In mare si corre di più che in acqua dolce? [pag. 8]

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VanBob (autore)
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- 71/112
Scusa eh... ma questo è quello che sostengo io da qualche mese... l'ho anche scritto in questo stesso thread qualche pagina dietro.
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- 72/112
VanBob ha scritto:
Scusa eh... ma questo è quello che sostengo io da qualche mese... l'ho anche scritto in questo stesso thread qualche pagina dietro.

Confused
Infatti, ma siccome inoltre ci si domandava perchè ? Ho voluto accennare delle spiegazioni.
Allora siamo d'accordo ?
Oppure no ?
Beh...Non ci capisco più niente, Sbellica
8)
>>>>> Mi piacerebbe capire CHI SONO ........... ma NON affrettatevi a scriverlo !!!!! Anche se non mi offendo <<<<<
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clapie
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- 73/112
Senza addentrarci in complesse spiegazioni tecniche ho notato e credo anche voi che nuotare in acqua dolce è molto più faticoso (si rimane più immersi) che in acqua salata, forse è per questo motivo che una barca è più veloce al mare rispetto al lago:

Sbaglio?
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mauro70
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- 74/112
Mancava la mia cazz@ta, ed adesso ve la cuccate Wink

Clapie saggiamente ha scritto:
...nuotare in acqua dolce è molto più faticoso (si rimane più immersi) che in acqua salata...

L'acqua dolce pesa meno di quella salata. Questo significa che a parità di condizioni lo scafo al lago "sprofonda" di più che al mare. Direi che sono dati di fatto e sui quali è difficile discutere se non contraddicendo il buon vecchio Archimende che si è fatto un fondo schiena tanto in chissà quale forum dell'epoca Book

Secondo il mio modesto parere la minor galleggiabilità unita alla minor spinta propulsiva impressa dall'elica (*) causano il peggioramento delle prestazioni in acqua dolce e la maggior difficoltà a raggiungere la planata.

(*) l'elica trova minor resistenza in un fluido più leggero, è libera di girare più velocemente, ma pecca di un maggior regresso (più giri + meno velocità = più consumo). Volevo arrivare al paradosso di alleggerire l'acqua fino a farla diventare aria (dove il regresso sarebbe 100% ed i giri al massimo), ma non so se sia corretto, visto che i gas sono sì dei fluidi, ma che, a contrario dei liquidi, sono comprimibili (vedete voi se l'esempio vi sfagiola).

Mi spingo anche ad ipotizzare che la differenza di attrito tra i due tipi di acqua avrebbe poca influenza.

Ricapitolando in acqua dolce avremo:
- minor spinta di galleggiamento data dal minor peso dell'acqua (**);
- maggior regresso dell'elica.

Le due cose, sommandosi, creano un effetto negativo sia su prestazioni che consumi.

(**) voglio ricordare che Archi (per gli amici 8) ) dice che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume del fluido spostato. Ne consegue che minore è il peso del fluido minore sarà la spinta di galleggiamento che l'imbarcazione riceve.

Non ci credete ? Fate come diceva Clapie; fatevi due bracciate al mare e fate altrettanto al lago...vedrete dove fate più fatica.
Motonautica Vesuviana MV-650 - Suzuki DF-175
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- 75/112
mauro70 ha scritto:
Mancava la mia cazz@ta, ed adesso ve la cuccate Wink

Clapie saggiamente ha scritto:
...nuotare in acqua dolce è molto più faticoso (si rimane più immersi) che in acqua salata...

L'acqua dolce pesa meno di quella salata. Questo significa che a parità di condizioni lo scafo al lago "sprofonda" di più che al mare. Direi che sono dati di fatto e sui quali è difficile discutere se non contraddicendo il buon vecchio Archimende che si è fatto un fondo schiena tanto in chissà quale forum dell'epoca Book

Secondo il mio modesto parere la minor galleggiabilità unita alla minor spinta propulsiva impressa dall'elica (*) causano il peggioramento delle prestazioni in acqua dolce e la maggior difficoltà a raggiungere la planata.

(*) l'elica trova minor resistenza in un fluido più leggero, è libera di girare più velocemente, ma pecca di un maggior regresso (più giri + meno velocità = più consumo). Volevo arrivare al paradosso di alleggerire l'acqua fino a farla diventare aria (dove il regresso sarebbe 100% ed i giri al massimo), ma non so se sia corretto, visto che i gas sono sì dei fluidi, ma che, a contrario dei liquidi, sono comprimibili (vedete voi se l'esempio vi sfagiola).

Mi spingo anche ad ipotizzare che la differenza di attrito tra i due tipi di acqua avrebbe poca influenza.

Ricapitolando in acqua dolce avremo:
- minor spinta di galleggiamento data dal minor peso dell'acqua (**);
- maggior regresso dell'elica.

Le due cose, sommandosi, creano un effetto negativo sia su prestazioni che consumi.

(**) voglio ricordare che Archi (per gli amici 8) ) dice che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume del fluido spostato. Ne consegue che minore è il peso del fluido minore sarà la spinta di galleggiamento che l'imbarcazione riceve.

Non ci credete ? Fate come diceva Clapie; fatevi due bracciate al mare e fate altrettanto al lago...vedrete dove fate più fatica.

Confused
Vero, ma sull'aria attento.... comunque tutto già scritto, hai letto con attenzione in precedenza?
>>>>> Mi piacerebbe capire CHI SONO ........... ma NON affrettatevi a scriverlo !!!!! Anche se non mi offendo <<<<<
Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 76/112
Azz... è vero ! Nicolino aveva scritto un post quasi identico 3 pagine prima.

GIURO CHE NON L'AVEVO VISTO.

Chiedo venia Embarassed
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VanBob (autore)
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- 77/112
Beh ma nicolino ha scritto

nicolino ha scritto:
alla risposta se si vada di più in mare o al lago, che è alla fine della fiera quello che si chiede, io risponderei
"in linea teorica nel mare. ma per la presenza in mare di fattori dinamici che recano maggior svantaggio, si va più forte al lago. occasionalmente comunque, la prestazione può ben essere superiore in mare"


che in sostanza dice il contrario di quanto in realtà sta succedendo sia a me che a eagle!
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Ammiraglio di divisione
mauro70
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- 78/112
Maròooooo !!!

Le ultime conclusioni mi erano scappate ! E sono il contrario di quello che volevo dire....

Basta, oggi non scrivo più: lurko e basta xchè mi sa che è meglio Sad

Mi sa che sento bisogno fisiologico di andare a solcare i mari della croazia per tre settimane 8) , e questa cosa mi sta causando qualche effetto collaterale.

A domani.
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- 79/112
mauro70 ha scritto:
Mi sa che sento bisogno fisiologico di andare a solcare i mari della croazia per tre settimane 8) , e questa cosa mi sta causando qualche effetto collaterale.

Non dirlo a me... mentre leggo i tuoi post vedo il tuo avatar muoversi!!!! UT
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Francesco79
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- 80/112
Grazie Chicca per i chiarimenti, ma anche per me ci sono ancora troppi punti oscuri nella tua trattazione del fenomeno,da quel che ho capito tu consideri preponderante l'aspetto aerodinamico in una situazione in cui questo è trascurabile.
Le tue considerazioni, sempre imho, sono valide nell'analisi dei leggerissimi e velocissimi multiscafo da lago, che vengono testati nelle acque interne poichè solo in quelle possono navigare, te lo immagini un trimarano da 300kg lanciato a 60 nodi contro un'ondina di 50 cm..... tanti pezzetti di carbonio e kevlar sparsi dappertutto.
Il gommone a chiglia rigida dell'utente medio è lungo dai 4,5 ai 6 metri, pesa dai 500kg ad oltre una tonnellata in ordine di navigazione e difficilmente supera i 30 nodi, il mio come molti altri inoltre non ha nemmeno i tubolari a contatto con l'acqua in planata, quindi si comporta esattamente come un monoscafo a V più o meno pronunciata (il mio ha un deadrise di 24° quindi piuttosto accentuato).
Il contributo che l'aerodinamica può dare ai nostri gommoni è veramente piccolo ed è da tenere in considerazione quando si naviga a velocità sostenuta e controvento (con vento forte), magari su onde che tendono a far alzare ulteriormente la prua, questo spiega perchè di rado si sente di gommoni da diporto rovesciatisi, mentre spesso nelle gare di motonautica si può assistere a spettacolari decolli.
Se hai voglia di spiegarci qualcosa sulle implicazioni dell'aerodinamica nelle gare di motonautica sarò ben felice di seguirti in un altra discussione appositamente creata, capire quali siano vantaggi e svantaggi dell'utilizzo di un catamarano piuttosto che un monoscafo in una gara offshore mi ha sempre affascinato.
P.S.
Con il wankel in alta quota fai la stessa fine che con la lancia, è un motore volumetrico/stechiometrico che male si adatta alle gite in alta montagna, se vuoi volare alto hai per forza bisogno di un motore a turbina o a compressione dinamica (ram-jet) o meglio entrambi(vedi SR71 blackbird) Wink
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
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