Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene [pag. 4]

Capitano di Fregata
prince
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- 31/272
RiccardoLT ha scritto:
A veder il video non mi sorprende la velocità massima.
Mi sembra un gommone con una carena non troppo pronunciata, ho notato che anche sul liscio denota un certo nervosismo, sarebbe stato interessante vederlo in azione sul mosso.

è esattamente quello che ho pensato io.
Con quella ruota di prua non estremamente marina (che sul liscio non tocca mai l'acqua) sarei curioso di vederne l'effetto sul mosso.
Il fatto di avere una carena bbastanza alta a poppa e un buon deadrise che consentono i tubolari di non creare molto attrito in mare... mi da' l'impressione di un gommone progettato per essere 'veloce'.
CHissa' che succede sul mosso ???

Questa è una domanda fatta molte volte per un'altra carena, le cui prove sono sempre fatte all'alba di giorni con alta pressione , o al lago Sbellica Sbellica (se dico il nome scoppia il putiferio, ma mi avete capito)

Ripeto l'invito fatto allora: Se non trovate il mare mosso, venite quaggiù da me che vi faccio provare l'ebrezza del libeccio Evil or Very Mad

Saluti, salvatore
Site Admin
VanBob
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- 32/272
RiccardoLT ha scritto:
Mi sembra un gommone con una carena non troppo pronunciata, ho notato che anche sul liscio denota un certo nervosismo

680 cm di gommone su quella carena si spiegano guardandolo di profilo.... Wink
Ad ogni modo la ruota di prua, a vista, è decisamente poco pronunciata. (altro luogo comune???? Wink )

Però siamo OT in questo topic.
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Capitano di Corvetta
RiccardoLT
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- 33/272
Hai ragione, siamo leggermente OT, anche se tra i parametri di confronto delle carene dovrebbe, a mio avviso, esser fatta per prima cosa una distinzione dettata dall'uso che si farà dell'imbarcazione/gommone, e questo potrebbe essere un esempio.

Per poter confrontare una carena con un'altra penso sia necessario stabilire come prima cosa l'attitudine della stessa carena a determinate condizioni.
Io sono uno jacuzziano, come siete soliti dire, quindi posso farvi un esempio di ciò che intendo.
Non si può fare un paragone tra una carena Sciallino ed una carena Manò Marine (i primi due che mi vengono in mente), in quanto la prima è fatta per navigare in sicurezza sul mosso, mentre la seconda è fatta per avere il minor attrito possibile e garantire minori consumi di carburante e maggiore velocità. Ci sarà sempre chi loderà le prestazioni velocistiche della seconda con basse motorizzazioni e chi loderà la morbidezza e la marinità della prima...
RiccardoLT
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Capitano di Corvetta
Andy
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- 34/272
Questo topic è molto interessante e dovrebbe sfruttare le capacità conoscitive di tutti per poter definire al meglio le varie variabili perchè non lo facciamo diventare un'ottima occasione?

Quali sono le variabili in gioco? carena e sue caratteristiche, motore e regolazioni dello stesso, tubolari etc etc etc

Ovviamente il tutto dipende dall'uso che si intende fare del mezzo perchè come diceva Van in altro topic "è meglio bmw535 o smart?" e per me che lavoro tutto il giorno in centro torino e sono da solo con la mia valigetta non c'è meglio che una smart.......
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fran (autore)
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- 35/272
A proposito del comportamento del Mariner 640 shogun

RiccardoLT ha scritto:
Mi sembra un gommone con una carena non troppo pronunciata, ho notato che anche sul liscio denota un certo nervosismo

Sono leggermente di parte perchè ho un Mariner anche io (620 speed, comprato una settimana dopo aver provato il 640) ma vorrei comunque raccontarvi la mia esperienza personale.
Conosco il gommone del filmato che è il primo 640 commercializzato in assoluto e di cui ho parlato personalmente con Tassinari quando è stato presentato al Gommoshow di Roma. Qualche giorno dopo è stato motorizzato Suzuki 115 e io lo ho provato in mare il giorno stesso del varo, quindi, fondamentalmente, senza alcuna operazione di setup e tuning particolare, lo stesso giorno in cui è stato fatto il filmato. La prima cosa che ho detto al collaudatore è che mi sembrava un po' leggero a prua (completamente vuota, senza neanche l'ancora) ed infatti delfinava un pochino anche in virtù di un mare con onda lunda di scaduta. Comunque l'impressione è stata eccellente soprattutto per la prontezza di risposta ai comandi, sia alla manetta che al timone. Ho sentito che è stata fatta una piccola modifica ai tubolari (forse il diametro un po' più grande) che potrebbe aver migliorato la stabilità.

Mi chiederete, perchè hai comprato il 620 anzichè il 640, se la prova ti era piaciuta così tanto? beh, il 620 è un po' più leggero e io ho problemi di traino, me lo offrivano con alcuni accessori veramente carini, e poi si sono circa 5000 altri motivi Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

VanBob ha scritto:
Però siamo OT in questo topic.
questioni relative la ruota di prua avanzata, con raggio ampio, con V stretta sono argomenti del topic che cerca di trovare nuovi parametri di valutazione del comportament dei carene e gommoni.


VanBob ha scritto:

680 cm di gommone su quella carena si spiegano guardandolo di profilo.... Wink
Ad ogni modo la ruota di prua, a vista, è decisamente poco pronunciata. (altro luogo comune???? Wink )
forse ho una risposta alla tua domanda :
in una barca planante i primi 40-50 cm della ruota di prua non vedono (quasi) mai l'acqua a differenza della prua di un gozzo che è sempre immersa: quindi, se un gommone è ben bilanciato, se si alza e si abbassa poco sulle onde, se ha molte masse intorno al suo baricentro (contribuiscono a ridurre i momenti di inerzia) allora quei 40-50 cm della prua non fanno in realtà parte dell'opera viva e quindi non influenzano il comportamento dinamico del gommone.
In conclusione, si, forse è un luogo comune. Think
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Capitano di Fregata
prince
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- 36/272
fran ha scritto:
in una barca planante i primi 40-50 cm della ruota di prua non vedono (quasi) mai l'acqua a differenza della prua di un gozzo che è sempre immersa: quindi, se un gommone è ben bilanciato, se si alza e si abbassa poco sulle onde, se ha molte masse intorno al suo baricentro (contribuiscono a ridurre i momenti di inerzia) allora quei 40-50 cm della prua non fanno in realtà parte dell'opera viva e quindi non influenzano il comportamento dinamico del gommone.



dici bene, non vedono (quasi) mai l'acqua con il mare forza olio. Basta un'ondina di mezzo metro appena e diventano protagonisti, in quanto sono i diretti interessati a 'fendere le onde'. In quel caso che succede ? Wink Wink
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VanBob
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- 37/272
fran ha scritto:
in una barca planante i primi 40-50 cm della ruota di prua non vedono (quasi) mai l'acqua a differenza della prua di un gozzo che è sempre immersa: quindi, se un gommone è ben bilanciato, se si alza e si abbassa poco sulle onde, se ha molte masse intorno al suo baricentro (contribuiscono a ridurre i momenti di inerzia) allora quei 40-50 cm della prua non fanno in realtà parte dell'opera viva e quindi non influenzano il comportamento dinamico del gommone.
[/quote]


Quello che dici, sopratutto la parte relativa a pesi e inerzie, vale se il mare è forza-olio!
La ruota di prua l'acqua la tocca più spesso di quanto immaginiamo, fino ai tubolari se c'è onda oltre i 70/80 cm. e poco sotto di essi per onde inferiori.
Inoltre un gommone non potrà mai "alzarsi e si abbassarsi poco sulle onde", se lo facesse (grazie alle masse che tu usi per ridurre i momenti di inerzia) non farebbe altro che ingavonare di continuo. Mai provato a prendere le onde di prua con un uomo seduto sul musone? Razz
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Capitano di Fregata
lordzenzen
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- 38/272
Parlo per esperienza diretta. Sabato scorso ho fatto una traversata da Manfredonia alle isole Tremiti (circa 70 mn) insieme ad un sacs 870 it con due motori da 135 optimax. Come tutti voi saprete, i due gommoni (il mio clubman 26 e il sacs 870it del mio amico) hanno due filosofie costruttive delle carene completamente differenti (sarà un'altro luogo comune?). Beh, per farla breve dopo circa 30 miglia tra Baia dei Campi e Peschici troviamo un bel mare in*****to con vento forte di maestrale con onde di circa 80\100 cm che per forza di cose abbiamo dovuto affrontare di prua. Immediatamente ho abbassato il mio trim, portandolo in negativo e abbassando la velocità a circa 18\20 nodi, ma il risultato non migliorava. Continuavo a prendere le onde con difficoltà e la navigazione era tutt'altro che morbida. E' ormai di dominio comune che i Joker, (proprio per la loro carena) hanno difficoltà con mare di prua, ma credevo bastasse abbassare il trim e la velocità per rendere la navigazione sufficientemente confortevole (tale tesi viene ribadita anche su famose riviste di questo mese), ma ciò posso dirvi che non è affatto vero.
Il comportamento del sacs, vuoi per la doppia motorizzazione o vuoi per i centimetri in più a mio parere si è rilevato moltopiù confortevole del mio clubman. Dopo qualche minuto, stufo di lottare con le onde, decido di alzare il trim fino ad 1\3 in positivo e incomincio ad accelerare fino a 28 nodi. Risultato plano sulle onde con molta più dolcezza e arrivo a Rodi senza sbattere nemmeno una volta.
A voi ogni valutazione, io le mie le sto ancora facendo.
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Ammiraglio di squadra I.S.
fran (autore)
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@ Prince

Esatto! la prima parte della carena deve fendere le onde SOLO quando serve, cioè solo quando ci sono onde fino a circa 1 metro: l'importante è che sia affilata, non che sia avanzata.
Secondo me la prua avanzata serve ai gozzi, non agli scafi plananti.



@ VanBob

Mi dispiace non essermi spiegato bene, ma io intendevo esattamente l'opposto:
secondo me un gommone può definirsi ben equilibrato quando le masse sono concentrate VICINO al baricentro, cioè l'opposto di un uomo seduto sul musone di prua che, sicuramente, aumenta il delfinamento e peggiora il comportamento dinamico proprio perchè fa aumentare le masse lontane dal baricentro, e quindi aumenta i momenti d'inerzia. Per lo stesso motivo, penso che spostare le masse accessorie (ancore, serbatoi, attrezzature) in avanti o indietro potrebbe aver effetti sulla facilità di planata ma non sul comfort di navigazione, perchè farebbe aumentare il delfinamento in presenza di onde.



@ lordzenzen

Sono d'accordo, a me capita la stessa cosa: se navigo a velocità inferiore il gommone è leggermente più appoppato e quindi la carena incontra le onde secondo un angolo maggiore. A velocità maggiore (non troppo) e sufficiente a mantenere lo scafo più orizzontale, allora tutta la carena (compresa la parte anteriore cioè quei 40-50 cm di cui parlavo prima) lavora sull'onda e, soprattutto, la impatta con un angolo molto minore

(il disegno fa schifo, ma forse è abbastanza esplicativo)
re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene






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Capitano di Fregata
Ambripiotta
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- 40/272
fran ha scritto:


Sono d'accordo, a me capita la stessa cosa: se navigo a velocità inferiore il gommone è leggermente più appoppato e quindi la carena incontra le onde secondo un angolo maggiore. A velocità maggiore (non troppo) e sufficiente a mantenere lo scafo più orizzontale, allora tutta la carena (compresa la parte anteriore cioè quei 40-50 cm di cui parlavo prima) lavora sull'onda e, soprattutto, la impatta con un angolo molto minore

(il disegno fa schifo, ma forse è abbastanza esplicativo)
re: Nuovi parametri di confronto/valutazione delle carene






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Fran, secondo me il tuo ragionamento vale solo in determinate condizioni di onda, ossia creste non troppo alte (diciamo 80 cm/1 mt), a distanza molto regolare l'una dall'altra, e affrontate rigorosamente di prua. In queste condizioni, una volta trovata la velocità giusta, ti ci diverti anche e il comfort risulta discreto anche con carene non molto profonde e con ruota di prua poco pronunciata. Però se mentre fai questo giochino ti arrivano un paio di onde un po' più lunghe, con una carena come la tua (e come la mia), ti ci infili dentro perchè ti mancano quei famosi 40/50 cm di carena, e li la distribuzione dei pesi c'entra relativamente. Se poi il mare non lo affronti di prua ma al mascone, la differenza tra le due tipologie di carena si accentua ulteriormente, ovviamente a favore di quella profonda. Il tutto naturalmente imho.

PS. Rodi Garganico...... Sbellica

Max.
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