire uniformemente sui due laterali, a prescindere dalla loro altezza.
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VanBob
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- 97/155
Aggiungo... per fare un test pratico il nostro amico potrebbe (con le opportune protezioni alla carena) mettere l'occhione sulla bilancia e poi agire con un cric in corrispondenza dei rulli posteriori alzando leggermente la carena. Tutto ciò sempre con l'occhio alla bilancia.

Malgrado il mio sforzo di astrazione vedo sempre la bilancia ferma. Sono malato. Sbellica
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Ammiraglio di divisione
eros
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- 98/155
VanBob ha scritto:

Ci provo ma non ci riesco.
Ipotizzo 3 appoggi su cui uniformemente grava il peso. Poi alzo leggermente uno dei due estremi, poco poco.... ottengo che quello centrale si sgrava da un po' di peso, e fin qui l'ho chiarissimo.
Tuttavia ipotizzo anche che la perdita di peso del centrale si vada a distribuire uniformemente sui due laterali, a prescindere dalla loro altezza.


ok fino qui qui siamo d' accordo , la mia osservazione era relativa al fatto che lui ne ha 4 di appoggi e se l'esperienza che ho della meccanica non sbaglia , al 99% uno dei 4 lavora poco .

se fosse quello di poppa o il secondo da prua ecco cambiato l'assetto del carrello.

per il resto siamo sulla stessa linea.

ciao eros
Tenente di Vascello
giannipuch
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- 99/155
VanBob ha scritto:
Ci provo ma non ci riesco.
Ipotizzo 3 appoggi su cui uniformemente grava il peso. Poi alzo leggermente uno dei due estremi, poco poco.... ottengo che quello centrale si sgrava da un po' di peso, e fin qui l'ho chiarissimo.
Tuttavia ipotizzo anche che la perdita di peso del centrale si vada a distribuire uniformemente sui due laterali, a prescindere dalla loro altezza.

Non solo quello centrale si sgrava ma anche quello opposto, proprio perchè la chiglia si deforma e si comporta come le molle nell'esempio: dove la chiglia si deforma di più (sul rullo alzato) va maggiore parte del carico, dove la chiglia si deforma meno (dal lato opposto) ve meno carico; è la deformazione della chiglia su più di due appoggi che fa avverare la magia (fatto salvo ovviamente che la somma delle tre forze sugli appoggi fa proprio il peso del gommone, che non è cambiato).

PS: la Scienza delle Costruzioni la fanno tutti gli ingegnere non "elettrici" diciamo così Felice
Poi noi civili facciamo anche la Tecnica della Costruzioni dove si applica appunto la Scienza Sbellica
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Tenente di Vascello
giannipuch
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- 100/155
Diciamo che la elevata rigidezza della chiglia e le basse "luci" (distanze fra i rulli) in gioco fanno sì che questo mio esercizio rimanga solo accademia e che probabilmente le differenze di peso sull'occhione ottenibili non risolvano il problema reale; è stato un puro esercizio che però, spero, ha illustrato come possano essere insidiosi certi esercizi senza le dovute cautele (faccio un esempio che non c'entra niente: una trave in calcestuzzo armato progettata "tirata" su 2 appoggi, quasi sicuramente si rompe se caricata con lo stesso carico su 3 appoggi, per quanto possa sembrare paradossale).

Ma l'esempio del travetto con le 3 molle dove ti fa più male la mano se la metti sotto la molla più rigida ti convince?
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