Eliche, una modifica "molto" consigliabile. [pag. 9]

OT per sdrammatizzare:

Ma questa è a posto come Tuning ?

Fine OT

PS: foto fatta stamattina a Goteborg (S)

scusate l'intromissione spero di non essere ma le eliche intubate quali (s)vantaggi portano è possibile applicarle ai fuoribodo?

buongiorno a tutti..

mi accodo anche non avendo foto delle mie eliche e nemmeno domande particolari , però almeno sarò informato dei nuovi interventi dell'Ing.

e poi , non appena posso farò anche io foto

dragonfly ha scritto:

scusate l'intromissione spero di non essere ma le eliche intubate quali (s)vantaggi portano è possibile applicarle ai fuoribodo?

Per questo argomento apri una nuova discussione, grazie.

buodiulolivornese
Alcune domande:
quanto è l'aumento della resa come potenza in percentuale con la modifica da B1 a quello proposto?
La potenza è sempre la stessa.
Quello che cambia è la frazione di potenza trasformata in lavoro utile rispetto a quella dissipata in resistenze passive.

funziona solo su potenze considerevoli o si guadagna anche anche su piccoli fuoribordo?
Il guadagno di lavoro utile MISURABILE è indipendente dalla tanta o poca potenza assoluta ma nella tipologia degli scafi qui considerati più potenza porta a più velocità dove il guadagno oltre che misurabile diventa più facilmente AVVERTIBILE.

"esiste un rapporto tra profilo d'entrata ed uscita, e se si quali potrebbero essere gli "accoppiamenti" ottimali?"
Il diagramma relativo alle eliche tipo 1, 2, 3, 4 e gli uniti profili base credo permettano almeno di intuire rapporti :
1 - tra forma di sezione della pala e velocità dello scafo.
2 - per uno stesso tipo di profilo base (lenticolare o cuneiforme) tra velocita angolare e posizione del massimo spessore della pala.
3 - La posizione del massimo spessore influenza il rapporto tra gli angoli ALFA-entrata, BETA-uscita dove la visibile interdipendenza geometrica suggerisce l’esistenza di interdipendenza fluidodinamica.

4 - Il rapporto di finezza L/B è legato anche allo spessore che è funzione del rapporto tra materiale e sforzi.
5 - Il rapporto di finezza L/B è legato anche alla superfice di pale necessaria; per uno stesso diametro massimo possibile una superfice maggiore è ricavabile da un maggior numero di pale e/o da un’aumento della dimensione di ogni pala con conseguente variazione di L (ma anche del rapporto di figura, lunghezza/larghezza, della pala).
6 - Qualsiasi sia la carena la sua FORMA (1) ed il suo movimento modificano lo stato indisturbato del fluido; questa modificazione (in linguaggio tecnico “frazione di scia”) è un dato FONDAMENTALE per la scelta del tipo di elica e per il suo proporzionamento (2).
Le forme dello scafo e quelle dell’elica si influenzano reciprocamente e operando sull’uno si influisce con relazioni incrociate anche sull’altro, su tutti quelli elencati (e su altri che ho tralasciato per sintesi) facendo capire quanto la formalizzazione matematica sia stata e sia abbondantemente complessa e non esente da ostacoli. (3)

(1)
Per le prestazioni i richiami girano sempre intorno alla superfice bagnata, non alla forma.
Per aggiungere qualche altro tassello di conoscenza suggerisco di dare un’occhiata qui leggendo tutta la pagina:

https://www.gommonauti.it/ptopic32374_marshall_m80_i_fori_piano_di_calpestio_e_pozzetto_riserva_di_galleggiamento_restauro_e_allestimento.html?start=90

Vedere tutta la pagina 10 e, a proposito di “luoghi comuni”, anche a pagina 8, circa a metà, per il “totem okoumè”.

(2)
Gli studi sulle eliche, sia quelli più specifici sia quelli che hanno definito le varie serie sistematiche di riferimento sono fatti in condizioni definite di “acque libere” fornendo dati funzionali assoluti cioè senza le variabili derivanti da carena, piede, linea d’asse e supporti, etc.
Partendo da quei dati di riferimento sarà il responsabile del progetto, scelta la tipologia di elica di riferimento, a progettarla lavorando sulle interazioni incrociate e sugli elementi di proporzionamento di scafo, motore, trasmissioni, etc. mentre per fuoribordo, entrofuoribordo o IPS si progetta (o meglio, si dovrebbe progettare) lo scafo in accordo alle eliche messe a disposizione dal costruttore del motore.
Proprio riferendomi a questo necessario accordo scrissi più sopra “... sproporzionati in molte parti come lo sarebbe un Tir con le ruote da utilitaria o un trattore da aratura con le slick”.
(3)
I vari colleghi che come me hanno un piede nella ricerca ed uno nella progettazione concordano che tra il crescente stato della conoscenza (con conseguente maggiore complessità) e la sua diffusione nella produzione la distanza continua ad aumentare.

Domande con risposte in arrivo.
albertoelba
non ho capito una cosa.... ma facendo questa modifica cosa si ottiene? più giri del motore? più velocità? minore tempo per raggiungere la planata? minore rischio di cavitazione?
sella e lele
che dite se levigo riesco a rimediare qualche giro in più il motore???

Fermo restando che la discussione è intrigante, facciamo una stima?
Giusto per avere un ordine di grandezza fra le varie opzioni.

Secondo me ottimizzando il profilo dell'elica al massimo si recupera un 2-3% in prestazioni. Forse non si arriva al 5%.
Che comunque anche su grossi motori sono una manciata di cavalli, difficilmente avvertibili e condizionato dai mille fattori che intervengono su un natante. Anche solo il meteo può renderli inutili.

Sui consumi, ad esempio, si risparmia di più cambiando benzinaio!

Altro sono le competizioni o gli studi in fase di progettazione, che devono essere matematicamente accettabili.

Che ne pensate?

Ingegnere se pure ho riletto diverse volte (sarò ottuso io,sarò fuori allenamento celebrale...) non riesco a capire ..forse anche perché sono uno che guarda alla fine il lato pratico,meccanico,del lavoro che si dovrà eseguire.
E' possibile vedere una foto del bordo prima e dopo la lavorazione?Magari evidenziando la parte asportata?
A breve caricherò la foto dell'elica mercury 13 1/4 x 17

vuoi vedere la mia?

lo sapevo, lo sapevo, prima e poi , toccava il turno a l'elica

evinrude Al 13 1/4 x 17

ancora non la ho provata,
ho usato la smerilatrice lamellare , senza fare nessuna pressione, lasciandome portare dal profilo,
poi come suggerito dal ing donno, con la carta vetrata ho arrotondato ancora di più gli spigoli.

lol per fortuna che non ho limato la mia volevo farlo ma ero indeciso sul lato da limare , avrei limato l'altro lato

Psyke73 ha scritto:

lol per fortuna che non ho limato la mia volevo farlo ma ero indeciso sul lato da limare , avrei limato l'altro lato

si vedi le foto, senza tenere presente in mente in quel momento, i disegni del ing donno, ho tolto un po per lato doveva farsi solo nel dorso.
cmq , lo asportato è in ordine di decime, li farà solo che bene. speriam.....