Navigazione con cattivo tempo.. le vostre esperienze

Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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Probabilmente a molti di voi è capitato di navigare con cattivo tempo e di verificare direttamente le reazioni del vostro gommone e del vostro equipaggio. Sicuramente avrete dovuto prendere delle iniziative per mantenere la sicurezza e la rotta. Mi piacerebbe in questo nuovo topic leggere le vostre esperienze dirette e indirette cosicchè esse possano servire a chi non si è mai trovato in situazioni di pericolo causate dal mare e dal vento. Quindi una descrizione di ciò che è accaduto e di tutto quello che si è reso necessario fare.
Ho provato a cercare se esiste un topic di questo tipo ma non l'ho trovato, nel caso ci sia di già me ne scuso anticipatamente.

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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Per chiarire maggiormente il topic definiamo cattivo tempo quella condizione in cui la navigazione si trasforma da "spensierata e giocosa" in navigazione "attenta e accurata" in quanto è percepibile un potenziale pericolo rappresentato dalle condizioni del mare e del vento che possono procurare un qualsiasi danno.
Per qualcuno quindi un forza 3 con mare in aumento può essere già impegnativo e per altri magari ci vuole qualcosa di più consistente in relazione al proprio mezzo.

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
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tanor74
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12 agosto 2008 , partenza dal molo di Cecina....

non so quantificare la forza del mare , ma col mio 4Mt mi dovevo arrampicare sulle onde e riscendere con molta attenzione dalla parte opposta . Per fare 3 miglia scarse abbiamo messo un ora e mezzo abbondante.

il tutto si è alzato in 5 minuti , due folate di Libeccio ed era già troppo tardi

Il gommino anche se certamente inadatto a un mare simile , con la dovuta cautela mi ha riportato in porto senza particolari problemi , non dico che eravamo asciutti ma nemmeno usciti da una doccia Wink
Ex Rio 310 + Selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall 4,00mt + selva Naxos 15cv 2t
Ex Marshall M40s + Selva Naxos 15Cv 2t
Cranchi 4,90 + Tohatsu maxi 25/30 cv 2t -tohatsu corsa 25/40 2t
Della Pasqua DC7 doppio volvo Penta 118cv piede 290DP
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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tanor74 ha scritto:
12 agosto 2008 , partenza dal molo di Cecina....

non so quantificare la forza del mare , ma col mio 4Mt mi dovevo arrampicare sulle onde e riscendere con molta attenzione dalla parte opposta . Per fare 3 miglia scarse abbiamo messo un ora e mezzo abbondante.

il tutto si è alzato in 5 minuti , due folate di Libeccio ed era già troppo tardi

Il gommino anche se certamente inadatto a un mare simile , con la dovuta cautela mi ha riportato in porto senza particolari problemi , non dico che eravamo asciutti ma nemmeno usciti da una doccia Wink



Meno male che hai risposto... Wink stavo cominciando a pensare che era filato tutto liscio a tutti...no scherzo naturalmente... quanti cavalli avevi nel motore e come prendevi il mare?

Ciao
jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Tenente di Vascello
DanGun
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Mare forza 3 abbondante (per me era anche 4). Onde minimo 1.5 metri
Stretto di Piombino.

Dovevo a tutti i costi raggiungere l'Isola D'Elba.

Equipaggio io e mia moglie (temeraria!). Sapevo delle condizioni del mare. La capitaneria (ho chiamato) e ha sconsigliato di uscire anche se mi ha detto che la cosa poteva essere fattibile se avevo espierienza (ce l'ho?!?).

Morale: usciti da Piombino ho visto il mare che francamente era bello grosso. Con il mio Flyer ho attraversato ma non lo avrei fatto con il 4.80 bat che avevo prima. La lunghezza maggiore (e potenza del motore) mi ha permesso di navigare con sicurezza.

Mia moglie l'ho legata come un salame Felice Piccola sagola intorno alla vita (ma abbastanza morbida in modo che potesse uscire senza problemi in casi di difficoltà massima). cima a destra e sinistra dove si poteva tenere/reggere.

Io in piedi con sicurezza ovviamente allacciata.

Ci ho messo 1 ora e 30 per arrivare a Porto Ferraio da Piombino (normalmente ci metto 20 min. in meno).
Velocità di crociera 13-16 nodi. Sempre in planata e ovviamente rilasciando il gas molto spesso prima dell'onda grossa per poi ridare MOLTA potenza (quella che ho ... heheeh) sull'onda in modo da uscire sempre in planata.

P.S.: ... mi sono divertito molto ... Felice

Dato il maestrale sono arrivato completamente bagnato. Avevamo le tute antipioggia da moto (attrezzati!) e K-way con cappuccio sopra.

P.S.: il mare piu' grosso di tutti l'ho visto nelle bocche di bonifacio con un Lomac 4.20 almeno 20 anni fa. Impressionante.... ma questa e' un'altra storia (e altro modo di navigare)

Dan
Flyer 575 + Honda 90cv -> tutto fighissimo!
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tanor74
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jacksely ha scritto:
tanor74 ha scritto:
12 agosto 2008 , partenza dal molo di Cecina....

non so quantificare la forza del mare , ma col mio 4Mt mi dovevo arrampicare sulle onde e riscendere con molta attenzione dalla parte opposta . Per fare 3 miglia scarse abbiamo messo un ora e mezzo abbondante.

il tutto si è alzato in 5 minuti , due folate di Libeccio ed era già troppo tardi

Il gommino anche se certamente inadatto a un mare simile , con la dovuta cautela mi ha riportato in porto senza particolari problemi , non dico che eravamo asciutti ma nemmeno usciti da una doccia Wink



Meno male che hai risposto... Wink stavo cominciando a pensare che era filato tutto liscio a tutti...no scherzo naturalmente... quanti cavalli avevi nel motore e come prendevi il mare?

Ciao
jacksely


ho il mio naxos 15 ( con qualcosina in più Wink ) il mare sono stato costretto a prenderlo di prua allungando parecchio la navigazione , infatti come provavo a virare e avevo il mare a mascone ero prossimo a ribaltarmi , l'onda era molto lunga e con un mezzo piccolo come il mio non è affatto bello stare fianco all'onda , l'inclinazione era tale da mettere a rischio il restare a bordo , quindi ho optato per una navigazione più lunga e più lenta ma almeno siamo arrivati sani e salvi
Ex Rio 310 + Selva Naxos 15cv 2t
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Della Pasqua DC7 doppio volvo Penta 118cv piede 290DP
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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X DanGun.. quindi mi pare di capire che con il maestrale navigavi praticamente al mascone verso Portoferraio e la differenza di lunghezza si fa sentire non poco. Avresti sopportato con il tuo gommone e con quella rotta un incremento di mare di circa il 30%? E nel caso quali decisioni avresti preso?

X Tanor74 da come descrivi la situazione avevi un'onda lunga di prua, ma frangeva o no? Ti rivolgo un pò la stessa domanda che ho fatto a DanGun, quali soluzioni avresti cercato con un incremento di mare pari a un 30% e con frangente sull'onda?

Non voletemene... so che sono un pò insistente. Nel caso in cui si fosse reso necessario rabboccare il serbatoio con la tanica della benzina e/o intervenire per sbrogliare l'elica da un filo da pesca sarebbe stato possibile, impossibile o molto difficoltoso?

Grazie per le vostre risposte che saranno molto utili a tutti.

Jacksely Kid
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Ammiraglio di squadra
roland
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l'unica volta degna di nota che mi ha fregato
4 ottobre 1990
3 miglia a largo di "les salines" in martinica
l'uragano Klaus era appena passato lasciando sull'isola la sua devastazione ed eravamo prudentemente rimasti tutto il tempo a terra.
Il secondo giorno di tempo decente usciamo con una barca di non piu di 6 metri motorizzata con un 100 due tempi per un giretto non lontano dalla costa. Oceano quasi calmo, come raramente ho visto. Dopo 2 ore di passeggiata e bagnetto in acqua gelida ma cristallina risalgo sulla barca. Totalmente all'improvviso vedo una striscia blu scuro comparire a qualche miglio da noi (impossibile stimare la distanza). Accendo il motore e parto a razzo verso terra. Trovo per fortuna un porticciolo di pescatori relativamente vicino alle saline. Neppure ho ormeggiato. Ho letteralmente abbandonato la barca (io e gli altri) quando il frangente isolato si e' abbattuto sul frangiflutti mangiandoselo, ed ha portato tutte le barche in secca... l'abbiamo scampata di 20 secondi pur essendo rientrati abbondantemente intorno ai 30 nodi. Inutile dire che fradicio come ero dopo il bagno, la passeggiata di ritorno a velocita' "mi cago addosso" mi ha procurato uno splendido mal di gola. Per fortuna la barca a noleggio era assicurata....
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Contrammiraglio
stik58
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Ciao Jack, io il mare più grosso che ho preso è stato quest'anno all'Elba in occasione del gommoraduno. Ho cercato di prendere il più possibile le onde di mascone, "giocando" con il gas ma a un certo punto ho dovuto mollare e proseguire in dislocamento. Le onde, oltre all'altezza tra 1,5 e 2.00 metri erano particolari (perlomeno per me "Adriatico"): si salivano abbastanza bene (forse è un eufemismo) , ma dopo la cresta erano verticali per cui come arrivavi in cima piombavi giù con relativa secchiata d'acqua in faccia dato il maestrale forte. Ad un certo punto non ho più potuto prenderle a mascone proprio per il fatto che scenderle comportava una forte e repentina inclinazione laterale. Ho mantenuto sempre il contatto radio con il resto della comitiva cercando di sminuire la condizione al mio mozzo (moglie) che non era affatto tranquilla. Se avessi dovuto sbrogliare l'elica da cime o altre cose, sarebbe stato molto difficoltoso. Ho scelto di navigare il più possibile lontano da riva proprio per riservarmi un po' più di tempo nel caso questa problematica si fosse presentata.
Dario
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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roland ha scritto:
l'unica volta degna di nota che mi ha fregato
4 ottobre 1990
3 miglia a largo di "les salines" in martinica
l'uragano Klaus era appena passato lasciando sull'isola la sua devastazione ed eravamo prudentemente rimasti tutto il tempo a terra.
Il secondo giorno di tempo decente usciamo con una barca di non piu di 6 metri motorizzata con un 100 due tempi per un giretto non lontano dalla costa. Oceano quasi calmo, come raramente ho visto. Dopo 2 ore di passeggiata e bagnetto in acqua gelida ma cristallina risalgo sulla barca. Totalmente all'improvviso vedo una striscia blu scuro comparire a qualche miglio da noi (impossibile stimare la distanza). Accendo il motore e parto a razzo verso terra. Trovo per fortuna un porticciolo di pescatori relativamente vicino alle saline. Neppure ho ormeggiato. Ho letteralmente abbandonato la barca (io e gli altri) quando il frangente isolato si e' abbattuto sul frangiflutti mangiandoselo, ed ha portato tutte le barche in secca... l'abbiamo scampata di 20 secondi pur essendo rientrati abbondantemente intorno ai 30 nodi. Inutile dire che fradicio come ero dopo il bagno, la passeggiata di ritorno a velocita' "mi cago addosso" mi ha procurato uno splendido mal di gola. Per fortuna la barca a noleggio era assicurata....



accidenti Roland, questa è una onda anomala e inaspettata ci potevi rimettere la pelle. Ma tempo cattivo lo hai mai preso con il gommone o con una barca dalle nostre parti?

Jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Sailornet