Caricare la batteria da un evinrude 25cv [pag. 7]

Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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Ciao conterraneo!
bello comparire offrendo esperienze e nozioni!
però visto che hai letto le regole in home page, passa anche alla sezione presentazioni...
dai facci un salto mentre i più bravi nel settore faranno a gara ad aiutarti.
A memoria (io che in elettronica sono bravo 0) mi ricordo che nella sezione download ci sono degli schemi elettrici, per ora non penso tu abbia abbastanza crediti per scaricare nulla, ma se partecipi scrivendo - o anche caricando tu stesso del materiale - vedrai che in poco tempo lo potrai fare.
Benvenuto nel forum e buona realizzazione del tuo impianto elettrico. Welcome
Tenente di Vascello
omissam
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lucatesi68 ha scritto:
Ciao a tutti, sono un nuovo utente e quindi chiedo scusa anticipatamente se commetterò involontariamente errori nel modo di relazionarmi.

Complimenti a chi gestisce il forum perchè è veramente fonte di insegnamenti per i nuovi come me.

Volevo intervenire sull'argomento perchè anche io stò cercando invano di caricare una batteria con l'alternatore del il mio TOHATSU 18CV 2T.

Premetto che smanetto abbastanza bene nell'elettronica e quindi con un po di presunzione ho pensato che avrei risolto facilmente il mio problema.

Devo caricare una piccola batteria al piombo 12V 7A con l'alternatore da 80W del Tohatsu.

Semplice, un ponte raddrizzatore da 10 A , la classica lampadina da 5w in serie e via... Smile

Ma all'atto pratico in uscita ho un voltaggio che mi varia dai 12V ai 60V per il fatto che la potenza dell'alternatore è progettata per una batteria di 40-60A ed il carico della piccola 7A non lo sente nemmeno.

Forte delle mie esperienze in elettronica mi sono fatto un circuitino veramente carino (penso di postarlo appena perfezionato) che mi permette di regolare sia il voltaggio che la corrente di carica utilizzando un LM317 (versione K che regge 2 A) in una configurazione particolare.

Tutto funziona perfettamente per 15-20 minuti poi l'LM317 brucia e smette di regolare la tensione. Probabilmente l'alternatore spinge talmente tanto (o il carico è talmente basso) che riesce a mantenere i 60V anche con la batteria attaccata superando quindi il massimo differenziale di 40V tra ingresso ed uscita concessi dall'LM317.

A questo punto per me è diventata una sfida personale e con le buone o le cattive arriverò a caricare quella benedetta batteria, pensavo di utilizzare 2 LM317, uno che porti il voltaggio dai 60 ai 40V ed in cascata un altro che porti dai 40 ai 13,8V necessari alla carica della batteria.

Se qualche smanettone ha dei consigli sono i bene accetti.
Datemi una mano che poi pubblico il tutto.

Grazie e scusate se mi sono dilungato troppo
LUCA


La rivista "Nuova Elettronica" (fascicolo n. 169/170) propone l'aggiunta di uno o due transistors di potenza per far sì che l' LM317 possa svolgere la sua funzione di regolatore senza dover sopportare carichi eccessivi. I collegamenti sono molto semplici.
Lo schema che ti allego regge 10/15 AMP. lasciando l' LM 317 praticamente freddo.

re: Caricare la batteria da un evinrude 25cv


re: Caricare la batteria da un evinrude 25cv
Comune di 1° Classe
lucatesi68
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Grazie a bobo tutti per gli ottimi suggerimenti e ad omissam per lo schema, sicuramente modificherò il mio circuito aggiungendo i due finali di potenza.

Mi rimane tuttavia un dubbio: credo che quello che ha danneggiato il mio LM317K non sia stato il surriscaldamento o la troppa corrente (nel mio circuito ho infatti limitato la corrente a 0,5A per proteggere la vita della batteria) ma l'eccessivo differenziale di voltaggio (60 V in ingresso / 12 V in uscita) che faccio scorrere nell'LM317.

Pensa che dopo il ponte raddrizzatore avevo un condensatore da 470 micro 50V che ho dovuto sostituire con uno da 200V perchè quello da 50 fumava dopo 5 minuti a mezzo gas UT

In settimana farò un nuovo circuitino come suggerito e sabato prox riprovo.
Tenente di Vascello
omissam
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lucatesi68 ha scritto:
pensavo di utilizzare 2 LM317, uno che porti il voltaggio dai 60 ai 40V ed in cascata un altro che porti dai 40 ai 13,8V



dovrebbe funzionare, perchè ad ognuno dei due verrebbe imposto un differenziale inferiore ai fatidici 40 V., però li supporterei (ognuno dei due) con un PNP MJ 4502 o equiv. per farli lavorare nella massima sicurezza. Se l'LM 317 viene assistito da un solo MJ 4502 lo schema potrebbe essere questo:

re: Caricare la batteria da un evinrude 25cv
Comune di 1° Classe
lucatesi68
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Grazie per il suggerimento, credo che farò così anche se questa mattina ho fatto due prove in mare che mi hanno cambiato le carte in tavola.
Sullo schema originale del manuale Tohatsu c'è riportato il collegamento del ponte al filo Giallo e Bianco ma sul mio 18Cv esce anche un filo nero che dovrebbe essere la presa centrale. Misurando col tester e "motore al minimo" ottengo 12V se prelevo da Giallo / Bianco come da schema o 6V se prelevo da Giallo / Nero o Bianco / Nero. Dando gas ed arrivando al max dei giri arrivo ai 100V e più da quella che credo sia la presa a 12V ed ai 45V circa dalla presa del 6V.
Pensavo quindi di rimettere in pista il mio circuito con l'LM317K utilizzando però questa volta la presa dei 6V (tanto già a 1000 giri arriva a 20V che sono suffic. per pilotare l'LM317)
Quello che non capisco però è come un alternatore a 12 possa buttar fuori un così alto voltaggio, non vorrei che fosse difettoso o .... bo!
Sono quindi indeciso se percorrere la via breve dei 6V (che mi suona come sconfitta personale) o seguire il mio orgoglio, rimettere insieme tutti i suggerimenti che ho ricevuto, e buttar giù un super regolatore in grado di reggere a qualsiasi condizione.

Qualcuno sa dirmi come si comportano gli alternatori degli altri motori normalmente ? qunti Volt escono solitamente al minimo ? ed al massimo ?
Mi è infatti ventuo il dubbio che l'alternatore del mio motore non sia un 6-12 V ma un 12-24V che ne dite ?

Grazie
Tenente di Vascello
omissam
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lucatesi68 ha scritto:
Dando gas ed arrivando al max dei giri arrivo ai 100V e più da quella che credo sia la presa a 12V ed ai 45V circa dalla presa del 6V


I voltaggi che riferisci fanno pensare che stai utilizzando un voltmetro elettronico alquanto sensibile; probabilmente quei valori si riferiscono a picchi di tensione. Perchè non ricontrolli con un comune tester a lancetta?
Il generatore dovrebbe essere costituito da due avvolgimenti con presa centrale.
Considerato che, traina a parte, il fuoribordo lo si usa molto poco al minimo, la presa 6 V dovrebbe bastare, sempre che non si sia innescata una questione di principio fra te e l'alternatore che adesso vedi come un cavallo selvaggio da imbrigliare!

Felice
Sottocapo
123456789
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scusate la domanda ma da quanto deve essere il condensatore messo in parallelo alle due resistenze??????
Tenente di Vascello
omissam
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123456789 ha scritto:
scusate la domanda ma da quanto deve essere il condensatore messo in parallelo alle due resistenze??????


10 microfarad, 63 volts.
Comune di 1° Classe
lucatesi68
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Grazie ai suggerimenti e a vari schemi trovati in rete ora il mio circuitino funziona a dovere.

Dopo diverse uscite in mare la mia batteria è sempre bella carica.

Ho utilizzato il transistor di potenza, come suggerito da omissam, montato su una grossa aletta di raffreddamento che dissipa la maggior parte di energia ed ho aggiunto un transistor che regola il voltaggio massimo e stacca a batteria carica.

Il montaggio è stato fatto "in aria" senza circuito stampato.
Ho inviato tutto, compreso foto e sipegazioni, per essere pubblicato.

Ringrazio tutti ed allego qui il circuito per completezza.

Luca
Felice


FUNZIONA
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dommy
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ciao a tutti sono nuovo iscritto volevo kiedere se qualcuno puo aiutarmi.... ho un mariner 25 hp dell'80 ke devo fare x caricare la batteria con il motore a minimo visto ke faccio spesso pesca a traino ho comprato un raddrizzatore di corrente da collegare ad una presa gia esistente nel motore penso sia 6 v visto ke a minimo la uce non e molto forte ma accellerando aumenta.......
mi consigliate una batteria da auto da 40 ah o una piu piccola a me serve x le luci di via e con 3 - 4 ore di autonomia sempre di luci accese a motore spento
Sailornet