Nuova darsena a Casal Borsetti (Ra) [pag. 23]

Guardiamarina
Gulysan
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- 221/323
Eccomi in ufficio dopo un bel fine settimana a porto reno.........
Un grazie a Joe59 per le sue preziose delucidazioni sulle vicende dei ns. "Proprietari".....
Joe, mandami una mail bianca, oppure mandami la tua mail nei messaggi privati così ti mando le carte.
Sembra che nei prossimi giorni aprirà il rimessaggio/cantiere, sono voci che si sono sentite sabato alla riunione condominiale.....due ragazzi hanno fatto il giro delle case che vedevano aperte per presentarsi ed annunciare, come fossero dei santi salvatori, l'apertura del rimessaggio/cantiere.
Speriamo riescano a lavorare bene e che, almeno per loro, gli affari vadano bene.
Per qualche settimana non mi sarà possibile frequentare il porto, tenetemi aggiornato sull'eventuale apertura....
Ciao
Guly
Tenente di Vascello
fongio
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- 222/323
Joe59, scusami ma nei miei precedenti post avevo lasciato cadere il discorso perchè mi preparavo al fine settimana.
Comuqnue quanto hai scritto è condivisibile. Ti puntualizzo solo alcuni dettagli.
Il porto dovrebbe essere una comunione, perchè è condominio quando esistono più proprietà "l'una all'altra sovrastanti" ... codice civile. ma questo è un dettaglio: non cambia la sostanza.
Ti confermo che i posti barca sono in proprietà piena, e non c'è alcuna concessione demaniale. Le proprietà comuni dovrebbero essere i pontili e l'area portuale (c'è scritto nel mio rogito ma vado a memoria perchè non l'ho a portata di mano).
Il fatto che Porto Reno srl si fosse riservata il pieno potere di gestione delle parti comuni a mio avviso aveva un senso e la vedo più ima cosa a ns. favore che il contrario. L'obiettivo, forse, era quello di creare un polo turistico attorno al porto, con un piccolo circolo, un locale per i frequentatori del porto (aveva un nome che non ricordo) etc. .. Per gestire tutto questo un'entità di tipo "condominio" è impensabile. Ancor peggio sarebbe la gestione dei dipendenti: gli ormeggiatori. Se dovesse diventare davvero un vero condomino, solo a causa della gestione dei dipendenti io scapperei a gambe levate. Sono cose che conosco bene perché sono molto introdotto nelle gestioni condominiali.
Ti basti pensare che nei confronti dei dipendenti il condominio è il datore di lavoro, tramite l'amministratore, si, ma per tutto quanto attiene al condominio, quindi anche i dipendenti e quindi anche la sicurezza sul luogo di lavoro, i condomini sono responsabili "in solido". Con gli obblighi introdotti dal testo unico sulla sicurezza gli amministratori fanno di tutto per non avere condomini che abbiano un dipendente (il portiere), figurati 3 che si occupano anche di pulizie, di piccole manutenzioni, della manovra del ponte ... ed il ponte mobile sarebbe di chi, del condominio?
Ti immagini le riunioni di condominio dove si deve decidere una manutenzione del ponte ... con i condomini che non hanno idea di normative e menate varie?. E se si deve spendere per adempiere ad obblighi di sicurezza e non si raggiunge il quorum per la delibera? Questo non libera nessuno dalle risponsabilità solidale!!!.
No grazie!! Io vado a Porto Reno per rilassarmi e non intendo dovermi soffermare a parlare di problemi condominiali tutte le volte che transito sulle banchine.
Infine, se dovesse diventare un condominio, servirebbe un amministratore. Gli amministratori condominiali non sono minimamente in grado di gestire un luogo come quello, con tutte le problematiche "inusuali" per loro dovute agli aspetti nautici e di sicurezza. Servirebbe dunque in "dirigente" vero e proprio, ma è una figura non prevista dal codice civile per il condominio. Inoltre, se dovessi farlo io, chiederei delle cifre "importanti" e con un incarico non certo annuale, perchè è una gestione che comperta una dedizione a tempo pieno o quasi, costringendomi a chiudere qualsiasi altro tipo di attività professionale. Ma il "dirigente" non è previsto dal codice civile per il condominio e l'amministratore non può avere garantito l'incarico per più di un anno ... essendo nullo da giurispudenza consolidata ogni patto contrario.

Spero dunque che la vendita "riesca" perché diversamente, in caso di fallimento, diventa un bel casino. Wink
Comune di 1° Classe
joe59
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- 223/323
Ciao Fongio, condivido in larga parte quel che scrivi. Visto che ormai la figura del "condominio orizzontale" è stata elaborata, io sarei propenso a ritenere anche il comparto del posti barca "nudi", un condominio vero e proprio e non una semplice comunione. Resta il fatto che questo è comunque un problema secondario. Convengo che la questione principale riguarda la gestione portuale che di certo non potrebbe essere affidata ad un condominio o ad un supercondominio, ad un amministratore o a due amministratori. La gestione portuale è qualcosa di diverso e che può avere differenti impostazioni a seconda del fine che si propongono quanti volessero dar vita ad una simile entità (impresa privata commerciale, circolo tra utenti, consorzio tra proprietari dei posti barca etc.). Tutti ovviamente dobbiamo sperare che Porto Reno, per quanti difetti possa avere e per quanti errori abbia commesso, non fallisca. Ma resta il fatto che proprio uno dei presupposti che pare possa evitare il fallimento è la dismissione del settore della nautica. Il mio dubbio è: ma dobbiamo proprio rassegnarci ad aspettare gli eventi sperando che arrivi qualcuno o qualcosa ? A me pare rischiosetto.
Oggi le notizie nella cronaca di Ferrara sul gruppo CMR sono queste e non lasciano presagire nulla di buono.
«Due pesi diversi per noi e la Cmr»
«Come mai LegaCoop e il Partito democratico usano due pesi e due misure tra noi, soci della Coopcostruttori travolti dal crac, e quelli della Cmr, una cooperativa che tutti, giustamente, si stanno affannando a salvare, ma in crisi da almeno due anni?». Dentro l'aula il processo Costruttori si scalda, il pm e gli avvocati battibeccano, si alzano i toni, ma fuori, lungo il corridoio, i soci del Carspac2 chiedono conto di quei due pesi e due misure, tra una Coop morta e una che deve vivere. La Cmr è un colosso della cooperazione in estrema difficoltà: loro, Massimo Cricca, Giovanni Bigoni e Federico Coatti e una decina di aficionados sempre presenti alle udienze si chiedono «perché come sta accadendo ora per salvare la Cmr, non è stato fatto altrettanto per la CoopCostruttori?». «Siamo dispiaciuti per la crisi della Cmr - spiega Massimo Cricca - ma alla luce di quanto sta accadendo è bene riflettere sul ruolo che LegaCoop e del Partito Democratico con il suo segretario Bersani in primo piano che non hanno fatto tanto per aiutare tutti noi». E' l'ennesimo SOS, che viene lanciato da tempo, a vuoto. Loro pongono domande, attendono risposte, chissà se arriveranno: «Perché come accaduto per Coopcostruttori si fa finta di sapere che pubblicamente le cose vanno male solo all'ultimo momento, mentre invece anche per Cmr, a Filo, tutti sapevano da 2 anni dello stato di crisi? Come mai LegaCoop che si è fatta promotrice del salvataggio, ed è da applaudire per questo, si sta facendo in quattro con un pool di cooperative o affiancando le banche per salvare la Cmr, quando invece abbandonò Coopcostruttori, a suo tempo, e ha abbandonato tutti noi al nostro destino?». E senza soldi, senza prospettare il rientro, ricorda lo stesso Cricca, proprio perché quelli del Carspac2 hanno deciso di essere parte civile nel processo Costruttori. Del resto sanno di esser rimasti l'unica voce rimasta fuori da un coro silenzioso di migliaia di soci. Una voce anche mal sopportata da tanti. «Abbiamo appreso che Bersani si è interessato della Cmr, è apprezzabile tutto questo: ma noi soci Carspac abbiamo incontrato Bersani nel 2004 e nel 2006 e ogni volta ci aveva garantito interessamento per i nostri problemi. Stiamo ancora aspettando. Ci aveva garantito risposte, interessamento su Lega Coop almeno sul piano di rientro: invece sono 3 anni e mezzo che attendiamo una risposta da lui e dai dirigenti del Partito democratico».
Tenente di Vascello
fongio
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- 224/323
Eccolo, il problema sta nelle ultime righe che hai riportato: appellarsi alla politica per tenere in piedi un'azienda, ed il fatto che sia una coop già è un problema.
La politica non ha l'obiettivo di gestire bene un'azienda, o almeno di tenerla in vita in modo dignitoso, ma ha l'obiettivo di raccogliere voti alle prossime elezioni, a qualsiasi costo. E certo questo è il problema più grosso di Bersani in questo momento.
Ma quanti sottopancia di partito (non mi interessa il colore) sono collocati in posizioni chiave delle coop senza avere alcuna competenza corrispondente alla posizione stessa?. Sono li per meriti manageriali o perché in grado di procurare voti?, ... o perchè in parcheggio stipendiato come atto di riconoscenza per favori ricevuti?
Per quanto mi riguarda chiunque si azzardi a chiedere aiuto a questo o a quel partito per salvare un'azienda, PortoReno inclusa, merita pene corporali severissime.
E se poi la politica in qualche modo salvasse il nostro porticciolo, sarebbe una bomba ad orologeria dove il timer è solo stato ritardato, ma che produrrebbe una deflagrazione più grossa solo a maggiore distanza di tempo, come se l'esplosivo nel tempo maturasse. Diciamo che al più mi consentirebbe di mettre in vendita il mio posticino salvando il salvabile prima del collasso.
No, mi dispiace, piuttosto il più bastardo degli speculatori, ma non la politica UT ... di qualsiasi colore, si intende.
In quanto a noi, non vedo cosa possiamo fare per attivarci preventivamente.
Io lavoro come un dannato, non ho un minuto per respirare, vado al mare di rado ... e certamente la stragrande maggioranza delle persone che gravitano a Porto Reno sono in condizioni analoghe.
Non per viltà o cialtrona pigrizia, dunque, ma non posso fare altro che attendere gli eventi incrociando le dita e facendo gli scongiuri. prayer
Comune di 1° Classe
joe59
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- 225/323
Caro Fongio, concordo al cento per cento. Purtroppo hai toccato un tasto dolente. Le persone normali lavorano, si dannano, devono pagare affitti, rate di mutuo, rette scolastiche e sempre meno hanno tempo di dedicarsi alle cose comuni nel senso proprio del termine, a partire dal condominio per arrivare al comune in cui si abita e quindi alla politica in generale. In questo modo ci ritroviamo i "rappresentanti" che ci ritroviamo, cioè gente sempre meno "normale" che spesso non ha mai lavorato o se ci ha provato a fatto solo dei danni. E non è questione di destra e di sinistra. Ne abbiamo di tutte le razze e di tutti i colori. Questo purtroppo è l'andazzo che anch'io subisco avendo quattro figli ed un'attività professionale. E quando sento parlare di "precariato" mi vien freddo perchè oggi uno più precario di un piccolo imprenditore, di un artigiano o di un libero professionista non riesco neanche ad immaginarlo; invece siamo sempre in pole position come evasori e quant'altro. L'unica cosa, a differenza della tua posizione, è che qui dentro ho comprato anche una piccola casetta e francamente mi dispiacerebbe vederla andare in malora insieme all'intero complesso per colpa di quattro balordi. Quindi io non demorderò ! Ciao.
Guardiamarina
Gulysan
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- 226/323
Ragazzi...mi fate morire...ogni sera è un piacere leggervi...
Sono pienamente convinto anche io che la politica debba starne fuori da queste cose, altrimenti come dice fongio il botto sarà solo spostato nel tempo e sarà piò grosso....
Per quanto rigurda Joe invece, mandami la tua mail, usando o la mail che già ti ho lasciato sabato oppure usando un messaggio privato così ti invio le carte.
Per il nostro amato porto, cioè il figlio rinnegato di marinara, cercare di prendere subito contatti con i Nuovi gestori del cantiere/rimessaggio per chiedere delle tariffe calmierate per i proprietari del dei posti barca all'interno del "bacino", perchè se mi dovessero chiedere più soldi di quello che spendo ogni anno con il camion Gru....resto con il camion Gru e anche loro vanno a ramengo come la CMR..
Cosa ne pensate?

Ciao
Guly
Tenente di Vascello
fongio
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- 227/323
Ti capisco e non ti biasimo, ma anche per me il posto barca rappresenta tutto quello che potevo spendere, quindi di certo non prendo l'argomento alla leggera.
Se comunque parte qualche iniziativa la valuterò con estremo interesse. Purtroppo non riesco ad essere moto "attivo" sull'argomento.

Voglio però puntualizzare, giusto per correttezza, che pur essendo convinto di quanto ho scritto, sono anche molto vicino a quanti, dipendenti o comunque in qualche modo economicamente legati a CMR, stanno sudando freddo pensando al proprio lavoro o alla propria sussistenza economica.
Non posso dimenticarmi, infatti, che per me' il posto barca, anche se frutto di danaro risparmiato con sacrifici, è comunque "un di più". Ma per tutti loro c'è in gioco la fonte di sussistenza propria e della propria famiglia.
Io ho vissuto sulla mia pelle il dramma di perdere il lavoro a più di 40 anni e di dovermi "reinventare" qualcosa. Non la faccio lunga qui, che non è la sede, a raccontare i dettagli, ma so come ci si sente alle 3 di notte girandosi nel letto senza chiudere ochio ed alle 7 di mattina dovendo per forza alzarsi ed affrontare la giornata "a casa". Diciamo che ora solo un libero professionista, ma allora ero un professionista libero ... e la differenza è grossa.
Dunque, ancora una volta, incrociamo le dita ... per tutti.
Comune di 1° Classe
joe59
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- 228/323
Ciao Fongio, sono d'accordo su tutte le considerazioni. Di certo per tutti i dipendenti ed i lavoratori i problemi saranno assai più gravi di queste rogne che si profilano all'orizzonte. Forse gli enti "sovrastanti" questa volta non si potranno permettere un tracollo di simile portata. Non potranno, credo e spero, abbandonare Marinara al proprio destino. Comunque se hai modo, tempo e voglia di contattare Gulysan, gli ho fatto avere proprio oggi una serie di articoli recenti di cronaca che ci riguardano direttamente come Porto Reno. Spero ancora che non si arrivi al peggio ma da questi articoli sembrai ormai scontato il ricorso ad un concordato preventivo. Per i lavoratori potrebbe essere il modo più rapido per venire riassorbiti. Di sicuro gli assets, in primis Porto Reno, sarebbero destinati a finire sul mercato. Vedremo. Ciao
Tenente di Vascello
fongio
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- 229/323
Joe98, ho sentito ora Gulysan e ti mando un MP con cell. e e-mail. Contattami pure.
Per quanto concerne il possibile tracollo rapido, non sono così fiducioso: ad Argenta una cooperativa molto grossa è fallita lasciando sul lastrico centinaia di persone, di alcune delle quali conosco i volti e le espressioni in occasione dei colloqui che facevo loro quando ero dirigente in un'azienda del posto mentre loro, spauriti, cercavano disperatamente di ricollocarsi ... che tristezza.
Guardiamarina
Gulysan
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- 230/323
Ci sono novità per il destino di CMR e quindi di Porto Reno?

Ciao
Guly
Sailornet