Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene [pag. 19]

Capitano di Fregata
prince
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VanBob ha scritto:
marco57 ha scritto:
Con mare di poppa il Flyer tende ad infossarsi nel cavo dell'onda, la sensazione è che la ruota non sia tagliente come il Focchi, anche qui manovrando con il gas si risolve il problema.


Se la ruota è meno tagliente dovrebbe infossarsi di meno... Rolling Eyes


Non ho esperienza in merito al flyer, ma la ruota di prua non sembra meno pronunciata del focchi Embarassed Embarassed
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 182/272
VanBob ha scritto:


Se la ruota è meno tagliente dovrebbe infossarsi di meno... Rolling Eyes


ho detto nel cavo Wink
quando scendi dalla cresta arrivi all'onda successiva e ti si para davanti il muro d'acqua, se sei affilato impatti meno ... fossi piatto ... pummm!

@prince: la ruota di prua del Focchi è leggermente più accentuata, ma qui non parlo di quello, parlo di spigolo vivo della V

comunque queste sono le sensazioni, ho imputato il problema allo spigolo di V ma non è detto che dica il giusto, è una mia supposizione Smile
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 183/272
marco57 ha scritto:
VanBob ha scritto:


Se la ruota è meno tagliente dovrebbe infossarsi di meno... Rolling Eyes


ho detto nel cavo Wink
quando scendi dalla cresta arrivi all'onda successiva e ti si para davanti il muro d'acqua, se sei affilato impatti meno ... fossi piatto ... pummm!

@prince: la ruota di prua del Focchi è leggermente più accentuata, ma qui non parlo di quello, parlo di spigolo vivo della V

comunque queste sono le sensazioni, ho imputato il problema allo spigolo di V ma non è detto che dica il giusto, è una mia supposizione Smile


marco una domanda,
vorrei sapere come affornti il mare di prua e quello di poppa in relazione al trim.
Questa domanda mi è venuta poichè anche se con mezzi differenti ho riscontrato delle similitudini.
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
Coaster 650-Yamaha 150-GPS Lowrence
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 184/272
Con il mare di prua o al mascone stretto come ho già detto il mio scafo tende ad atterrare piatto o leggermente appoppato, quindi un attimo prima dell'impatto do un'accelletata in modo da "tenerlo" (trim neutro) e smorzare il colpo. La maggior parte delle volte riesce e anche con onde impegnative non sbatte niente. La guida però non è molto rilassante e i consumi raddoppiano!
Col mare di poppa stesso discorso prima dell'impatto con l'onda che raggiungi ma con trim tutto positivo, in questo caso però funziona un po' meno.
Però mi sembra che siamo un po' O.T. Embarassed
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Capitano di Corvetta
sabrigio
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- 185/272
scusate per il ritardo nelle risposte

ambripiotta, quando ho caricato la mia pagina ero appena entrato in possesso del focchi e non avevo ancora potuto provarlo, la stessa estate corsica, questa si ripete!!, il lago non è divertente.

lordzenzen, prima del focchi ho avuto un marlin 480, posso garantirti che a parità di mare (sono 10 anni che andiamo in Corsica) con il focchi le sensazioni sul mosso sono molto differenti, l'impatto con le onde e l'attraversamento di scie è decisamente migliore e non di poco, anche la ricaduta. Uscendo con altri gommonauti che hanno provato il mio, gli stessi (non parlo per campanilismo) hanno confermato che sul mosso la carena impatta meno. Il paragone lo faccio con chi ha gommoni di lunghezza simile, ovvio che con misure differenti le sensazioni sono altre.
PS noi siamo in zona Porto Vecchio dal 2 al 20 agosto Felice , se qualcuno vuole provarlo.....

PSII grazie marco57, hai descritto perfettamente le sensazioni del focchi
Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 186/272
VanBob ha scritto:
Mi dispiace, non sono in grado di saperlo ma se lo sapessi non lo direi.
Però si può approfittare dell'occasione per stilare una classifica degli utenti (utilizzatori di carene Donno) secondo le proprie esperienze come da te suggerito nei post precedenti.


Vogliamo incominciare a fare una lista delle carene Donno?
E successivamente catalogarle per la propria caratteristica?
Io di certo conosco quella del coaster 650 e del marshall 490.
Clubman 26-Yamaha 250-GPS Interphase 6ì
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Sottotenente di Vascello
donno
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- 187/272
Leggo interventi che più o meno direttamente mi riguardano e altri sui quali posso riferire considerazioni e dati derivanti dal maneggiare per mestiere questi probelmi tutti i giorni .

Qualche punto introduttivo.

1 - Improvvisare una carena è relativamente facile; basta guardarsi intorno e esempi ai quali attingere per tirare in piedi qualcosa di vendibile ci sono. Purtroppo molte di questi esempi di riferimento sono essi stessi luoghi comuni senza validità tecnica e scientifica mentre ed in particolare negli ultimi due decenni il progresso ha conosciuto un’accelarazione notevole portando a quella fusione tra scienza di base, tecnologia e matematica usualmente indicata come “tecnoscienza”.
Nell’incontro ho mostrato a VanBob qualcosa della crescente complessità dello stato dell’arte e sulla risultante difficoltà di produrre della divulgazione accettabilmente comprensibile anche a chi non sia del mestiere.
Ho mostrato anche alcuni miei ultimi progetti al momento da non divulgare pr una questione di brevetti che adesso sono stati ufficialmente accreditati.
Potete andare a vedere qui:

https://www.htech.fi/

Vi metto anche qualche altra foto.
re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene

re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene

re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene


2 - I vari interventi compattano di volta in volta su 2 dimensioni (la vista di poppa, quella di fianco, etc) un sistema complesso di volumi, quello perturbante, cioè la carena, e quello perturbato, cioè la massa di fluido coinvolta.
3 - Un sistema di volumi vuole argomentazioni su 3 dimensioni ma nel caso di uno scafo in movimento vanno introdotti fattoriali dinamici di velocità e tempo; questa velocità è una specie di quarta dimensione da aggiungere.
4 - Dove c’è velocità ci sono anche accelerazioni e decelarazioni che influiscono in relazione diretta con la densità del fluido; questa relazione tra velocità e densità e derivate conseguenze è la base sulla quale si lavora, o si dovrebbe saper lavorare, al momento del progetto con sempre più complesse problematiche di calcolo.
5 - Una conoscenza anche elementare riguardo al punto 4 porterebbe a classificare possibilità e funzioni di ruote di prua prua più o meno “avanzate”, pianetti di poppa, V più o meno “particolarmante profonde”, due motori che “fanno da binario”, etc, etc. in modo del tutto diverso e con la consapevolezza che se la verità dell'intero dipende dalla verità delle singole parti essa dipende anche dalla verità dei connettori logici delle singolarità. Cercherò di far strisciare in futuri interventi qualche base di queste conoscenze.

MARCO 57 - Focchi 510 e Flyer 575.
Con il Flyer 575 non ho niente a che fare.
Bugie per rendere credibili prodotti che non lo sono da sè.
Per la Flyer ho disegnato due modelli, il 636 ed il 757 (n° di progetto P137 e P138) che il cantiere ha iniziato a “squilibrare-ADULTERARE” già in fase di prototipo anche con quei contradditori tubolari.
A quel tempo, sono quasi 20 anni, e proprio per quei diffusi modus operandi e da adulterazioni innescate dal voler soddisfare la richiesta di barche più larghe allargando a casaccio l’esistente lasciai perdere il settore lavorando solo sulle imbarcazioni professionali.

......e ambedue hanno il pianetto in coda.
- Il “pianetto in coda” lo stanno scopiazzando in molti e “scopiazzare” non lo uso a caso; quando la copia non riguarda tutta la carena ma è un’adattamento ad una esistente non nata per averlo l’unica evidenza è che non hanno proprio capito perchè lo ho introdotto e per cosa.
Ho visto che quando la copia è di tutta la carena, credibilmente per mascherare la copiatura, vengono aggiunte appendici varie o qualche pattino. Per quanto visto finora i risultati sono sempre peggiorativi dell’originale.

LORDZENZEN e “l’ingegnere navale”.
.......in particolare l'ing.Franco Donno, non ha usato una carena a v particolarmente profonda, a poppa infatti c'è uno scalino piatto che ne facilita l'ingresso in planata.......
- Una carena viene considerata a V profonda dopo i 12°/14° e comunque angoli maggiori non sono necessariamente indice di maggior comfort o doti marine. Valutare il V allo specchio senza integrazioni con altri parametri non può dare valutazioni di riferimento.
Il “piatto” in chiglia a poppa (suppongo che lo “scalino” piatto si riferisca a questo) è il terminale di una forma che inizia a prua e che si sviluppa fino a poppa definita nel divenire dei suoi volumi proprio dalla forma iniziale della prua.
Affermare che “...ne facilita l'ingresso in planata....” è uno dei luoghi comuni senza valenza tecnica. Un buon idice di incompetenza.
Al momento di transizione in planata il rapporto tra il totale dei volumi agenti - mai dimenticare i volumi, sono loro che fanno le differenze e sono loro valore al momento della planata - e la porzione piatta a poppa è abbastanza piccolo da risultare operativamente non significativo.
Qualche kg. in più o meno nel peso del motore usato da differenze maggiori.
Per contro con l’aumentare della velocità il rapporto tra i volumi totali che agiscono sul fluido indisturbato e la porzione piatta diminuisce e l’azione della stessa diventa sempre più significativa. Se considerato da solo il “pianetto” agisce tanto più quanto maggiore è la velocità o, meglio, tanto più quanto la velocità è all’intorno dei valori per il quale è stato dimensionato.

LORDZENZEN e la domanda “.......il mio clubman 26 ha una carena disegnata da Donno?
Metto il disegno del progetto originale del Clubmann 22.
Nato nei primi anni ‘80 (n° progetto P97) e seguito poco dopo dal
Clubman 29’-8.5m (n° progetto P108) fù studiato “anche” pensando ad un uso professionale (salvataggio per gli aeroporti sul mare - per questo i due grossi autogonfiabili del disegno).

re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene


A partire dal tubo a prua dal 22 originale e con “rituali” allarga-allunga-accorcia-arrabatta ricavarono misure varie e dell’originale non sò cosa sia rimasto. Molti che a suo tempo comprarono l’originale e poi i sucessivi mi dicono che il vecchio navigava meglio.
A spanne direi che il 26 sembra “derivare” dal Clubmann 29, ripeto a spanne.
Continua...............
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 188/272
Innanzitutto grazie ingegnere del suo prezioso intervento, è un piacere risentirla qui.
Se si ricorda ci eravamo parlati per pochi minuti alla cena sociale del forum a Firenze un paio di anni fa.
Il 575 ero in procinto di prenderlo e avevo seguito un po' le vicissitudini controverse di questo gommone. La prima versione era improponibile (se non erro 1995), bocciata persino dalle riviste ed è dire tutto, montavano motori ridicoli e navigavano malissimo.
Da quel che mi risulta (forse sbaglio?) lei ci aveva messo mano ed aveva migliorato il progetto già esistente, rendendo lo scafo "sufficiente", ed aumentando la possibilità di carico (e potenza) sullo specchio di poppa). Mi ricordo la sua frase alla mia domanda: ma come vanno? e la sua risposta: Vanno! (seguita da un'alzata di spalle Smile
Dopo 2 anni posso dire anche io : vanno, come ho già detto precedentemente, sono comodi e stabili in velocità, ma manca qualcosa ... sopratutto quando si va sul mosso.
Comunque, a parte il 575, ho avuto modo d provare i 646 ed effettivamente, maggior lunghezza a parte, è un'altra cosa.
Un saluto e rimango in attesa di altre sue lezioni ..... Smile
marco57
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Contrammiraglio
gquaranta
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- 189/272
lordzenzen ha scritto:
..... marco una domanda,
vorrei sapere come affornti il mare di prua e quello di poppa in relazione al trim.........

Vedo che lordzenzen ritorna sulla questione del trim e sono andato a rileggermi ciò che ha scritto qualche pagina prima:

lordzenzen ha scritto:
Parlo per esperienza diretta. ......... tra Baia dei Campi e Peschici troviamo un bel mare in*****to con vento forte di maestrale con onde di circa 80\100 cm che per forza di cose abbiamo dovuto affrontare di prua. Immediatamente ho abbassato il mio trim, portandolo in negativo e abbassando la velocità a circa 18\20 nodi, ma il risultato non migliorava. Continuavo a prendere le onde con difficoltà e la navigazione era tutt'altro che morbida. ........... Dopo qualche minuto, stufo di lottare con le onde, decido di alzare il trim fino ad 1\3 in positivo e incomincio ad accelerare fino a 28 nodi. Risultato plano sulle onde con molta più dolcezza e arrivo a Rodi senza sbattere nemmeno una volta.
A voi ogni valutazione, io le mie le sto ancora facendo.


Questa faccenda del trim positivo mi ha colpito perchè mi sconvolge un "principio" su cui mi pareva fossero tutti d'accordo, cioè: di a fronte a mare mosso, trim negativo.
In linea di massima devo dire che quando ho affrontato mare mosso (onde di 70/100 cm) ho trovato più confortevole navigare con trim negativo (riducendo, però la velocità).
Devo anche dire che io trovo maggiori difficoltà a mantenere confortevole la navigazione quando a parità di altezza dell'onda, si riduce la distanza tra le creste.
Voglio verificare alla prima occasione l'effetto di quanto dice lordzenzen con il mio mezzo. Devo precisare "voglio verificare, se riesco" perchè solo a pensarci, mi prende il timore di picchiare: mi è già capitato di "volare" uscendo dalla cresta di un'onda e di picchiare malamente. Non mi piace per niente.
L'uso del trim è in qualche modo legato alla forma della carena ? o sono completamente fuori strada ed anche OT ?
Giorgio

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Ammiraglio di divisione
Daria
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Premesso che io non ne capisco niente di parametri tra carena/navigabilità, ma quando 5 anni fa ho deciso di acquistare il mio primo gommone serio sono incappata tramite un amico in un rivenditore di bologna che vendeva gommoni northstar...
Io nel frattempo mi ero letta tutto il listino della nota rivista e avendo un budget ben definito, optai per il 175 RM che molto vilmente costava davvero poco, era però anche praticamente vuoto...

Per farla brevissima (l'amore mi farebbe scrivere 10 pag) io non ho mai avuto nessuna sensazione di insicurezza nei miei rientri serali, certo che si stava meglio nel sedile di poppa che a prua, ma d'altronde era un 540 cm no uno yacht.
E il gommone è comunque una barca planante e non dislocante

Chi mi è stato dietro mi ha fatto i complimenti per la scia pulita e il non scodazzare di quà e di là, e guidavo io non un pilota.

Ora a me pareva che la carena non fosse particolarmente a V, come non mi sembra che lo sia quella del mio attuale mezzo 185 wrt

re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene


non comunque come quella dei più conosciuti zar e mar.co che vantano stratosferiche doti di navigazione.

Ho fatto un giro con il mio meccanico, e dopo la prima onda mi ha detto, però che carena, e lui le barche le costruisce anche.

Cosa porta allora il mio mezzo a scrollarsi di dosso l'acqua non appena uscito in planata e partire poi veloce, tranquillo anche su onde di scia importanti e mare formato?

E' lungo solo 40 cm in più di quello di prima, ha un baglio molto più largo, questo è vero.

Se può essere di interesse per fare qualche discussione in più..

E comunque grazie ingegnere, da una appassionata in generale dei gommoni
Sailornet