Delfinamento ritmico in virata: caratteristica o difetto? [pag. 3]
bobo
- 21/71
solo in curva Yatar....
mnnaggia ripiange, vabbè continuo dopo
mnnaggia ripiange, vabbè continuo dopo
Yatar1963
- 22/71
bobo ha scritto:solo in curva Yatar....
mnnaggia ripiange, vabbè continuo dopo
Si, la spinta in curva...
E cambialo, poverino!!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Cit. Danny Ocean
bobo
- 23/71
Cambiato...
volevo dire che gli è successo solo nelle girelle, non in navigazione (giacchè la girella non è navigazione, bensì "evoluzione")
volevo dire che gli è successo solo nelle girelle, non in navigazione (giacchè la girella non è navigazione, bensì "evoluzione")
VanBob (autore)
- 24/71
No no..... niente "girelle", semplice virata.
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bobo
- 25/71
ma così sei "cattivo"!
cercavo di limitare....
cercavo di limitare....
VanBob (autore)
- 26/71
Non sono cattivo, vorrei solo capire il fenomeno. Se fossi cattivo avrei detto di cosa si tratta.
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bobo
- 27/71
delfinare - altezza motore - imbardata laterale in virata - lunghezza opera viva bagnata - braccio di leva.
io credo che parte della verità potrebbe stare nei concetti soprastanti.
so per certo che quel mezzo ha una caratteristica nella gran lunghezza proporzionale di opera viva bagnata in navigazione.
nel senso che naviga con la ruota di prua bagnata.
ricordo poi che donno ci ha ammonito diverse volte sulla naturale capacità dell'elica in acqua di dare "coppia trimmante", e da qui (penso io) discende la sua poca simpatia per eliche poco o nulla immerse (lui pare amare ruote di prua poco bagnate).
in fase di virata stretta quel tanto che basti per avere una certa imbardata laterale, l'elica diminuisce il braccio di leva relativo (dato dalla posizione "rollata" della barca) e così facendo la prua si bagna quel tanto di più che diventa "troppo"
innestando così una reazione di delfinamento che poi nello specifico potrebbe essere la prua che fa su e giù, la poppa che fa su e giù, oppure ancora, come è anche stato suggerito (tesi che personalmente sposo) la prua che (troppo immersa) fa da perno alla poppa che derapa con poca regolarità.
e qua potrebbe essere il problema: infatti anche una "scodata" potrebbe essere dolce e progressiva, mentre questa sarebbe (sempre che sia una scodata) a strappi.
avrei anche un'altra idea sul perchè di questa scodata a "strappi", ma se continuo si capisce di cosa sto parlando (scafo marca e tipo) ed allora mi fermo qua.
io credo che parte della verità potrebbe stare nei concetti soprastanti.
so per certo che quel mezzo ha una caratteristica nella gran lunghezza proporzionale di opera viva bagnata in navigazione.
nel senso che naviga con la ruota di prua bagnata.
ricordo poi che donno ci ha ammonito diverse volte sulla naturale capacità dell'elica in acqua di dare "coppia trimmante", e da qui (penso io) discende la sua poca simpatia per eliche poco o nulla immerse (lui pare amare ruote di prua poco bagnate).
in fase di virata stretta quel tanto che basti per avere una certa imbardata laterale, l'elica diminuisce il braccio di leva relativo (dato dalla posizione "rollata" della barca) e così facendo la prua si bagna quel tanto di più che diventa "troppo"
innestando così una reazione di delfinamento che poi nello specifico potrebbe essere la prua che fa su e giù, la poppa che fa su e giù, oppure ancora, come è anche stato suggerito (tesi che personalmente sposo) la prua che (troppo immersa) fa da perno alla poppa che derapa con poca regolarità.
e qua potrebbe essere il problema: infatti anche una "scodata" potrebbe essere dolce e progressiva, mentre questa sarebbe (sempre che sia una scodata) a strappi.
avrei anche un'altra idea sul perchè di questa scodata a "strappi", ma se continuo si capisce di cosa sto parlando (scafo marca e tipo) ed allora mi fermo qua.
efisio
- 28/71
Scusate, oltre all'idrodinamica, potrebbe forse essere un fenomeno aerodinamico?
In virata il flusso d'aria colpisce l'opera morta non frontalmente sulla chiglia, ma quasi normalmente sul mascone interno.
Quindi l'opera morta potrebbe funzionare come un "alettone" con la tendenza a sollevare la prua, inoltre più si solleva e più aumenta la superficie e quindi la spinta.
L'oscillazione quindi potrebbe essere data dalla ricerca dell'equilibrio tra spinta aerodinamica verso l'alto e peso della prua.
Con tante semplificazioni, si può calcolare che un'opera morta di 2 metri quadri che viaggia a 20 nodi subisce una spinta verso l'alto di 16kg ... troppo pochi!?
In virata il flusso d'aria colpisce l'opera morta non frontalmente sulla chiglia, ma quasi normalmente sul mascone interno.
Quindi l'opera morta potrebbe funzionare come un "alettone" con la tendenza a sollevare la prua, inoltre più si solleva e più aumenta la superficie e quindi la spinta.
L'oscillazione quindi potrebbe essere data dalla ricerca dell'equilibrio tra spinta aerodinamica verso l'alto e peso della prua.
Con tante semplificazioni, si può calcolare che un'opera morta di 2 metri quadri che viaggia a 20 nodi subisce una spinta verso l'alto di 16kg ... troppo pochi!?
VanBob (autore)
- 29/71
Direi pochini... e comunque ogni battello riceve più o meno la stessa spinta quindi dovrebbero delfinare tutti.
Continuo a credere ad un effetto di forze dervate da pressioni/depressioni che si vengono a creare nella parte immersa durante la virata a causa della forma dell'opera viva.
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yachtandco
- 30/71
Salve a tutti!
Il comportamento del gommone che ha visto Van deriva dalla concomitanza di 3 fattori:
1- motore troppo potente
2- prua con molta portanza
3- pesi bilanciati in modo errato
In pratica succede in sequenza che: il gommone vira, la sezione di prua a contatto con l'acqua aumenta a dismisura poiché non abbiamo più la V che fende l'acqua, ma una superficie piana e poco inclinata che scivola nell'acqua, a tal punto, avendo il motore troppa potenza, ed essendo con il trim in negativi o montato troppo basso, da una spinta in giu' alla prua, la quale essendo inclinata riceve una spinta idrodinamica maggiore e quindi viene fatta rimbalzare verso l'alto. Il fenomeno non smette fino a quando: 1-si riduce la potenza o 2-si riprende l'assetto normale e la prua perde portanza.
Questa regola vale sulle barche, in teoria, nel caso del gommone visto da Van, credo che forse il fenomeno abbia origine da una parziale immersione del tubolare dopo la ruota di prua, il quale indizio maggiore e proprio lo scarso rollio in virata.
Spero di essere stato comprensibile. Se ci sono domande sono a vostra disposizione!
Saluti
Simone Zampieri
Il comportamento del gommone che ha visto Van deriva dalla concomitanza di 3 fattori:
1- motore troppo potente
2- prua con molta portanza
3- pesi bilanciati in modo errato
In pratica succede in sequenza che: il gommone vira, la sezione di prua a contatto con l'acqua aumenta a dismisura poiché non abbiamo più la V che fende l'acqua, ma una superficie piana e poco inclinata che scivola nell'acqua, a tal punto, avendo il motore troppa potenza, ed essendo con il trim in negativi o montato troppo basso, da una spinta in giu' alla prua, la quale essendo inclinata riceve una spinta idrodinamica maggiore e quindi viene fatta rimbalzare verso l'alto. Il fenomeno non smette fino a quando: 1-si riduce la potenza o 2-si riprende l'assetto normale e la prua perde portanza.
Questa regola vale sulle barche, in teoria, nel caso del gommone visto da Van, credo che forse il fenomeno abbia origine da una parziale immersione del tubolare dopo la ruota di prua, il quale indizio maggiore e proprio lo scarso rollio in virata.
Spero di essere stato comprensibile. Se ci sono domande sono a vostra disposizione!
Saluti
Simone Zampieri
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