Navigazione con cattivo tempo.. le vostre esperienze [pag. 7]

Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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bonoz ha scritto:
credo che la manovra di afforco sia stata spiegata benissimo su questo topic da jacksely, anche se chiamandola baffi di gatto: https://www.gommonauti.it/ptopic23720_velisti_per_caso_o_maleducazione.html
(grande jacksely)


bellini i baffi del gatto Wink
poi quando ho un minuto si affronteranno anche gli "orecchi d'asino" Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Ciao Bonoz!

jack
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Corvetta
Carter
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- 62/73
Il sistema di ancoraggio afforcato, va però precisato, che limita la ruota dell'imbarcazione
in caso di venti deboli ed variabili.

Quindi va ricordato che l'unica situazione in cui va utilizzata è quando abbiamo un forte vento
di direzione costante e/o combinato con un ancoraggio alla greca (con cima apoppa a terra).

Nel primo caso, in una classica baia affolata le altre imbarcazioni con il cambio di vento o di marea
iniziaranno a ruotare, mentre chi ha ancorato con il sistema afforcato, ruoterà meno rischiando
collisioni con i vicini, ed inoltre rischierà che si incattiglino i due calumi.

Ottimo il sistema descritto da Jecksaley, ma se vi trovate in una baia molto affollata (come accade quasi sempre
in agosto) e volete avere una maggiore sicurezza di ancoraggio utilizzate il sistema delle appennellate.

Mi spiego:
Collegate una catena al fuso dalla vostra ancora principale con 5/6 mt. di catena alla quale ci sarà attacata
una seconda ancora (da calare a mano).
Date fondo alla prima ancora, con 5/6 mt. di catena procedendo al minimo a macchine indietro, finita la catena
iniziate a dar fondo alla principale stendendole bene entrambe.

Con questo avrete più del doppio della tanuta, ruoterete come tutti gli altri, e in caso di pericolo imminente non
dovrete spedare e recuperare due calumi con il rischio di incattigliarli e perdendo tutto...


Ciao da Patrizio.
Guardiamarina
bonoz
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bellini i baffi del gatto Wink
poi quando ho un minuto si affronteranno anche gli "orecchi d'asino" Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Ciao Bonoz!

jack[/quote]

beh, gli orecchi d'asino ogni tanto io li porto...per cui potro' dare il mio modesto contributo al topic... Rolling eyes
marshall m100 yamaha f100 satellite mx1500
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 64/73
bonoz ha scritto:
bellini i baffi del gatto Wink
poi quando ho un minuto si affronteranno anche gli "orecchi d'asino" Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

Ciao Bonoz!

jack


beh, gli orecchi d'asino ogni tanto io li porto...per cui potro' dare il mio modesto contributo al topic... Rolling eyes[/quote]


O.T. anche io le ho e ne vado fiero! Smile Meglio un somaro vivo che un professore morto... questo cercavo di spiegarlo ai miei ai tempi delle scuole 8) .... ma alla fine sono finito in collegio Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica

La precisazione di Carter è esattissima, si parla di baffi quando le cose si fanno serie e il comandante dorme con un occhio aperto. La distanza delle due "forche" dalla barca deve essere differente e l'angolo non troppo esagerato.

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Fregata
glucasub
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- 65/73
le mie esperienze di navigazione sono diverse ma le piu' toste sono 2 una nel 2002 appena comprato il joker 20 in pieno gennaio con la bava alla bocca per voler provare il mezzo nuovo sono uscito da stintino a mezza mattina con un discreto maestrale gia' oltre f4 e per voler provare la tenuta di mare (il solito sborone) sono uscito verso mare di fuori passando tra asinara e isola piana e navigando fino al largo di cala di sgombro di fuori, a bordo io e un amico circa 70 lt di benzina dotazioni std, la navigazione e' stata in andata molto dura anche perche praticamente avevo il mare di prua con onde anche di 3 metri e vento fresco che poteva se eccedevo con il gas e la prua troppo alta a potermi ribaltare al rinetro la situazione e' peggiorata ma praticamnete avenddolo di poppa saltavo meno e riuscivo a navigare sempre tenendo la cresta davanti a me ,ma solo arrivando nel passaggio dei fornelli con imboccatura che ha una diminuzione di fondo notevole e pertanto le onde si fanno piu' alte mi sono reso conto che potevo rischiare grosso addirittura di essere investito di poppa se avessi sbagliato l'entrata .
solo passato quel tratto senza conseguenze devo ammttere che in quella circostanza mi ero comporato da ******* , perche il mezzo anche se efficente lo conoscevo poco e avrei potuto avere difficolta' se non nella peggiore delle ipotesi uno spegnimento magari nella fase di rientro con esito che preferisco non immaginare. devo dire che nel momento della navigaziono non ho mai avuto percezone di essere in pericolo questo dovuto alla tenuta di mare e alla sensazione di afidailita' che il battello ha sempe dimostrato.
la seconda volta che mio sono trovato com mare grosso e' stato l'anno seguente, il tratto di mare sempre lo spesso ma sul lato di levante, periodo novembre , partito da stintino con oltre a me 3 persone di equipaggio e solita sitiazione di dotazione e carburante sono arrivato verso asinara cala reale verso le 10 del mattino per sbrigare dei collaudi di un lavoro , preso dall'impegno che si svolgeva dentro un edificio non mi sono reso conto che la situzione meteo era decisamente cambiata, verso le 13 mi affaccio da una finestra per verificare anche che l gommone fosse a posto e con un misto di stupore e preoccupazione ho praticamete visto il mare pieno di pecore e che il vento era molto teso , pertanto visto ,ora e la sitiazone che andava apeggiorare ho accellerato le procedure di rientro con lo stesso equipaggio in questa occasione la navigazione e' stata molto duta perche le onde erano di traverso eoltre algi inevitabili sbattimenti quello che spossave erano le secchiate di acqua fredda che nostante cercassi di evitare cercando di risalire la direzione co un inclinazione piu' dolce ci investivano. verso le 13.3 orami il mare era un 4 -5 bello teso ho navigato molto sottocosta per cecare un esiguo ridosso che tra l'altro con quel vento e' possibile solo su un breve tratto per il resto tanta doccia e freddo la navigazione e' durata quasi un ora ma che non sembrava finire mai.
le due esperienze mi hanno insegnato che bisogna essere prudenti e previdenti , e,oggi a fronte di qualsiasi uscita vedo di cotrollare il metoemare per evitare sorprese improvvise e evitare di andare oltre a determinati rischi se inutili, ci si pu' trovare in una situazione anche con delle precauzioni ed e' bene riuscire a gestirla e superarla , andare a cercarla e' stupido e inutilmente rischiso sopratutto quando non si e' soli e si ha la responsabilta di altri a bordo che non sempre magari sono dei marinai provetti.
il mare va' rispettato e temuto se no lui non rispetta te' perche di te non ha paura.
gl
il mare va' rispettato e temuto se no lui non rispetta te' perche' di te non ha paura.

ex king 600 exl. suzuk idf 115,
ex joker club. 20 yamf100
ex marshall m100 tohatsu 70
ex joker coaster 470 tohatsu 70
ex gommonautica g45 top700
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
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- 66/73
Particolarmente apprezzato l'intervento di "glucasub", particolare attenzione va prestata leggendo le ultime righe dove affronta un argomento che spesso è percepito in maniera distorta: la prudenza.

La "prudenza" viene interpretata da qualcuno come "paura", "timore", "mancanza di sicurezza"... questa interpretazione viene perlopiù da parte di chi ha pochissima se non nessuna esperienza nautica.
Mi è capitato di portare per mare, oramai sono passati alcuni anni, amici e conoscenti che chiedevano con una certa insistenza di fare la cociera.
Quando il tempo non era dichiarato sceglievo di restare al sicuro nella baietta o nel porticciolo del caso ben sapendo che la scelta di prendere il largo avrebbe comportato un pò di sbattimenti soprattutto per il sottoscritto. In una occasione, in particolare, mi ricordo il disappunto ai limiti della maleducazione da parte di due ospiti che non concepivano queste scelte. Restare in un bel porticciolo (Trogir) piuttosto che andare altrove (Kurzola).. Il motivo era ovvio, tempo buono ma avviso di burrasca da SE (Kuzola e la Palmisana sarebbero state strapiene e il rischio era di doversi mettere da qualche parte alla fonda e per giunta senza tenderino) oltre a questo l'idea di andare ..al mio "naso" con qualche "miglio di scorta".. non andava giù..
I due, con una bambina terribile di 6 anni (altro motivo per cui evitai di prendere il largo), misero su un muso lungo che più lungo non si poteva... tant'è che a un certo punto mi venne voglia di uscire in mare e li la mia dolce metà che, pur odiando la vela, ama il mare e soprattutto è fifona come me, mi disse la magica frase: "stai calmo dai.. andiamo a prendere una birretta"... la scelta quindi fu per la birretta... nell'arco del pomeriggio - dopo una fase di caldo intenso in cui il ritornello da parte dei "marampichi" era "ahh come si starebbe bene ora a fare il bagno" - arrivarono una 25ina di nodi di vento e qualche nuvolone nero ma nulla di cui preoccuparsi veramente... devo ammettere che mi girarono abbastanza le palle e che feci fatica a sopportarli per i restanti 3-4 gg... Qualche anno dopo, per puro caso, assieme ad un amico carissimo ci facemmo un giretto per la Croazia con Geronimo e al ritorno demmo un passaggio sino a Rimini a una coppia di conoscenti/amici i quali erano molto amici dei due di cui sopra, quelli colla bambina terribile. Durante qualche cena invernale mi avevano sottilmente sfottuto ed anche in terra di Arezzo.. Evil or Very Mad il motivetto era sempre il solito "il pauroso" oppure le classiche frasi fatte "sai, il mio amico in Sardegna è uscito nelle bocche di bonifacio con una barca di 20 m con 30 nodi di vento bla bla bla" .. Evil or Very Mad Quindi tornando alla Croazia, lasciata la loro barca charter a Sukosan i "lor" signori (gli amici degli amici) salirono da me su Geronimo per fare ritorno in costa italiana.... meglio rientrare con un grand soleil con armo da regata che da Zara col traghetto no? ..... per loro sfortuna no! Twisted Evil ... d'altronde ero finalmente solo, senza bimbi e a bordo avevo "nientepopòdimenochè" dei grandi marinai per giunta diplomati (?) alla scuola vela di Caprera ... Twisted Evil Twisted Evil
"Jacksely" sentito il meteo che non era buono per nulla (W 5 ++) consultatosi con il proprio compagno.. dopo avere avvisato l'equipaggio che ci si sarebbe bagnati.... Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil ... e dopo avere incassato da parte loro il consenso addirittura tra gli evviva generali, valutato armo e stato dell'imbarcazione alle 9 di sera mise la prua fuori punte bianche, non senza prima aver messo la stagna, quella che usavo sulle derive Mr. Green e.. dopo un paio d'ore "baldoria vera" Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil 30 nodi da W quindi sul muso, bordi fino al mattino poi 40 nodi da W e bordone alla romagnola fino in Ancona perchè con quel mare a Rimini non si sarebbe mai arrivati.... sotto costa a 10 miglia da Ancona abbiamo avuto anche svariati rafficoni a 45-50 nodi... la navigazione è stata sempre in sicurezza con tormentina e 3 mani di terzaroli sulla randa... mi sono fatto una timonata di quelle veramente serie aiutato dal mio amico e me la sono spassata a vederli rotolare sottocoperta per più di 12 ore.... per la cronaca arrivati in Ancona sono sbarcati e sono andati a dormire in albergo e mentre si allontanavano a piedi sul molo con i borsoni in mano l'impressione era quella di vedere dei "polli ciechi" a passeggio... 8)
Ecco..scusate se mi sono dilungato annoiandovi... ma queste cose non vanno mai fatte, mi raccomando a meno che ... Smile no! non vanno mai fatte! Twisted Evil
Sempre la prudenza! .... ma quando "cé volé cé volé"


Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Contrammiraglio
stik58
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jacksely ha scritto:
Ecco..scusate se mi sono dilungato annoiandovi... ma queste cose non vanno mai fatte, mi raccomando a meno che ... Smile no! non vanno mai fatte! Twisted Evil
Sempre la prudenza! .... ma quando "cé volé cé volé"
Jacksely Kid


Hai ragione Jack la prudenza viene spesso scambiata per paura, ma la saggezza e la prudenza salvano la vita......altrui ma soprattutto la propria!

P.S. hai PM
Ciao
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte
Capitano di Corvetta
Carter
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jacksely ha scritto:
Particolarmente apprezzato l'intervento di "glucasub", particolare attenzione va prestata leggendo le ...........................
.....................ma queste cose non vanno mai fatte, mi raccomando a meno che ... Smile no! non vanno mai fatte! Twisted Evil
Sempre la prudenza! .... ma quando "cé volé cé volé"


Jacksely Kid



Ehehehe...
Molto bella la tua storia, me la sono letta tutta d'un fiato! Felice

Avresti un futuro come scrittore!! Wink (ovviamente a meno che tu già non lo sia... Embarassed )

Hai ragione a dire che tante volte la prudenza venga scambiata con paura, e questo è
un motivo scatenante di tanti May Day in Croazia nel mese di agosto.
Gente di terra che per essere il più "marinaio coraggioso" del pontile o della comitiva
parte senza sapere a cosa andrà in contro... UT
(Poi la maggioranza sono solo crisi di panico che una volta passato il neverino si nascondono
e non sanno nemmeno perchè hanno lanciato la chiamata di soccorso... Mad )

Ogni buon comandante deve conoscere:
I limiti della barca su cui naviga;
I limiti dell'equipaggio imbarcato;
Ma sopratutto i suoi limiti...


Ciao da Patrizio.
Capitano di Corvetta
clipper
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Salve amici,
oltre a quello che avete già scritto vorrei solo aggiungere che l'importante è anche conoscere i limiti delle persone imbarcate (ad esempio moglie Felice ).
Ad esempio, all'Elba, durante il gommoraduno e come già descritto da Stik, il mare non era per nulla tranquillo e devo confessare che la mia più grande preoccupazione era dovuta ai passeggeri, appunto moglie e figliola, una volta avuto la conferma che i passeggeri erano a loro agio mi sono dedicato alla navigazione con molta più tranquillità. In quell'occasione ho cercato di navigare con l'onda al mascone e con continue variazioni della manetta, e alla fine ho ricevuto anche i complimenti da parte del mio equipaggio, forse la differenza di "botte", rispetto alla navigazione dell'anno prima, non era dovuta al manico ma solo al metro in più del nuovo gommone.
L'ultima navigazione impegnativa l'ho avuta ad agosto, tornando dall'Isola del Giglio verso S.Marinella. In quell'occasione, al contrario dell'esperienza precedente, a bordo c'erano altri due gommonauti Zikiki e Sac 475RM, e quindi le preoccupazioni erano solo inerenti alla navigazione. Infatti abbiamo navigato con un forte vento di libeccio a prua per tutte le circa 50 miglia, alternandoci alla guida, cercando quanto più possibile di rimanere in planata con l'onda al mascone facendo anche un pò di bordi.
Flyer F19, Suzuki DF115, Geonav 6 Sunshine, Eco Lowrance X515 DF. VHF Cobra 75 e carrello LBN 1222
Utente allontanato
carmensito
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CON IL NOSTRO MARSHALL 60 M 4.20 QUEST'ESTATE AL RIENTRO DA BAIA TRENTOVA DIREZIONE CASTELLABATE IO E MIO COGNATO CON 3 BIMBI A BORDO SORPRESI DAL LIBECCIO FRONTALMENTE A PUNTA TRESINO......NESSUN PROBLEMA MA TANTA PAURA .
Sailornet