Tecnica di rimorchio tra natanti [pag. 2]

In effetti se trovo un natante in difficoltà a 5 miglia e non avendo l'obbligo di avere a bordo ne VHF ne telefonino come faccio a chiamare la GC? Che faccio lascio il natante in balia del pericolo?

Max74 ha scritto:

...Se vai in mare e non ti curi dell'efficienza del tuo motore sono affari tuoi, se resti in mare di certo non verrà la CP a rimorchiarti (non sono pagati per far questo). Se ti va bene trovi un amico che lo fa a gratis; se ti va benino viene qualcuno di passaggio e gli paghi il carburante; se ti va male veniamo noi (rimorchiatori) e paghi molto di più.

Se resti in panne perchè hai finito il carburante o peggio la CP riesce a dimostrare che non hai ottemperato ai tuoi "doveri" di comandante prima della partenza, scoprirai che oltre al danno la beffa! Rischi anche un bel verbale da parte della CP.


ciao Max

Max stai dicendo quello che sostengo io, ma non si può far passare il messaggio che il traino imbarcazioni non è regolamentato e che tutti indistintamente vi possono ricorrere perchè tanto nessuno li sanziona: immagina, e tu lo sai, quanta gente c'è, patentata o meno, che non ha minimamente idea di cosa significa andare per mare (quelli, per intenderci, che ancor oggi pensano che un'imbarcazione giri con la prua anzichè con la poppa) che s'improvvisano esperti e navigati comandanti e vanno a trainare il malcapitato in avaria (che chiaramente non può governare il proprio mezzo) con funi molto corte, attraverso bagnanti e altre imbarcazioni, cercando di scansare (solo lui, però) scogli e secche per poi arrestersi di botto e farsi inevitabilmente speronare dallo scafo rimorchiato. Ne ho visti, eccome se ne ho visti. Per cui io mi atterrei solo a ciò che enunciano gli art. 489 e 490 del codice della navigazione e cioè:

Art. 489 - Obbligo di assistenza
L’assistenza a nave o ad aeromobile in mare o in acque interne, i quali siano in pericolo di perdersi, è obbligatoria, in quanto possibile senza grave rischio della nave soccorritrice, del suo equipaggio e dei suoi passeggeri, oltre che nel caso previsto nell’articolo 485, quando a bordo della nave o dell’aeromobile siano in pericolo persone.
Il comandante di nave, in corso di viaggio o pronta a partire, che abbia notizia del pericolo corso da una nave o da un aeromobile, è tenuto nelle circostanze e nei limiti predetti ad accorrere per prestare assistenza, quando possa ragionevolmente prevedere un utile risultato, a meno che sia a conoscenza che l’assistenza è portata da altri in condizioni più idonee o simili a quelle in cui egli stesso potrebbe portarla.
Art. 490 - Obbligo di salvataggio
Quando la nave o l’aeromobile in pericolo sono del tutto incapaci, rispettivamente, di manovrare e di riprendere il volo, il comandante della nave soccorritrice è tenuto, nelle circostanze e nei limiti indicati dall’articolo precedente, a tentarne il salvataggio, ovvero, se ciò non sia possibile, a tentare il salvataggio delle persone che si trovano a bordo.
È del pari obbligatorio, negli stessi limiti, il tentativo di salvare persone che siano in mare o in acque interne in pericolo di perdersi.

Michael

Nel precedente art. 490 sembra esserci una parvenza di indicazione sui compertamenti da adottare in caso di assistenza e salvataggio nave ma non è chiaro, almeno per me, se nell'indicazione di nave è associato il concetto di imbarcazione e quello di natante.

Michael

Max74 ha scritto:

... Se resti in panne perchè hai finito il carburante o peggio la CP riesce a dimostrare che non hai ottemperato ai tuoi "doveri" di comandante prima della partenza, scoprirai che oltre al danno la beffa! Rischi anche un bel verbale da parte della CP...

Mi risulta, difatti, che alcuni Comandanti di motovedette e pattugliatori della GC, affiancata l'unità da soccorrere, controllino innanzitutto documenti, dotazioni e stato dell'imbarcazione/natante .....

regolo ha scritto:

.. Che faccio lascio il natante in balia del pericolo?

Non credo sia consigliabile a parte il comportamento etico, se non erro, è fatto obbligo prestare assistenza a chi in mare si trova in difficoltà, a prescindere dal tipo d'imbarcazione ....

sardino ha scritto:

regolo ha scritto:

.. Che faccio lascio il natante in balia del pericolo?

Non credo sia consigliabile a parte il comportamento etico, se non erro, è fatto obbligo prestare assistenza a chi in mare si trova in difficoltà, a prescindere dal tipo d'imbarcazione ....

.......ma è ovvio che presto soccorso a prescindere cio che dice la legge

michael ha scritto:

Max stai dicendo quello che sostengo io

No, io non ho mai afferamto quello scritto da te qui:

michael ha scritto:

Vorrei ricordare che trainare un'imbarcazione o natante, anche in avaria, è vietato: solo se c'è reale pericolo di vita è ammesso il ricorso al traino. In tutti gli altri casi si deve chiamare la guardia costiera.

michael ha scritto:

ma non si può far passare il messaggio che il traino imbarcazioni non è regolamentato e che tutti indistintamente vi possono ricorrere perchè tanto nessuno li sanziona

Ripeto: non c'è nessuna legge che impedisca a chiunque di effettuare un rimorchio in mare aperto. Non esiste nessuna sanzione se Mario Rossi decide di rimorchiare Guido Verdi a 6 miglia da Ravenna. Come ho gia detto Mario Rossi potrà avere a rimorchio Guido Verdi fino al limite della concessione dei rimorchiatori portuali di Ravenna, da quel punto dovrà lasciare il rimorchio ai rim. portuali (ma in genere non accade per i piccoli natanti) o se la CP non stabilisce diversamente il da farsi.

michael ha scritto:

immagina, e tu lo sai, quanta gente c'è, patentata o meno, che non ha minimamente idea di cosa significa andare per mare (quelli, per intenderci, che ancor oggi pensano che un'imbarcazione giri con la prua anzichè con la poppa) che s'improvvisano esperti e navigati comandanti e vanno a trainare il malcapitato in avaria (che chiaramente non può governare il proprio mezzo) con funi molto corte, attraverso bagnanti e altre imbarcazioni, cercando di scansare (solo lui, però) scogli e secche per poi arrestersi di botto e farsi inevitabilmente speronare dallo scafo rimorchiato.

Questo è un altro discorso, concordo con te che molti diportisti "della domenica" non hanno idea di come fare un rimorchio senza farsi del male e senza fare danni, ma da qui a dire che "rimorchiare un'altra barca è vietato", beh è ben diverso
Sarebbe meglio dire "fatelo solo se sapete cosa state facendo e ricordate bene che qualunque cosa accada sarete responsabili di danni a cose e persone"

michael ha scritto:

Per cui io mi atterrei solo a ciò che enunciano gli art. 489 e 490 del codice della navigazione

Il CdN regolamenta gli obblighi, cioè dice quando un'altra unità sia obbligata o meno a prestare soccorso/assistenza. Non c'è nessun art. del CdN che stabilisca "è vietato rimorchiare una nave in alto mare se non sei autorizzato dall'Autorità Marittima".
Ti faccio un semplice esempio: nel feb-2012 la nave da crociera Costa Allegra è stata rimorchiata da un pescherecchio francese in pieno oceano indiano fino alle Seychelle.
Credo che l'armatore di quel pescherecchio si sia rifatto la flotta nuova

ciao
Max

michael ha scritto:

Nel precedente art. 490 sembra esserci una parvenza di indicazione sui compertamenti da adottare in caso di assistenza e salvataggio nave ma non è chiaro, almeno per me, se nell'indicazione di nave è associato il concetto di imbarcazione e quello di natante.

Michael

Il CdN non fa differenza tra "natanti" o "imbarcazioni" ma definisce tutte le unità "nave".
Solo il "Codice della Nautica da Diporto" fa distinzione tra "natante", "imbarcazione" e "nave".

Una volta sono intervenuto per prestare soccorso ad una imbarcazione che aveva il motore in avaria.
Era già intervenuta la capitaneria di porto ed ha, ovviamente, acconsentito al rimorchio, con l'unica raccomandazione, di riparare nel porto più vicino, evitando, nel nostro caso l'attraversamento del canale di Procida, perché ritenuto troppo pericoloso.
Ripeto: raccomandazione non obbligo.

Tornando alle raccomandazioni tecniche, e seguendo il buon senso, direi:
- giusto alleggerire la barca trainata spostando sulla trainante l'equipaggio. Non supererei, in ogni caso, il n° massimo di persone trasportabili
- cima lunga e robusta, formata ad Y, applicata alle bitte di poppa dell'imbarcazione che rimorchia e fissata alla prua della rimorchiata
- velocità bassissima, orientativamente 3~4 nodi
- a portata di mano: un coltello tagliente per troncare alla bisogna la cima, un parabordo, per ammortizzare eventuali urti, mezzo marinaio.
- sarebbe saggio far indossare i giubbotti salvagente a tutti gli equipaggi
- altro?