150 HP e dintorni, qualè il più silenzioso? [pag. 13]

Utente allontanato
Dolcenera
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vagabondo ha scritto:
tutto vero Dolce.. pero' se chiudiamo il foro della chitarra secondo me non risuona piu'...

il vero riflettore della chitarra e' il fondo che va ad espandere la frequenza nella cassa armonica ...quindi e' dentro il generatore di onde....


non sono comunque un tecnico del suono per cui........


Forse stavolta chi ci può aiutare è Roland...
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
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VanBob (autore)
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Dire che la cassa della chitarra risuona quindi amplifica non è corretto.
Essa vibra alla stessa frequenza della corda (vibrazioni armoniche escluse) e poichè la sua superficie a contatto dell'aria è molto superiore a quella della corda muove più aria quindi il suono sarà più potente.

La risonanza è un'altro fenomeno, si verifica quando un oggetto "risuona" ad una determinata frequenza derivante dalla forma e dai materiali di costruzione dell'oggetto stesso.
In questo caso la risononanza, attivata da un'onda esterna, produce l'effetto di autoalimentarsi in una sorta di effetto a catena. In questo caso si avrà una emissione sonora di ampiezza superiore ma, appunto, solo alla frequenza di risonanza.

Applicando quanto esposto allo scafo e al motore su di esso montato potrebbero verificarsi entrambi i fenomeni, amplificazione dovuta a superficie di contatto superiore (cassa della chitarra) e risonanza ad un determinato numero di giri (ma solo a quello) con produzione di onde sonore più forti.

Mamma mia quanto è difficile spiegare quello che si ha in testa....
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Utente allontanato
Dolcenera
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VanBob ha scritto:

La risonanza è un'altro fenomeno, si verifica quando un oggetto "risuona" ad una determinata frequenza derivante dalla forma e dai materiali di costruzione dell'oggetto stesso.
In questo caso la risononanza, attivata da un'onda esterna, produce l'effetto di autoalimentarsi in una sorta di effetto a catena. In questo caso si avrà una emissione sonora di ampiezza superiore ma, appunto, solo alla frequenza di risonanza.



... che nella chitarra si usa comunque per verificare l'accordatura... quando è perfetta una corda eccita l'altra.... Wink
Essere gommonauti non è un buon motivo per non voler vedere oltre il golfare di prua
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VanBob (autore)
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Yes sir! Proprio perchè la vibrazione si trasmette attraverso il legno ed "eccita" l'altra corda che, se accordata, entrerà in risonanza.
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Ammiraglio di squadra
roland
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i concetti sono tutti veri e le risonanze sono quanto di piu difficile ci sia da gestire, da controllare e da studiare.
Da un punto di vista del tutto generale la risonanza è un fenomeno fisico che abbraccia diverse discipline (meccanica, fluidodinamica, costruzioni, acustica, elettronica); in alcuni casi è la causa principale del funzionamento di certi dispositivi, in altri può comportarne il disastroso collasso. Ad esempio, la sintonizzazione su una stazione radiofonica avviene sfruttando il fenomeno della risonanza in ambito dei circuiti elettrici. Dal lato opposto, è abbastanza nota l cronaca della colonna di soldati al passo che,: attraversando un ponte, ne provocò il crollo. La struttura era infatti entrata in risonanza.
per capire il senso potremmo effettuare un esperimento impiegando due corde tese di identica sezione e stesso materiale. Una delle due viene strofinata con un archetto, mentre sull'altra sono disposti a cavallo dei leggerissimi pezzetti di carta. I pezzetti di carta servono a mettere in evidenza le vibrazioni trasversali della corda.
Ora, facendo suonare la corda libera, sull'altra non si osserva nessuna vibrazione, fino a quando le due corde non sono messe nelle condizioni di emettere la stessa nota, il che avviene, per quanto visto, se risultano tirate con identica forza. L'aria, che trasporta l'onda di pressione che viene percepita come suono, riesce in questo caso a far nascere sulla corda non strofinata un'onda stazionaria. Per verificare che effettivamente l'altra corda stia suonando con la stessa nota della prima, anche se non strofinata, è sufficiente bloccare con la mano la corda libera. La corda non strofinata suona per risonanza.
Per capire meglio ed approfondire l'interazione dell'aria nelle risonanze potremmo tentare un secondo esperimento impiegando un diapason e un lungo tubo, per esempio di vetro, chiuso a un'estremità tramite un pistone scorrevole, di modo che si possa variare la lunghezza della colonna d'aria entro di esso. Facendo suonare il diapason, lo strumento emette una nota di debole intensità. Accostandolo di volta in volta all'imboccatura del tubo per diverse lunghezze della colonna d'aria, si avverte in certe condizioni un marcato aumento dell'intensità del suono; il diapason ha eccitato uno degli armonici della colonna d'aria. In genere a rispendere è il modo fondamentale. Anche in questo caso si dice che l'aria è entrata in risonanza.Dal secondo esperimento emerge che l'intensità del suono è incrementata dalla presenza di casse piene d'aria (casse sonore o casse di risonanza) opportunamente dimensionate. Sia una corda tesa che un diapason emettono suoni molto deboli per intensità. Ciò comporterebbe, per esempio, che il suono emesso da una corda di violino sarebbe udibile solo nelle immediate vicinanze dello strumento e non certo a parecchi metri di distanza. Se però si monta la corda sopra a una cassa piena d'aria è possibile sfruttare il fenomeno della risonanza per far udire bene la voce di uno strumento a corde in un raggio di parecchi metri.
per questo motivo che generalmente i diapason si trovano montati sopra una cassa di legno a un'estremità aperta (lo strumento si chiama "corista"). L'analisi del suono emesso dal diapason mette in luce che, accanto al primo armonico o modo fondamentale, vi è anche la presenza del sesto armonico e di armonici di ordine più elevato di fatto debolissimi. per questo motivo che si è detto essere il diapason una sorgente sonora pressoché pura, cioè di tipo armonico. Il diapason è a maggior ragione una sorgente armonica se montato su una cassa di risonanza a una solo lato chiuso. Si è visto infatti che nei tubi chiusi i soli armonici possibili sono quelli dispari, con la conseguenza che il sesto armonico non può essere amplificato dalla cassa. Ciò ha come risultato quello di "purificare" il suono finale.

Può sembrare strano che la cassa di risonanza produca un'amplificazione del suono, dato che l'energia disponibile è e rimane sempre quella del diapason o della corda in vibrazione. In effetti merita sottolineare che non si aumenta l'energia disponibile, ma l'efficienza con cui l'energia viene trasferita dal diapason o dalla corda all'aria circostante. Se non ci fosse la cassa di risonanza, questo trasferimento sarebbe molto esiguo e udremmo un suono molto debole per un tempo molto lungo.

spero che questi due semplici esperimenti possano aver dato un'idea di un mondo ben piu complesso, e tuttora fonte di studio e di guai per i poveri musicanti.... se a quello che ho appena enunciato aggiungiamo i vari effetti dinamici sull'onda e sulle armoniche derivanti dall'elettronica (larsen, feedbacks etc) diventiamo totalmente stupidi... piu o meno come me Wink Wink Wink
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Ammiraglio di divisione
erlampuga
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ho capito perchè nun peschi...co' i fili ce fai l'esperimenti... Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
Specie Homo Sapiens Sapiens,varietà PSOO (Pescatore Serio Ogniluogo-Ognitempo)
Gommone Lomac 510 in
Motore Selva Dorado 40 XS EFI
Carrello Umbra Rimorchi 750
I pesci sono come le donne,non sai mai come prenderli
Ammiraglio di squadra
roland
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erlampuga ha scritto:
ho capito perchè nun peschi...co' i fili ce fai l'esperimenti... Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica


esatto e di solito sai quale e' il risultato? che me ce lego!!! Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
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Capitano di Corvetta
vagabondo
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Siamo un po' usciti dal topic ..ma comunque interessante...Grande Roland..

Mi sono fumato il cervello x seguirti...pero'...tutto ok.

in poche parole un materiale vibroso entrera' in risonanza solo alla frequenza della sua flessione naturale..tutto il resto non lo sente x questioni di tempistica al riassetto originale.....dico bene ????
---------------mi e' dolce la vita---------------Clubman 21 + suzuki 140
2° Capo
enri
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Ciao Federico,

leggo con interesse i tuoi messaggi.

Secondo te che consumi può avere un Optimax 200 con un Joker coaster 650 del 2000 (lo sto trattando usato...) ?

E lo stesso gommone con un Optimax 135 ?

Grazie
Capitano di Corvetta
vagabondo
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enri ha scritto:


Secondo te che consumi può avere un Optimax 200 con un Joker coaster 650 del 2000 (lo sto trattando usato...) ?


Scusami Enri...ma sei fuori topic..si sta parlando di silenziosita' confrontando i 150 hp...non di consumi ....cerca un topic appropiato o aprine uno se gia'non c'e'
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Sailornet