In mare si corre di più che in acqua dolce? [pag. 12]

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franz
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VanBob ha scritto:
In certi momenti, secondo l'ampiezza e la posizione delle onde interne, il modellino si ferma.

Si capita nel IV e nel VI run, se non ricordo male. L'equivalente con le onde di superficie è quando stai per planare, la barca si impenna sull'onda da lei stessa generata a prua, ma non dai abbastanza manetta e l'onda ti riacchiappa: senti il motore che va giù di giri e ti pianti finché l'onda non ti ha sorpassato. (se uno ha adeguata cavalleria sullo specchi di poppa bisogna proprio essere stitici di manetta per farlo capitare, ma chi ha fatto l'esperienza di uno scafo nettamente sottomotorizzato sa di cosa sto parlando....)

VanBob ha scritto:
Ricapitoliamo, la perdita di velocità notata al lago di Bolsena è giustificata dalla differenza di temperatura, quindi di densità, esistente tra la superficie e il livello di circa 50 cm sottostante.

Non proprio: è dovuta alla differenza di densità tra lo strato mescolato di superficie e lo strato omogeneo profondo, ovvero al salto di densità attraverso il termoclino. Se vogliamo scendere nel tecnico ed essere quantitativi, dobbiamo distinguere due casi: termoclino 'spesso' e termoclino 'sottile'.
Se la profondità del termoclino è minore della lunghezza delle onde, allora puoi prendere in considerazione solo due strati, con un salto netto di densità (come fosse acqua e olio). In tal caso la velocità delle onde è:

U = sqrt(g * (rho2-rho1) / rho2 * l)

dove l è la lunghezza d'onda, g è l'accelerazione di gravità (9.8 m/s^2), rho2 è la densità dell'acqua profonda, rho1 è la densità dell'acqua di superficie. Usando l=5metri e con un salto di temperatura da 5 a 25 °C si ottengono circa 0.75 nodi (attenzione alle conversioni da sistema internazionale (metri, chili, ect.) a sistema nautico (nodi, miglia) ). Il passaggio da temperatura a densità lo fai quì.

VanBob ha scritto:
Quella differenza che io a spanne valutavo intorni a 1.5°/2°... quanto è più densa l'acqua di "soli" 2° in meno a quella temperatura? Basta a perdere tutta quella velocità?

Il caso che mi poni è quello di una stratificazione 'spessa', ovvero un termoclino più profondo della lunghezza delle onde. Supponiamo, per esempio, che ci sia un gradiente costante di 2 gradi per metro di profondità (quindi 25°C in superficie, 23°C a -1 metro, 21°C a -2 metri, etc.).
In un gradiente costante, se perturbiamo una massa d'acqua dalla sua quota di riposo e poi la lasciamo andare, essa si mette a oscillare con un periodo (detto di Brunt-Vaisala... tutti scandinavi questi oceanografi!) pari a

T = 2*pigreco / sqrt((g/rho) * drho/dz)

dove drho/dz è il gradiente di densità. Coi dati del lago di Bolsena fa circa T=100 secondi. La frequenza è legata al periodo da nu=2*pigreco/T e frequenza e lunghezza d'onda sono legate alla velocità dell'onda da U=l*nu. Facendo i conti si ottiene U=0.6nodi circa: un valore non molto distante da quello trovato nel caso di termoclino sottile, quindi mi aspetto che gli effetti sul gommone siano simili nei due casi.

Come nota a margine lasciami dire che una stratificazione di 2 gradi al metro (che sembra minuscola: solo 0.4 kg/m^3 per metro) in realtà è ... enorme. In mare gli oceanografi studiano stratificazioni anche 100 volte più piccole, che supportano vigorosissime onde interne....

VanBob ha scritto:
L'acqua del canale dei pescatori di Ostia non è stratificata perchè è un fiume in movimento?

Se un fiume (o un canale) scorre velocemente, impedisce all'acqua di mare di infiltrarsi scorrendo sul fondo. In tal caso l'acqua del fiume è omogenea. Se il fiume è molto lentol'acqua del mare, semplicemente per il fatto di essere più pesante, riesce a risalirlo. Con una spintarella della marea in alcuni casi anche di diversi chilometri. In tal caso l'acqua dolce del fiume sta in superficie, e l'acqua salata o salmastra del mare sta sotto.
Però non ho idea se questo è il caso del canale dei pescatori. Forse il rallentamento di roland è dovuto ad altro...


VanBob ha scritto:
Stinger nei suoi test non aveva stratificazione perchè faceva abbastanza freddo o perchè il lago era per un qualche motivo "mischiato"?

Stando ai dati dell'arpa Piemonte che ho postato, il lago Maggiore ha uno strato mescolato superficiale profondo almeno 5 metri. Un gommone in superficie produce uno spostamento d'acqua trascurabile a quella profondità. Quindi non c'è nulla che possa creare onde nel sottostante termoclino. Quindi non c'è perdita di energia per onde interne.

Rimane da spiegare come mai stinger è più veloce in acqua dolce. Io mi allineo con Francesco79 quando diceva che gli effetti diretti della minore densità dell'acqua (p.es. maggiore superficie immersa, etc.) sono così piccoli che non dovrebbero essere misurabili da un GPS. Suppongo che i due nodi di differenza siano imputabili al fatto che in mare qualche onda c'è sempre, mentre la superficie di un lago, con un po' di fortuna, può essere perfettamente piatta.



VanBob ha scritto:

Aho... e quante domande fai??? Smile

Figurati! Io mi diverto con queste cose... piuttosto, spero di non aver tramortito i lettori gommonauti con la lunghezza dei miei post! Smile
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franz
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vagabondo ha scritto:
come mi spieghi allora Franz la navigazione su fiume...


... non la spiego! Ho parlato solo di laghi o di mare, assumendo assenza di corrente!
Poi ho detto che in un fiume o in un canale che sfociano a mare con corrente ridottissima (praticamente zero) si può infiltrare l'acqua di mare, e allora si crea un sistema a due strati dove si possono propagare onde interne.

Se il fiume o il canale hanno una corrente apprezzabile, allora l'acqua è omogenea e tutto quello che ho detto sulle onde interne non si applica!
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