In mare si corre di più che in acqua dolce? [pag. 3]

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VanBob (autore)
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- 21/112
Se l'elica deve "spingere" lo stesso fluido in cui naviga la carena... soffrirebbe della stessa diminuzione di densità con il risultato di spingere meno?

In parole povere... se esiste una relazione tra il regresso e la densità del fluido bisogna vedere in che rapporto stanno. A intuito mi verrebbe da pensare che il regresso è inversamente proporzionale alla densità!
E credo che il famoso "ragionamento per eccesso" si possa applicare: se la densità fosse estremamente alta (cera? plastilina? nutella? legno?) l'elica si avviterebbe ad ogni giro senza il minimo regresso.
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Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 22/112
Se fosse solo una questione di regresso però si arriverebbe ad un paradosso:

supponendo che la resistenza della carena non sia modificata dal tipo di fluido si arriverebbe a questo risultato

scafo che naviga in nutella con m otore da 20cv:
velocità max 20 nodi
elica 15 pollici
regresso 0%
potenza assorbita dalla carena 20 cv
regime 5000rpm


scafo che naviga in acqua con motore da 20cv
velocità max 20 nodi
elica 15 pollici
regresso 7%
potenza assorbita dalla carena 20cv
regime 5350

cioè il motore prenderà più giri ,ma erogherà sempre la stessa potenza (quella massima), che pertanto farà viaggiare la carena alla medesima velocità.
La variazione del regresso fa variare il punto di lavoro del motore, basterà correggere il passo per ottenere le stesse prestazioni.
Everything should be made as simple as possible,but not simpler. (A.E.)
Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 23/112
continuando a ragionare per eccesso...

gara di nuoto:

corsia 1 (acqua dolce leggermente clorata): Francesco79

corsia 2 (nutella): Rosolino

Su quale dei due scommetteresti?
Io su di me Laughing Laughing

A parte gli scherzi, penso che se una differenza c'è, questa vada ricercata nella differente richiesta di potenza della carena.
La nutella è più o meno pesante come l'acqua, ma ha una viscosità cinematica completamente diversa.
Quando si lavora con i modelli in vasca si fanno le prove in acqua dolce e poi si corregge con la differente densità dell'acqua salata, che penalizza, ma la resistenza viscosa della superficie bagnata viene scorporata e valutata a parte.
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VanBob (autore)
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- 24/112
Sono perfettamete d'accordo con te, io mi riferivo solamente al rapporto esistente tra densità e regresso e non ho volutamente tirato in ballo viscosità e attriti.

Mi piace questo argomento Wink
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Capitano di Fregata
lupetto di mare
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- 25/112
Si potrebbero fare dei rilevamenti seri cosiderando uguali tutti i fattori:
peso vento onda in modo da confrontare i dati abbastanza inequivocabilmente.
Potrebbe essere una delle nuove sfide di Gommonauti.it
Quando migliora il tempo sono felice di mettere a disposizione il mezzo! Smile
Sessa Key largo 18 con Dorado efi '08
ed ora anche una jacuzzi a vela!

Non tutti i gommoni valgono più di una jacuzzi!
Contrammiraglio
stinger
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- 26/112
se non mi sbaglio il lago Maggiore è a 193 metri slm. Io ci vado normalmente ad inizio stagione a collaudare il mezzo dopo la pausa inverrnale per testare se è tutto OK e dopo le ferie e far girare il motore in acqua dolce.
Ripeto ho sempre verificato velocità maggiori rispetto al mare ad esempio col 30 HP in mare al massimo, anche con favore di vento, non ho mai superato i 21 nodi mentre sul lago, stesso carico e stesso GPS ho toccato i 23. Col 60 HP in mare al massimo 28, sul lago leggermente di più che 30. Anch'io avrei detto il contrario.
Mi stupisco che fra tutti i lettori del forum solo pochi abbiano fatto verifiche simili.
Capitano di Fregata
lupetto di mare
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- 27/112
A me succede il contrario!
Ma a dire il vero non ho fatto mai attenzione alla parità di condizioni.
E non dimentichiamo la corrente!
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Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 28/112
Sono contento che l'argomento abbia suscitato il Vostro entusiasmo, ma la vedo buia che più buia non si può, mettersi a parità di fattori è praticamente impossibile, pensate che la differenza che stiamo cercando di valutare non può superare il 2,5% per motivi fisici precedentemente spiegati.
Siamo ai limiti della risoluzione di un GPS e come se non bastasse un motore carburato varia le sue prestazioni in funzione della quota di circa 1 punto percentuale ogni 100 metri (verificate sui vostri libretti di uso e manutenzione).
Per fare una prova attendibile bisognerebbe trainare lo scafo con un motore elettrico oppure dotarsi di un banco dinamometrico per tarare la manetta, tutto alquanto complicato.

Già il fatto che qualcuno vada più forte e qualcuno più piano in mare la dice lunga sulla difficoltà dell'esperimento.
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VanBob (autore)
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- 29/112
E' vero ma forse si potrebbe fare una serie ripetuta di test e poi ricavarne la media dei risultati su cui ragionare.
Io insisto... ho il motore a carburatori e al mare vado SENSIBILMENTE meglio che al lago in tutte le condizioni.
Differenza di quota circa 350/380 mt.
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Capitano di Corvetta
Francesco79
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- 30/112
ok, allora proviamoci, per prima cosa dobbiamo stabilire un procedura standard per il test, alla quale si debbono attenere tutti i partecipanti, altrimenti il risultato diventa inattendibile.
Dobbiamo tenere sotto controllo tutto, ma proprio tutto, comprese temperatura (anche dell'acqua), pressione ed umidità al momento delle due prove, perfino la pressione di gonfiaggio dei tubolari deve essere la medesima.
A me viene in mente che quando navigo al tramonto sul mare olio, quando attraverso zone leggermente increspate dalla brezza (piccolissime ondine dell'ordine dei 2-3 cm di altezza e lunghezza) sento il motore prendere giri e vedo la velocità salire, dobbiamo quindi tenere conto anche di queste sottigliezze se vogliamo cercare di trovare il nostro "ago nel pagliaio".
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Sailornet