CARTEGGIO: l'angolo dello studente [pag. 5]

Utente allontanato
marzio il romano
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bobo ha scritto:
Embarassed
non me lo ricordo, dovrei andare a vedere sulla patente....
Razz Razz Razz Razz ma se l'hai presa una settima fa che fai mi prendi in giro Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing
Sono innamoratissimo del mare, e saluto tutti gli AMANTI DEL MARE ciao da marzio il romano
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bobo (autore)
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- 42/198
Mr. Green
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- 43/198
a questo punto abbiamo dato risposta ai tre primi quesiti del problema, individuando il punto nave di partenza, quello di direzione, abbiamo tracciato la rotta, abbiamo calcolato la compensazione di prua vera per lo scarroccio, ed abbiamo anche ricavato con declinazione e deviazione residua la prua bussola....

SI PARTE CON Vp (velocità propria, quella del solcometro) di 12kts !!!!
e son le 08:00 ed il testo ci dice:
Alle ore 08:24 si rileva un "p" (lettera Ro dell'alfabeto greco) di 82° per il faro di Palmaiola e si accosta etc etc etc

pare ovvio che abbiamo due dati importanti che ci dicono quando e dove "accostare" (=virare) per una certa altra direzione.
ed è bene utilizzare entrambi i dati (di tempo e di luogo di posizione) per verifica dell'esettezza delle nostre operazioni.

Un dato è il tempo: alle 08:24....... vale a dire 24 minuti dopo la partenza a 12 nodi di velocità
e ci apre il tema della navigazione stimata (e del punto nave stimato)

l'altro dato è il Rilevamento Polare, altro tema da approfondire.

Partiamo dalla punto nave stimato.
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- 44/198
il punto nave STIMATO
è innanzitutto e per definizione un punto che sta sulla rotta che stiamo seguendo.
quindi si può parlare di punto stimato SOLO se abbiamo una rotta di riferimento, lungo la quale siam sicuri (meglio "pensiamo, riteniamo") di trovarci, anche se non sappiammo a che punto.
il dove è in funzione di due semplici elementi: velocità (Vp) e tempo di percorrenza.... semplicissimo.

si deve solo fare attenzione al fatto che difficilmente le cose accadono alle "ore"e quindi dovremo prendere confidenza con il calcolo dei minuti.

ad esempio alla velocità di 10 nodi, in 6 minuti quanto spazio percorro ? in un decimo dell'ora , un decimo della velocità oraria, facile... 1 miglio!!!!
ma se le cose si comlicano? con minuti a caso e velocità a caso?
la regoletta matematica ci soccorre!!!

basta dividere la velocità su base oraria (i nodi) per 60 e moltiplicare il risultato per i minuti che desideriamo.... fatto.
ciò vale anche per i tempi superiori all'ora, basterà ricordarsi che per esempio due ore e 33, espresse in soli minuti equivalgono a 60+60+33=153... semplice

per tornare al quesito del quiz, la nostra Vp (ripeto, velocità propria del gommone NON DA GPS, ma da solcometro, vale a dire la velocità sull'acqua, non sul fondo del mare... quella è la Veffettiva, detta Ve, che studieremo più avanti) e' di 12 nodi, e i minuti son 24....
12/60x24= 4,8.... dato che è espresso in MIGLIA.

prendiamo quindi il nostro compasso, lo apriamo sulla parte laterale della cartina ed andiamo a misurare 4,8' di latidutine per trovare l'esatta lunghezza di 4,8 miglia.
poi posizioniamo il compasso sul punto di partenza che si trova a mezzo miglio ad est del faro di portoferraio e con l'altra zampetta troviamo il punto sulla nostra rotta di 32° che dista dalla partenza esattamente 4,8 miglia.

quello è il nostro PUNTO STIMATO DELLE 08:24!!!
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bobo (autore)
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- 45/198
il RILEVAMENTO, POLARE O AZIMUTALE.

Innanzitutto cos'è un rilevamento? un rilevamento è un angolo. E determina un luogo di posizione che è una semiretta che ha origine nel nostro punto di osservazione, i nostri occhi. Noi, ovviamente siamo per definizione SU quel luogo di posizione, ed è cosa importante sol ponendo mente al fatto che per definizione se siamo su due o più luoghi di posizione ben definiti conosciamo la nostra posizione! (mi raccomando "ben definiti", ho visto domande tranello nei quiz del tipo: la nostra posizione, qualunque essa sia appartiene sempre ad un luogo di posizione?" la risposta è SI, benchè noi si ignori quale luogo di posizione esso sia in concreto)

questo angolo può essere di due tipi, o riferito al nord (ed allora si chiama "AZIMUTH") oppure riferito all'asse longitudinale della nostra barca, alla "prua" insomma (ed allora si chiama Rilevamento Polare)

analizziamo adesso il Polare

il Rilp è un angolo che si misura in due modi: o con il "cerchio azimutale" , strumento che è solidale al mortaio della bussola di governo, con lo "0" posizionato esattamente sulla "linea di fede" della bussola e che la trasforma in uno strumento da rilevamento (insensibile a cosa segni la rosa dei venti della bussola stessa...),
oppure con il "grafometro" (ad angolo giro, oppure a due angoli di 180 accoppiati, uno verso la mura di destra e l'altro all'opposto) che è del tutto svincolato dalla bussola di bordo e che consiste in un semplice grosso goniometro messo in orizzontale con lo "0" rivolto esattamente verso la prua ed il "180" verso la poppa.

evidentemente, ed empiricamente, si intuisce che traguardando con uno dei due strumenti verso un "punto cospiquo" si potrà definire l'angolazione della linea che mi unisce a detto punto cospiquo (= punto ben identificabile, ben tracciato e definito anche sulla carta) con la direzione della nostra prua.

Più difficili da comprandere , ma essenziali per un corretto carteggio, son le regole algebriche che legano il RILp di un punto con gli altri elementi della navigazione.

Il Rilp è in relazione SOLO con la Pv, non con la prua bussola, non con la rotta. solo con la prua vera.
e' definito positivo (l'angolo) se l'oggetto è a dritta, mentre è negativo se è a sinistra.
negli strumenti ad angolo giro, nei quali non vi è una destra ed una sinistra, è sempre positivo.

a cosa servono le relazioni tra RILp e Pv?
a trasformare il Rilp in Rilv (vero), vale a dire azimutale, cioè riferito al nord.
e quindi a poterlo tracciare sulla carta nautica.

ripeto, ne vale la pena: il rilevamenti polari NON SI TRACCIANO, ma si convertono in rilevamenti veri, tramite la formula
RILP+PV= Rilvero.

solo i Rilveri si disegnano sulla carta.

e, per finire su questo tema, i rilevamenti veri, detti azimutali o azimuth, sono angoli riferiti al nord geografico. che identificano semirette che passano per il mio punto cospiquo secondo un certo angolo con il nord, o, se preferite, con il meridiano anch'esso passante per quel preciso punto cospiquo.
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 46/198
torniamo all'esercizio, son le 08:24 e s'è percorso 4,8 miglia.
ed abbiamo anche segnato sulla Rv il punto nave stimato.
a questo punto cerchiamo sulla cartina il faro di palmaiola (che sta qualche miglio a dritta della nostra rotta) e con le squadrette tracciamo il RILv che andiamo a calcolare.
ricordiamo (andate sopra a rivedere i dati):
Rilv=Pv+Rilp...
27°+82°=109°

bene, dobbiamo tracciare una semiretta che dal faro di palmaiola viene verso di noi con un'angolazione di.... 109°?????
naaaaaaaaaaaaa se fosse 109° andrebbe in basso a destra!!!! ricordate un fatto (non ricordo se l'ho già detto)

per tracciare il rilevamenti veri si aggiunge sempre 180° al dato numerico che abbiamo, in questo modo "invertiamo" la direzione della linea e la tracciamo verso di noi dal punto cospiquo

quindi, non tracciamo da Palmaiola verso 109°, bensì verso 109+180= 289°

e se siamo stati bravi con il lapis e il compasso (prima, segnando il punto nave stimato lungo la Rotta) e con le squadrette (ora), vedremo che il rilevamento passa proprio esattamente per il nostro punto nave stimato lungo la Rv!!!!

vabbè, vo a preparare cena, vi lascio....
ciao (aspetto domande!)
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 47/198
ah, scordavo, per sicurezza ecco il punto esatto dell'accostata:
N42°53' E10°24'12''

approfitto di questo dato per segnalarvi un concetto del quale non avevo fatto cenno: la conversione da decimale a sessagesimale
i gradi sono in sessantesimi (primi, e/o secondi) mentre sulle carte i primi sono divisi in decimi di primo.
quindi quando si devono trovare sulla carta 10°24'12''E si dividono i secondi per 6....
spero fosse intuitivo....
diventano, sulla carta, 10°24,2'

al contrario, quando si ha un dato in decimali di grado o di primo, per convertirlo in primi veri o secondi veri, si moltiplicano i decimali per 6....

così per esempio un dato a caso della tabella di deviazioni residue (date in decimi di grado), ad es. 4,7°, si converte in 4°42'
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 48/198
ok,
abbiamo terminato la prima fase dell'esercizio ed ora possiamo "fare rotta" verso Talamone (CIAO RICKY, veniam da te!!!)
ed esattamente, come dice il testo dell'esercizio:
si accosta dirigendo verso Talamone, esattamente al punto N42°33' E11°06'42''
Trovare Rv, Pv, Pb


beh, qua la cosa ha poco di complicato... è solo lunga da descrivere...
la latitudine è 42°33', quindi si prende il compasso e si misurano i 3' (da 30' a 33') sul lato destro della cartina e li si riportano sul meridiano che ci interessa, quello a sinistra del nostro punto da tracciare ....
sarà il meridiano di decina (sono ogni dieci primi, ricordate?) immediatamente inferiore alla nostra longitudine da tracciare, quindi quello di 11° precisi di longitudine, e si stia attenti che si devono riportare partendo dal medesimo parallelo (42°30')
bene, ora che abbiamo riportato sul meridiano 11° quei 3' di "longitudine residua" da quel punto su quel meridiano tracciamo un arco di parallelo lungo qb (quanto basta)....
riprendiamo in mano il compasso e questa volta, in basso sulla cartina, misuriamo esattamente la distanza tra 11° e 11°06'42''
(ricordate? 42'' equivalgono a? dai, su, a 0,7') quindi tra 11° e 11°06,7'
presa questa lunghezza, la riportiamo sull'arco di parallelo disegnato (partendo dal meridiano degli 11°) e troviamo così il punto N42°33' E11°06'42''

dovrebbe venirvi circa mezzo miglio al largo del faro di Talamone.


a questo punto con la riga uniamo il punto dell'accostata con questo nuovo punto ed abbiamo disegnato la rotta desiderata.


dobbiamo ora rispondere al quesito dei gradi di questa rotta.
niente di più facile, prendiamo una squadretta e sovrapponiamo la linea che corre lungo il lato maggiore alla nostra rotta, poi con calma e facendo attenzione, appoggiamo al cateto inferiore l'ipotenusa dell'altra squadretta e facciamo scorrere la prima sulla seconda sino a che il punto centrale (qullo che sta nei pressi dello "0" del decimetro) non va a cadere proprio preciso su un meridiano.
guardiamo sul lato inferiore e leggiamo il (duplice) dato di angolazione.... mi raccomando, riflettete sempre su quale dei due valori (+/-180°) vi serve prendere!!!! in questo caso, facciamo rotta per circa sudest, quindi il dato dovrà essere tra 90° e 180°.......

122°=Rv, che è anche uguale, visto che non ci viene dato scarroccio (cessato sin dall'accostata l'effetto di scarroccio del maestrale), alla Pv
quindi Rv=Pv=122°

adesso dobbiamo calcolare la Pb (il vero ordine da dare al timoniere!)
e riprendiamo la formula della CONVERSIONE Pv-(D)-(delta)=Pb
Pv=122°
D=2°25' (ce la dà la cartina stessa)
Delta=? (dobbiamo cercarla nella tabella delle deviazioni dopo aver fatto la prima sottrazione, che ci dà la prua riferita al Nord magnetico...... la Pm)
quindi, facciamo questa prima sottrazione: 122°-2°25'= 119°35'
prendiamo la tabella e quardiamo il dato di Pm che più si avvicina a 119 e mezzo (sarà 120, immagino... infatti!) l'errore per la Pm di 120° è pari a "+3,4° (=+3°24')
ora abbiamo tutti i dati e finiamo la conversione
122°-(D)-(delta)=122°-(+2°25')-(+3°24')= 116°11'
(che fortuna sfacciata, ancora non abbiamo incontrato una operazione algebrica con inversione di segno.... la sottrazione di un + è una sottrazione, ma la sottrazione di un valore negativo, ricordatelo, è una somma!!!)
ed abbiamo infine risposto alle tre domande sulla nuova rotta, e possiamo stappare una birra dopo aver dato questa nuova rotta al timoniere...
Wink
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- 49/198
la gemella della Conversione: la CORREZIONE.

La CORREZIONE è l'opposto della CONVERSIONE: con la conversione si sottrare prima la (D) e poi la (delta) dalla prua vera, e si ottiene la prua bussola,
Con la CORREZIONE SI AGGIUNGE prima la (delta) e poi al (D) alla PB per ottenere la prua Vera

una sorta di percorso matematico di andata e ritorno, opposto in tutto!!!!
si invertono sia i segni (in una si sottrae, nell'altra si somma) che gli addendi (si converte togliendo prima la declinazione e poi la deviazione; si corregge aggiungendo prima la deviazione e poi la declinazione)


ricordate: si "converte la realtà" in dati strumentali (gradi bussola) e si "corregge lo strumento" per avere il dato reale tracciabile.

io per ricordare questo guazzabuglio di segni più, di segni meno, di convertire, di correggere, prima la (D), no prima la (delta) (un rompicapo, all'inizio!) mi feci uno specchietto mentale che spero possa servire anche a qualcuno che legge:

re: CARTEGGIO: l'angolo dello studente


sopra ho il concetto di realtà, sotto quello della rappresentazione fittizia, strumentale (della bussola)
per "scendere" dalla realta' della PV alla finzione dei gradi bussola (Pb) sottraggo nel giusto ordine
per "salire" dalla finzione strumentale della bussola (Pb) al più elevato rango della realtà (Pv) aggiungo nell'ordine inverso

perchè tutto ciò?
perchè se quardate bene l'esercizio, la birra che vi siete concessi alle 08:24 al momento dell'accostata dura poco..... il relax dura solo fino alle 09:12!!!!!!!!
e saranno di nuovo calcoli, binocoli etc etc etc
(ma poi, bevete birra di mattina, e nel pomeriggio che fate? mica potete pretendere che Stick58 vi segua come nave appoggio con le sue grappe!!!)
Sbellica
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo (autore)
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- Ultima modifica di bobo il 19/07/10 21:31, modificato 1 volta in totale
Alle ore 09:12, cessato sin dall'accostata l'effetto di scarroccio del maestrale, si rileva il faro di Palmaiola per Rilb 299°, lo Scoglio dello Sparviero per Rilb 091° e il faro di Capo Focardo per Rilb 248°

IL punto nave RILEVATO

come già si è accennato, essere su due o più luoghi di posizione definiti significa conoscere il proprio punto nave.
(rinfresco: luogo di posizione= insieme di punti aventi una medesima caratteristica geometrica)
all'inizio dell'esercizio abbiamo visto quale è il punto nave "Stimato" e abbiamo notato che esso per definizione sta sulla rotta che abbiamo seguito, ed è in funzione del tempo e della velocità.
E' detto "stimato" in quanto non ha riscontri oggettivi, ma solo la presunzione che quella rotta la si sia seguita effettivamente, ed è anche intuibile che il basarsi sulla velocità tenuta comporta degli errori ineliminabili che possono essere anche di una certa rilevanza.
quindi porta con sè un errore laterale (siamo stati in rotta?) e un errore di lunghezza/distanza percorsa (abbiamo tenuto sempre la stessa velocità senza variazioni?)

il punto rilevato, invece, si basa su osservazioni che non hanno nulla a che fare con la rotta , la velocità etc etc....
solo due o più angoli con i quali vediamo due o più oggetti "cospiqui" (vale a dire segnalati sulla carta nautica)
ha anche questo una sua "zona di incertezza" (che più sono i rilevamenti più è ristretta) ma è molto più preciso.
ed è infatti il vero modo di fare il punto nave. quello con il quale si effettuano le opportune correzioni alle rotte etc etc....

le osservazioni, come si è detto, si fanno per i punti cospicui: fari, torri, vette aguzze, anche campanili, grossi scogli segnalati (lo sparviero a Punta Ala oppure Corbelli a Golfo Stella) in genere ogni oggetto definibile "puntiforme" (quindi un lungo e dolce promontorio non va bene) e che sia anche segnalato esattamente sulla cartina.

I rilevamenti si possono fare essenzialmente in tre modi.
- Con una bussola da rilevamento (che non è quella di governo ma assomiglia a quella dei boyscout, non so se avete presente ciò che intendo): in questo caso avremo un "azimuth" per l'oggetto, riferito al nord magnetico. Rilm(agnetico).
- con la bussola di governo: anche in questo caso avremo un "azimuth" ma viziato dalla deviazione residua della nostra bussola (n.b.: la bussola da rilevamento non è influenzata dal magnetismo della barca come quella di governo...) RIlb(ussola)
- oppure con il grafomentro (o il cerchio azimutale) il rilevamento "polare", quello riferito alla nostra prua Vera, che abbiamo già visto all'inizio.(questo non è definibile azimutale, perchè non ha niente a che vedere con il nord). Rilp(olare)

in tutti e tre i casi, gli angoli con i quali rileviamo gli oggetti che guardiamo NON sono direttamente utilizzabili sulla cartina.
Sulla carta si disegna SOLO il RilV (rilevamenti veri, riferiti al nord geografico)

e quindi dobbiamo conoscere i tre modi di riportare i tre tipi di rilevamenti al "vero" : Rilm(agnetico)>Rilv; Rilb(ussola)>RilV; Rilp(olare)>RilV

lasciando in fondo il RIlb avremo:

Rilp+Pv= Rilv (e già l'avevamo visto all'inizio)
In sostanza, aggiungiamo al valore in gradi del rilevamento polare (che può essere + o - a seconda che sia a destra o sinistra) il valore in gradi della nostra prua vera

Rilm+(D)=Rilv
in questo caso dobbiamo solamente correggere il dato strumentale della bussola da rilevamento con lo scarto della Declinazione Magnetica (dato fornito proprio dalle cartine nautiche), per portare il riferimento dal nord magnetico al Nord geografico (quello Vero) ricordo anche che la (D) nell'arcipelago toscano è approssimabile da circa "+2°" nei pressi della Corsica a circa "+2°25' " verso le coste toscane.

In fondo il più bastardo, il rilevamento che risente sia della declinazione magnetica che della deviazione residua di bordo: Il RIlb fatto con la bussola di governo.

e qua la formula è:
Rilvb+(delta)+(D)= Rilv

i più attenti avranno subito riconosciuto la "CORREZIONE", come opposto della conversione, che già abbiamo descritto parlando di prua Vera e prua bussola.
E' infatti la medesima regola e segue il medesimo principio.
con una importantissima precisazione, fonte di molti errori : i dati di correzione del complessivo errore della bussola che dobbiamo correggere NON DIPENDONO DAL RILEVAMENTO, MA DALLA NOSTRA prua!!!!!!!!!!!!

se vado per nord, e vedo un oggetto cospiquo alla mia destra al traverso ed un'altro alla mia sinistra al traverso, la mia bussola ha due "comportamenti", vale a dire "errori" differenti? ovvio che no!
io tengo la rotta, so che puntando a nord la mia bussola ha un certo errore, ed è ovvio che questo suo errore che io dorma, che io guardi a destra o sinistra o che io stia sottocoperta a mangiare non cambia..... l'errore della bussola cambia solo se cambio rotta....

quindi (e ci tengo molto su questo punto) quando devo correggere un rilevamento bussola per convertirlo al RIlevamento vero, lo devo fare per prima cosa chiedendomi: che rotta sto tenendo? anzi, meglio, e più precisamente: quale è in questo momento la mia Pruabussola? che io veda l'oggetto che rilevo a nord, a sud, a destra a sinistra, sott'acqua e tra le nuvole, mi devo chiedere cosa sta facendo la mia bussola e quindi devo sdapere solo una cosa, la mia Pb.
E' sulla base della Pb che avro' dalla tabella delle deviazioni residue l'errore delta ... poi il D me lo da' la cartina (come al solito) e potrò correggere il Rilb in Rilv.

l'unica cosa che ci può consolare, in questa situazione è questa: che io faccia un solo rilevamento o che ne faccia tre o 4, l'operazione di "Correzione" avrà sempre il medesimo valore complessivo.
trovato una volta lo uso su tutti i successivi rilevamenti bussola (sino a quando non cambia la mia prua!)

in questo senso, posso definire questo valore complessivo dato da "+(delta+(D)" come "Vm" ovvero Variazione magnetica complessiva e usarlo come unico correttore dei mie tre (nel caso dell'esercizio) rilevamenti bussola.
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