Al momento sono povero.
Anzi, questo mese con tutte le scadenze e i pagamenti per la figlianza per un nuovo meraviglioso anno scolastico direi che sono già sul lastrico.
Quindi per altre spese se ne parla quest'inverno, anche perché c'ho un paio d'idee ma, come diceva il mio mastro, no Money no party..
Come promesso ecco un primo report del nuovo acquisto.
Premessa: volevo fare una recensione più approfondita dopo questo we (23/24), ma visto che le previsioni sono pessime e quindi addio we in barca, incomincio ora. Non ho ancora installato l'interfaccia Suzuki (che è arrivata stamattina) per avere il dettaglio dei consumi e quindi l'aggiornerò non appena avrò dati precisi.
Sabato 16 settembre.
Sveglia alle 5, dobbiamo essere per le 7:30 max a Oliveri, dove dovrò varare la barca da carrello da cantiere. Devo anche sistemare la roba "grossa" che avevo stivato comodamente nella Syros: un monopattino elettrico Nilox doc twelve+ (una roba enorme con ruote da 12pollici), il sup e una bici pieghevole. Ma ho anche tutta la roba per il we (valigie, borse, passeggino), visto che decidiamo di pernottare a Vulcano ormeggiando alla boa alla Marina di Vulcanello che è splendida.
Mentre il sup capisco di poterlo ricoverare sotto il prendisole di prua, il passeggino entra nella botola sotto la console che è comunicante con i gavoni a prua. In questo modo riesco ad inserire nello stesso spazio il frigorifero con la batteria al litio. E' proprio il suo posto si apre perfettamente ed è comodissimo. Ma per il monopattino e bici non trovo posto, ah che bella era la Syros.
In realtà il gavone di poppa è enorme ed è lì secondo me ci entrerebbero, ma mia moglie e figlie lo hanno riempito tutto con valigie e trolley, quindi, visto che si sta facendo tardi, li lascio in macchina.
Breve giretto con meccanico che mi spiega tutto e, verso le 8, possiamo partire direzione Vulcano.
La navigazione è tutta così:
Mare piatto, 2 figlie più grandi che dormono a prua, la terza che fa avanti e indietro nel tunnel centrale e poi si accomoda vicino a me nel divanetto di guida, mia moglie dietro col piccolo. Ho dovuto oscurare la faccia ma era in estasi: il divano di poppa è più comodo di quello che ho a casa, spaziosissimo, poggi pure la nuca, era veramente entusiasta.
E io?
Non ho provato nulla, non "sentivo" più il mare come ho fatto mille volte con la Syros, non sento le onde, la barca a 4200/4300 giri è a 24 nodi, pare di stare fermi, la carena ha comunque un'immersione in acqua me ne accorgo guardando di lato per vedere dove "stacca".
Una noia pazzesca. Da comandante a portatore di persone, questo mi sento.
Il motore poi è silenziossimo, vero che sono in rodaggio e non posso spingere ma almeno il vecchio df100b superati i 4000 si faceva sentire, quì proprio niente. Non so neanche il consumo e le mappe del Lowrance in versione basica sembrano disegnate da mia figlia di 5 anni.
Provo pure a prendere qualche onda dei fastidiossimi "Glentor": imbarcazioni turistiche che portano persone e alzano onde superiori al metro, vicinissime tra loro, che tante bestemmie hanno ricevuto in questi anni. La barca accenna uno stacco dall'onda ma l'unica cosa che si sente è un "poff".
Se con la Syros provavo emozioni simili a quelle che un adolescente prova per il primo amore quì siamo proprio a livelli di "separati in casa". Algida, mamma mia.
Vabbè, arriviamo a Vulcano e ci fermiamo in una caletta a fianco delle piscine di Venere, che ho pubblicato in altro topic.
Dopo aver fatto un brindisi al nuovo arrivobrindisi
dobbiamo cucinare per il pargolo: quì cambia tutto. Il fornello dedicato con un suo angolo, il lavello per scolare la pasta e lavare le stoviglie, la seduta accanto per controllare la cottura rendono l'operazione - che inevitabilmente era molto scomoda sulla Syros col campiganz - un'operazione sovrapponibile a quella che si fa in casa.
Dopo il pasto del piccolo, pranziamo con panini preparati al momento sul comodissimo cucinotto, e poi preparo il caffè:
kamira su eden
Anche quì si cambia in meglio: la stabilità rispetto al campiganz, la protezione della fiamma dal vento rendono l'erogazione del caffè della kamira perfetto, macchina che non apprezza le inclinazioni dovute al rollio vista la particolare meccanica della stessa. E ovviamente anche il risciacquo della stessa nel lavello unità allo stivaggio di tutto (compreso pentolame ecc. ) sotto il mobiletto rendono l'operazione decisamente meno stressante.
Anche il resto della figlianza apprezza la dinette di poppa, non c'è lite su chi sta dove, tanto ci entriamo tutti
poppa
Ormeggio verso le 17 al marina di Vulcanello, alla boa, visto che, contrariamente alla Syros, ora il pontile costa di più. Il titolare mi fa i complimenti per la barca e dice che ne ha presa anche lui una per fare le escursioni dei turisti, visto che 9 persone ci stanno comode. E, in effetti, l'idea iniziale del cantiere quando produssero questo scafo era principalmente indirizzata verso i noleggiatori, poi è diventata (anche) la "barca da famiglia".
L'indomani mattina mi dirigo a Salina, mare sempre ottimo ma c'è un pò di vento da est, decido di sostare a Pollara, luogo famosissimo perchè vi è stato girato l'ultimo film di Trosi (il Postino), con la nota spiaggetta dove passeggiava insieme al poeta "Neruda", ma che oggi è praticamente inesistente visto che il mare se l'è mangiata quasi tutta.
provo anche una velocità di crociera lenta perchè vedo quelle maledette lancette scendere troppo velocemente e mi attesto sui 3700 giri a 20/21 nodi crociera bassa
Ovviamente poi la figlianza vuole la granita, anzi 2 a testa che poi non ci andiamo più, e Lingua sia.
Devo lasciare però la barca all'ancora dopo averle lasciate al molo e calo tutti i 30metri (abbondanti) di catena su fondale da 6,5mt dopo aver controllato l'ancora calata col verricello.
ormeggio a Lingua
Una cosa veramente antipatica è che non vedo nulla: avendo una prua molto più lunga e alta non vedo la catena e men che meno l'ancora quindi ci deve essere obbligatoriamente qualcuno a prua che mi dia indicazioni su quello che succede.
Maledizione, aveva ragione Fran.
Lascio l'isola verso le 16:30 e mi dirigo direttamente al nuovo porto a secco che ho scelto per questo inverno e per la prossima stagione che si trova a Monforte Marina, mi aspettano circa 35 miglia compresa una breve sosta alla località Gelso per un ultimo bagnetto.
Ma quì succede l'imprevisto. Contrariamente alle previsioni, quel vento che ho sentito in mattinata si è rinforzato di brutto, arrivati a Gelso non c'è nessuno perché non si può neanche ormeggiare da come soffia. Chiudo quindi subito il tendalino metto a posto tutto e dico al resto della ciurma che forse il ritorno non sarà come l'andata. Le mie figlie elettrizzate tutte a prua per "godersi" le onde mia moglie preoccupata e seccata di questa novità non prevista.
E quì la algidona mi fa capire di che pasta è fatta. Onde sul metro molto corte, le prendo tutte sul mascone di sinistra ma ho un vento laterale fastidioso laterale.
Dove con la Syros rallentavo perchè le botte davano fastidio quì invece la carena taglia l'onda che è un piacere e non saltella tra l'una e l'altra. In questo modo la velocità è maggiore, sui 23 nodi e il confort è nettamente superiore. Le figlie davanti sono deluse, mi giro dietro e chiedo a mia moglie come va. E' contenta, mi racconterà dopo che a ogni onda un pò più alta si aspettava la "botta" e invece non arrivava mai. L'unica cosa per la verità è che le è arrivato qualche schizzo, mentre a me nulla e men che meno alle 3 a prua. Evidentemente, tagliando l'onda e avendo comunque una lunghezza non indifferente, con quel vento, un pò di schizzi generati a prua arrivano a poppa.
Non avendo la cartografia e dovendo alare in un porto a secco nuovo, sempre dalla spiaggia ma con scivolo e corridoio in acqua autorizzato, metto google maps per capire dove devo andare una volta passato il capo Milazzo, e quì apprezzo la nuova zona scelta. E' molto ridossata e il mare subito diventa calmo e il vento diminuisce. Vorrei spingerla al massimo, ma poi mi ricordo del rodaggio e, per questa volta, mi accontento.
Guardiamo i livelli dei serbatoi. Abbiamo percorso più di 80 miglia in 2 giorni e una novantina di litri secondo me se ne sono andati. Purtroppo senza l'interfaccia (che è arrivata stamattina) e potendo contare solo sulle inaffidabili lancette analogiche col galleggiante, questi al momento i miei rilievi.
Con la Syros consumavo quasi la metà. Che unito al prezzo della benzina oltre i 2€ al litro (a Salina era sopra i 2,30) fanno.... no, meglio non pensarci. Godiamoci il momento anche se forse non possiamo più girare come i pazzi.
Ottimo report Zio. Si vede che sei soddisfatto. Si vede pure che il primo amore (la Syros intendo anche se non è stata la tua prima barca) non si scorda mai. Soddisfatto delle prestazioni, del maggior confort. Per i consumi siamo ad una stima sommaria ma si comprende già, come ovvio, che saranno significativamente superiori 😂. Se ti può consolare, ricordati che i soldi bisogna farseli perdonare 💰💰💰
