Grecia 2015: le nostre vacanze ed il loro rischio di default economico [pag. 11]

Che tormentata vicenda quella greca. Che insieme di errori di valutazione ma non solo.
A mio avviso si è voluto accanirsi contro un popolo, non privo di responsabilità, non prevedendo che forse, un giorno, la malattia del topolino potesse passare all'elefante.
Sono convinto che i nostri sonni saranno agitati sino alla partenza, per via dei continui allarmi di liquidità. Ritorneremo dalle vacanze e se ne continuerà a parlare ancora per molto tempo. I motivi di questa lunga malattia, anzi di questo accanimento terapeutico ce li siamo detti tante volte e travalicano dalla vicenda economico finanziaria greca.
Si tratta di un complesso miscuglio di nazionalismo teutonico-economico e di evidenti calcoli sull'ordine mondiale e sulle sfere di influenza nel Mediterraneo.
Buon Risiko a lor signori!

Responsabilità ne hanno, come ne abbiamo noi Italiani, Spagnoli, Francesi, ecc.
Ma, a proposito di responsabilità, ne ha altrettanta chi presta denaro ad un soggetto che è dimostrato non avere capacità di rimborso
E chi, utilizzando la propria forza finanziaria, provoca un fallimento altrui.

Diciamo che se la Grecia fallisse, un mucchio di Italiani potrebbero di nuovo permettersi le vacanze (in Grecia, non in Italia) visti i prezzi in dracme.
E non solo gli Italiani

Poi vedremo gli albergatori Italiani nel 2016 chiederanno ancora 100-150 € a cranio a notte...
O i ristoratori 50€ per un pasto mediocre...

La realtà è che, debiti o non debiti, il dictat è chiaro: smettere di erogare servizi e prestazioni, ma continuare a far pagare le stesse tasse e contributi.
In Grecia come in Italia, Francia, ecc.

La Grecia non riuscirebbe a pagare il siuo debito nemmeno se smettesse di erogare tutti i suoi servizi e le sue prestazioni ai cittadini domattina.

Allora... perchè la "troika" e l'europa lo pretendono????

Le vacanze in Grecia sono alle porte e la situazione, se possibile, è ancora più ingarbugliata. I Greci, come sapevamo già, non hanno i soldi per pagare il loro debito e con gli attuali tassi di crescita non li avranno mai, Obama pressa per una soluzione positiva della vicenda e i Paesi europei, creditori della Grecia, non riescono a trovare il modo di salvare la faccia, visto che comunque questi i soldi per pagare non li hanno.

Oggi leggevo una notizia che mi ha fatto fare un salto sulla sedia "Pitt e la Jolie comprano un'isoletta in Grecia".
Allora mi incuriosisco e mi vado a vedere qual'è l'isola, ebbene pare che stiano comprando l'isoletta Gaia (Sofia Island), facente parte delle isole Echinadi, si proprio le Echinadi che abbiamo più volte sognato come meta delle nostre gite. Ma non erano riserva? Costo del cadeau 4,7 milioni di dollari per 43 acri di terra, con il progetto edilizio già approvato per la costruzione di ben 6 ville. Vedi che schifezza!
La coppia ha dichiarato di essere felice perché così i loro figli potranno correre liberamente senza preoccuparsi dei paparazzi. Mi chiedo, ma lor signori non devono le loro fortune e la loro notorietà proprio a quel mondo patinato che ha nella visibilità e nell'apparire il suo fondamento.
Quindi al pari di Skorpios, appena ci si avvicinerà spunteranno dalla vegetazione le bodyguard ad indicarti di allontanarti.

Ma se la Grecia inizia a svendere il suo patrimonio naturale, consentendo che vengano rigurgitati sulle sue belle coste milioni di metri cubi di cemento, fra qualche anno cosa resterà del paradiso che conosciamo e che aneliamo per tutto l'inverno?
Qualche segnale c'era già stato e navigando fra quelle belle isole ogni anno spunta fuori qualche ecomostro, come il mega complesso che hanno fatto a Meganissi.

Eccovi una foto dell'isola che vedrà sorgere 6 ville. Ditemi che non impatteranno con il paesaggio.

Quale sarebbe precisamente?

ho letto anche che:

Citazione:

L'emiro del Qatar, Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, ha in mente di realizzare un importante progetto di sviluppo turistico in Grecia trasformando la disabitata isoletta di Oxia, nel mar Ionio, che egli ha acquistato per 5,6 milioni di euro lo scorso anno dalla famiglia greco-australiana Stamoulis, in un mega-resort di lusso.
L'investimento, secondo quanto riferisce il sito specializzato GTP, dovrebbe aggirarsi fra i 250 e i 300 milioni di euro.

E' quella posta ad ovest dell'isola Drakonera. Ecco le coordinate: 38°28'53.22"N, 20°59'58.77"E

L'emiro del Quatar Hamad bin Khalifa Al Thani, a quanto pare, ha già comprato sei delle diciotto isole che compongono l'arcipelago delle Echinadi.

Credo che sarà bene andarle a vedere quest'estate, prima che si compia lo scempio.

ok... si ci sono passato... proprio nel braccio che la separa da Lamprinos...

bè che dire... da una parte mi viene da piangere... dall'altra sicuramente gli amici coniugi Pitt non l'avranno sicuramente vista di persona... è veramente uno scoglio (come tutte le altre) nudo e crudo... no alberi, no acqua, no corrente, no approdi... nulla... dovranno veramente sventrarla e rifarla da zero se vogliono godersi un minimo di Privacy... i figli correranno liberi dai paparazzi?

e dove correranno? sui scogli come le capre? spiagge inesistenti... le costruiranno? e come? mineranno la scogliera?

stesso discorso per le isole dell'emiro de stocaxxo.... ok che i soldi mandano l'acqua in su... ma qui se la devono faticare...

I greci sono dei grandi...
Sanno bene che i creditori sono consapevoli che la Grecia mai ripagherà il proprio debito; sanno altrettanto bene che una fuori uscita dall'euro della Grecia, a favore di una nuova valuta locale vorrebbe dire consolidare quasi completamente la perdita del credito, il tutto con probabili e non trascurabili ricadute sui bilanci degli stati creditori e, comunque, con non meglio calcolati effetti a livello macro economico. Sanno anche che analoghi effetti a livello macro economico si potrebbero verificare in caso di default "conclamato"!

Forti di questa consapevolezza sanno che possono tranquillamente ottenere (e stanno ottenendo) una rinegoziazione del credito tramite l'apertura di nuove linee di credito finalizzate a pagare i debiti in scadenza.
Questo è pelo sullo stomaco...Varoufakis direi che è proprio un bravo giocatore di poker!


ovviamente tutto a nostre spese, sia chiaro...

per quanto riguarda i 4,5mln di euro per uno scoglio, cosa dire, voi, nei panni dei più abili speculatori edilizi, lo fareste? ci si potrebbe guadagnare una volta spesi altri eurini per fare tutto quello che ha precisato eltamin che andrebbe fatto?

Finirà come sul lago di Como...arriva George ed è boom edilizio, ville che da 2 milioni vengono rivendute prima 6 poi a 11 poi a 18, qualcuno spara addirittura 22!!! Ma venderanno ancora a quei prezzi? intanto i cantieri sono quasi tutti fermi e gli striscioni vendesi la fanno da padroni.

Al momento mi preoccuperei di più per la sorte del Colosseo o di Piazza San Marco o dell'Asinara...

Lo so che siamo messi male pure noi, ma mi piace sperare che le sovrintendenze sovrintendano.

jdannya ha scritto:

I greci sono dei grandi...
Sanno bene che i creditori sono consapevoli che la Grecia mai ripagherà il proprio debito; sanno altrettanto bene che una fuori uscita dall'euro della Grecia, a favore di una nuova valuta locale vorrebbe dire consolidare quasi completamente la perdita del credito, il tutto con probabili e non trascurabili ricadute sui bilanci degli stati creditori e, comunque, con non meglio calcolati effetti a livello macro economico. Sanno anche che analoghi effetti a livello macro economico si potrebbero verificare in caso di default "conclamato"!

Forti di questa consapevolezza sanno che possono tranquillamente ottenere (e stanno ottenendo) una rinegoziazione del credito tramite l'apertura di nuove linee di credito finalizzate a pagare i debiti in scadenza.
Questo è pelo sullo stomaco...Varoufakis direi che è proprio un bravo giocatore di poker!

Varoufakis è uno a cui faranno vincere una mano, facendogli credere di essere un buon giocatore.
Sarebbe un buon giocatore se riuscisse ad uscire dall'euro senza finire tritato (prima lui personalmente e poi la Grecia)

La Merkel ha chiesto oggi "almeno una riforma" e questo ci fa capire l'aria che tira. Come per l'Italia, tutte le riforme "chieste" (cappio alla mano) sono recessive per l'economia, per la gente e conseguentemente pure per la restituzione del debito.
Basta saper far di conto sulle dita per capire che la Grecia non potrà mai far fronte al proprio debito, nè nessuno sano di mente presterebbe un milione a chi guadagna 1.000 € al mese (a meno che non lo voglia schiavizzare...), per poi oltretutto tagliargli subito lo stipendio.

Ma l'euro è un giocattolo che fa troppo comodo a taluni. Andrà a finire che dopo un po' di sceneggiate e qualche atto punitivo "esemplare", gran parte del debito greco finira sul groppone di altri Paesi (Italia 40 miliardi).
Alcuni che ci hanno guadagnato e per i quali quindi rappresenterà una piccola conveniente perdita, altri che ci avevano già rimesso di loro (l'Italia) e a cui verrà concesso di contabilizzarlo in bilancio come credito attivo ed esigibile (per un po') e poi verranno chiesti altri "sacrifici" e "riforme" sotto la concreta minaccia di far fallire le nostre banche e quindi pagare il debito greco con i risparmi di uno dei Paesi più risparmiosi del mondo

Per noi "umani" quindi le soluzioni ottimali sono due:
- che la Grecia paghi (impossibile)
- che la Grecia torni alla Dracma (mai consentito dal potere finanziario)

Sicchè alla fine sarà meglio che ci ri-cedano il Dodecaneso, anziche vendere scogli agli speculatori e facciamo pari e patta.

PS: ultime notizie (non so quanto affidabili) parlano di carenze rispetto a servizi statali (medicine, ecc), non tanto in Egeo quanto nelle zone meno sviluppate turisticamente