Il CG (Centro di Gravità) o Baricentro dei nostri natanti - Discussione tecnica - [pag. 2]

eros ha scritto:

uso il mio come esempio , ho il serbatoio nel gavone di poppa e non ho altri spazi dove cacciare sti 100 litri.

Se non imbarcarmi in modifiche profonde quali tagliare e rifare pagliolato ecc.

Cosa potrei inventarmi?
per spostare il CG?

sposto ancora ecc.
Non ho altri carichi fissi se non la batteria

ciao eros

interessante topic, infatti come dici Tu come fare..... quando si compra (nuovo o usato) son queste le cose da vedere oltre alla quantità dei gavoni o il colore della tappezzeria .......

oppss ma io c'ho guardato ?
infatti problema difficile da risolvere

per misurare esattamente il cg potrebbe essere la posizione del cavo centrale della grù quando solleva il peso

(qualsiasi assomiglianza con la Ropanda II e pura immaginazione del lettore)

La mia domanda è un'altra, considerando che abbiamo mezzi di dimensioni tali che sono pochissimi i margini per agire sui pesi negli angusti spazi che il costruttore gli ha destinato.
Che il rapporto tra stazza, spazi e pesi è tale che a noi basta invitare un amico in carne a bordo per sbilanciare nuovamente il nostro lavoro.
E' utile quindi o sfinirsi di calcoli per ottimizzare a posteriori l’opera altrui senza nemmeno avere spazi di manovra o rischia di essere solo un esercizio accademico che ben difficilmente sarà utile ai non-esperti o i non-professionisti?

Entro certi ambiti sì, imho
Dettagli come la comprensione e l’analisi del CG devono diventare parte dell’ABC culturale del diportista, anche per capire se il costruttore che propone motori da 40 a 150 CV ha posto cura nel bilanciamento della barca.
Idem se compriamo un usato su cui il precedente proprietario ha aggiunto di tutto e di più.
O capire se una eventuale perdita d'efficienza dovuta ad un peso qua e uno là sia trascurabile o no.

Purtroppo non possiamo pretendere che per fare un giro in barca si possa diventare tutti ingegneri navali.

Ma è possibile imparare a cogliere alcuni segnali per capire se un mezzo è correttamente costruito magari silla base di calcoli fondati su parametri elementari.
Capire da soli se serve l’intervento di un professionista che valuterà i tanti fattori, CG incluso, e ci dirà se è tutto ok o se è invece necessario (e possibile...) intervenire e già un passo avanti.
Capire se è necessario ridurre il peso della catena o spostare una batteria è invece un esperimento basico che possiam fare da soli, senza magari metterci subito a segare la plancia.

Per esempio: nei mezzi con plancia laterale (me misero!) il costruttore ha tenuto dell’indispensabile pilota? Se sì per quanti Kg?
Ed altri mille dettagli che su una nave sono gestibili e portano ad un risultato, ma su un gommo o una piccola barca da diporto?

Poiche il CG si proietta perpendicolarmente sul piano di galleggiamento (sulla chiglia, quindi, ma anche potenzialmente sulla carena), la domanda non è peregrina

Uno dei tanti link per approfondire i vari aspetti tecnici

saltando alle conclusioni ,come sempre:

CONCLUSIONI ( * )
Il raggio metacentrico ( r ), vale a dire la distanza compresa tra il centro di galleggiamento della
carena immersa ( B ) e la posizione del Metacentro della nave per angoli di sbandamento
compresi intorno ai 12°, presenta un valore non modificabile se non con gli interventi
ingegneristici allo scafo già esaminati.
Esso dipende infatti dai piani di costruzione della nave (stabilità di forma) e varia solamente in
funzione del volume della carena immersa.
L’attenzione dell’Ufficiale di coperta, per quanto riguarda la stabilità della nave, sia in porto
che in mare, sarà dunque rivolta alla stabilità di peso cioè all’elemento ( a ), vale a dire alla
distanza compresa tra il Centro di Spinta della carena immersa ( B ) e il Centro di Gravità della
nave ( G ).
Poiché le disposizioni internazionali (IMO) stabiliscono che il valore di ( r – a ) non deve essere
inferiore a 0,15 m. per non compromettere la stabilità della nave, gli Ufficiali di Bordo
opereranno in modo tale da mantenere l’altezza metacentrica sempre al di sopra di quel valore.
Ciò sarà possibile tenendo sotto controllo la posizione del centro di gravità ( G ) pianificando
opportunamente la disposizione dei pesi a bordo in fase di caricazione (stabilità di peso),
controllando la subdola perdita di stabilità dovuta alla creazione di specchi liquidi liberi di
oscillare provocati dal progressivo consumo dei depositi di acqua dolce e di combustibile
durante la navigazione e infine adottando accorgimenti per impedire lo scorrimento laterale del
carico.

direi che noi siamo qui .
e conoscere il CG rimane carino e utile .
inoltre avri una scusa per far togliere mio figlio dal ruolo di polena

eros

Infatti..... LA polena ......

chi glielo spiega a Propcalc che io devo tenere il CG a 30 cm da poppa per via di quella?
Se basta, dato che di polene ne ho due!

preciso che col carino e utile intendo che in caso di mare ci raggruppa nel punto più opportuno a far diventare confortevole la navigazione , stessa cosa per tratte lunghe.

<insomma ci si ingegna come siamo spesso obbligati a fare

1.Il suggerimento di Ropanda è utile per capire subito se CG è fuori posto o no, senza essere degli esperti. Infatti normalmente il gruista fa disporre le fasce di sollevamento in modo tale che, sollevando la barca, questa risulti il più orizzontale possibile. A tal fine sarà utile munirsi di metro e nastro adesivo per marcare preventivamente sul fianco il punto 0,40 LWL ed accertarsi dello stato di riempimento dei serbatoi e delle distanze dei rispettivi centri dallo specchio di poppa. Utile anche marcare col nastro sullo stesso fianco la posizione del cavo di sollevamento. È pacifico che la distanza verso prua da 0,40 LWL alla marcatura del cavo di sollevamento testimonierà CG più o meno marcatamente spostato verso prua e viceversa, se spostato verso poppa rispetto a 0,40 LWL. Oltre a prendere dette misure di spostamento sarà anche utile prendere qualche foto, che inquadri sia pinna anticavitazione e parte poppiera della barca sia l’insieme barca/impianto di sollevamento (cavo + fasce). Tali foto permetteranno ulteriori valutazioni.
2.Qui si parla solo ed esclusivamente di dislocamento (peso in kg o tons). La stazza è tutt’altra cosa.
Quanto all’amico in carne sarà indispensabile farlo accomodare on board in modo da non alterare gli equilibri generali in senso longitudinale. A tal fine suggerisco l’installazione di un inclinometro, anche adesivo (10÷12 €). Tale installazione andrà fatta a terra con chiglia perfettamente in bolla.
3.Resta in primo piano la questione del posizionamento dei serbatoi, di cui si è già trattato e che non è compensabile spostando pesi fissi (catene, ancore, batterie, persone, ecc.).
4.Far sistemare un figlio o una figlia o …. a prua nel ruolo di polena è tollerabile solo quando si va a spasso per brevi tratti magari a bassa V e con mare calmo. Certamente non è tollerabile in crociera e meno ancora navigando con mare di poppa.

Paolo, sfondi porte aperte....
Bischeri si, ma i figli son figli.....

Caro Bobo, non credo di doverti rammentare che, nella deprecata ipotesi di incidente, la colpa ricadrebbe anche sul comandante.
Va bene fare da stupidotti (bischeri), ma non da co@@@ni (imbecilli).
Ovviamente ognuno è libero di regolarsi nel suo come meglio crede, ma poi non può pretendere la botte piena e la moglie ubriaca ovvero lamentarsi di consumi eccessivi o scarsa V o potenza scarsa o, più in generale, di violare impunemente le regole della fisica.

Ma qualcuno la conosce questa signora fisica che continua a imporre regole di qua e di la? Quasi quasi io le violo (o vìolo?).

propcalc1 ha scritto:

...4.Far sistemare un figlio o una figlia o …. a prua...

Perché non tutta la famiglia ?