Navigazione con cattivo tempo.. le vostre esperienze [pag. 6]

Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 51/73
Bene, abbiamo sviscerato questo interessante sistema di ancoraggio che può si può rivelare utile in alcune situazioni che possono capitare abbastanza facilmente e tenere a bordo una tanichetta vuota da circa 15-20 litri non rappresenta una grossa difficoltà, anzi è sicuramente utile.
Credo che molta differenza la faccia la resistenza dei nostri natanti al vento. Un gommone o una piccola barca fa effettivamente poca resistenza di conseguenza il vento "stende" la catenaria molto meno che se avessimo barche più grosse e alte.
Mi ricordo in particolare una notte passata alla fonda nella rada di St. Florant (Corsica) con una barca a vela di 12 m dove a causa delle raffiche "portentose" di vento fui costretto a dare fondo anche alla seconda ancora perchè la prima nonostante i 60 e più m di catena su un fondale di 5 si tendeva come una corda di violino. Per la verità le raffiche erano veramente fortissime con punte oltre i 50 nodi e solo con la seconda ancora, un ammiragliato di 20 kg risolvemmo la situazione..non senza faticare a dargli fondo nel modo corretto...
La relazione quindi è tra intensità del vento e superficie esposta della barca, su tutto ciò poi influisce il moto ondoso.
Per ottimizzare questa soluzione esposta da Prince credo che si debbano aggiungere solo pochissime cose ovvero valutare se la situazione meteo sia in fase di "scaduta" oppure se mare e vento possano ancora rinforzare.

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Guardiamarina
bonoz
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- 52/73
scusate ragazzi ma a me questa faccenda del bidone proposta da Prince non mi convince del tutto.
secondo me infatti più la linea di ancoraggio rimane bassa, ossia sul fondo, meglio è, e l'ancora lavora meglio.
Questo bidone mi sembra che farebbe alzare il tiro della catena o cima.
Potrebbe inoltre offrire (il bidone) una presa al vento e alle onde, anche se in minima parte.
marshall m100 yamaha f100 satellite mx1500
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 53/73
Il bidone serve a tenere orizzontale il tiro sul golfare della barca (4-5 metri di cima).

La zavorra serve a fare lavorare bene l'ancora in orizzontale (4-5 metri di cima).

La cima fra il bidone e la zavorra e che forma la catenaria deve essere comunque abbastanza lunga (min 2-3 volte il fondale).

Di conseguenza la cima da utilizzare può essere meno della metà di quella necessaria per un ancoraggio tradizionale (6-7 volte il fondale).
Se siamo sotto costa con fondale profondo la soluzione del bidone può essere l'unica per non andare a sbattere sugli scogli nel caso girasse il vento.



Da tenere nella massima considerazione il suggerimento di Jacksely a proposito del vento e della superficie esposta. Thumb Up






PS: e per gettare altra benzina sul fuoco, che ne pensate dell'afforco? (in tutto il forum questa parola compare una sola volta! ) Wink
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Capitano di Fregata
prince
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- 54/73
dimenticavo una cosa importante che potrebbe pregiudicare l'ancoraggio, e nei casi in questione è d'obbligo NON sbagliare.
Se la zavorra è più pesante dell'ancora, durante la calata potrebbe scendere prima dell'ancora o peggio far incagliare la stessa alla cima ------> scarroccio certo
Una soluzione è quella di fermare la cima in fase di calata ogni 10 metri circa, basta anche per mezzo secondo, ( in modo che l'ancora venga sempre spinta in giu') l'altra ,che personalmente trovo più fastidiosa, è quella di usare una zavorra con occhiello (moschettone) e la si fa andare giu' (fino al nodo che fa da fermo) solo quando l'ancora è già sul fondo.

Per quanto mi riguarda, il mare peggiore in cui abbia navigato l'ho trovato 4 anni fa in un pomeriggio di fine agosto. Una mareggiata di Libeccio intorno alle 6pm (dalle rilevazioni locali il vento era a 32 nodi). In più ho dovuto trainare una barca di un amico in panne e per fortuna non ero molto lontano dal porto.
Avevo ancora il vecchio 4.65 con il 737 evinrude e dovevo affrontare in dislocamento ovviamente, il mare di prora. Ricordo ancora che per quanto erano alte le onde, la corda traino 'trafiggeva le onde' e nella maggior parte del tempo non riuscivo a vedere l'amico con la barca, ma sentivo solo il peso.
Le onde erano alte non so quanto, ma il brutto è che erano dei 'muri' e riuscivo a salire col gommone quasi fino alla cresta, tutto il resto mi veniva spruzzato dentro. E ogni onda erano secchi, non spruzzi.
Tornati al porto c'era un gruppo di persone che aveva assistito a tutto, qualcuno aveva anche ripreso (magari mi ritrovo su realtv). Posso comunque dire di non essermi trovato mai a rischiare di ribaltarmi, forse grazie al fatto che eravamo in 5 persone a bordo. L'unico fremito è stato quando ho preso 2 onde a mascone prima di svoltare per entrare nel porto.

Diciamo che l'esperienza mi ha fatto capire la differenza tra un gommone anche se piccolo ed una barca, e che quando il tempo passa a libeccio nel pomeriggio di una calda giornata estiva, bisogna squagliarsela quanto prima.
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 55/73
L'afforco è un particolare tipo di ormeggio e viene eseguito con due o più ancore con due o più calumi di solito disposti a prua dell'imbarcazione Smile
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Capitano di Fregata
prince
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- 56/73
ne ho sentito parlare ma non ho idea di cosa sia.
Io uso a volte le 2 ancore (una a poppa, l'altra a prua) quando devo pescare e c'è pochissimo vento o di direzione variabile e tende a spostarmi dal luogo di pesca. E' qualcosa di simile ?
Guardiamarina
bonoz
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- 57/73
per il peso da lasciare sulla cima sono d'accordo con voi, però il bidone mi sembra lavori al contrario, e cioè se il peso tiene bassa la cima il bidone mi sembra che la alzi.
comunque se lo avete provato e funziona, allora ok, la pratica è la migliore insegnante.
marshall m100 yamaha f100 satellite mx1500
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 59/73
questo post che ho chiamato "navigazione con cattivo tempo..le vostre esperienze" sta diventando "sistemi di ancoraggio con cattivo tempo..levostre esperienze" Laughing Laughing Laughing altrettanto utile ma un pochino differente dalla navigazione cui vorrei far fare la parte del leone Felice ...

Sul "baffo di gatto" e "afforco" qualcosa già ho scritto ma vale sempre la pena ricordare certe cose, sono molto utili.

Per quanto concerne la regoletta del fondo e della catena, posto che il fondale sia buon tenitore:

a) tempo buono, mare calmo, assenza di vento o leggera brezza 3:1 (metri di catena:metri di fondale)
b) tempo buono, mare calmo, assenza di vento o leggera brezza, per la notte 5:1 (come sopra)
c) tempo incerto tendente al dubbio, forse brutto, non lo so, ma ci penso prima 7:1 (come sopra) Cowboy
d) voglio dormire sonni tranquilli e non sono sicuro del tempo... non mi importa di cosa pensano gli altri di me tanto rido più tardi.. metto giù sia la prima che la seconda ancora...poi mi godo vino e libagioni varie..

Strumenti di tortura
Ancora: 1 kg al metro minimo.
Catena: meglio da "8" che da "6", un metro al metro minimo, poi tessile per natanti fino a 8 m - imbarcazioni oltre 8 m tutta catena se possibile.
Ancora di rispetto: 1 kg al metro, meglio più che meno, 5 m di catena da "10" e tessile in super abbondanza.
Di solito mi regolo così.

Jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 60/73
bonoz ha scritto:
per il peso da lasciare sulla cima sono d'accordo con voi, però il bidone mi sembra lavori al contrario, e cioè se il peso tiene bassa la cima il bidone mi sembra che la alzi.
comunque se lo avete provato e funziona, allora ok, la pratica è la migliore insegnante.


Infatti mi sta ronzando in testa l'idea che il bidone potrebbe essere appesantito con qualche kg di cemento e riempito d'acqua dal tappo nel caso lo si voglia fare affondare oppure lasciato vuoto per farlo galleggiare... sinceramente non so è un bel quesito..

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
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